Trend Turismo estivo: l’occupazione cresce, le tariffe meno – intervista a Bernabò Bocca [AUDIO]
29 Luglio 2011Siamo ormai a metà dell’estate e si inizano a registrare i primi dati sull’attuale andamento del turismo in Italia: tra nuove tasse di soggiorno, promesse di finanziamenti da parte del Ministro Brambilla e flussi turistici in ascesa, si delinea un quadro generale complesso che non permette ancora di chiarire se la crisi sia definitivamente alle spalle.
Questi gli argomenti al centro della trasmissione Focus Economia di Radio 24 dello scorso giovedì 21 luglio: Bernabò Bocca, presidente di Confturismo e Federalberghi, Renzo Iorio, presidente di Federturismo, e Lorenzo Giannuzzi, direttore generale del resort Forte Village di Santa Margherita di Pula, si sono confrontati per mettere a nudo un panorama ancora problematico.
I dati generali: in aumento i turisti ma il fatturato è bloccato
In una prima scheda riassuntiva emergono dati che confermano le aspettative. Alla notizia positiva di un aumento dell’occupazione, si uniscono le considerazioni sull’abbassamento preoccupante del potere d’acquisto degli degli Italiani:
- Gli Italiani sono disposti a tutto per andare in vancanza, anche a chiedere finanziamenti: su 4.000 casi analizzati, un terzo paga le vacanze con rate mensili;
- Esplode la caccia al miglior prezzo, con aumento delle prenotazioni anticipate: 2 Italiani su 10 hanno fermato le vacanze di luglio con largo anticipo;
- Aumentano gli ospiti soprattutto stranieri (soprattutto tedeschi, inglesi e francesi), meno il fatturato;
- Arrivi stagnanti da USA e in calo dal Giappone
Bocca: per essere competitivi gli hotel italiani devono applicare tariffe flessibili
Tendenzialmente tutti gli intervistati confermano quanto detto: Bocca dichiara che a giugno c’è stato un 8,7% di pernottamenti in più, anche grazie all’emergere di nuovi flussi stranieri da Brasile, Russia, India e Cina (BRIC), mentre gli Italiani, pur non rinunciando a spostarsi, accorciano le vacanze e spendono di meno.
Il fatturato globale, dichiara Bocca, resta comunque inferirore rispetto ai livelli del 2006-2007. Per questo secondo la sua opinione, l’hotel deve imparare a sfruttare i lastminute e le tariffe più aggressive “L’albergo oggi è come una linea aerea, i prezzi cambiano ogni ora. Gli hotel devono evitare di cullarsi sugli allori, curare la qualità ed essere sempre in linea con i prezzi di vendita.”
Nessun intervento a favore del Turismo previsto nella Finanziaria
È vero, il Ministro Vittoria Brambilla ha dichiarato che grazie alla nuova Finanziaria arriveranno 3 miliardi e 600 milioni di euro in aiuti al Turismo, ma in realtà Bocca spiega che si tratta solo dei fondi che gli istituti bancari si impegneranno a mettere a disposizione sotto forma di crediti agevolati alle imprese turistiche, quindi di fatto c’è da capire quanti di questi finanziamenti saranno effettivamente erogati.
In più su diverse città grava anche l’ombra della tassa di soggiorno: la scorsa settimana ne abbiamo analizzato i pro e i contro e molti albergatori hanno espresso il loro parere (vedi articolo dedicato ai Pro e i Contro della Tassa di Soggiorno). I dati sembrano indicare che abbia influito negativamente sul turismo romano. Renzo Iorio ha dichiarato che in tutte le città culturali come Milano, Napoli, Firenze e Venezia, a maggio si è registrato un aumento dell’occupazione, mentre, sempre secondo Iorio, Roma avrebbe avuto un calo del 2%.
Rispetto a questi dati, abbiamo fatto un’analisi a campione su una ventina di hotel nostri clienti in diverse destinazioni turistiche (Roma, Firenze, Venezia, Garda e Sardegna), e abbiamo rilevato al contrario una forte crescita, sia in termini di occupazione che di fatturato. Prendendo in considerazione il primo semestre 2011 rispetto a quello del 2010, ci sono stati infatti tassi di crescita dal 10 al 20%, con picchi anche del 50-60%, e solo in un paio di casi si è registrata una relativa stagnazione.
