TripAdvisor blocca le recensioni degli hotel su Google Places
14 Dicembre 2010Avrete notato che da qualche giorno Google Places non sta mostrando le recensioni di TripAdvisor, o le sta mostrando in maniera molto ridotta. “Stiamo riscontrando un problema tecnico per cui le recensioni di TripAdvisor spesso non appaiono nei risultati di Google Places. Il nostro team sta lavorando per risolvere la questione.” Questa la prima giustificazione da parte di Google. A svelare l’arcano, la mail giunta qualche giorno fa alla redazione di Tnooz. Mittente: TripAdvisor.
Nella comunicazione, la conferma ufficiale del blocco all’utilizzo delle proprie recensioni da parte di Google Places. Preciso il contenuto, vaghe le motivazioni. Secondo le dichiarazioni di TripAdvisor, infatti, le recensioni non sarebbero di aiuto all’utente nella scelta della struttura.
Motivazioni che, ovviamente, non convincono. Cosa spinge TripAdvisor a rinunciare alla vasta visibilità offerta dalla visualizzazione su Google Places? Si fa sempre più strada l’ipotesi che questa mossa abbia qualcosa a che vedere con la nascita di HotPot e soprattutto con l’affaire FairSearch , iniziativa che si propone di contrastare il potere che Google sta consolidando nel settore Travel. Tra i promotori compare infatti anche Expedia, proprietaria di TripAdvisor.
Motivazione principale che ha decretato la nascita di FairSearch, l’appello affinchè le istituzioni statunitensi competenti blocchino l’acquisizione da parte di Google di ITA Software (società leader nel settore dei software per i voli aerei). Google, da parte sua, anche con l’implementazione delle funzioni di Google Maps e il lancio Hotpot dimostra di volersi sempre più imporre nel geotagging e nelle recensioni (ancora meno controllate che in TripAdvisor).
Intanto TripAdvisor smentisce e non dichiara se e quando questo blocco verrà rimosso e dimostra di non voler più dividere lo stesso palcoscenico con il nemico.
Si attende la prossima mossa di Google, che con la scomparsa delle recensioni di TripAdvisor vede le descrizioni dei suoi places impoverite di informazioni ricercate e popolari.
Commento da salento — 15 Dicembre 2010, alle ore 01:49
“Si attende la prossima mossa di Google, che con la scomparsa delle recensioni di TripAdvisor vede le descrizioni dei suoi places impoverite di informazioni ricercate e popolari.”
impoverite?
io direi liberate da informazioni in molti casi false e non controllate.
http://vimeo.com/17044834
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 15 Dicembre 2010, alle ore 13:35
se gli utenti leggono le recensioni gogglando non le leggono piu andando su tripadvisor, e trip perde business,
è una mossa giusta
tanto il cliente va a leggere comunque tripadvisor, ma dalla sua interfaccia e nel suo territorio.
S.
Commento da crt — 17 Dicembre 2010, alle ore 19:08
Sono pienamente daccordo con entrambi sopra . Ma aggiungo che facciano come gli pare , il bello del web che l’utenza si sposta senza problemi su chi offre il servizio migliore , anzi , purtroppo direi + comodo e meglio distribuito …per cui Google o TA o chi altro verra’ a rimpiazzare non cambia nulla ,tanto uno spazio disponibile e’ subito riempito . Questo e’ il libero web , per gli operatori la scelta di esserci e come esserci e per i navigatori la liberta’ di scegliere. E’ un equilibrio ma quando una di queste liberta’ manca il castello cade .Per questo fra i due per ora tifo per Google
Il web non e’ un mondo diverso dal reale , chi sbaglia interpretazione dovrebbe pagarne le conseguenze . Mi riferisco a TA.
Commento da AllaDolceVita — 18 Dicembre 2010, alle ore 13:07
…ma guarda “caso”, ancora si da per scontato che il contenuto offerto da Expedia-Tripadvisor sia un valore affidabile, quando NESSUNO ( o se vi fosse, è invitato a battere più di un colpo!) è in grado di distinguere contenuti FALSI e diffamatori, da FALSI e positivi a REALI e VERITIERI…
e questa poi?!?! “ Google Maps e il lancio Hotpot dimostra di volersi sempre più imporre nel geotagging e nelle recensioni (ancora meno controllate che in TripAdvisor).”
Ma cosa significa?!
