TripAdvisor e le polemiche degli albergatori: ecco il punto della situazione
19 Aprile 2010Alla luce di una recente intervista fatta da SoS Albergatori a Lorenzo Brufani, portavoce di TripAdvisor in Italia, torniamo a parlare del colosso delle hotel reviews, da sempre al centro di accese polemiche tra gli albergatori.
Dalla lunga intervista sono emersi in particolare due aspetti che, a nostro avviso, meritano di essere sottolineati ed approfonditi. Si tratta in particolare della impossibilità di cancellazione, da parte degli albergatori, della propria struttura da TA e la questione dell’anonimato delle recensioni.
A tal proposito riportiamo di seguito gli estratti dell’intervista che vanno a toccare questi argomenti.
Albergatori e TripAdvisor: una convivenza forzata
SoS: Quali sono i motivi per i quali TripAdvisor non permette a chi lo richiede, la cancellazione della propria struttura dal network?
LB: Io albergatore non ho il diritto di cancellare la mia struttura da TripAdvisor, perché sono i miei Clienti che in questo momento parlano, nel bene o nel male della mia struttura. L’unica possibilità per essere cancellati da TripAdvisor è legata alla cessazione dell’attività. A quel punto la struttura viene cancellata in quanto l’Hotel non esiste più. C’è un servizio ad hoc all’interno del sistema che permette la cancellazione in questi casi.
SoS: TripAdvisor pur essendo di proprietà di una società non italiana, opera in Italia pubblicando immagini, contenuti e materiali riferiti ad attività italiane, dove vige un’attenta regolamentazione riguardo la Privacy.
Alcuni albergatori ci chiedono espressamente come fare per cancellare la propria struttura dal sistema TA. Alcuni consigliano la scissione contrattuale dai portali di prenotazione collegati a TripAdvisor o la comunicazione agli stessi dell’espressa e precisa volontà di non apparire su siti ben definiti.
Ritieni sia corretta come soluzione? Esistono soluzioni differenti?
LB: Come ho già detto, non è TripAdvisor che decide quale albergo inserire e quale no, è la Community che lo fa, quindi la risposta è che per cancellare un Hotel da TripAdvisor, un Hotel non deve essere più un Hotel.La privacy in questo caso c’entra poco.
Secondo Lorenzo Brufani il motivo per cui non vi è possibilità per gli albergatori di cancellarsi da TA, è perché farlo significherebbe impedire a chi è stato ospite di una struttura di esprimere un commento su di essa e di condividere la propria esperienza con la Community.
La privacy solo per l’utente
Tutt’altro discorso invece per quanto riguarda l’anonimato delle recensioni. In questo caso, come emerge dall’intervista, si assiste ad una vera e propria disparità di trasparenza tra albergatori ed utenti.
Di seguito l’estratto di intervista che tratta l’argomento:
SoS: Tra le varie richieste che ci pervengono, la cosa che proprio gli albergatori non riescono a digerire è l’anonimato.
In un era di trasparenza che accomuna ormai tutti i settori e dove anche TripAdvisor applica questa regola ogni qual volta il gestore di una struttura replica alle recensioni (infatti sulle repliche appaiono nome e cognome di chi risponde), com’è possibile che chi lascia le recensioni, positive o negative che siano, non è in alcun modo identificabile e pertanto coperto dall’assoluto anonimato?
Per gli albergatori che invece rispondono alle recensioni, appare nome, cognome e titolo.
Non sarebbe opportuno e più giusto responsabilizzare i recensori facendo comparire il reale nome e cognome? Perchè questo non succede?
LB: Perchè c’è un problema di Privacy. E’ semplice la risposta. C’è un problema di Privacy e quindi TripAdvisor deve garantire la privacy del singolo navigatore.
In questo modo però sembra esserci una forte disparità di tutela della privacy tra albergatore e cliente, in quanto il primo è obbligato alla massima trasparenza, e a segnalare i suoi dati quando risponde alle recensioni, mentre il secondo può permettersi di agire tranquillamente nell’anonimato, creando così una forte disparità di diritti tra albergatore e recensore.
Perciò in molti, noi compresi, auspicherebbero l’inserimento da parte di TripAdvisor di una clausola sulla privacy anche per gli utenti, che renda necessaria la pubblicazione di nome e cognome accanto alla recensione.
… e la Comitas denuncia TripAdvisor all’AntiTrust
Come avevamo anticipato ormai quasi un anno fa (TripAdvisor: gli albergatori italiani si uniscono…) la Comitas ha presentato un esposto all’AntiTrust per denunciare l’uso illecito di molte recensioni presenti su TripAdvisor.
“L’ufficio legale nazionale Comitas ha presentato all’Antitrust un formale esposto per denunciare l’azione illeggittima di Tripadvisor. Il noto portale web, infatti, raccogliendo senza alcun controllo recensioni di preseunti viaggiatori determina una preoccupante e dannosa distorsione del mercato e della libera concorrenza.
La potenziale lesività delle false recenzioni, aggravata dalla totale assenza di controllo e dalla capacità di Tripadvisor di influenzare la scelta di un eventuale cliente, è fonte di sempre maggiore preoccupazione per gli albergatori che si sono rivolti a Comitas numerorissimi. A loro abbiamo dato voce portando all’esame dell’Antitrust la grave diffusione di una pubblicità “anonima” che a tutti gli effetti riteniamo sia “ingannevole” e pericolosa.”
Questo è quanto riportato dal comunicato stampa ufficiale della Comitas con il quale l’ente di assistenza chiede all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di prendere provvedimenti contro l’uso abusivo e incontrollato delle recensioni su TripAdvisor.
Qua trovate il testo completo dell’esposto presentato da Comitas.
Fonti: SoS Albergatori, Comitas
Commento da Riccardo Cocco — 19 Aprile 2010, alle ore 22:21
Beh! Non mi sembra che si sia cavato un ragno dal buco con questa intervista!
E sinceramente il lancio dell’articolo potrebbe generare aspettative che poi non trovano risposta nel contesto: “Si tratta in particolare della possibilità di cancellazione, da parte degli albergatori, della propria struttura da TA e la questione dell’anonimato delle recensioni.”
