Già in passato abbiamo avuto il piacere di intervistare Daniel Edward Craig, l’esperto di social media per il turismo e fondatore di Reknown, blog dedicato a questo e ad altre tematiche nel settore del turismo.
Oggi Craig sta per tornare in Italia per presentare un interessante intervento a BTO dal titolo “Social Reputation” e noi ne abbiamo approfittato per fargli qualche breve domanda su uno degli argomenti più hot di questo ultimo anno.
Ormai sembra che non si parli d’altro. Tutti vogliono disintermediare per erodere quote di mercato alle OLTA. A costo Zero.
Ma si tratta di un grosso frainteso che si è creato nel mondo dell’hôtellerie, perché siamo sinceri: è impossibile riacquisire indipendenza commerciale senza investire almeno quanto investono gli intermediari, o forse di più.
Per aumentare la credibilità delle sue recensioni, TripAdvisor sigla un nuovo accordo con Amex: da oggi i sui utenti potranno collegare al proprio profilo il numero dell’American Express.
Ogni recensione scritta da chi acquista e prenota con la carta, sarà così accompagnata da un’icona “Amex Card Member Review”, che garantirà l’esistenza effettiva dell’autore.
Come migliorare il posizionamento su TripAdvisor? Ci dovrà pur essere qualche stratagemma, qualche strategia da seguire, ci chiedono spesso gli albergatori.
La verità? Su TripAdvisor possono barare solo gli utenti (qualche volta) ma gli albergatori no. Parola di ReviewPro, che solo pochi giorni fa ha tenuto un approfondito webinar dedicato proprio a questo argomento e che noi abbiamo seguito per voi.
Seminari, corsi, BTO, articoli, e-book: ho perso ormai il conto delle volte in cui abbiamo spiegato agli albergatori l’importanza di trovare modi e idee originali per chiedere ai clienti una recensione online.
A molti il messaggio è arrivato, ma non a tutti: così, tanti albergatori perdono ancora l’opportunità di costruirsi una reputazione online forte, di avere un feedback ricorrente e di poter crescere sulle classifiche di TripAdvsior. Anche TripAdvisor lo sa, e per questo ha deciso di lanciare “Recensioni Rapide”.
Ormai non c’è più dubbio: per l’hotel avere una buona reputazione e un buon posizionamento su TripAdvisor significa ottenere più visite al sito ufficiale, più prenotazioni dirette, meno commissioni e più revenue.
Un nuovo studio lo conferma. Un motivo in più per impegnarsi anima e corpo nella gestione della brand reputation per scalare le classifiche di TripAdvisor.
TripAdvisor torna a investire e acquisisce Tiny Post, un’app ad ora disponibile solo per iOS. Tiny Post in pratica permette di fare le stesse cose che fa Instagram, ovvero modificare le foto con un filtro a scelta a seconda del mood, con l’unica variante che permette di aggiungere anche del testo.
Di per sé quindi niente di particolarmente straordinario. Straordinario potrebbe diventarlo ora che l’ha acquisito TripAdvisor.
TripAdvisor annuncia il lancio di TripBarometer, un sondaggio internazionale che verrà condotto due volte l’anno per intercettare le nuove tendenze nel settore dell’ospitalità secondo il punto di vista sia degli utenti che delle strutture.
Abbiamo analizzato per voi i risultati, individuando spunti interessanti, ma anche dubbi leciti, su mobile, prenotazioni e social network.
In che modo le recensioni influenzano le scelte e le prenotazioni degli utenti? Un interessante sondaggio realizzato recentemente da TripAdvisor in collaborazione con PhoCusWright getta nuova luce sulla relazione sempre più stretta tra commenti online e prenotazioni.
I risultati del sondaggio, condotto su quasi 3000 utenti durante il corso del 2012, sono stati riassunti in una infografica che mostriamo di seguito. I risultati? Gli utenti scrivono soprattutto per raccontare un’esperienza positiva e non si fidano degli hotel che non hanno recensioni online. Ma soprattutto, prestano molta attenzione agli hotel che rispondono ai loro clienti e a come rispondono.
Il mese scorso TripAdvisor ha reso pubblico il suo intento di voler aggiungere alla propria piattaforma un motore di ricerca hotel. Ricorderete che in passato TripAdvisor ci aveva già provato con la ricerca voli, ma lo strumento non sembra aver ha portato particolari vantaggi al sito di recensioni, che lo ha presto accantonato per investire in nuovi progetti.
Con la ricerca hotel invece TripAdvisor fa sul serio. Lo ha riconfermato Steve Kaufer che ha dichiarato che in meno di sei mesi la funzionalità sarà pronta sia per pc, che per tablet e smartphone e che dopo l’estate TripAdvisor lancerà una “aggressiva” campagna marketing offline.
Solo pochi giorni fa tentavo invano di mettermi in contatto con qualcuno di TripAdvisor per aiutare un cliente in difficoltà che non riusciva a rivendicare la propria pagina, e oggi vengo a sapere che lo stesso TripAdvisor ha istituito un apposito servizio per segnalare le recensioni ritorsioni.
Sono rimasta molto sorpresa, perché questo può significare solo una cosa: che il fenomeno fosse in netto aumento, lo avevamo già segnalato l’anno scorso, ma se persino TripAdvisor si è mosso in modo così plateale, è chiaro che deve aver raggiunto dimensioni ragguardevoli.
Il problema delle recensioni utilizzate dagli utenti come mezzi per estorcere all’hotel servizi gratuiti o sconti, quest’anno sembra aver investito con maggior forza di sempre il mondo dell’ospitalità.
Ma come difendersi quando ci si trova di fronte a queste imbarazzanti richieste? Noi vi diamo la nostra opinione, a cui aggiungiamo le autorevoli voci di due dei massimi professionisti del settore in Italia e all’estero rilasciate in esclusiva a Booking Blog.
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