Intanto, Giannuzzi del Forte Village in Sardegna, si mostra preoccupato per i dati “drogati” dalla situazione del Maghreb, per cui a fronte di un calo delle prenotazioni in Tunisia e Egitto – tradizionali mete turistiche per molti Italiani – sarebbero aumentate quelle nella Penisola, mentre le imposizioni dello Spesometro sugli hotel di fascia alta hanno creato non poche difficoltà alla categoria.
Di seguito, la registrazione integrale delle interviste e della discussione su Radio 24:
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Quanto vi riconoscete nei dati descritti nell’intervista? Anche voi avete registrato un’aumento dell’occupazione ma uno stagnamento delle tariffe? E quanto perserà a vostro parere la tassa di soggiorno sulle destinazioni dove è stata istituita?
Commento da giacomo bufalini — 29 Luglio 2011, alle ore 16:25
Bocca che scopre l’acqua calda è una notizia degna di nota!!!
Conforta il fatto che il campionamento degli Hotel clienti di QNT abbia dato risultati veri. Parliamoci chiaro, da aprile oltre all’occupazione è genericamente anche aumentato il prezzo medio. In primis a Venezia, poi a Firenze ed infine a Roma. Roma cresce mene d’accordo , ma (non ho i dati alla mano) sono certo che avesse perso meno l’anno scorso…. Insomma i dati vanno anche saputi interpretare e, come chiarissimamente spiegato da un commento di un albergatore romano nel post sulla tassa di soggiorno, quest’ultima è di fatto prevalentemente un falso problema.
La crescita a mio avviso inspiegabile degli ultimi mesi non credo dipenda dall’eslcusione dei mercati nord africani, ma dal fatto che per alcuni anni molti sono stati costretti a rimandare le vacanze e si sono mossi solo quando hanno potuto. Il problema è che la crisi c’è e forse ancora più strutturata di prima, non si parla di bolle speculative, ma di deficit pubblici difficilmente sanabili. La mia preouccupazione è che ci aspetteranno anni di nuovo difficili. Spero di sbagliarmi e intanto mi godo questi mesi come una vera manna dal cielo. Certamente, come suggerito da Bocca, staremo “vigili” e cercheremo di anticipare, per quanto possibile, le mosse di un mercato mai tanto incerto, ma anche ricco di opportunità.
Salut! – Giacomo
Commento da crt — 30 Luglio 2011, alle ore 00:08
…diciamo che non sono di sinistra eppure non mi sono accorto che c’e’ un ministro del turismo attento ai turisti e albergatori italiani e a tutto il contesto artistico e comunicazioni ( strade ferrovie linee aeree funzionanti come si deve quando devono portare denaro ‘straniero’ .. ) , mi sembra piu’ attento ai cani ( cominciando dai suoi ) e alle grosse compagnie di viaggi impegnate a spedire italiani all’estero
(probabilmente di qualche conoscente ) …. non ci fosse sarebbe una spesa inutile in meno …Comunque la mia situazione , Lago di Garda , io lavoro al 95% con stranieri soggiorni settimanali : qui da tre anni gli inglesi sono spariti ( dal 35% al 5%) , tedeschi stabili , olandesi in aumento , italiani se potessero verrebbero 10 volte una notte per volta senza considerare che alla fine loro spendono di piu’ e io guadagno di meno , non si capisce questa improvvisa mancanza di tempo eppure la gente e’ impegnata come prima e lavora come prima , anzi , forse meno , eppure cosi’ spende di piu’ ed alla fine e’ piu’ frustrata perche’ la vacanza e’ poco tempo in relax rispetto all’impegno dello spostamento .I Prezzi non sono calati e sono stabili da due anni. Da noi turisticamente parlando e’ evidente che influisce molto la situazione economica tedesca o comunque del nord europa piu’ di quella italiana .Mi tocca persino dire …”Per fortuna”…
Commento da Riccardo Cocco — 30 Luglio 2011, alle ore 08:46
Certo che quel che diceva mia nonna è sempre attuale:
“il vecchietto non voleva mai morire per continuare ad imparare”.
Personalmente da BB mi sarei aspettato un’analisi un po’ più strutturata.
