Travel Trends: niente sorprese da PhoCusWright
22 Febbraio 2012Sono abbastanza scettico riguardo alle “profezie” sul futuro dell’ospitalità e del turismo che compaiono puntualmente all’inizio dell’anno, ogni anno, su siti e blog di settore.
Quando però a parlare è PhoCusWright, azienda internazionale leader nella ricerca specializzata in turismo, porgo sempre l’orecchio, sicuro di ascoltare informazioni e riflessioni interessanti.
In un atteso webinar aperto a tutti della scorsa settimana dal titolo “PhoCusWright’s Hot Topics 2012”, PhoCusWright ha indicato i trend da non perdere d’occhio nell’anno appena cominciato, ma tra vendite flash, mobile e social media, la ricerca non riserva soprese.
1. La gente vuole di nuovo viaggiare, ma…
Cosa dice PhoCusWright: “Le intenzioni dei consumatori indicano che i viaggi leisure subiranno piccoli ma incoraggianti miglioramenti nel 2012”, dice l’esperta Carroll Rheem, direttore dell’azienda di ricerca turistica Sherman. L’impressione è che rispetto al 2011 la gente abbia molta voglia di riprendere a coccolarsi con i viaggi di piacere, ma la situazione economica internazionale fa pensare che sia meglio trattenersi e avere ancora pazienza.
Cosa ne pensiamo: sicuramente il 2012 non è cominciato nel migliore di modi. Tra spread ormai a livelli incalcolabili e governi che invitano all’austerity, già nel dicembre 2012 le vacanze di Natale sono state passate a casa, come abbiamo visto nell’articolo della scorsa settimana, e per la prima volta in due anni, il lento processo di ripresa si è fermato per un leggero calo.
2. I Social Media resteranno un canale di engagement
Cosa dice PhoCusWright: La gente non sembra ancora pronta ad acquistare sui social media, ma nondimeno questi sono destinati ad avere un’enorme influenza sulle vendite. I forum di discussione stanno riprendendo forza e le polaroid virtuali hanno uno strepitoso successo tra la gente: insomma, anche se non diventeranno un canale di vendita, un altro grande anno si profila per i social media.
Cosa ne pensiamo: non mi meraviglia affatto e anzi, mi sembra scontato. Si è già capito da tempo che i social media non sono adeguati alla fase della vendita, ma piuttosto sono fondamentali per arricchire l’esperienza di viaggio e per creare un contatto diretto tra cliente e hotel.
3. È il momento di arricchirsi per le aziende del Turismo
Cosa dice PhoCusWright: sembra un momento propizio per chi opera in ambito travel per aumentare il capitale, secondo Lorraine Sileo di PhoCusWright: molte aziende emerse da poco hanno chiuso con bilanci estremamente positivi, basti dare un’occhiata a Groupon, con i suoi 136 milioni di dollari e alle americane Bloomspot (sito US di offerte giornaliere nel settore benessere) con i suoi 35 milioni, e Inspirato (club con offerte riservate al settore lusso), da 38,8 milioni di dollari.
Cosa ne pensiamo: purtroppo questo non mi sembra un indice di ritrovato benessere del settore travel… se pensiamo che due delle aziende citate sono siti di coupon e vendite flash (e non dimentichiamo che Groupon è un coupon site generico e non solo travel) , si evince che il sistema travel a livello internazionale sta soffrendo e che per gli hotel si profilano tempi ancora complicati.
4. Mercati emergenti
Cosa dice PhoCusWright: I mercati della Cina, del Brasile e dell’India stanno conoscendo una rapida espansione nel settore travel online. La realtà è che on è semplice rivolgersi a questi nuovi mercati, a causa delle barriere e delle differenze culturali.
Cosa ne pensiamo: è ormai assodato che i mercati BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) saranno i nuovi terreni di caccia per chi si occupa di turismo e ospitalità, se ne è parlato anche all’ultima edizione di BTO, ma non intravedo così problematico il dialogo con questi Paesi. Solitamente infatti, coloro che viaggiano fino a noi appartengono a classi medio alte e sono perfettamente a loro agio con gli usi e i costumi degli Occidentali.
5. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare
Cosa dice PhoCusWright: La crescita del settore travel online ha come ovvia conseguenza la crescita della competizione: i portali si fanno guerra tra loro e in mezzo restano gli hotel, per i quali convogliare traffico al proprio sito ufficiale sarà sempre più difficile. Orbitz ed Expedia ad esempio, hanno da poco realizzato un completo restyling delle proprie piattaforme, una scelta intelligente visto che questo è uno degli aspetti determinanti del successo online.
