Non ci stanchiamo mai di ripeterlo: l’email marketing è una tecnica che può essere molto efficace se usata in modo appropriato.
In particolare, per gli albergatori, può essere un prezioso strumento per fidelizzare i clienti e incrementare le prenotazioni dirette. Un beneficio da non sottovalutare.
Si parla spesso di SEO ed è uno dei servizi che viene pressoché sempre offerto dalle agenzie web che operano nel settore. Del resto le pratiche di SEO – o Search Engine Optimization – possono essere applicate anche al più piccolo degli hotel indipendenti per assicurare una presenza costante nelle pagine dei risultati di ricerca (o SERP).
La SEO del resto risponde alla più banale e al contempo fondamentale necessità di qualsiasi impresa: essere trovata dai propri potenziali clienti senza creare confusione in tutti gli altri.
Far funzionare il web marketing turistico è un po’ come far funzionare una buona amicizia. Non è qualcosa che procede a senso unico, è qualcosa che deve essere fatto insieme: voi, lo staff e la web agency che avete scelto.
Perché i grandi progetti di web marketing nascono e crescono grazie alla fusione della vostra esperienza in hotel e di quella della vostra agenzia in Rete.
In tanti anni durante i quali mi sono occupato di web e in particolare di nuove tendenze di web marketing per hotel, non ho mai visto un anno così affascinante, innovativo e allo stesso tempo “silenzioso” nel cambiamento come il 2012. Man mano che adattavamo le nostre strategie di web marketing all’evolversi della Rete e del mercato, ci rendevamo conto che queste portavano risultati di molto sopra le attese per certe strutture ricettive e risultati appena soddisfacenti per altre. Eppure la qualità del nostro lavoro era sempre la stessa.
Perché? Perché il web è passato definitivamente in mano agli utenti, dando loro ogni potere sui criteri di valutazione, e quindi ogni attività promozionale è diventata sempre più legata alla qualità percepita dai clienti piuttosto che alle forzature tecnologiche/strategiche che i vari consulenti web “old style” sono in grado proporre.
Quanto potrà costare a un hotel una pagina pubblicitaria intera sul Corriere della Sera o su una rivista di turismo specializzata come Condé Nast Traveller? Credo che la cifra si aggiri intorno al “moltissimo”.
Vale davvero la pena fare ancora pubblicità di questo tipo, quando Google sostiene che il 94% delle persone quest’anno cercheranno il loro hotel online? È fondamentale intercettare questi flussi turistici investendo il budget a disposizione in azioni di marketing davvero mirate.
Quanto pesano sulle conversioni i vari canali distributivi? Che ruolo hanno il mobile e l’e-mail marketing, i social network e le campagne di PPC, e da dove provengono le conversioni con il valore medio più alto? Le numerose tappe toccate dall’utente durante il processo di progettazione e di prenotazione del viaggio, rendono sempre più necessaria non solo una presenza strategica diffusa su tutti i canali online, ma anche una gestione concertata e ottimizzata degli investimenti di marketing, per riuscire a ottenere il maggior numero di prenotazioni e con il valore più alto.
Un nuovo studio ci aiuta a capire che ruolo rivestono determinati canali distributivi e strategie di marketing e come intercettare nuovi clienti analizzando con più attenzione il percorso che li ha condotti alla prenotazione.
Ho sempre sentito dire che se non sei nella prima pagina dei risultati di ricerca per determinate parole chiave, non sei nessuno, non esisti. Oggi, con i cambiamenti a cui stiamo andando incontro in ambito SEO, forse si può ben dire la stessa cosa di tutti quei brand che non hanno una strategia social.
In fondo, chi ha fatto SEO ha sempre gettato un occhio sui Social Network, vista l’importanza di questo strumento per ottenere visibilità e accrescere la reputazione: adesso con la rivoluzione in atto su Google, i due ambiti non possono essere più scissi. È necessario accettare i rocamboleschi cambiamenti a cui stiamo andando incontro e abbracciarli, sennò si rischia di rimanere indietro.
Sono giorni questi, in cui la casella di posta viene letteralmente colmata da ogni tipo di consiglio e indicazione sul da farsi per l’anno nuovo, dunque abbiamo pensato fosse importante dare un piccolo contributo per aiutare chi si occupa di ospitalità a iniziare il 2012 col piede giusto.
L’anno scorso vi abbiamo posto 23 domande per fare un bilancio delle vostre attività e capire che cosa ancora doveva essere fatto. Quest’anno vi proponiamo una brevissima to-do-list condensata in 6 punti salienti – 6 conditio sine qua non per l’albergatore di oggi, corredate dagli articoli 2011 più seguiti su Booking Blog che, se ancora non avete letto, farete bene a collocare quanto prima in cima all’elenco delle letture utili da intraprendere.
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