TripAdvisor: la verità è una questione di opinioni #2
21 Aprile 2009A gennaio abbiamo pubblicato un articolo dedicato al caso delle recensioni del Yasawa Island su TripAdvisor sollevato da Martyn Kelly di Travel Trends, un’interessante riflessione sulla qualità e la veridicità delle review pubblicate da TA.
Oggi vi riproponiamo gli ultimi sviluppi della vicenda e vi riportiamo le reazioni di TA alle dichiarazioni di Kelly.
Gli ultimi sviluppi: TA fa pulizia di recensioni positive
Martyn Kelly non molla l’osso e a distanza di due mesi torna a parlare del caso Yasawa Island e delle reazioni di TripAdvisor alla sua ricerca, in cui come già spiegato attaccava l’attendibilità delle recensioni per stabilire il reale valore di una struttura.
In seguito alla pubblicazione dell’articolo “TripAdvisor – la verità è una questione di opinioni”, TA ha deciso di rimuovere dal sito dozzine di reviews sul Yasawa Island Resort & Spa delle Fiji, chiaramente dopo aver avviato tutte le verifiche necessarie sull’attendibilità delle stesse. C’è stata soprattutto una scrematura tra quelle più recenti, dal momento che sono stati cancellati proprio i post positivi (a tre o più stelle) tra i 10 pubblicati tra il 1 dicembre 2008 e il 10 gennaio 2009. Questo perché forse sembravano essere quelli più ‘gonfiati’.
Il periodo a cavallo tra dicembre 2008 e gennaio 2009 è infatti quello in cui è stata rilevata la massima discrepanza tra le recensioni: la gente sembrava adorare o al contrario disprezzare completamente il posto. La media di queste dieci valutazioni era di 3,2 stelle, mentre adesso è di sole 1,5 stelle: un’enorme differenza.
Difficile adesso fare una valutazione reale della struttura, che, come Kelly ci tiene a ricordare, non è certo tra le più economiche delle isole…
TA ricorre alla verifica a posteriori per difendere la credibilità delle sue recensioni
In conseguenza all’articolo, come è prassi in questi casi, il 23 gennaio 2009 TripAdvisor ha inviato una mail a tutti quelli che avevano scritto una recensione sul resort per chiedere una verifica. Questo il testo:
A quanto pare però le risposte di conferma sono state poche e TA è stata costretta a passare alla eliminazione diretta delle reviews. D’altronde come è noto, il sito, già al momento della ricezione delle stesse, mette in opera una serie di accorgimenti (evidentemente blandi) per cercare di garantirne l’attendibilità e si riserva il diritto di intervenire nel caso di segnalazioni relative a recensioni scorrette o non imparziali.
Come ha confermato il portavoce Luke Fredberg, difendendo la correttezza e la professionalità di TA, la lettera sopracitata non sarebbe che un passo del processo di verifica utilizzato dalla società ogni qualvolta emerga che un’opinione possa essere fraudolenta, anche se non ha lasciato trapelare quasi niente dei reali metodi adottati per certificare la veridicità di ogni recensione:
Fonte: Traveltrends.biz
L’articolo di gennaio: TripAdvisor: la verità è una questione di opinioni #1
Commento da direction@hotelsverona.it — 24 Aprile 2009, alle ore 11:37
Sono d’accordo con quanto riportato nell’articolo. Vorrei però puntualizzare che a volte succede anche il contrario. Review negative non veritiere che però, una volta trascritte, è difficile smentire.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 27 Aprile 2009, alle ore 15:44
Anche se una struttura di qualità scadente iniziasse a scrivere recensioni positive su se stessa alla fine non potrebbe comunque evitare le recensioni negative dei clienti, quindi risulterebbe sempre avere una immagine incerta che non rassicura l’utente finale.
Commento da sfarinel — 27 Aprile 2009, alle ore 20:04
Ciao Francesca,
cosa intende dire con recensioni negative non veritiere? Puoi fare un esempio pratico? Hai avuto esperienza diretta in tal senso?
Sergio
Commento da massicervetto — 29 Aprile 2009, alle ore 16:55
analisi critica giusta, ma ritengo che il passaparola sul lungo periodo dia ragione ai commenti veritieri. inoltre se malamente organizzata dal management reception, ci sarà pure un direttore che controlla e si rende conto dell’inganno. io tifo per la buona fede, sono ottimista.
massi
Commento da AllaDolceVita — 3 Maggio 2009, alle ore 18:26
Accorgimenti blandi?!? Tripadvisor : sito ingannevole! E ne è la prova che prima pubblica, e poi controlla!
Ma con quale etica e professionalità si può permettere di operare ad un editore di tal fatta?!
Possibile che nessuno dei lettori di questo blog non si renda conto, oltre alla mancanza assoluta di affidabilità , del pericolo che Tripadvisor è per la libera concorrenza e per la trasparenza del mercato?!
Sono d’accordo con la direzione dell’Hotel Verona e, per scrivere ciò che scrivo, ho prove evidenti ed inconfutabili.
Per i Signori di Tripadvisor, la cui immagine è curata dalla http://www.competencecommunication.com , con cui ho tentato inutilmente di interagire, non tanto per loro, quanto per le istruzioni che probabilmente hanno ottenuto dal quartier generale americano: visto che leggete questo blog tenete bene aperti gli occhi , perché questo è web 2.0 e stiamo iniziando a smascherare la vostra politica scellerata di lavorare.
Alla Dolce Vita
Commento da Anto4444 — 9 Maggio 2009, alle ore 17:34
Bah.. tra tutti i problemi che ci sono nel nostro settore puntare il dito su tripadvisors mi sembra un po un controsenso.
Alla fine basta che rispondi sotto il commento negativo no??
Sempre meglio che in altri posti dove non si può neanche replicare..
Commento da Giumin — 13 Giugno 2009, alle ore 16:59
Dal punto di vista giornalistico, etica e professionalità dovrebbero imporre a qualsiasi editore di non pubblicare notizie non confermate e non verificate.
Una fonte ingannevole di notizie oltre a non essere utile, può anche creare danni.
…purtroppo di carta straccia siamo circondati e bisogna fare sempre molta attenzione a cosa si legge e quale è la fonte.
La storia del giornalismo è piena di faccendieri pseudo-giornalisti in cerca del Pulitzer a tutti i costi, e pronti a vendersi la palle di qualcun’altro pur di pubblicare solo per far scandalo, seguendo la strategia del pettegolezzo incontrollato.
Ma la serietà e il merito di potersi proporre come fonte affidabile è merito di un duro lavoro continuativo e di alta qualità.
…a quanto sembra Tripadvisor propone invece solo tanta quantità non certificata, e non è la prima storia che ho avuto modo di leggere su questo modo di operare “allegro”.