Qualcuno sa come google raccoglie le recensioni? Qualcuno sa quale è il sistema di pubblicazione ed identificazione dello scrivente?
Allora perché definirlo come produttore di “recensioni meno controllate che in Tripadvisor”?!
A parte che ciò allo stato dei fatti è impossibile! 🙂
Meno controllate e false e falsificabili che su Expedia-Tripadvisor, non si può proprio immaginare!
E poi c’è una DIFFERENZA ENORME: Google dichiara la sua sede legale, e facendo ciò è giuridicamente identificabile …al contrario di Tripadvisor!
Quindi, anche solo per essere coerenti con questo dato: tutto ciò che farà GOOGLE, sarà sicuramente più CURATO E RISPETTOSO dei principi fondamentali che regolano il nostro mercato.
Parlare di “contenuto impoverito” è proprio l’opposto di ciò che è e sta avvenendo!
…e forse google , a parte le mire imperialistiche sul mercato turistico, può anche aver intuito che dare per affidabili informazioni che non lo sono, può minare anche la sua credibilità “marmorea”!
cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da mrlovat — 19 Dicembre 2010, alle ore 13:07
non sono per niente d’accordo.
vero che gli utenti si spostano facilmente sul web ma le recensioni una volta scritte restano dove sono.
già adesso le recensioni sono sparpagliate su innumerevoli siti (tripadvisor, booking, expedia, etc) se google riuscisse ad aggregare questa ricchezza di contenuti in hotpot gli utenti ci guadagnerebbero una visione globale.
se un grande player come tripadvisor decide di chiudersi perchè vuole fare tutto da solo, sicuramente saranno gli utenti del web a perderci.
Commento da Duccio Innocenti — 19 Dicembre 2010, alle ore 20:22
questa è una partita a scacchi… io scommetto su Google
non ho mai visto funzionare la chiusura nel web 2.0… un pò come quando Foursquare non è sceso a patti con Facebook… secondo me non gli è meritato perchè vedo che tutti ora usano Facebook place
è proporio vero… se vuoi battere un nemico troppo forte… fattelo amico
vedremo… per ora mi semmbra solo una mossa disperata di un colosso che vede minata la sua redditività… ma sono certo che troveranno metodi e collaborazioni altrettanto forti… magari migliorando l’attendibilità dei contenuti nel rispetto di quelle che troppo spesso sono le vittime del sistema: gli hotel
Commento da VARNER — 23 Dicembre 2010, alle ore 18:39
Interessante ma qualcuno sa dirmi qual’é il criterio di posizionamento tra questi hotel segnalati ?
Io compaio solo sempre soltanto cliccando su “altri risultati ” 🙁
Commento da AllaDolceVita — 6 Gennaio 2011, alle ore 18:27
Per il Sig. Mrlovat: lei parla di ricchezza di contenuti riferendosi alle recensioni “sparse” ( su tutti o quasi tutti ) siti ricollegati ad Expedia…ma a lei piacciono le “patacche” o le monete di colore oro e l’interno di piombo?! 🙂
Il valore dell’informazione è la sua affidabilità: chi ha interesse a leggere notizie false ?
Se la recensione è scritta da un anonimo e non c’è un collegamento reale con una prenotazione andata a buon fine e pagata IN TOTO, come fa a sapere che è VERA?
Quante delle recensioni che sono pubblicate su Tripadvisor , possono distinguersi da quelle che ho appena descritto?!?!
RISPOSTA : NESSUNA!
Sono proprio gli utenti che TEORICAMENTE dovrebbero beneficiare dei contenuti delle recensioni ( GENUINE) che, invece, su Tripadvisor così come è concepeto e funzione, leggono PUBBLICITA’ INGANNEVOLE.
…ma se non fosse d’accordo con questa interpretazione , la invito a dire la sua, apportando elementi oggettivi. Grazie.
Io non credo assolutamente che sia stata Expedia-Tripadvisor a “bloccare” i propri contenuti su Google, quanto sia accaduto proprio il CONTRARIO: è stato Google che, prendendo coscenza che questo fornitore di contenuti non sta agendo in maniera trasparente e leggittima, abbia deciso di chiedere spiegazioni e “rassicurazioni”,oscurando questo teatrino.
Lo dimostrerebbe anche il fatto che constatando tale abuso , abbia deciso di entrare in “forze” nel lucroso settore delle prenotazioni turistiche…vedremo cosa succederà…
Cordialità
Alla Dolce Vita