1) nel 2006-2007 fatturavamo di più?
Certo che si non si era ancora entrati a piedi pari nella crisi della BOLLA….
2) ad oggi i livelli di fatturato non sono come quelli del 2006-2007?
Certo che si, per primo la crisi, come anche sottolinea Giacomo, non è terminata, anzi è mutata ed ha preso una forma per certi versi più inquietante rispetto a prima.
3) Per essere competitivi gli alberghi devono applicare tariffe flessibili?
Certo che si, ma carissimo BB le associazioni che conduci per quale motivo non aiutano gli albergatori a comprendere cosa siano e come si gestiscono le tariffe flessibili????? La situazione in cui ci troviamo ora è anche frutto dell’incapacità di alcuni di gestire le tariffe flessibili e che quindi ha generato una deflazione di cui ora ti rendi conto.
BB, MVB,
è ora di basta! come diceva qualcuno al drive-in qualche decennio fa.
incominciate a fare gli interessi del turismo, intendendo sia gli albergatori che i clienti.
Delle belle parole, dei capelli appena di parrucchiere e dei viaggi alle lampados siamo stanchi!
Buon lavoro e buon Mességué a tutti!
Riccardo Cocco
PS: tassa di soggiorno a Roma, questa sconosciuta.
LATEST NEWS:
per ogni cliente che rifiuta di pagare la tassa (ops, pardon….), il contributo…..oltre a farci firmare la liberatoria, dobbiamo inserire nel sito del Comune di Roma i dati da schedina di PS, riempiendo ogni singolo campo…..poi ci saranno gli “007” del Comune di Roma che andranno a recuperare la gabella per donare ai ricchi togliendo ai poveri (ma non funzionanva al contrario??). C’è qualcuno che mi spiega quanto costerà recuperare il contributo di 2 notti per 2 persone (12 Euro in un 4 stelle) dal cliente Sig. Xiao Wang Chi e la Sig.ra Wang Hi Sun, di Hong Kong?
Se si chiama “contributo di soggiorno” perchè solo il 5% di quanto recuperato verrà destinato (ci credete? io no!) al turismo mentre il 95% verrà destinato al risanamento delle casse del Comune di Roma? si prevede un ingresso, anzi, un Revenue di circa 80Mln Euro…….
A proposito, ma ieri che scadeva il termine di comunicazione, che fine hanno fatto gli operatori telefonici del Comune?? telefoni staccati…avranno pagato la bolletta o stanno aspettando il primo versamento del contributo per pagarla?????
MAH!!!!!
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 30 Luglio 2011, alle ore 19:21
Bocca ha centrato con curare la qualità e prezzi che cambiano ogni ora, oggi le strutture che praticano il miglioramento qualitativo costante hanno grandi possibilità di crescita, derivanti dall’attivazione di circoli virtuosi di BUON REVENUE MANAGEMENT + BUONA QUALITà HOTEL = TARIFFE PIU ALTE.
S.
Commento da bloghotel — 1 Agosto 2011, alle ore 11:32
Per chi volesse approfondire i problemi del Revenue Management ho riassunto in alcuni punti quali siano i pregiudizi di autorevoli personaggi in ambito revenue sul mio blog
Ovviamente chi ne capisce come Riccardo Cocco e come Stefano Tiribocchi capiscono anche che dietro agli slogan del RM vi si nascondono insidie e pericoli come la deflazione che diceva Cocco.
Ho aggiornato il mio blog su http://www.revenuemanagementblog.com se vi puo interessare.
Detto questo una dichiarazione come quella di Bocca è una spada a doppio taglio, poichè chi lo sapeva lo sta gia facendo chi non lo sapeva non può capire e potebbe fraintendere!
Commento da sergiocucini — 3 Agosto 2011, alle ore 16:24
analisi superficiale di bocca: la verità è che chi ha investito nel revenue management e si è attrezzato sta guadagnando quote di mercato e incrementi di fatturato a discapito di chi conduce un albergo come poteva andare bene fino a tre anni fa………. e sulla tassa di soggiorno non ci batte abbastanza. il caso di roma è emblematico: questa classe dirigente non può e non vuole reinvestire nel turismo ma fare cassa. ed allora è ingiusta e va combattuta strenuamente!