Le OTA italiane nel mirino dell’Antitrust per mancanza di trasparenza
7 Giugno 2010Proprio in questi giorni è stata diffusa la notizia che tre dei maggiori portali di travel on-line, Expedia Italy, eDreams ed Opodo, sono entrati nel mirino dell’Antitrus italiano con l’accusa di “pratiche commerciali scorrette”.
Sono già state aperte tre istruttorie e le agenzie turistiche rischiano sanzioni fino anche a 500mila euro, ma non si tratta di un caso. Già lo scorso anno l’Antitrust ha punito severamente società del settore travel per problematiche di questo tipo, per oltre 2 milioni di euro.
Non si tratta di una questione da poco in quanto, come aveva già messo in evidenza PhoCusWright alcune settimane fa, la trasparenza relativa alle tariffe è uno dei fattori fondamentali che condizionano l’utente durante il processo d’acquisto, quindi se le accuse mosse ai portali dovessero avere un seguito, potrebbero gravare negativamente sulla loro immagine e credibilità, nonché far perdere alle aziende preziose quote di mercato.
La denuncia degli utenti: mancanza di trasparenza
Le numerose segnalazioni da parte dei consumatori allo stesso contact center dell’Antitrust, denunciano scorrettezze nelle modalità promozionali con cui queste OTA pubblicizzano pacchetti vacanza, soggiorni e voli.
Le principali accuse alle OTA sarebbero due:
- I prezzi mostrati nelle proprie pubblicità sarebbero sempre inferiori a quelli effettivamente richiesti al momento del pagamento: questo perché sono solitamente indicati i prezzi base senza fee o assicurazioni, che vengono aggiunte solo nella fase finale della prenotazione. Alcune di queste assicurazioni sarebbero addirittura state mostrate come falsamente obbligatorie.
- Le condizioni di prenotazione non vengono immediatamente chiarite, tanto che spesso per ottenere rimborsi bisogna attendere a lungo, mentre alcuni consumatori hanno accusato Expedia ed eDreams di aver trattenuto indebitamente somme di denaro dalle carte di credito, per transazioni non ancora non effettuate realmente, anche per prolungati periodi di tempo.
L’Antitrust dovrà dunque verificare queste lamentele ed in più, controllare se i prezzi mostrati vengano tempestivamente aggiornati quando ce ne è la necessità e se corrispondano ad offerte realmente acquistabili.
I Tour Operator puntano alla chiarezza
Intanto i tour operator off-line, che nell’ultimo anno hanno dovuto affrontare, oltre alla crisi economica, anche una diminuzione della propria fetta di mercato a vantaggio dei portali on-line, hanno dichiarato di essere a favore dei controlli dell’Antitrust e promettono ai consumatori totale chiarezza e trasparenza sulle tariffe.
Roberto Corbella, presidente dell’Astoi (Associazione Tour Operator Italiani) ha parlato a nome dei tour operator dichiarando: “Noi siamo convinti che i consumatori abbiano diritto alla chiarezza e ne siamo talmente convinti che il 16 giugno prossimo ci incontreremo a Roma con le associazioni dei consumatori per firmare un protocollo di intesa che va proprio in questa direzione”.
A questo proposito Corbella non ha perso l’opportunità di ricordare che chi acquista on-line sarebbe meno protetto contro truffe e problemi: “Certo quando il consumatore acquista in rete un cosiddetto pacchetto dinamico di offerte è meno protetto. Nel caso di chi acquista un pacchetto tutto compreso, se sorgono problemi, la responsabilità è in tutto e per tutto dell’operatore, ma in caso di acquisto di prodotti singoli anche la responsabilità è frammentata e quindi il consumatore è meno coperto”.
E voi che opinione avete del sistema promozionale e delle strategie di marketing dei portali? Ritenete veramente che siano ingannevoli e poco trasparenti? E davvero l’acquisto off-line garantirebbe maggior sicurezza e chiarezza sulle tariffe?
Fonte: Il Sole 24 Ore del 3 giugno 2010
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 8 Giugno 2010, alle ore 13:27
Ritengo che oramai il trucco del “apartire da” sia ampiamente utilizzato sotto tutte le categorie merceologiche e di servizio, in ambito pubblicitario e di vendita.