TA non da nessuna possibilità di cancellazione se non in caso di fine attività, quindi mi sembra leggermente distonico il rapporto tra il lancio dell’articolo ed il suo contenuto.
Mi fa specie del Sig. Lorenzo Brufani che sottolinea l’importanza di mantenere l’anonimato dei recensori quando poi gli si contesta che l’albergatore ci mette il suo nome e cognome. Si fa presto a trincerarsi dietro la privacy in un senso e bypassarla in un altro.
MI sento di dire a questo punto: VIVA COMITAS!!!
E speriamo che l’antitrust giunga a decisioni eque sia per i recensori sia per gli albergatori.
Per parlare in termini calcistici sinceramente da albergatore mi piace giocare una partita per 90 minuti e non perderla 2-0 a tavolino!
Buon lavoro e buone recensioni a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Robertofeb — 20 Aprile 2010, alle ore 09:18
Ciao Riccardo,
condivido a pieno il tuo pensiero, questa intervista con i suoi contenuti non cambia minimamente lo scenario attuale, i problemi restano per le strutture con recensioni negative diffamatorie e fittizie.
Proprio ieri nella struttura per la quale lavoro come Web Marketing, ho ricevuto una disdetta dovuta ai commenti negativi su trip advisor, nel mio caso sono belle perdite, in quanto il mio settore di riferimento è quello dei villaggi, quindi prenotazioni settimanali, quindi quote da 1000 Euro a salire.
Speriamo che le Autority riescano a trovare un punto di equilibrio che soddisfi un pò tutti.
Saluti Roberto
Commento da maurobs — 20 Aprile 2010, alle ore 12:28
E se si proponesse a TA di differenziare le recensioni in “certificate” e “non certificate”?
In che modo? Magari tramite un codice univoco per Cliente.
1 ) Si potrebbe fare un tool affichè sia l’albergatore che direttamente inserisce la mail del Cliente invitandolo a inserire la sua recensione su TA.
Obiezione 1: l’albergatore invierebbe il link solo a chi vuole.
2) TA potrebbe fornire agli alberghi dei codici univoci da consegnare ai clienti alla partenza per recensire l’hotel su TA.
Obiezione 2: di nuovo l’albergatore potrebbe consegnarlo solo ai clienti soddisfatti.
Soluzione possibile: TA potrebbe fare una campagna ed invitare i suoi utenti a chiedere il codice all’albergo, mantenendo l’anonimato.
Se l’albergo si rifiuta di consegnarlo al Cliente che lo richiede potrebbero scattare penalizzazioni in visibilità o far vedere in chiaro quante segnalazioni per recensioni non concesse ha ricevuto l’hotel…
Mi rendo conto che tutto ciò è poco realizzabile ( visto il numero di utenti TA, hotels e recensioni ), ma forse può essere uno spunto. Sicuramente qualcuno troverà un’idea migliore.
In ogni caso, la cosa migliore e più semplice sarebbe senz’altro:
NOME E COGNOME, periodo di soggiorno di chi ha fatto la recensione.
Buon lavoro a tutti e buone recensioni!
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 20 Aprile 2010, alle ore 12:45
scusate ma il problema è molto semplice,
la soluzione per la privacy (famo a capisse vado in hotel con la mia amante e non è il caso che mia moglie lo sappia ;))
è semplice,
assunto: l’albergatore sa che ho soggiornato da lui perchè ci ho veramente soggiornato.
deduzione: tripadvsisor comunica all’hotel e unicamente all’hotel nome e cognome di chi ha lasciato il commento,
è il metodo che usa booking, dove l’utente può mettersi anonimo ma dalla extranet si vede nome e cognome.
SVEGLIATI GUFO!
S.
Commento da Robertofeb — 20 Aprile 2010, alle ore 13:23
Condivido il pensiero di Stefano,eliminare le Recensioni credo sia non fattibile, ma certificare il nome e cognome attraverso la comunicazione Tripadvisor Hotel, in modo da mantenere inalterata l’anonimato pubblico.
Credo che Trip ci possa guadagnare anche di serietà e di peso in termini di considerazione, da parte degli utenti ed albergatori, e di conseguenza riuscirebbe a fare più pubblicità avendo un dialogo con le strutture.
Robertofeb
Commento da sfarinel — 20 Aprile 2010, alle ore 18:28
@Riccardo Cocco
purtroppo è così, dall’intervista non emerge niente di nuovo. Sembra proprioche ancora si ostinino ad essere sordi alle lecite richieste di trasparenza da parte degli albergatori.
Per quanto riguarda il lancio dell’articolo, accolgo la segnalazione e provvedo a correggere l’attacco.
@stefano_tiribocchi
Buona idea che potrebbe essere un compromesso accettabile da ambo le parti anche se non credo possa evitare le false recensioni positive autopubblicate sotto varie generalità da albergatori scorretti.
Commento da sfarinel — 20 Aprile 2010, alle ore 18:43
@Tutti
Notizia di Ieri: Azioni legali Contro Expedia/TripAdvisor anche in Francia:
http://www.tnooz.com/2010/04/19/news/tripadvisor-and-expedia-face-legal-action-in-france-over-hotel-listings/
Vi aggiorneremo ovviamente sugli sviluppi.
Sergio
Commento da Duccio Innocenti — 20 Aprile 2010, alle ore 20:06
@Sergio
ne sarà felice qualcuno di questa azione legale…
vedremo cosa succederà, io non ci scometterrei un cent perchè dopo TA ce ne sarebbe un altro… e regolamentare/moderare tutti i social network del mondo mi sembra utopico.
Commento da AllaDolceVita — 22 Aprile 2010, alle ore 00:05
…finalmente un barlume di presa di coscienza del problema!!!
Anche chi, ciecamente e sordamente, continuava a parlare di Tripadvisor come la “panacea” per il povero viaggiatore ingannato, sta iniziando a intravedere che sotto il vello di pecora c’è un lupo famelico!