Cosa ne pensiamo: purtroppo PhoCusWright ha ragione. Basti vedere la guerra delle parole chiave su piattaforma Adwords: farsi pubblicità diventerà sempre più costoso.
6. OTA vs Hotel
Cosa dice PhoCusWright: Mentre le compagnie aeree sono riuscite bene a convogliare i propri clienti sulle piattaforme online (il 70% delle vendite sono dirette), gli hotel ancora non riescono ad emanciparsi dai portali. Questo perché il cliente è un po’ meno fedele al brand e un po’ di più al risparmio economico.
Cosa ne pensiamo: spesso la colpa non è soltanto dei portali, ma degli stessi hotel, che lasciano che le OTA tolgano loro fette di mercato senza opporsi minimamente investendo sul proprio canale diretto e su strateige di promozione online che favoriscono la diffusione del brand.
7. Agenzie di viaggio destinate a sparire o a riconvertirsi
Cosa dice PhoCusWright: “Non c’è dubbio che il modo in cui i viaggiatori pianificano il proprio viaggio online sia cambiato. Non torneremo indietro all’offline.”
Cosa ne pensiamo: lo abbiamo già accennato più volte, coloro che hanno tenuto duro dovranno riconvertire la propria attività specializzandosi in settori di nicchia, dai viaggi di nozze alle esperienze di viaggio non organizzabili via web (penso ad esempio a “Viaggi nel Mondo”). Questi sono gli unici modelli di Agenzia di Viaggio possibili e vincenti nel futuro prossimo.
8. Keep it simple
Cosa dice PhoCusWright: Un sondaggio di PhoCusWright ha rivelato che i viaggiatori scelgono di prenotare su un sito piuttosto che su un altro, non solo a causa dei costi, ma anche per la maggiore facilità nel prenotare. “Chiunque renda la ricerca travel più semplice – quelle sono le aziende che avranno successo.”
Cosa ne pensiamo: uno dei fattori che spingono maggiormente l’utente ad abbandonare un sito prima della prenotazione, è il mal funzionamento o il difficile funzionamento del processo di prenotazione. Dunque sul vostro sito, fate in modo che i clienti possano prenotarvi in pochi, semplici click.
9. Vendite Flash
Cosa dice PhoCusWright: Le vendite flash sono in fase di sperimentazione, ma non c’è dubbio che in questo momento questa tipologia di vendita piaccia molto agli utenti. “Questo diventerà un canale che ogni struttura potrà utilizzare. Dovrà solo farlo in modo molto strategico, con molta attenzione, direi”, dichiara uno degli esperti di PhoCusWright.
Cosa ne pensiamo: abbiamo capito che questo è un modello di vendita destinato a restare. Questo non significa che ogni albergatore debba farne uso, anzi come abbiamo visto, in Italia sono da consigliarsi solo e soltanto in situazioni particolari.
10. Mobile
Cosa dice PhoCusWright: “Per il 2012 ci aspettiamo di vedere grandi sperimentazioni e grande crescita”. I consumatori preferiscono ancora acquistare da pc, ma gli Smartphone restano decisamente la soluzione migliore per last minute e scelte on-the-go.
Cosa ne pensiamo: anche questo è un trend già annunciato dal 2011. Non c’è dubbio che le nuove frontiere travel siano da cercarsi su piattaforma mobile.
Fonte: HotelNewsNow
Commento da ALBY — 26 Febbraio 2012, alle ore 17:35
Qui la mia risposta
http://albertocorrera.blogspot.com/2012/02/phocuswright-i-10-trends-del-2012.html
alcune vostre considerazioni le condivivo, altre come “viaggi nel mondo” o altre le trovo molto forzate
grazie
ALBERTO CORRERA
Commento da marghe — 27 Febbraio 2012, alle ore 15:10
Ciao Alberto,
ho letto attentamente il tuo pezzo e per lo più sono d’accordo con te…
quando facevo riferimento a Viaggi nel Mondo intendevo riferirmi alla tipologia di viaggio molto particolare e complessa, che difficilmente si può organizzare da soli su Internet, come per altro lo sono anche i viaggi di nozze, per cui ci vogliono esperti consulenti per destinazione che sappiano consigliare al meglio per viaggi a grande budget, che non si può rischiare di sbagliare. Che cosa intendi quando dici “Le agenzie dovrebbero cambiare vendendo in forma diretta i loro prodotti”? Le agenzie non sono compagnie aeree e non sono hotel, quindi non possono che restare degli intermediari.
Secondo noi se le agenzie di viaggio tradizionali sopravviveranno sarà solo perché diventeranno “consulenti specializzati” e non semplici venditori di viaggi e soggiorni.