WeChat, la super app che ha conquistato la Cina

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Definire WeChat come un sistema di messaggistica istantanea è riduttivo. Questo ecosistema consente infatti di compiere numerosissime operazioni: dallo scambio dei messaggi all’acquisto di beni e servizi, dalle scommesse sugli eventi sportivi al consumo di musica e film, dalla possibilità di informarsi e rimanere sempre aggiornati alla richiesta di certificati e documenti vari alla pubblica amministrazione. 


Insomma, una software in grado di gestire tutti gli aspetti di vita degli utenti, che schiude delle vere e proprie opportunità anche per il settore dell’ospitalità. Facciamo il punto a partire da un post blog di Value China e scopriamo perché l’applicazione è così diffusa in Cina.

 

WeChat, numeri da capogiro

 

Questo portale all inclusive è il sogno proibito –ma forse non troppo- dei grandi colossi del web radicati nel mondo occidentale, come Google e Facebook.  

Oltre alle invidie dei big tech, sono i dati a certificare il successo dell’applicazione. WeChat è infatti l’app più utilizzata in Cina, con 1.2 miliardi di utenti connessi ogni giorno. Quanto tempo ci spendono? 4 ore al dì. Cifre che segnano una certa distanza –in termini di consumo digitale- rispetto alle abitudini degli italiani, che trascorrono fra le due e le tre ore del proprio quotidiano su tutti i social network e sei ore totali connessi ad internet.  

A spingere fortemente nella direzione di un suo utilizzo sempre più diffuso ha contribuito anche il governo cinese, il quale l’ha dichiarata “di stato” nonostante sia stata realizzata nel 2011 dal colosso cinese Tencent. Inoltre, lo stesso governo promuove, indirettamente, il suo utilizzo con il bando di tutte le realtà tecnologiche comunemente utilizzate nel mondo occidentale come Facebook, Instagram, WhatsApp, Google. 

 

Come intercettare i turisti cinesi grazie ai Mini-Program 

 

WeChat vanta al suo interno delle mini-applicazioni, i cosiddetti Mini-Program. Quest’ultimi ampliano il ventaglio di possibilità offerte dalla casa madre e, al contempo, ne migliorano la qualità dell’esperienza utente. A distanza di pochi giorni dal lancio, sono stati registrati 330 milioni di utenti quotidianamente connessi su questi canali. Nel 2021, la quota ha superato oltre 450 milioni. Già nel 2019, i Mini-Program rilasciati superavano la soglia di 3.3 milioni.     

Fra questi mini programmi in costante ascesa ci sono quelli volti ad intercettare i turisti cinesi, proprio mentre sfruttano il sistema WeChat per organizzare la prossima vacanza. Simple Booking, a questo proposito, ha siglato una partnership grazie alla quale i clienti del booking engine possono attrarre verso le proprie strutture i vacanzieri provenienti dalla Cina. Un’occasione ghiotta, se si considera che molti di loro non vedono l’ora di tornare a viaggiare e hanno fra le loro mete preferite proprio l’Italia.  

Fra i casi di studio più interessanti delle grandi catene alberghiere, Hilton è stata la prima a fare uso dei Mini-Program per raggiungere i viaggiatori cinesi.

 

La Cina giocherà un ruolo di primo piano nel rilanciare il comparto turistico italiano. La vostra struttura ha messo in campo strategia di marketing rivolte ai turisti cinesi? Se sì, quali? Ditecelo nei commenti.