Invito tutti a portare l’attenzione su un quesito: perché tutto questo?
Io non penso che Expedia sia una fan sfegatata di bugie, falsità e diffamazioni fini a se stesse.
Tripadvisor non è altro che uno strumento di marketing!…altro che web 2.0!
Serve a pilotare i flussi di prenotazione e serve a vendere meglio chi avalla il sistema “pettegolezzo-anonimato” e che strizza l’occhiolino ai contratti di intermediazione proposti a % vergognose per chi vuole lavorare onestamente.
Dietro a tutto questo teatrino ci sono centinaia di milioni di euro di controvalore in prenotazioni turistiche…
Seconda domanda: eliminando l’anonimato cosa succederebbe?…
PS . complimenti al Sig. Farinelli che, in controtendenza, ci ha compartecipato di una notizia che avvalora la tesi che sostengo da sempre (fine 2004!).
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da GabUd — 22 Aprile 2010, alle ore 16:28
gli hotel non li mettiamo noi..li mettono gli utenti..e allora gli hotels
senza recensioni con la scritta “Sii il primo a scrivere una recensione” chi li ha messi? la community? dai dai..nn fateci ridere..
vi nascondete dietro un dito..siate onesti con tutti: utenti ed albergatori
firmato: un albergatore con il 100% di recensioni positive e primo nella propria città
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 22 Aprile 2010, alle ore 16:44
@alla dolce vita
eliminando l’anonimato l’albergatore se ha recensioni da soggetti che non hanno mai soggiornato presso di lui può partire con varie denunce,
chi scrive recensioni false ci pensa due volte,
è raro trovare strutture altamente discordanti nei giudizi sui vari social, quindi viene da se che aiuta.
Certo riman che il giocattolo è di expedia e può farci quello che gli pare, ma fino a che punto? se perde di credibilità e escono vari scandali perde tutto..
S.
Commento da aldo — 24 Aprile 2010, alle ore 15:32
Non ho parole … certo che ci vuole un bel coraggio a rispondere in quel modo, probabilmente pensa di avere a che fare con dei minorati mentali.
Commento da Riccardo Cocco — 25 Aprile 2010, alle ore 11:20
@aldo: ???????????????
Commento da XCecilia — 21 Maggio 2010, alle ore 00:05
Ma c’è qualche albergatore che usa le recensioni in maniera positiva per capire dove sono le criticità del suo servizio?
Commento da Riccardo Cocco — 21 Maggio 2010, alle ore 09:14
@XCecilia:
Penso proprio che tutti ma dico tutti gli albergatori leggendo, innanzitutto riescono a discernere le vere criticità della propria struttura rispetto a “dispetti” o come qualcuno ama definirle “diffamazioni” :-), e nel silenzio del proprio ufficio davanti allo schermo del computer non riescono a prendersi in giro da soli e fanno emergere, almeno di fronte al proprio ego, quelle che sono le criticità oggettive. E sono anche certo che di fronte alla vera realtà, a volte anche solo inconsciamente, utilizzano porre delle attenzioni su quei punti che almeno possono essere risolti con la semplice attitudine del servizio alberghiero.
Buon lavoro e buone recensioni a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da XCecilia — 21 Maggio 2010, alle ore 10:04
@Riccardo Cocco
Beh se è così non lo considerate uno strumento utile? in quale luogo virtuale o no un albergatore può fare i conti con la dura realtà, cioè con cosa pensano veramente i clienti del suo prodotto????
Commento da Riccardo Cocco — 21 Maggio 2010, alle ore 11:17
@XCecilia:
Per certi versi concettualmente lo è infatti. Quello che si contesta però anche con toni accesi (senti chi parla…!!) è l’unilateralità del sistema che garantisce (attualmente) solo ed esclusivamente il cliente/recensore e non tiene conto per certi versi dell’albergatore.
Mi spiego meglio, chiunque e ripeto sottolineando chiunque, ha la possibilità di lasciare il proprio contributo relativamente ad una struttura alberghiera. L’albergatore dal canto suo non sempre riesce a ricondurre la recensione ad un cliente di cui non conosce l’identità e soprattutto non viene ascoltato da TA quando viene dimostrata l’incompatibilità con la realtà rispetto a quanto recensito. Per farla semplice si richiederebbe la possibilità di un dialogo e non di un monologo in modo che si possa costruire qualcosa di positivo.
Buon lavoro e buone recensioni a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da micar — 13 Giugno 2010, alle ore 15:45
Credo che una parte del problema sia stata centrata dal Sig. Riccardo, ben vengano le recensioni, ma con trasparenza e sopratutto bisognerebbe informare l’albergo e dargli diritto ad un eventuale difesa prima di pubblicare la recensione.
Con gli attuali costi percentuali devoluti ad expedia e co. si può benissimo impostare alternativa campagna pubblicitaria su vari motori di ricerca, spesso con maggior successo e minore spesa. E sopratutto senza dover subire la scure della recensione, troppo spesso vera e propria arma di ricatto per ottenere e pretendere agevolazioni.
IL GIGANTE LO FORAGGIAMO NOI e non gli utenti.
Michele
Commento da Fabrizio — 9 Settembre 2010, alle ore 21:38
Ciao, Lavoro presso un 4 stelle di una importante città italiana. Vi dico solo che facevamo molto affidamento sulle reviews dei nostri clienti tanto da porre logo di TA sulla pagina del nostro sito sia inviando mail (dopo averne chiesto formale consenso ai clienti) per poter arricchire il nostro “palmares” ebbene…non ci crederete…dall’oggi al domani da 54′ ci siamo trovati 104’….50 posizioni perse ma il bello è che sono entrate 4 reviews positivissime 5/5 tutte da utenti con più contribuiti (cioé non un solo commento…che spesso lascia presagire un account creato per postare una review ad art e poi buttato via) e soprattutto che chi stava pressoché a combattere sulle nostre posizioni è rimasto lì senza aver incamerato nuovi commenti. Siamo stati praticamenti presi di peso e spostati indietro. Inutile dirvi che abbiamo scritto a TA chiedendo spiegazioni…ci è arrivata la solita letterina generica che ci invitava a invogliare i clienti a postare revies se volevamo salire…della serie “NON ABBIAMO NEANCHE LETTO LA VOSTRA MAIL”. Abbiamo riscritto andando giù più duri e adducendo dati alla mano…attendiamo sviluppi.
