TripAdvisor Business Listing: da oggi anche Offerte speciali personalizzabili
17 Giugno 2010TripAdvisor aggiunge una nuova funzione per gli hotel iscritti alle Business Listing, dando la possibilità di pubblicare sulla propria pagina e in altre pagine del sito, delle Offerte Speciali personalizzate allo scopo di diversificarsi dalle altre strutture ed attrarre più clienti diretti.
Le offerte speciali assomigliano a dei coupon da utilizzare al momento della prenotazione (talvolta anche con codice speciale), che permettono di ottenere sconti, upgrade, o una serie di servizi gratuiti (ad es. cene incluse, parcheggio gratuito, bottiglia di vino in camera all’arrivo, colazione gratuita).
Le offerte sono personalizzabili e intercambiabili in ogni momento, in modo da distinguersi e favorire la prenotazione diretta sul sito potendo assegnare un codice all’offerta, vi sarà possibile tracciare con precisione anche i risultati generati in termini di prenotazioni.
Nel coupon si spiega l’iniziativa, viene dato un codice o un nome offerta all’utente ed infine vi è una call-to-action (Aderisci all’Offerta!) che invia direttamente al proprio sito ufficiale.
Diversi dei nostri clienti hanno sottoscritto le Business Listing ed i risultati fino ad adesso sono stati decisamente positivi.
Vale quindi la pena provare qualche offerta speciale, così da aumentare la visibilità dell’hotel e sfruttare al meglio le Business Listing. Le offerte infatti saranno pubblicate:
- Sulla pagina dell’hotel
- In testa ai risultati per determinate destinazioni
- Nelle newsletter settimanali inviate agli utenti
Al momento stiamo testando il ritorno dell’iniziativa su alcuni dei nostri clienti e presto vi aggiorneremo sui risultati.
Qualcuno di voi ha già potuto constatare l’utilità del servizio? Aspettiamo i vostri feedback!
Fonte: TripAdvisor
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 24 Giugno 2010, alle ore 16:19
è molto interessante, non capisco il perchè l’accesso all’offerta necessiti di tre click prima di sbarcare effettivamente alla pagina ufficiale della stessa, comunque come si può inserire nello scenario della parità tariffaria contrattuale con le OTA?
S.
Commento da marghe — 25 Giugno 2010, alle ore 13:21
Ciao Stefano,
personalmente non credo che questo tipo di offerte speciali vadano ad incidere sulla rate parity: dobbiamo immaginare il link su TripAdvisor come il banner pubblicitario pubblicato su un sito qualsiasi, relativo ad un’offerta speciale che viene fatta solo sul proprio sito ufficiale. Questo se non erro non contravviene alla rate parity.
Commento da AllaDolceVita — 27 Giugno 2010, alle ore 22:21
Salve a tutte e tutti,
era da un po’ che mancavo…
Come leggo , i soliti fan accaniti della “bugia vestita da verità” che offre Tripadvisor si arricchisce di strumenti di vendita ! hahaha
….da panacea del viaggiatore, indipendente e forgiata dallo spirito più puro del web 2.0 ( HAHAHAHAHAHAHAHA) a strumentino di marKKeTTing più comune.
Ma proporre e lavorare su una piattaforma SERIA e PROFESSIONALMENTE affidabile, proprio non vi attira, eh?!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 28 Giugno 2010, alle ore 16:09
@AllaDolceVita:
forse è proprio l’attrazione verso una piattaforma che gestisca le cose alla luce del sole con trasparenza fa si che ci sia anche un minimo di modifiche al sistema TA.
Buon lavoro e buona professionalità a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 5 Luglio 2010, alle ore 10:17
Caro Sig. Cocco,
sono curioso: dove vede le variazioni nel sistema posseduto da Expedia ?
Quali sono le azioni portate a compimento per rendere trasparente la piattaforma di Tripadvisor?
Cosa è stato fatto per rendere fruibile un contatto che dia risposte ai quesiti che moltissimi albergatori e gestori continuano a porre ai fantasmi di Expedia?
Solo a titolo esemplificativo le ricordo che:
A) l’ufficio stampa di Tripadvisor , http://www.competencecommunication.com/mainmenu.html era, fino a poco tempo fa, l’unico interfaccia italiano pubblicato sul sito illegittimo http://www.tripadvisor.it
B) ad oggi hanno oscurato questo collegamento, pur se sul sito della competence comunication di Milano appare Tripadvisor fra i clienti serviti.
C) la Sig.ra Scorfani, collega del Sig. Brufani, titolare della Competence comunication di Milano, pubblicò, dopo le mie proteste e domande sulla trasparenza e liceità di Tripadvisor, una recensione falsa e positiva , invitandomi a trarre benefici dal sistema.