Quindi non capisco perchè si stia muovendo l’antitrust, spesso le persone non leggono quelle che comprano, per esempio expedia
“* I totali della Tariffa Speciale Expedia includono: tasse, tariffe servizio e oneri aggiuntivi.
** La tariffa totale potrebbe non includere: tasse, sopratasse (incluse sopratasse per l’elettricità), oneri aggiuntivi per i clienti e ulteriori opzioni a costo extra.
* Scegli le date per conoscere il costo della prenotazione comprensivo di tasse.
Nota: Gli hotel Tariffa Speciale Expedia sono adatti per promozioni e coupon. Tariffa Speciale Expedia è necessario che il pagamento venga addebitato sulla carta di credito al momento della prenotazione. Offerte speciali potrebbero essere applicabili a determinate tipologie di camera ed essere soggette a termini e condizioni aggiuntivi.
Basta seguire l’asterisco e LEGGERE. Forse questo non è il caso, comunque capita spesso arrivare clienti in hotel che hanno comprato una prenotazione prepagata e vogliono rpagare per la seconda volta..
Commento da marghe — 8 Giugno 2010, alle ore 14:35
Caro Stefano,
sono d’accordo con te: la gente spesso agisce con superficialità, senza quella giusta dose di buon senso e sospetto che permettono nella maggior parte dei casi di non farsi truffare.
Stavo pensando la tua stessa cosa questa mattina mentre guardavo uno spot della Vodafone sull’acquisto di uno smartphone in TV… i prezzi che dichiarano nel messaggio promozionale sono sempre molto fuorvianti a causa delle ulteriori condizioni che vanno ad incidere necessariamente sul prezzo e che scopri sempre solo alla fine.
Sinceramente credo che sia più che altro doveroso indagare sul discorso dei soldi trattenuti sulla carta di credito indebitamente!
Commento da Riccardo Cocco — 10 Giugno 2010, alle ore 20:09
@Stefano:
e che ne dici delle ultime pubblicità della consolle WII?
“Consolle Wii a meno di 199,99” se è a meno di 199,99 deve essere minimo 199,98 altrimenti non è a “MENO”!!!
@Margherita:
che intendi per “soldi trattenuti sulla carta di credito indebitamente!”?
Buon lavoro e buona pubblicità ingannevole a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da marghe — 11 Giugno 2010, alle ore 09:33
Ciao Riccardo,
a proposito dell’affermazione soldi trattenuti sulla carta di credito indebitamente!” non ci sono spiegazioni da nessuna parte.
Credo che ci siano stati degli errori e magari a seguito di una cancellazione i soldi dati come anticipo non siano stati rimborsati in tempi brevi.
Non credo che Expedia si permetta di prelevare liberamente dalle carte di credito che le vengono date come garanzia.
Bisognerebbe approfondire la cosa, ma non vi sono spiegazioni online purtroppo per il momento.
A presto
Commento da crt — 12 Giugno 2010, alle ore 15:20
Qualche tempo fa , qui a due km sulla statale c’era un camioncino di venditori ambulanti ( si fa per dire ) targato xx che aveva un esposizione ( si fa per dire ) di bellissimi vasi in cotto e altro sul ciglio della strada . Diverse le dimensioni e quindi era esposto un cartello cartone/pennarello ”Tutto DA Cinque euro ” ( DA e non A ) il che’ al momento acchiappava poi dopo qualche giorno hanno cambiato zona . In effetti il concetto era giusto e quindi il vaso grande non costava 5 euro ovviamente ma quando ormai eri li’ molti non andavano via a mani vuote . Gli italiani sono sempre molto aggiornati , nel bene e nel male , e non bisogna stupirsi piu’ di tanto dunque se il sistema e’ applicato anche da chi fa le cose in grande , purtroppo e’ sempre l’avidita’ che porta ad acquisti incauti ed i furbi sfruttano abilmente la questione sempre pero’ abilmente tutelati .Ritengo sia una guerra fra avidi …. hai voluto andare in vacanza spendendo meno … e questo e’ il rovescio della medaglia . Capita .
Commento da Riccardo Cocco — 12 Giugno 2010, alle ore 16:45
@Margherita:
Dipende tutto da com’è l’accordo con la struttura.
Se l’accordo prevede il prelievo del totale soggiorno in fase di prenotazione, allora Expedia ha tutti i diritti di (informando ovviamente) prelevare i soldi dalla carta di credito fornita.