Fabrizio
Commento da AllaDolceVita — 17 Ottobre 2010, alle ore 12:46
Caro Sig. Filippo,
la situazione paradossale, è che essere presenti nelle prime posizioni su TRIPADVISOR ( sito denunciato come ABUSIVO e produttore di PUBBLICITA’ INGANNEVOLE e proprietà di EXPEDIA ), potrà diventare dannoso…
Oramai è conclamata la notizia che le recensioni possono essere FALSE e MANIPOLATE.
Cosa che oltre a rendere inaffidabile il sito, evidenzia coloro che vogliono FARE I FURBI a TUTTI I COSTI… e quindi i viaggiatori inizieranno a guardare con SOSPETTO proprio i migliori!
A lei la valutazione di quanto convenga apparire “bene” su Tripadvisor e continuare ad interagire avallando questo teatrino!
PS aggiornamento DENUNCIE:
ITALIA: http://www.comitas.it/rassegnaDet.asp?id=63
FRANCIA: http://www.synhorcat.com/syn_page.php?rb=recherche&srub=&id_article=3139&var_recherche=tripadvisor&PHPSESSID=8a5dd3ada4e803371f03713d8459bd32
http://www.synhorcat.com/syn_page.php?rb=recherche&srub=&id_article=3130&var_recherche=tripadvisor&PHPSESSID=8a5dd3ada4e803371f03713d8459bd32
Azioni in corso di definizione in Inghilterra ed addirittura USA!!! ( http://www.luxique.com/blog/2010/09/hotel-review-site-under-review-itself/ )
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da MAXPIERGENTILI — 20 Ottobre 2010, alle ore 09:56
Beh che dire, con il tempo e soprattutto con recensioni a dir poco provocatorie ricevute su TA, anche io ho cominciato ad avere dei forti dubbi sulla reale validità di questo strumento, o meglio dell’assenza di controllo da parte di chi scrive.
Chiunque può dire e fare quello che vuole, nel senso che il giudizio dei clienti è praticamente insindacabile, in quanto anche a fronte di prove inconfutabili, TA si ritiene sempre che la review sia in linea con la loro policy.
Il sistema è a senso unico e quindi è un sistema destinato, con il tempo a mostrare i propri limiti di credibilità.
Nononstante ciò, credo che la piccola opportunità che viene lasciata all’albergatore, non debba essere lasciata morire, ritengo quindi che rispondere alle recensioni non sia schierarsi con TA, ma tutelare nel limite del possibile le proprie ragioni e cercare di dimostrare che le
“cose e i fatti raccontati alcune volte in maniera assolutamente provocatoria non corrispondono alla realtà dei fatti.
Da cliente, personalmente andrei a leggere con maggiore attenzione le review certificate delle varie Ota anzichè quelle ballerine di TA.
Massimiliano Piergentili
Commento da Riccardo Cocco — 20 Ottobre 2010, alle ore 13:24
Ciao Max,
concordo pienamente con il tuo punto di vista e mi permetto di aggiungere che a volte quanto recensito dal cliente è il frutto della sua personale percezione relativamente ad un problema accaduto. Pertanto tale tipo di percezione, a volte, è in contrasto con quanto da noi fatto per ovviare in loco alla problematica.
Quante volte ci è capitato di comprendere in modo errato un comportamento del nostro migliore amico? Come abbiamo reagito? Beh, indubbiamente abbiamo reagito male. COme abbiamo potuto ricostruire la fiducia intaccata dal modo in cui abbiamo percepito il comportamento del nostro amico? Parlandoci.
Ebbene ecco la soluzione, dobbiamo parlare con i nostri clienti. Dobbiamo capire dove la comunicazione che a nostro giudizio è stata fatta in modo corretto, non è giunta nel modo da noi sperato e porre quindi dei correttivi.
Buon lavoro e buone parlate a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 7 Novembre 2010, alle ore 17:19
Per il Sig. Maxpietrangeli: sono lieto che anche lei conceda un beneficio del dubbio sulla trasparenza e legittimità di Tripadvisor.
Lei, come il Sig. Cocco, ritenete che sia utile rispondere alle diffamazioni o alle falsità di un anonimo e questo, avalla il sistema e dimostra una accettazione della politica di Tripadvisor…per tentare di difendere la propria reputazione… ma se non aveste mai accettato questa politica e non aveste mai accettato di essere listati su Tripadvisor…non vi sembrerebbe solamente un RICATTO ?!
Per la mia esperienza , lo è stato e chiaramente non è stato accetato!
Almeno sarebbe opportuno OBBLIGARE Expedia-Trripadvisor a pubblicare in chiaro i dettagli identificativi dello scrivente nel momento che l’hotel o la struttura decida di rispondere alla recensione negativa e diffamante, non pensate?
Cordialità
PS. …ma secondo voi perché Expedia non sta facendo NIENTE per rendere AFFIDABILE il sistema?
Alla Dolce Vita
Commento da conero azzurro — 12 Gennaio 2011, alle ore 18:07
Caro Booking blog,
con molto interesse sia io che la mia collega abbiamo letto le news legali su Trip Advisor. Da sottolineare che la nostra struttura vanta oltre 25 anni di lavoro e di successo con clienti che ritornano puntualmente e che, in molti casi abbiamo visto letteralmente crescere.
Non hai idea il danno che ci hanno arrecato i falsi e inveritieri commenti di TA! Gente che non ha mai soggiornato qui si è permessa di scrivere delle assurdità, e soprattutto le numerose telefonate dei vecchi clienti che ci chiedevano spiegazioni su le informazioni lette su TA. Da SOTTOLINEARE che per contrastare questo fenomeno, centinaia di cari e molto soddisfatti clienti hanno inserito commenti positivi. Il RISULTATO, mai pubblicati!! Altra nota, non meno importante da SOTTOLINEARE è che riceviamo settimanalmente E-Mail da TA per sottoscrivere un abbonamento, ovviamente a pagamento,con loro!!
