Turismo estivo, in partenza 6 italiani su 10 

leggi l’articolo completo...Secondo l’analisi dell’Osservatorio Findomestic di giugno (realizzato in collaborazione con Eumetra), dopo più di due anni di pandemia il 58% degli italiani partirà per una vacanza estiva. Purtroppo, non senza pensieri.

Facciamo il punto sui prossimi mesi, condividendo con i professionisti dell’ospitalità dati e informazioni che potrebbero indirizzare le strategie di business degli hotel.  


Gli elementi che preoccupano 

 

Secondo Il Sole 24 Ore, 6 italiani su 10 sono pronti con le valigie in mano (58%), anche se il 30% non ha ancora deciso dove andare. 

Se la voglia di viaggiare non è quindi in discussione, molti dei viaggiatori non partiranno spensierati. A pesare sul 60% dei vacanzieri c’è la preoccupazione di non riuscire a gestire le spese a causa dell’aumento dei prezzi, determinato a sua volta dall’inflazione galoppante e dalle conseguenze della guerra fra Russia e Ucraina.  

A proposito del conflitto in Europa, l’8% degli italiani dichiara di avere timore di restare bloccato nella destinazione delle vacanze, a causa di un allargamento del fronte bellico. 

Non finisce qui. Il 12% dei concittadini italiani ha paura di poter contrarre il covid-19 durante la pausa estiva. 

Anche per i motivi sopra elencati, il 12% dei nostri connazionali non andrà in ferie.  

 

Le stime sulla spesa 

 

Claudio Bardazzi, responsabile osservatorio Findomestic, commentando il quadro emerso dall’Osservatorio ha dichiarato che “l’incremento dei prezzi degli ultimi mesi incide sulle previsioni di spesa per le vacanze degli italiani che dichiarano di aver stanziato un budget medio a famiglia di poco superiore ai 1.500 euro.” Seppur con qualche sforzo, il 76% del campione non spenderà più di 2.000 euro; solo l’8% supererà i 3mila euro.  

Chi non ha ancora prenotato le ferie terrà quindi conto dei rincari; chi le ha già prenotate, potrebbe rinunciare ad alcune esperienze da fare in loco, se dovessero impattare troppo sulla spesa. A questo proposito, se è vero che il 34% dei viaggiatori spenderà più dell’anno scorso in viaggio, solo il 10% lo farà per un upgrade della vacanza, mentre il 21% è costretto a farlo per i rincari. 

Il 15% spenderà meno di quanto fatto nel 2021 per spostarsi in estate, o per necessità o perché preferisce risparmiare. 

La maggior parte dei consumatori godrà del riposo estivo sostenendo i costi in un’unica soluzione (86%), mentre il 9% dilazionerà il pagamento in più mesi. 

 

Voglia d’Italia (e di hotel) 

 

Fra coloro che hanno già deciso la meta, la quasi totalità dei partenti (94%) si sposterà in Italia (magari in modo sostenibile), cambiando regione -rispetto al paese di residenza- nel 64% dei casi.  

Gli italiani preferiscono gli hotel (35%), seguiti da residence e casa d’affitto (28%) e B&B (21%). Fra coloro che soggiorneranno in albergo, il 43% ha scelto la pensione completa o la formula all-inclusive (rispetto al 34% del 2021). 

Quanto saranno lunghi i soggiorni? Il 54% starà via da casa una settimana, mentre il 21% si concederà qualche fine settimana più lungo. Il 24% staccherà per due/tre settimane, dirigendosi anche nei luoghi della Penisola meno conosciuti. 

 

I dati, certamente attendibili per la garanzia dell’Osservatorio Findomestic -specializzato in indagini sui mercati dei beni di consumo- raccontano di una situazione in divenire, dove le esigenze dei turisti potrebbero cambiare anche nel breve periodo, per le motivazioni che abbiamo visto.  

Nonostante tutto, il 47% del campione guarda al futuro con ottimismo. Proprio per questo motivo la tendenza al consumo resta invariata se proiettata nei prossimi tre mesi, pari quando non superiore ai livelli pre-pandemia. 

Nonostante le preoccupazioni, la maggior parte degli italiani non si lascerà scoraggiare e partirà quindi per le vacanze estive, nell’estate che potrebbe addirittura registrare guadagni superiori al 2019 per la filiera dell’ospitalità. 

Albergatori, siete pronti? Come vi state preparando per affrontare le prossime settimane? Scrivetecelo nei commenti.