Recensioni, fattore sempre più importante nella scelta di un hotel
24 Luglio 2024 | nessun commento: scrivi il primo!Le recensioni degli ospiti sono un elemento sempre più deciso nella scelta di un hotel o di un resort, ce lo rivela Accor.
Le recensioni degli ospiti sono un elemento sempre più deciso nella scelta di un hotel o di un resort, ce lo rivela Accor.
L’arte dell’accoglienza muove l’attività di ogni albergatore e rappresenta l’essenza del settore hospitality.
Offrite un servizio impeccabile, sfoggiate i vostri migliori sorrisi, fate sentire ogni ospite come il più caro amico e riceverete ottime recensioni. O forse no, non più almeno.
Nell’era dell’intelligenza artificiale, le basi per una solida brand reputation paiono vacillare sotto i colpi di recensioni vergate da chatbot, invece che da utenti reali.
Ricevere feedback positivi dai clienti che hanno soggiornato nella vostra struttura è fondamentale per carpirne il sentiment ed entrare in possesso di dati preziosi per migliorare il livello di servizio, soprattutto in una fase delicata come quella attuale. Ma ottenere simili giudizi non è sempre semplice, anzi!
Le recensioni, soprattutto per una struttura alberghiera, sono un vero e proprio biglietto da visita.
Se ci pensiamo, ogni persona si affida molto all’esperienza di amici e familiari, e anche il semplice passaparola, costituisce una grande pubblicità.
Allo stesso modo, i viaggiatori confidano fortemente in chi, prima di loro, ha soggiornato all’interno dell’hotel che vorrebbero prenotare. leggi l’articolo completo…
Non molto tempo fa, Google ha raggiunto un altro traguardo importante: come abbiamo spiegato dettagliatamente in un nostro articolo, il motore di ricerca più usato al mondo è diventato anche il primo sito per la raccolta di review.
Come già evidenziato in un nostro precedente articolo, le recensioni di Google sono state valutate come la misura online di qualità più importante per gli hotel.
Analizziamo insieme la strategia adottata da Google per raggiungere questo risultato.
Chi ci legge da tempo, saprà quanto teniamo alla causa della “Buona Brand Reputation”, uno dei cui punti cardine è proprio l’arte del saper rispondere alle recensioni online, sia su TripAdvisor, le OTA e gli altri siti di recensioni, che sui Social Network.
Oggi, rispetto a qualche anno fa, sono sempre di più gli albergatori che scelgono la strada della gestione delle reviews piuttosto che quella dell’indifferenza. Eppure sono ancora tanti coloro che puntualmente ci chiedono consigli su quale sia la migliore strategia per gestire la brand reputation, terrorizzati da commettere errori che ne danneggerebbero ancor di più l’immagine pubblica. Per questo abbiamo realizzato una summa delle migliori pratiche per rispondere alle vostre recensioni online.
Uno studio conferma che i siti di recensioni aiutano a convertire più di tutto il resto. Il parere di un campione composto da 2000 consumatori statunitensi è stato preso in esame dalla Nielsen, agenzia di ricerca e analisi di mercato. Il risultato è che il 74% di questi punta ai siti di recensioni, piuttosto che ai social o ai motori di ricerca generici, quando si tratta di trovare esercizi commerciali d’interesse.
Inoltre, il 92% degli intervistati afferma che “almeno qualche volta, spesso o quasi sempre” ha completato una prenotazione o un ordine dopo aver letto le recensioni su Yelp – che viene definito “il più affidabile, influente e utile” tra i siti di recensioni online. Ecco perché è importante ricordarsi che, quando si tratta di opinioni degli ospiti, non c’è solo TripAdvisor; specie se volete conquistare il cuore degli americani.
Che cosa spinge un viaggiatore a commentare un albergo online: la rabbia o la soddisfazione? E come rispondono gli albergatori a questi feedback oggi?
Revinate, azienda di monitoraggio della reputazione online per hotel, ha analizzato 20 milioni di recensioni in 125 paesi per scattare una fotografia dettagliata dei trend di settore.
Nel 2009 Francesco Tapinassi presentò a BTO un’analisi mai condotta prima sulle strutture ricettive che si trovavano in testa alle classifiche di TripAdvisor. Che cosa le accomunava? Come e perché avevano raggiunto i tanto agognati primi posti?
A distanza di sette anni, l’analisi è stata replicata, per capire se le cose sono cambiate e quali sono i fattori che oggi decretano il successo di una struttura su TripAdvisor.
Le recensioni oggi fanno il buono e il cattivo tempo in hotel, di questo siamo certi. Ma siamo altrettanto certi che molti albergatori, nonostante lo sappiano, non riescano a sfruttare pienamente le molteplici opportunità offerte dagli strumenti di brand reputation management.
Scommetto che questo riguarda anche voi: quanti rispondono puntualmente a tutte le recensioni? Quanti di voi le utilizzano per stabilire il pricing o per rendere il team più affiatato? E quanti abbinano all’analisi dei commenti dei sondaggi in hotel?
Per capire come le strutture gestiscano oggi questo lato dell’ospitalità, ReviewPro ha pubblicato il primo “Guest Satisfaction Management Barometer”, uno studio realizzato intervistando 2.788 albergatori a livello internazionale su un’ampia gamma di tematiche legate alla brand reputation.
I dati pubblicati ci dicono che molto è stato fatto, ma che c’è ancora moltissimo da fare.
Solo lo 0,03% delle strutture su Booking.com raggiunge il punteggio 10/10. Un 10 perfetto, tondo tondo, così bello che pare impossibile. Un risultato a cui moltissimi albergatori aspirano, lottando strenuamente con ogni arma a disposizione, proprio come per la prima posizione su TripAdvisor.
Ma che cosa accomuna gli hotel che hanno una reputazione top su Booking.com? E soprattutto, come raggiungere questi livelli di perfezione? Ce lo svelano proprio i diretti interessati in una video intervista diffusa dal portale.
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