Ti lascio una domanda: se sottoscrivessimo l’abbonamento i loro commenti positivi miracolosamente sparirebbero???
Commento da marghe — 13 Gennaio 2011, alle ore 10:01
Ciao Conero azzurro,
capisco benissimo la vostra rabbia, è quella di molti altri albergatori che si sono sentiti in qualche modo “truffati” da questo sistema poco monitorato dai gestori e troppo poco trasparente.
Purtroppo non possiamo fare altro che continuare a denunciare gli abusi e ad incentivare gli ospiti sooddisfatti a commentare…
se non ho capito male però voi lo avete fatto e non vi hanno pubblicato neanche un commento?!
Una domanda: non è che avete invitato gli ospiti a fare le recensioni tutte dal vostro albergo? In questo caso TA potrebbe aver individuato la provenienza dalla vostra location ed averla interpretata come tentativo di scrivere recensioni false.
Non credo comunque che ci sia alcuna connessione tra il servizio a pagamento (credo tu ti riferisca alle Business Listings)e le recensioni, come non credo ci sia connessione sul funzionamento di TripAdvisor ed Expedia, è semplicemente un servizio a pagamento…
Commento da Duccio Innocenti — 13 Gennaio 2011, alle ore 21:45
@conero azzurro
ho fatto una breve analisi della tua brand reputation ma debbo dire che i pochi commenti trovati su altre fonti dedicate non sono molto discordanti da quelli di TA quindi anche se forse c’è il dolo da parte di qualcuno come dici tu forse sarebbe il caso di valutare se attraverso la voce degli utenti sia possibile apportare quei correttivi affinchè tali percezioni possano almeno prevedere una risposta da parte del vostro management.
Comunque per sua natura il web 2.0 tende a trovare la verità proprio attraverso dell’opinione diffusa e non moderabile. Quindi è praticamente impossibile che una o più persone in malafede possano stravolgere la brand reputation di una struttura ricettiva perchè i loro commenti falsi e tendenziosi verrebbero presto sommersi da tutti quelli di coloro che invece dicono la verità.
Spero di non averti dato un dispiacere ma mi sembrava giusto confrontarci anche se con opinioni diverse.
Commento da AllaDolceVita — 14 Gennaio 2011, alle ore 16:12
Per Conero Azzurro: la diffamazione vera o presunta tale, è solamente la metà del danno.
L’altra metà del danno è la concorrenza sleale che sostanzia Expedia-Tripadvisor offrendo, in alternativa al vostro albergo ( con la distanza in metri!!!) , la concorrenza diretta, listata sulla stessa pagina dove sono “generosamente” offerte le recensione scritte da chiunque.
Il sito Tripadvisor nella sua versione italiana è stato denunciato come ABUSIVO e dal comportamento illeggitimo.
Ma la scorrettezza non si ferma qui!
La mia struttura , oltre che diffamata da recensioni false, serve come specchietto delle allodole per vendere la concorrenza che “guarda caso”, è presete sui motori di prenotazione facenti capo ad Expedia…che arriva richiedere anche oltre il 30% sulla prenotazione andata a buon fine…
E constatato lo stato delle cose, anche denunciato da testate internazionali che hanno verificato e certificato che parecchie delle recensioni positive venivano scritte dagli stessi albergatori, chi ci garantisce che la concorrenza che paga quella % (!) e la business listing, non sia “agevolata” nella pubblicazione di recensioni POSITIVE ( siano esse vere, che tarocche )?
Anche io ho ricevuto l’invito a pagare la “business listing” ( nonostante stia denunciando la loro scorrettezza e non rilascerò mai che il mio buon nome si mescoli con una società che non rispetta la legge ) addirittura anticipato dalla pubblicazione di UNA RECENSIONE FALSA e POSITIVA scritta dall’ufficio stampa di Tripadvisor, per invitarmi a “far funzionare il sistema” e raccoglierne i “frutti”.
La cosa più grave è l’assolutà sordità di Expedia-Tripadvisor ad ottemperare alle lecite richieste di cancellazione dei dettagli identificativi e descrittivi della struttura.
E poi, ciliegina sulla torta, il fatto che chi “osa” mettere in discussione questa pagliacciata, non avrà pubblicata alcuna recensione postiva , anche se proveniente da un VERO VIAGGIATORE, che ha realmente soggiornato presso la struttura e che non si nasconde dietro l’anonimato.
Tuto ciò premesso, faccio una domanda al Sig. Duccio: come è possibile valutare la brand reputation , quando l’indicatore è desunto da un sito come Tripadvisor?
Come è pensabile che i commenti falsi e diffamatori possano venire “ sommersi” da quelli positivi e reali, se Expedia-Tripadvisor, POI, decide arbitrariamente di non pubblicarli?
PS c’è un gruppo su Facebook “Chiudiamo Tripadvisor. Le recensioni sono tutte false! Di la tua “ che raccoglie alcuni colleghi e colleghe , non “in linea” con la politica di vendita di Expedia, si iscriva e inviti chi ha lo stesso problema…se non iniziamo a difenderci da soli, attendendo le istituzioni ci invecchiamo 🙂
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da conero azzurro — 14 Gennaio 2011, alle ore 16:22
Gent. Sig. Innocenti,
se avesse letto bene il mio commento, come ho sottolineato “…per contrastare questo fenomeno, centinaia di cari e molto soddisfatti clienti hanno inserito commenti positivi. Il RISULTATO, mai pubblicati!!”
Per sua informazione il Villaggio è costituito da 260 Bungalow e oltre 100 piazzole per camperisti, come Lei può benissimo immaginare il numero di clienti è molto elevato e dopo oltre 25 anni di attività ad oggi possiamo dire che oltre il 90% dei nostri clienti è contento.
Soddisfarli tutti…ci stiamo operando.
