Viaggi di lusso 2021: ripresa guidata dai Millennials
30 Dicembre 2020Dopo un 2020 quasi interamente blindato sul versante travel, gli operatori del turismo si interrogano sulle previsioni per il nuovo anno, auspicando un recovery più rapido possibile.
Se, da una parte, in Europa si sono recentemente registrate intenzioni di viaggio strette tra entusiasmi e timori, il 2021 potrebbe riservare interessanti sorprese per i player di settore.
Secondo uno studio del portale International Luxury Travel Market (ILTM), infatti, il budget e i chilometri risparmiati quest’anno non aspettano altro che venire investiti in vacanze a 5 stelle.
Nuovo slancio ai viaggi di lusso
La ripartenza del comparto travel, come vi avevamo illustrato, sarà determinata da una combinazione di fattori concomitanti, a livello sanitario, sociale e infrastrutturale. Conditio sine qua non sarà la disponibilità su ampio raggio di un vaccino certificato per il Covid-19, tale da arginare massivamente i contagi e restituire serenità e libertà di movimento verso destinazioni internazionali. Prima di allora, infatti, le eventualità di auto-isolamento, quarantena o i rischi di ammalarsi fuori casa rimangono potenti deterrenti per la maggior parte dei viaggiatori.
Superato questo scoglio, le previsioni di accreditati istituti di ricerche indicano una ripresa importante della domanda di viaggi di lusso e di soggiorni più lunghi rispetto la media, complice il desiderio di godersi esperienze esclusive dopo un anno difficile sotto molti punti di vista. Questo trend pare avvalorato dalle prenotazioni già arrivate ad alcune strutture di alto livello per soggiorni di lusso durante la prossima primavera e si prevede che, simili richieste, aumenteranno in vista dell’estate 2021.
Millennials: i big spender del travel
Approfondendo l’analisi di ILTM, si evince come i protagonisti di soggiorni a cinque stelle e crociere esclusive saranno soprattutto i Millennials, ovvero la fascia di adulti tra i 30 e i 40 anni. Più in particolare, all’interno di questa generazione, investirà in viaggi di lusso chi è fortemente attratto dalle esperienze uniche, possiede una capacità di spesa oltre la media ed è disposto a spostarsi anche in condizioni non del tutto sicure. Si tratta sicuramente di un target di dimensioni più che rilevanti, a livello globale, dunque potenziale volano di un cambiamento duraturo nel turismo 2021.
Nel progettare le strategie di marketing per il nuovo anno, quindi, tenete ben presente questo gruppo di utenti, orientante soprattutto a loro gli sforzi in comunicazione e pubblicità se gestite una struttura a 4 o 5 stelle. Non dimenticate, però, che le aspettative dei vostri ospiti hanno risentito dell’incertezza figlia dalla pandemia: dovrete ripensare i vostri servizi e i pacchetti speciali alla luce delle nuove esigenze. Tra i fattori chiave per attrarre i Millennials figurano la possibilità di gestire il viaggio attraverso gli strumenti digitali (social media compresi), l’accessibilità e la sostenibilità della destinazione e della struttura, l’offerta di esperienze uniche. Se potete garantire una vacanza con queste features, promuovete al meglio i vostri servizi e preparatevi ad accogliere molti viaggiatori nei prossimi mesi.
Un altro dato prezioso riguarda l’influenza della Generazione Y sulle altre fasce demografiche: i nati dagli anni Ottanta in poi riusciranno ad orientare le scelte delle generazioni più anziane e dei giovanissimi Gen Z. Il forte tasso di incidenza potrebbe rimodellare il settore del turismo di lusso, reso ad immagine e somiglianza del nuovo big spender del travel.
Come cambia il budget per i viaggi
Lasciando per il momento da parte i Millennials, nella ricerca ILTM soffermiamoci sulle preferenze di viaggio espresse dai detentori di elevate disponibilità economiche. Nei primi mesi del 2021, si prevede che la percentuale di coloro che si sposteranno scenderà dell’80% rispetto ai dati registrati tra luglio e settembre 2020. Cosa ci dicono questi numeri? Semplice: una buona fetta di turisti di lusso manterrà un atteggiamento cauto nel prossimo futuro, privilegiando magari una sola lunga vacanza in famiglia, non troppo lontano da casa.
Analizzando, infine, le intenzioni di spesa per il travel nel 2021, emerge ancora preoccupante l’ombra lunga del Covid-19, che pregiudica la prenotazione generalizzata di soggiorni senza pensieri. Se infatti, fino al 2019, la quota di persone facoltose disposte ad incrementare il budget allocato alle vacanze per l’anno successivo si attestava intorno al 45%, nel terzo trimestre del 2020 si è fermata al 35%, a causa del picco epidemico. Si è innalzata invece la percentuale di coloro che prevedono di tagliare il budget destinato alle vacanze (40%).
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