Utenti iper-interattivi: come rendere il sito del tuo hotel pronto a riceverli
14 Luglio 2010Robert Cialdini, massimo esperto e studioso di strumenti di persuasione, diceva che “Scrivere è credere”. Ciò vuol dire che ogni volta che un utente entra in contatto con voi, scrive sul vostro blog, la vostra pagina Facebook o si iscrive alla vostra newsletter, in qualche modo rimane coinvolto con voi e quello che gli offrite. Ogni volta è un passo più vicino ad accettare una vostra proposta.
Per questo è importante dare agli utenti la possibilità di interagire con voi, rendendo il vostro sito uno strumento più “2.0” possibile.
I nuovi utenti iper-interattivi
Gli utenti di oggi sono molto cambiati rispetto a quelli di ieri: se prima per convincerli a prenotare o almeno a lasciare i loro contatti, bastava un bel sito con foto accattivanti e un buon booking engine, oggi ci vuole ben altro.
In uno dei suoi ultimi articoli, Max Starkov di HeBS ha definito i nuovi utenti online:
- Iper-connessi: sempre in contatto in tempo reale con tutti gli amici e conoscenti attraverso i social-network
- Iper-attivi: concentrati solo per poco tempo, passano da un informazione all’altra, non sopportano contenuti noiosi, statici e non coinvolgenti
- Iper-impegnati: sono appassionati, amano condividere le proprie opinioni, recensioni e tutto quello che ritengono “cool”, apprezzano ciò che gli permettere di intervenire con facilità
In poche parole, gli utenti dell’era 2.0 sono stanchi dei siti statici, distaccati, vogliono dire la sua, vogliono commentare e premere il pulsante “I like”. Perché non dare loro la possibilità di farlo anche sul sito dell’hotel?
Le iniziative da intraprendere
Per allinearsi alle esigenze di questa nuova tipologia di utenti ci sono molte iniziative che è possibile intraprendere per rendere il sito e l’hotel più “web 2.0 friendly”.
Non dimentichiamo che le attività 2.0 possono portare vantaggi anche in termini di visibilità, perché permettono di distinguersi e rivalutare la propria USP rispetto ai competitor.
In uno degli ultimi sondaggi di HeBS queste sono risultate le attività di social media marketing più “gettonate” dagli hotel per il 2010:
Come potete vedere ben il 50% degli albergatori ha pianificato la creazione di un profilo sui social network, il 46,6% di creare un canale video su YouTube, ma anche di fare promozione su siti come TripAdvisor, aprire un blog aziendale o lanciare concorsi.
In due case studi condotti dalla stessa HeBS, indire un contest o una caccia al tesoro con indizi disseminati via Facebook, Twitter, e-mail e sms, mettendo in palio un soggiorno o una notte gratuita, non solo hanno generato nuovi fan ma anche una buona dose di passaparola.
È chiaro che non tutti gli hotel sono adatti ad avviare le stesse attività di SMM: a seconda degli obiettivi che avete e della tipologia del vostro hotel, dovrete scegliere i canali sociali più adatti a voi.
Partecipate al nostro sondaggio, potete dare anche più di una sola risposta:
Commento da GiuseppeHMS — 19 Luglio 2010, alle ore 15:59
Ciao a tutti,
da questo articolo si può notare come gli hotel stanno spostando i loro interessi sul web 2.0 in maniera molto forte. Almeno per quanto riguarda l’indagine fatta da Max Starkov di HeBS negli Usa.
Se nel 2008 e nel 2009 solo il 13/14% degli hotel aveva una presenza su Facebook, oggi che siamo passati ad oltre il 50% , vuol dire più di 3,5 volte in un paio d’anni.
Come ancora meglio i post video su Youtube, da 0% del 2009 al 46%. di oggi. Non è poco. Sembra che da un punto di vista di un certo tipo di marketing gli alberghi (Usa) abbiano dormito negli ultimi due anni!!!
Sono convinto che questo risveglio avverrà anche in Italia, così potremo confrontarci nelle strategie.
Ciao, Giuseppe.