La invito caldamente a venirci a visitare…magari per trascorrere le sue vacanze…
Cordiali Saluti,
Conero Azzurro
Commento da Duccio Innocenti — 14 Gennaio 2011, alle ore 17:16
@conero azzurro
ho letto bene il suo commento e ho letto bene altri SN che parlano di voi quindi anche se su TA non le pubblicassero i commenti postivi per chissà quale motivo, non credo che questo possa accadere anche su tutti gli altri.
Chi potrebbe o dovrebbe trarne vantaggio in questo?
Sicuramente la sua struttura è di altissima qualità ma è singolare che su tanti canali che esistono, questa percezione non sia espressa naturalmente dagli utenti come accade sempre.
Nb: non sono un fautore di TA in particolare ma mi piace esprimere il mio dissenso quando si sposta il problema su chi da voce agli utenti invece che trovare le soluzioni per motivare questi a diventare i più importanti e autorevoli commerciali.
Sostengo infine che qualsiasi attività forzata negativa o positiva sia solo una gran perdita di tempo perchè il web 2.0 per fortuna o purtroppo è così libero da garantire naturalmente la verità.
E’ come se andassimo al Bar Sport a parlare male dell’allenatore della squadra di calcio… ma se quello vince sempre le partite finiremo per essere derisi ed estraneati da chi invece (la maggioranza) lo stima.
Concludo dicendo che chi ha capito il gioco della brand reputation ottiene oggi risultati di vendita impressionanti ai limiti della decenza mentre chi continua a dargli contro per combattere un sistema così grande forse un giorno avrà la soddisfazione di vedere tutti i Social Network alla rovina ma nel frattempo avrà perso tatnte e troppe occasioni per sfruttarlo a proprio favore e generare reddito con la propria struttura ricettiva.
Buona Brand Reputation a tutti
PS: grazie mille per l’invito
Commento da AllaDolceVita — 14 Gennaio 2011, alle ore 23:41
Per il sig. Duccio: “…non le publicassero i commenti positivi per chissà quale motivo… si sposta il problema su chi da voce agli utenti…” e secondo lei i sistemi costruiti come Expedia-Tripadvisor sono trasparenti, vero specchio della realtà e soprattutto la vera voce degli utenti?!?!
… !
Dove è il 2.0 in Expedia-Tripadvisor che censura ?
La vera brand reputation è un valore che non può prescindere dalla trasparenza , tutto il resto è menzogna per concorrere slealmente sul mercato.
Le recensioni sono un valore quando scritte da veri ospiti e quando non diffamanti perchè protette da anonimato.
…neanche io sono “fautore” di Expedia-Tripadvisor 🙂
Per Conero Azzurro: le consiglio di comunicare il suo dissenso alla pubblicazione su Expedia-Tripadvisor tramite raccomandata con ricevuta di ritorno ai contatti italiani e americani…le tornerà utile quando si passerà in sede giudiziaria.
Buona onestà a tutti.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da g.mincica — 15 Gennaio 2011, alle ore 10:51
Buongiorno,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione il mio caso.
Assumo la direzione dell’hotel gen 2009 e ritrovo l’hotel in 34à posizione su 36 hotel. Adesso siamo al 4° posto e ritengo sia la massima aspirazione per l’hotel.
Riconosco quanto viene scritto su TA, ma ho la consapevolezza che quanto scritto su TA viene da noi indotto.
Contrariamente sono un disastro su booking.com, tutti i commenti seguono lo stesso pensiero, verranno influenzati da quanto letto? sulle critiche lanciate alla struttura, ripeto, pienamente concorde, ma assolutamente contrario a quanti mettono in discussione la cortesia, la pulizia e la professionalità del personale, aspetti che sono i nostri punti forti su TA, Venere ecc.
Mi reputo fortunato ad avere avuta la forza di stravolgere le sorti dell’hotel e ringrazio tutti i siti di recensione, perchè a mio avviso, nel bene e nel male fanno girare il nome dell’hotel.
Gianluca
Commento da AllaDolceVita — 15 Gennaio 2011, alle ore 15:54
…ma si riferisce alla classifica di Expedia-Tripadvisor ?
Lei scrive di ritenersi fortunato…ma tutti noi, professionisti del settore, sappiamo che la fortuna poco ha a che fare con la reputazione.
Fin tanto che Expedia, con Tripadvisor, non aveva deciso di raccattare recensioni da chiunque, il sistema delle recensioni era, seppur con tanti limiti, sicuramente più confacente alla realtà.
E siano sempre benvenute tutte le recensioni ( negative e positive ) a seguito di una prenotazione vera, seguita da un soggiorno e rilasciate da utenti non anonimi…non pensa che chi dice o scrive la verità non abbia necessità di celarsi nell’anonimato?
Sappia che la censura attuata da Expedia-Tripadvisor è l’antitesi del web 2.0 e del contenuto libero generato dagli utenti e, quando accompagnata dalla violenza di listare tutte le strutture solamente per rubarne la notorietà e la reputazione ( pubblicandone solamente recensioni false e diffamanti ), sostanzia una concorrenza sleale a favore di quelle strutture che invece “brillano” e sono, “ guarda caso”, tutte prenotabili generando una percentuale che va a finire sempre nelle casse di Expedia!
Che ci sia sempre libertà di scelta e che ci sia sempre competizione, MA sana e leale….tutto quello che si richiede è avere la libertà di non essere listati su un sito così scorretto.
Perché essere citati o chiamati in causa solo in negativo, con l’editore che censura notizie che le consentirebbero di “risalire” la classifica ( farlocca!!!), quale vantaggio avrebbe?
Saluti trasparenti
Alla Dolce Vita
Commento da Duccio Innocenti — 15 Gennaio 2011, alle ore 17:48
@AllaDolceVita
se il suo essere eliminato dalle liste di TA servisse a non leggere più i suoi continui e monotematici post per farci conoscere la sua ormai nota posizione in merito, farei una raccolta firme da porre all’attenzione del Sig. TripAdvisor che probabilmente la domenica, quando la sua squadra di calcio gioca fuori casa, si mette a cercare tra le centinaia di migliaia di strutture listate e sceglie su quale accanircisi contro; probabilmente come ha fatto con lei.