In caso oppposto ovviamente no.
Relativamente al rimborso laddove sia possibile effettuarlo, non dipende sempre da Expedia, i network internazionali delle carte di credito a volte sono molto più lenti di un bradipo addormentato.
Buon lavoro e buone carte di credito a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 27 Giugno 2010, alle ore 22:20
…mavà!
L’unica cosa abbastanza ilare , in tutto ciò è l’importo della multa!
Expedia , continua la sua politica scorretta ed anticoncorrenziale su TRIPADVISOR, perché finchè non gli arriva una mazzata SERIA , nell’ordine di 50 milioni di euro, l’analisi costi benefici continua a confermare il sistema marcio che sta rovinando il mercato.
Ma tanto per buttare due numeri di fantasia… se guadagnassi 100 da un sistema illegittimo e anticoncorrenziale, ed il pericolo massimo è beccarmi una multa per 0,5 , cosa mi converrebbe fare?!
Gli esempi fatti nell’articolo, sono i più eclatanti, ma la strategia di manipolazione del mercato, è quella protratta da Tripadvisor: …fino ad un certo punto, una volta conosciuta la pratica di aggiungere balzelli e tasse prima dell’ultimo click ( sul consenso all’addebito sulla carta di credito ) bene o male uno può anche difendersi , dopo le prime mazzate …
MA come ci si fa a difendere dalla PUBBLICITA’ INGANNEVOLE offerta come notizia vera da TRIPADVISOR ( e vera non è per tutte le ragioni più volte spiegate… )?
Non vi scordate che in America , dove le notizie sono meno filtrate e pilotate (…) c’è un sito che da tempo immemore tenta di avvertire su tutti i pericoli che si potrebbero incontrare su Expedia : http://www.victimsofexpedia.com
Anche i tour operator tradizionali non sono scevri da pericoli ( basta richiamare alla memoria i vari gruppi di turisti sòlati con la vendita di villaggi turistici ancora in costruzione o nella peggiore delle ipotesi neanche esistenti ), ma sicuramente la professionalità e la serietà della maggior parte di loro, rende il canale più affidabile e più sicuro in caso di insoddisfazione e capacità relazionale con il cliente….basti pensare che un ufficio con delle persone che potete guardare negli occhi è il vero punto di forza rispetto agli operatori on-line!
…se solo ci fosse stato un bell’ufficio di Tripadvisor con delle persone pronte a rispondere ai quesiti… sai che risate! 🙂
Ma rigiro una domanda a tutti alla luce dei fatti: secondo voi sarà possibile equiparare la professionalità di chi investe per costruire una struttura tangibile e localmente identificabile, con chi si presenta con un sito residente su un server di un paradiso fiscale o in uno stato a giurisdizione mooooolto “lasciva” ?!
Cordialità
Alla Dolce vita
Commento da AllaDolceVita — 17 Ottobre 2010, alle ore 12:00
Aggiornamenti:
Azioni legali anche in Francia:
http://www.synhorcat.com/syn_page.php?rb=recherche&srub=&id_article=3139&var_recherche=tripadvisor&PHPSESSID=8a5dd3ada4e803371f03713d8459bd32
http://www.synhorcat.com/syn_page.php?rb=recherche&srub=&id_article=3130&var_recherche=tripadvisor&PHPSESSID=8a5dd3ada4e803371f03713d8459bd32
Denuncie da vari siti: http://www.luxique.com/blog/2010/09/hotel-review-site-under-review-itself/
……e VERITA’ alle quali EXPEDIA, proprietaria di TRIPADVISOR, non sa come rispondere: http://www.timesonline.co.uk/tol/travel/news/article6583450.ece
e per concludere in bellezza ecco spuntare i primi servizi ( A PAGAMENTO!!!) per combattere il teatrino delle siti INAFFIDABILI come EXPEDIA-TRIPADVISOR http://www.kwikchex.com/news/2010/07/tripadvisor-group-action-food-poisoning-allegations/
…su questo ultimo sito rimangono comunque tutti dubbi del caso, visto che non si sa a chi appartiene veramente questa società e chiaramente il solito discorso etico….ma la reputazione si può comprare?!
Cordialità
Alla Dolce Vita