D) Tripadvisor continua ad avallare l’anonimità degli scriventi e a vendere visibilità a pagamento, facendo parte della galassia dei siti di Expedia.
E) a tante lecite domande e denuncie ancora nessuno di Tripadvisor o Expedia ha mai dato risposta.
…sà, sapientis est mutare conslium, ma se non vedo cambiamenti, rimango della stessa opinione: Tripadvisor è, e rimane, un teatrino anticoncorrenziale artatamente creato per pilotare le prenotazioni.
Naturalmente , come ho fatto in tutti i miei interventi, invito chiunque voglia parlare in nome e per conto di Expedia, di Tripadvisor a concederci una loro visione del problema.
Cordialmente
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 5 Luglio 2010, alle ore 10:55
@AllaDolceVita:
Comprendendo la tua sempre più agguerrita posizione nei confronti di TA, sto vedendo che, anche se lentamente molto lentamente, alcuni passi da parte di TA (che al momento generano più traffico per loro) li stanno compiendo. Anche semplicemente creando uno stupidissimo coupon.
Voglio leggere questo come un avicinamento agli albergatori (aiutami a comprendere in questo specifico esempio se vi sono possibili truffe a riguardo) che man mano arriverà a completezza (magari nel giro di anni) e farà si che si tratterà realmente di un sistema trasparente.
Almeno questo concedimelo, se stavano completamente immobili sarebbe stato peggio, non trovi?
Buon lavoro e buona implementazione di TA a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 6 Luglio 2010, alle ore 09:01
Salve Sig. Cocco,
grazie per il suo riscontro.
Non conosco questo coupon. Ma prima di giudicare, se fosse un’altra “sòla”, vorrei conoscerne le caratteristiche.
Comunque l’immobilismo, sul fronte trasparenza , è la cosa più grave: Tripadvisor , posseduto da Expedia, non ha fatto alcun passo avanti per rendere concrete procedure e controlli che rendano affidabile il contenuto pubblicato e, nonostante le denuncie , non stanno facendo niente per equiparare la posizione dell’albergatore ( obiettivo) al potenziale visitatore ( cecchino ).
….ed i termini utilizzati non lo sono a caso, visto le condizioni imposte per interagire con questa piattaforma abusiva.
Per ora si continua a ricercare una rappresentanza legale e poi vedremo….
A proposito, conosce un riferimento per la sede legale di Expedia?
Grazie.
Cordiali saluti
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 6 Luglio 2010, alle ore 18:01
@AllaDolceVita:
Vasco, abbiamo trattato questo tema in lungo ed in largo da sopra e da sotto e conveniamo tutti sulle tue posizioni, magari chi con la stessa tua forza chi meno e chi non proprio non gliene frega nulla.
A mio avviso forse l’immobilismo di TA sul fronte della trasparenza potrebbe anche avere un valore legale. Potrebbe essere che un ipotetico giudice abbia dato ordine a TA di non far nulla fintanto che le posizioni si siano definite ed eventualmente verificato che vi siano delle responsabilità oggettive. Magari TA sta aspettando un giudizio sul suo operato per uscire con una nuova versione di TA magari proprio come la varremmo tutti!
Come vedi è tutto un “condizionale”, aspettiamo come il cinesino sul bordo del fiume, immobili e vedrai che il “cadavere” dell’attuale sistema TA con i suoi lati oscuri, prima o poi ci passerà di fronte, e a quel punto MEGA FESTONE A SUON DI BOCCALI DI BIRRA, OFFRE VASCO!!! 😉
Buon lavoro e buona attesa a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 17 Ottobre 2010, alle ore 12:37
Caro Cocco,
tempus fugit e ci ritroviamo a constatare cosa sta succedendo…il bubbone sta crescendo e sicuramente non potrà essere insabbiato ancora a lungo…troppe voci a parlarne…purtroppo ( per Expedia) non più solo la mia!!! 🙂
…e fra un po’ vedrai: si sveglieranno anche i giornalisti ( deus gratias)!
Tanto per “cinguettare”, in Inghilterra ed America, se un codice etico, talvolta, non è il motore di una azione di denuncia sacrosanta, lo può essere la pecunia… http://www.kwikchex.com/news/2010/07/tripadvisor-group-action-food-poisoning-allegations/
…a me sembra un volo radente di volatili neri e non proprio nobili, pronti ad ingozzarsi sui “nuovi bisogni del mercato”!
Comunque, per tutti gli evangelisti del web 2.0 e del prossimo 3.0: la reputazione sarà sempre e solo a pagamento?!
Cordialità
Alla Dolce Vita