Ma forse il motivo per cui lo fa è perchè cosi si parlerà ancora più di lui confermando lo strapotere e l’importanza smisurata che ha. Infatti non ho mai sentito parlar male di zoover, holidaycheck, trivago e mille altri ancora… chissà per quale motivo. Così come non ho mai sentito lamentele da parte di chi ha una buona brand reputation…
il detto dice… “parlatene bene parlatene male purchè se ne parli”
spero che non si arrabbi rispondendomi con mille altri post (da mediare).
Buona Domenica
Commento da AllaDolceVita — 15 Gennaio 2011, alle ore 20:16
Sig. Duccio, non si adombri a leggere i miei commenti sull’argomento proposto nella discussione…se lei li trova ripetitivi, mi auguro che i nuovi lettori del blog li trovino interessanti…e se fossi in lei, mi augurerei che ve ne siano sempre di nuovi.
…quella del calcio non l’ho capita 🙂
Si sbaglia su Trivago, Zoover e altri scimmiottatori del sistema Expedia-Tripadvisor, si è disquisito e non in maniera elogiativa …anche perché non hanno MAI risposto su cosa differenziano il loro archivio di recensioni da quello di Expedia ( solo per sua memoria:
http://www.bookingblog.com/forum/topic/sondaggio-trivago-i-viaggiatori-scelgono-in-base-a-prezzo-e-recensioni-ma-non-solo
http://www.bookingblog.com/forum/topic/recensioni-online-quelle-di-ta-sono-influenti-ma-quelle-delle-ota-ancora-di-piu/page/2
http://www.bookingblog.com/intervista-a-zoover-le-recensioni-false-molte-sono-scritte-da-albergatori/
http://www.bookingblog.com/forum/topic/tripadvisor-albergatori-italiani-uniscono-per-combattere-recensioni-false/page/5
E per concludere, senza stressarla oltre, la brand reputation che avevo maturato e che distingue ancora la mia attività ( cosa per la quale, l’accanimento di Expedia “me rimbarza” !) era noto su portali come Venere, Romeby ed altri che purtroppo sono stati risucchiati da Expedia, con conseguente cancellazione delle recensioni vere e positive.
Ma Sig. Duccio, non condivide le oggettività che emergono dalla scorrettezza di operatori come Tripadvisor, rispettabile, ma al contempo, rispetti chi non la pensa come lei e si limita a denunciare questo teatrino su argomenti inerenti, che propone il blog per cui lei scrive.
Se la brand reputation è costruita come è consentito fare su Expedia-Tripadvisor, ( anche con recensioni FALSE e POSITIVE ) chi se ne dovrebbe lamentare?
PS. Le faccio notare che mi rivolgo a lei quando cita Tripadvisor come esempio di trasparenza, web 2.0 e panacea del turismo proponendole delle domande che potrebbero rinvigorire l’argomento…non pensa?
Salutisenzacensura
Alla Dolce Vita
Commento da Duccio Innocenti — 16 Gennaio 2011, alle ore 16:03
@AllaDolceVita
scusi non avevo capito… mi pare giusto che ogni nuovo iscritto a BookinBlog sia informato sul suo punto di vista e sulla sua crociata.
Vuole che facciamo una newsletter dedicata piuttosto che un email automatica ad ogni nuovo iscritto o più semplicemente un banner animato in homepage al posto del logo di BB ?
PS: non ho ancora capito perchè lei che comabatte tanto l’anonimato continua a firmarsi con un nickname invece che con nome e cognome. me ne farò una ragione comunque senza apellarmi alla trasparenza.
Buona Doemenica,
Duccio Innocenti
Commento da AllaDolceVita — 19 Gennaio 2011, alle ore 09:16
Sig. Duccio, non mi nascondo dietro l’anonimato: uso solamente uno pseudonimo.
Senza alcuno sforzo può trovare su qualsiasi motore di ricerca non solo il mio nome e cognome, ma anche vedere il mio volto e leggere qualche nota biografica.
Le suscito negatività e repulsione, ma vorrei capire perché?
Cosa suggerirebbe per uscire da questa impasse?
Molti dei nuovi lettori del Blog , arrivano quasi certamente inserendo come parole chiave di ricerca Tripadvisor denuncia, o Tripadvisor diffamazione o Tripadvisor causa…e trovano fra i vari collegamenti proposti, Booking blog.
Molti si avvicinano a questa realtà percependo il primo danno diretto e non il secondo… ecco perché mi permetto di scrivere e ribadire quale sia la vera natura di questo meccanismo che apparentemente avrebbe una logica “innocente e democratica”.
La invito senza polemica e trabocchetti a rispondere alle mie domande e magari ad aiutare me e molti altri che leggono, ad affrontare meglio il problema e magari a individuare una soluzione.
Grazie e cordiali saluti.
Alla Dolce Vita
Commento da Duccio Innocenti — 19 Gennaio 2011, alle ore 09:51
@Alla Dolce Vita,
per quanto riguarda l’anonimato è una sua scelta da rispettare e non sarò certo io ad indagare sulla sua vera identità; non sono un detective. Ritengo solo che sarebbe più forte la sua denuncia se ci fosse un nome e cognome che si prende le responsabilità di ciò che dice altrimenti il rischio di perdere di credibilità è elevato.
Al secondo capoverso francamente non so cosa rispondere.
Per quanto riguarda la soluzione a ciò che lei vive come “problema” la mia posizione è nota: cavalcare l’onda e non andarci contro con il rischiio anzi la certezza di esserne travolti.
Quindi offrire ai propri clienti qualità qualità qualità… questo vale per l’ospitalità ma in genere tutti i settori. Per fare un esempio semplice: se esce un brutto film al cinema, gli attori, la regia, la produzione potranno appellarsi a qualsiasi legge sulla privacy denunciando tutti i siti, blog e forum che recensiscono i film ma il risultato sarà lo stesso: un fiasco colossale.
