TripAdvisor Certificato di Eccellenza: Cui Prodest?
2 Agosto 2012È la prima volta in tanti anni di attività al fianco degli hotel, che nel giro di pochi mesi decine e decine di strutture clienti ci chiedono di aggiungere alla home page del loro sito ufficiale il widget del Certificato di Eccellenza ricevuto da TripAdvisor.
Inutile dire che ci siamo subito chiesti: o i nostri clienti sono improvvisamente diventati tutti dei modelli di ospitalità, oppure c’è qualcosa di strano. I numerosi articoli letti in rete riguardanti strutture, b&b, catene alberghiere internazionali, ristoranti e grandi magazzini che si autocelebrano per aver ricevuto il tanto agognato certificato, ci hanno subito chiarito le idee.
Certificato di eccellenza o certificato di presenza?
Fino a qualche anno addietro solo pochissimi dei nostri tanti clienti potevano insignirsi di questo riconoscimento – una volta considerato prestigioso, ma oggi praticamente privo di valore, dato l’alto numero di strutture che lo ricevono.
Insomma, più che un “certificato di eccellenza”, si è trasformato in un “certificato di presenza”.
Era il maggio 2011 quando in un comunicato ufficiale TripAdvisor, annunciando di voler allargare il certificato di eccellenza alle attività, le attrazioni e i locali recensiti, oltre che alle strutture, spiegava: “Per ottenerlo, queste attività devono mantenere un punteggio medio di 4 punti o più su 5. Criteri aggiuntivi includono il volume di recensioni e quanto recentemente queste sono state sottoposte a TripAdvisor dai viaggiatori.”
Dunque vien da chiedersi se questi criteri siano cambiati rispetto a qualche anno fa, oppure se l’aumento dei certificati non sia che il frutto naturale dell’aumento del numero di recensioni, degli utenti che scrivono e degli alberghi che incentivano gli utenti a scrivere bene. E se così fosse, forse TripAdvisor dovrebbe cambiare i criteri di selezione per mantenere intatto il valore del suo riconoscimento.
Eppure a molti sfugge che non è questo il punto della questione: che cosa si nasconde dietro a questa crescita esponenziale delle assegnazioni del certificato? A noi sembra una massiva e colossale campagna di marketing che porta valore solo e soltanto a TripAdvisor.
TripAdvisor eccelle nelle strategie di marketing
Il certificato di eccellenza in effetti sarebbe da tributare a TripAdvisor… per l’eccellente strategia di marketing.
Chi ottiene il Certificato di Eccellenza infatti, come spiega un più recente comunicato del sito, “può mostrare il traguardo raggiunto in molti modi, incluso mettere in mostra il certificato cartaceo che riceverà nelle settimane successive, esibire un widget sul sito del proprio sito e celebrare il premio con un comunicato stampa.”
Insomma, l’hotel ha a disposizione molteplici modi di mostrare il certificato, ma questo a ben vedere, non gioverà tanto alla struttura, quanto più allo stesso TripAdvisor – in più modi:
- Link building: decine di migliaia di siti di hotel (tutti siti autorevoli e contestualizzati), punteranno con i loro widget tematizzati a TripAdvisor, contribuendo quindi a rafforzare il posizionamento organico del sito sui motori di ricerca.
- Traffico qualificato e prenotazioni intermediate: grazie a questi stessi widget, sarete proprio voi a veicolare il “vostro” traffico qualificato su TripAdvisor, diventando così gli ignari promotori di nuove prenotazioni intermediate a favore dei portali.
- Rafforzamento del brand: Sul comunicato sopra citato, il sito ha dichiarato che “approssimativamente il 10% delle strutture presenti su TripAdvisor ricevono il certificato”. Ammesso che questo dato sia vero (secondo noi potrebbero essere molte di più), e considerando che le attività presenti su TA ammontano a: “più di 610.000 hotel” (dati luglio 2012), significa che ad oggi il certificato di eccellenza sarebbe andato a più di 61.000 attività. Pensate dunque a 61.000 widget presenti su altrettanti siti ufficiali e moltiplicateli per le visite giornaliere o meglio ancora per le pagine visitate. Pensate a 61.000 comunicati diffusi in Rete e ad altrettanti sticker, vetrofanie e certificati cartacei attaccati alle pareti con il marchio e il nome di TripAdvisor stampati a lettere cubitali (un numero che verosimilmente è destinato a crescere)
E ora ditemi se questa non è una colossale campagna di marketing del valore di migliaia di dollari.
Peccato: quello che poteva essere un bel modo per dimostrare ai clienti che il vostro servizio e la vostra struttura sono invidiabili, sta diventando uno stratagemma per fare pubblicità a TripAdvisor.
In conclusione, mi rivolgo a tutti quegli albergatori che si lamentano continuamente della difficoltà di disintermediare e delle recensioni false: attenzione, perché questa volta siete proprio voi a dare forza a questo sistema!
Articolo di: Duccio Innocenti
Pingback da TripAdvisor Certificato di Eccellenza: Qui Prodest? da Booking Blog | ALBERTO CORRERA - QUADRI E DIRIGENTI TURISMO IN ITALIA | Scoop.it — 3 Agosto 2012, alle ore 12:17
[…] È la prima volta in tanti anni di attivit� al fianco degli hotel, che nel giro di pochi mesi decine e decine di strutture clienti ci chiedono di aggiungere… […]
Commento da mrgreco — 3 Agosto 2012, alle ore 16:34
Indubbio che TA vuole trarne vantaggio !
