Video Storytelling: il caso Indie Films della Best Western
5 Settembre 2013Ogni hotel ha una storia da raccontare: la sua nascita, la sua evoluzione, quello che lo caratterizza e lo rende unico. La Best Western ha deciso di mostrarlo attraverso le parole degli stessi proprietari dei suoi hotel, che in una serie di video dal titolo “Indie Films” parlano della loro struttura e del loro team.
Un’azione di marketing intelligente, che promuove il brand mettendo in luce le storie di persone vere, delle persone che stanno dietro a quel brand stesso.
Bisogna dire che Best Western ha capito bene il valore dello storytelling con largo anticipo sui competitor (vedi l’iniziativa del DTour di cui abbiamo parlato la scorsa settimana). Ha iniziato infatti a produrre i suoi Indipendent Films già nell’aprile 2011, quando pubblicò un primo slot di cinque video, mini-documentari di 3 minuti.
L’iniziativa si è protratta negli anni ottenendo un discreto successo, dal momento che la maggior parte dei video conta dalle 1.500 alle oltre 80.000 visite. Con il passare del tempo, evidentemente la Best Western ha percepito il peso sempre maggiore che hanno assunto i video e la strategia dello storytelling e ancora oggi promuove l’iniziativa. Gli ultimi documentari sono stati messi online solo pochi mesi fa.
Storie di hotel, storie locali
Lo stile informale, la delicatezza e l’originalità delle storie raccontate, riflettono la filosofia e la mission dell’hotel. Le singole voci creano un’unica voce. “I nostri proprietari compaiono spesso nelle nostre campagne pubblicitarie perché sono davvero gli eroi del nostro brand – disse al momento del lancio Dorothy Dowling, senior vice presidente del reparto marketing & sales per la BW – Vogliamo che i nostri ospiti possano sbirciare dietro le quinte per conoscere le generazioni di duro lavoro e di impegno che hanno reso i proprietari dei nostri hotel punti di riferimento importanti per la loro comunità.”
I video sono cambiati negli anni e se i primi erano per lo più storie di famiglia, di rinnovamento e di dedizione all’ospitalità, oggi sono piuttosto storie di impegno nel prendersi cura della comunità locale.
C’è la storia di Raj Patel, figlio di emigranti, che oggi rende disponibile la piscina dell’hotel alla Chiesa Cattolica per portare i ragazzi a fare il bagno in alcune ore dei Campi Estivi e che si impegna nei servizi sociali.
C’è quella di Vicky e Nick, che hanno visto quasi radere al suolo il loro hotel a Houston da un uragano e che hanno contribuito con una notevole donazione alla creazione della biblioteca dell’Università dove hanno studiato i loro figli.
E poi c’è quella di Linda e del suo staff, che hanno assistito e aiutato un membro del loro team ad affrontare la malattia fino alla fine e che dopo la sua morte hanno continuato a fare la stessa cosa per la comunità.
Questo ci ricorda l’Economia delle Relazioni tratteggiata nel report da IHG che abbiamo condiviso il mese scorso: l’importanza per l’hotel non solo di instaurare con i clienti un rapporto vero e personale, ma anche diventare un punto di riferimento a livello locale. In fondo, la buona accoglienza sembra solo un corollario che procede naturalmente dalla genuina generosità che si dimostra verso il prossimo.
Di seguito uno dei video realizzati dalla Best Western:
Voi avete una storia da raccontare? Avete un progetto per condividerla con i vostri ospiti e per mettere in luce la vostra filosofia e le qualità del vostro staff? Parlatecene!
Commento da Stefanoa — 2 Ottobre 2013, alle ore 14:20
trovo il video perfettamente in linea con ciò che ho letto di recente nei libri marketing 3.0 e la terza rivoluzione industriale, e mi dispiace riconoscere che, anche qui in Italia siamo indietro, e arriveremo come sempre ultimi.
Commento da marghe — 2 Ottobre 2013, alle ore 17:50
Ciao Stefano, sì purtroppo siamo ancora molto lontani da questo tipo di marketing, ma non dimentichiamo che qui stiamo parlando di una grande catena alberghiera!
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 2 Ottobre 2013, alle ore 23:32
è un po che cerco di far realizzare dei video ai proprietari di alberghi qui da noi, ma sono tutti troppo timidoni..magari con questo assist del video di Raj ci riprovo
Commento da marghe — 3 Ottobre 2013, alle ore 09:18
Buongiorno Stefano… “timidoni”? Forse è solo il caso di dire che molti non se la sentono di “rischiare”, sia mettendoci la propria faccia che spendendo una certa cifra, perché sono certa che realizzare un video così non costi poco… Certo una volta che si investe su un prodotto di questo tipo si può ritenersi soddisfatti!