Mettiamoci in testa che come nel cinema il pubblico è sovrano, per una struttura ricettiva lo è il cliente. Chi lo ha capito ha intrapreso una strategia atta a soddisfarlo e semmai stupirlo, chi non lo ha capito se la rifa, perdendo solo tempo e oppportunità, con un sistema che giusto o sbagliato rimane troppo grande per pensare di domarlo.
Buona Brand Reputation web
Commento da GIANLUCA1 — 19 Gennaio 2011, alle ore 12:30
@DUCCIO
CONCORDO CON TE.
Commento da AllaDolceVita — 19 Gennaio 2011, alle ore 19:09
Salve Sig. Duccio,
ma per “cavalcare l’onda” sarebbe necessario almeno arrivare in spiaggia…
Con una domanda, che rivolgo parimenti al Gig. GIANLUCA1, chiedo un consiglio: cosa fare se Expedia-Tripadvisor non pubblica le recensioni positive?
Cordialità
Alla Dolce Vita
( pseudonimo che è riconducibile ad una identità con la quale mi sono preso, mi prendo e mi prenderò tutte le responsabilità per ciò che ho affermato, affermo ed affermerò e mi permetto di farle notare la differenza con l’anonimato protetto da Expedia-Tripadvisor che NON consente di identificare lo scrivente e le relative responsabilità che scaturiscono dal contenuto pubblicato )
Commento da GIANLUCA1 — 20 Gennaio 2011, alle ore 10:43
@ALLA DOLCE VITA
d:cosa fare se Expedia-Tripadvisor non pubblica le recensioni positive?
r:Fattene una ragione e pensa positivo.
Ciao
Gianluca1
Commento da AllaDolceVita — 5 Febbraio 2011, alle ore 11:53
Salve Sig. Gianluca1: grazie del suo valente consiglio 🙂
…mi sembra la stessa soluzione per eliminare la mondezza a Napoli…ma visto che siamo i democrazia, ognuno è libero di pensarla come vuole.
Saluti trasparenti e leali
Alla Dolce Vita
Commento da GIANLUCA1 — 6 Febbraio 2011, alle ore 20:49
@ALLADOLCEVITA
…..dal 20 gennaio, data in cui Le ho dato un saggio consiglio, ad oggi sono passati 16 giorni……ci ha pensato cosi tanto per darmi quella risposta?
Le voglio far notare subito che a Napoli oltre alla “monnezza”, chiamiamola col nome giusto, ci sono anche in esposizione le opere del Vasari, Pinturicchio, Caravaggio etc….Quindi la gente, direi i clienti, vengono non solo per la monnezza.
Si ricordi che Sgarbi (approvo in pieno) ieri diceva Milano muore Napoli vive….non so Lei da dove scrive…..
La preferisco di più quando parla male di TA.
Tanti saluti e pensi positivo visto il Suo pseudonimo.
Gianluca1
Commento da AllaDolceVita — 7 Febbraio 2011, alle ore 23:34
@GIANLUCA1
…ritardi “della rete”!
Sono tutte e due opere dell’uomo, solo che l’una è diretta espressione dello stile di pensiero da lei suggerito, l’altra è di chi esprime amore per l’Arte che non è mai falsa.
Le scrivo da Roma. E se Milano muore di dolgo, così come mi dolgo per Napoli.
Io parlo con condizione di causa su Tripadvisor, e se ne potessi parlare meglio , lo farei!
Saluti solari
Alla Dolce Vita
Commento da GIANLUCA1 — 8 Febbraio 2011, alle ore 13:30
@ALLA DOLCE VITA
SI DOLGA PER MILANO CHE PER NAPOLI NON CE NE BISOGNO.
CONTINUI A PARLARE MALE DI TA, nessuno glielo impedisce, MA GRADIREI DA LEI QUALCHE CENNO SUL REVENUE……SEMPRE SE FA REVENUE.
SALUTI FOLKLORISTICI DA NAPOLI.
Gianluca1
Commento da AllaDolceVita — 8 Febbraio 2011, alle ore 23:14
Sig. GIANLUCA1, la parte più difficile del problema è non volerlo vedere… e se mi dolgo per Napoli condivido lo stesso sentimento di migliaia di suoi concittadini che vedono centinaia di tonnellate di spazzatura e che … non la pensano “saggiamente” come lei.
Introito e non c’è male 🙂 e lei?
Saluti realistici
Alla Dolce Vita
Commento da GIANLUCA1 — 9 Febbraio 2011, alle ore 11:53
@ALLADOLCEVITA
SA COSA? IO, COME DEL RESTO I MIEI CONCITTADINI, SIAMO ABITUATI A VEDERE SEMPRE IL BICCHIERE MEZZO PIENO.
COME FA A CONDIVIDERE UN SENTIMENTO CHE NON VIVE?
SI DOLGA PURE MA LA REALTA’ E’ UN’ALTRA.
POI SE VIENE A NAPOLI SI RENDE CONTO CHE CI SONO TANTE NAPOLI QUINDI TANTE REALTA’.
SALUTI SOLARI…OGGI ABBIAMO UN BEL SOLE.
GIANLUCA1
Commento da Filippo Faggioli — 10 Febbraio 2011, alle ore 18:58
Scusate, ma questa discussione e’ passata dalla utilità o meno di TA a scadenti battute di stampo razzistico-geografico??? Bohhhhhhh??????
Commento da marghe — 11 Febbraio 2011, alle ore 14:56
@Ciao Filippo, che dire?… condivido la tua posizione, bisognerebbe sempre e solo discutere dell’argomento trattato, altrimenti che senso avrebbe? i commenti non sarebbero utili a nessuno!
Commento da GIANLUCA1 — 12 Febbraio 2011, alle ore 10:57
@FILIPPO – @MARGHE
NESSUN RAZZISMO NE DA PARTE MIA NE DI CHI MI RISPONDE.(ALMENO LA PENSO COSI’)
NEI PROSSIMI POST, DEL RESTO HO SEMPRE E SOLO SCRITTO DI REVENUE TA ETC., CONTINUERO’ A DIRE LA MIA SU ARGOMENTI + INTERESSANTI.
SALUTI A TUTTI
GIANLUCA1