Sulla neve stagione da 9.5 miliardi di euro. Preoccupa il costo dell’energia.
18 Novembre 2022Secondo Skipass Panorama Turismo di Jfc, il comparto alberghiero d’alta montagna non riuscirà a tornare ai livelli pre-pandemia, nonostante le buone prospettive sull’imminente stagione invernale. A pesare sui bilanci, il caro energia.
La stagione invernale in montagna
Sulla neve sarà una stagione invernale da 9.5 miliardi di euro: parola di Skipass Panorama Turismo, l’osservatorio italiano del turismo montano di Jfc. Il dato segnalato farà registrare un +9% rispetto alla scorsa stagione, segnala Il Sole 24 Ore.
Soddisfazione? A metà. Nonostante la ripresa consistente rispetto al 2021, ancora il comparto alberghiero non riesce a spiccare il volo verso gli standard anteriori al Covid 19. La causa, oggi, è da ricercarsi nel caro energia che non solo rischia di azzerare la marginalità degli hotel; nei casi meno fortunati infatti, gli albergatori saranno chiamati a compensare di tasca propria le spese per l’energia, qualora il fatturato non sia in grado di farlo. In altre parole, alcuni alberghi rischiano di chiudere perché più conveniente che restare aperti.
In questa preoccupante situazione, ha fatto sentire la sua voce la nuova ministra del Turismo, Daniela Santanché: “Dopo stagioni difficili il turismo di montagna intravede segnali di ripresa, ma il caro energia avrà un peso importante. È per questo che il ministero si impegnerà a mettere in campo misure di sostegno per il settore, affinché sui 30 miliardi che abbiamo individuato con la Nadef – la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza- il comparto del turismo di montagna possa ricevere tutte le risorse necessarie. Questo anche per recuperare le perdite causate dalla pandemia.”
Le mete stagionali preferite e i costi stimati degli hotel
Nell’ambito della ricerca firmata da Skipass Panorama Turismo, emergono anche le destinazioni preferite dagli italiani che trascorreranno alcuni giorni di riposo in montagna. Guida la classifica Madonna di Campiglio, incalzata da Cortina d’Ampezzo. Al terzo posto, Livigno. Fuori dal podio ma in posizioni di tutto rispetto ci sono, in ordine di preferenza dei viaggiatori, Ortisei, Courmayeur, Cervinia, Folgarida e Marilleva.
Sempre secondo l’analisi, strutture alberghiere ed extra-alberghiere totalizzeranno 4.3 miliardi di euro di ricavi, contro i 4 miliardi dello scorso anno.
Circa altri 4 miliardi saranno spesi dai viaggiatori fra attrezzature e maestri di sci. Rispetto alla stagione 2021-2022, quando il fatturato complessivo ha raggiunto 3,6 miliardi di euro, la crescita prevista è del +11.1%, per un totale di circa +403 milioni di euro. Su base nazionale, l’aumento stimato delle spese per gli hotel è in media del +11.6%.
Il costo elevato dell’energia si riverbera nelle bollette delle strutture ricettive, costrette a fare i conti con una ripresa che sembra impossibilitata a sprigionare tutto il suo potenziale.
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