Triapdvisor prima è stato legittimato dagli utenti, in questo modo viene legittimato anche dagli albergatori avvantaggiandolo indubbiamente a senso unico.
Occorre suggerire però alcune azioni :1) un link lo si può rendere anche NO FOLLOW dicendo appunto ai motori di ricerca di non tenerne conto ma comunque rendendolo visibile agli utenti.
2) Non mettere solo il certificato di TA ma inserirne altri magari non in prima pagina ma posizionarlo in una pagina interna esempio le camere.
3)Impostare una buona strategia di posizonamento SEO con ottenimento dei risultati e relativi riconoscimenti.
Commento da Alfredo66 — 3 Agosto 2012, alle ore 20:40
Grande operazione di marketing da parte di TA , come giustamente evidenziato da Duccio Innocenti , ma a mio parere a doppio taglio per lo stesso TA. A breve quando si capiranno le ragioni di questa operazione ( TA vuole entrare nel mercato delle prenotazioni online ) con quale spirito si leggeranno le recensioni per scegliere questa o quella struttura per il proprio soggiorno, se TA a rilasciato il Certificato di ” ECCELLENZA ” ( che per me e’ una parola molto grossa ) a tutte quelle strutture che lo hanno solo richiesto? Sara’ il primo vero passo falso per TA ? , magari per portarci un aiutino a disintermediare ????
Vedremo
un saluto a tutti
Commento da Flavio — 5 Agosto 2012, alle ore 09:09
Tanto per incominciare… si scrive “cui prodest”, e non “qui prodest”. “Cui” = “a chi”, “Qui” = “chi”… se si vuole fare sfoggio di erudizione, allora attenzione ad evitare le figuracce.
Nel merito… stupisce lo stupore di chi scrive! Ma no? Davvero Tripadvisor cerca di attirare traffico sul proprio sito? Per fortuna BookingBlog ha lanciato l’allarme, se no chi mai se ne sarebbe accorto!
Per fortuna c’è chi riporta la questione su un piano più concreto (ottimo il commento di ‘mrgreco’). È ovvio che lo strumento è concepito da TripAdvisor a proprio beneficio, ma può anche essere usato con vantaggio dagli albergatori.
Personalmente il bollino l’ho messo sì in prima pagina (http://hotelpetit.dk/en), ma come “immagine” all’interno di un banner con un collage di recensioni e attestati. Il banner riporta un link alla pagina del mio sito in cui pubblico le recensioni dei clienti. In questo modo capitalizzo sul mio sito l'”endorsement” di TripAdvisor che, checchè se ne dica, è un sito autorevole.
Personalmente invece nessun link a TripAdvisor (neanche con il “nofollow”). Dopo tanti sforzi per fare arrivare clienti sul mio sito, cerco di tenerli saldi, e tutti i link in uscita sono banditi!
Commento da marghe — 6 Agosto 2012, alle ore 08:53
Perbacco Flavio… ci scusiamo con tutti i lettori per il nostro pessimo latino, rimediamo subito (lo so, non sono ammessi scivoloni ma il caldo si fa sentire anche qui :-))!
Per quanto riguarda il resto, non volevamo certo scoprire l’acqua calda, ma dal momento che vediamo ogni giorno decine di siti con il simpatico widget del certificato d’eccellenza e il link a TripAdvisor, volevamo mettere in guardia i tanti che non si rendono conto di questo giochetto, non certo quelli più “sgamati” come voi che sanno già come gestire la cosa.
Sono anni che inseriamo le recensioni di TA sui siti dei nostri clienti perché crediamo nel valore dei commenti degli utenti, ma allo stesso tempo ci siamo battuti anche tanto per evitare di inserire qualsiasi link che potesse deviare il percorso dell’utente alla prenotazione diretta. (vedi Booking Blog novembre 2008)
Commento da clamilano — 5 Agosto 2012, alle ore 15:39
Nobis prodest! Noi abbiamo tutto l’interesse ad avere buone recensioni e per questo l’unica ricetta è lavorare sulla qualità, superando le aspettative dei nostri clienti. Senza cercare facili scorciatoie che pagano solo sul brevissimo. Che poi Tripadvisor abbia interesse ad ampliare la rete dei contatti e far traffico è scontato, e fa parte delle regole del gioco. Tripadvisor ha poi tutto l’interesse che le recensioni siano genuine, per aumentare la sua credibilità, mentre siamo noi che siamo tentati a barare. Cerchiamo di migliorarci, invece!
Pingback da TripAdvisor Certificato di Eccellenza: Cui Prodest? | GH WebNews | Scoop.it — 6 Agosto 2012, alle ore 13:47
[…] È la prima volta in tanti anni di attivit� al fianco degli hotel, che nel giro di pochi mesi decine e decine di strutture clienti ci chiedono di aggiungere… […]
Commento da worldpolita — 8 Agosto 2012, alle ore 12:44
Adesso che la certificazione ottenuta mette direttamente in competizione gli operatori si vedranno tanti “avversi a TA” correre per avere il bollino…
Certo che TA ha calato un bel Jolly e comunque si dimostra sempre azienda intraprendente e innovativa…
Pingback da Ancora una volta Tripadvisor contro gli Alberghi. | Trieste Hostels and Accomodation – Dormire a Trieste. — 10 Agosto 2012, alle ore 11:06
[…] http://www.bookingblog.com/tripadvisor-certificato-di-qualita-qui-prodest/ […]