Turismo, via al fondo rotativo da 1.4 miliardi per le strutture ricettive
27 Gennaio 2023Dal 30 gennaio gli operatori del turismo potranno attingere ai fondi del PNRR, per un totale di 1.4 miliardi di euro.
Gestiti da Invitalia per conto del Ministero del Turismo, potranno essere spesi per finanziare vari tipi di interventi, fra cui quelli per la sostenibilità e la digitalizzazione delle imprese.
La misura economica
È, un intervento, senza precedenti, quello promosso dal Ministero del Turismo e attenzionato da Il Sole 24 Ore.
Nell’ambito del PNRR, il FRI-Tur (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo) porterà in dote al mondo dell’ospitalità 1.4 miliardi di euro, ai quali sarà possibile attingere dalla piattaforma Invitalia. Scaricata la documentazione (sarà possibile farlo dal 30 gennaio), andrà caricata debitamente compilata di nuovo su Invitalia, a partire dal 1° marzo.
Gli interventi finanziabili
I finanziamenti previsti dal fondo supporteranno interventi di medio-grande spessore, da un minimo di 500.000 euro a un massimo di 10 milioni.
I fondi finanzieranno i lavori volti a favorire la sostenibilità e la digitalizzazione. Non solo: il bando intende favorire anche gli interventi antisismici, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di piscine termali, la manutenzione straordinaria e l’acquisto (o il rinnovo) dell’arredamento per hotel.
Un’opportunità da provare a cogliere per tutti gli albergatori che hanno in programma di intervenire su una delle attività finanziabili dal FRI-Tur.
Due forme di agevolazione
Sono due le strade percorribili per accedere al Fondo. Da una parte, tramite il contributo diretto alla spesa per concessione del Dicastero del Turismo. Dall’altra, con un finanziamento erogato direttamente da Cassa Depositi e Prestiti.
La modalità di accesso a entrambe le agevolazioni non cambia: gli albergatori interessati dovranno comunque gestire la propria candidatura tramite Invitalia.
Agli incentivi dovrà in ogni caso essere abbinato un finanziamento bancario della medesima durata e dello stesso importo che verrà rilasciato a ciascun beneficiario dal fondo.
Le banche che si occuperanno di questo passaggio saranno fra quelle aderenti alla convenzione sottoscritta d’intesa dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. La stima del loro contributo è di circa 600 milioni di euro (già conteggiati nei 1.4 miliardi di euro totali).
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