Storytelling nel marketing: le emozioni al comando
9 Gennaio 2019Il marketing, quello davvero buono, è capace di venderti non solo un prodotto, ma di dargli anche un nuovo significato.
Trasforma un motto motivazionale come “Just Do It” in un payoff che vende milioni di scarpe, o la pubblicità di un preservativo in un momento di coraggio civile che ricorda la scena del “Capitano, Mio Capitano” de L’attimo fuggente.
È anche capace di promuovere una birra, la Guinness, con una partita di basket in sedia a rotelle che suscita prima empatia e poi forte stupore, quando si scopre il colpo di scena.
La cosa in comune fra questi esempi? Suscitano profonde, istantanee reazioni emotive. Sono le emozioni i migliori ganci commerciali in assoluto.
Come suscitare una risposta emotiva nei clienti travel?
Il marketing degli hotel, spesso molto visivo, ha il vantaggio di riuscire a emozionare sempre gli utenti anche con le tipiche foto di camere e servizi.
Il problema non è tanto suscitare una risposta emotiva, quindi, quanto suscitarne una di tale forza da far risaltare la propria struttura rispetto a tutte le altre. Nell’esempio della Guinness, avrebbe potuto promuovere la birra spingendo sulla socialità informale del bere in compagnia, sulla particolarità del suo gusto o sulla storia centenaria del marchio, ma sarebbe stata una delle tante. Le emozioni che suscita la campagna legata al basket in sedia a rotelle batte ogni altra risposta standard, perché si lega all’aspetto dell’amicizia, del sacrificio e del rispetto della diversità.
Lo storytelling potenzia la risposta emotiva
Nel caso dell’industria dell’ospitalità, lo storytelling può essere il nostro asso nella manica. Può rendere il nostro messaggio più memorabile ed esaltare l’impatto emotivo dei contenuti visivi, oltre ad aumentare significativamente le conversioni dirette sul sito ufficiale dell’hotel.
E non è così difficile quanto sembri, serve solo un cambio di prospettiva. Il primo passo è trasformare le proprie proposte commerciali in storie. Per esempio, invece di concentrarsi asciuttamente sulle caratteristiche dell’hotel, ci si dovrebbe concentrare sui benefici, le esperienze e le emozioni che queste generano nei clienti.
Una piscina, per esempio, non è solo una piscina. È un luogo dove i bambini possono giocare, le famiglie conoscersi e gli adulti rilassarsi.
Il secondo passo è di raccontare queste “storie” in tutti i propri canali e nella maniera più organica possibile. Ecco alcuni esempi per iniziare.
Scrivere testi che avvicinano
Il linguaggio può trasformare una tipica pagina d’hotel in una storia emozionale. Per esempio, una sezione “Pianifica il tuo viaggio” potrebbe essere utile per informare i potenziali ospiti dei servizi dell’hotel, oltre magari a fornir loro una mappa delle più importanti attrazioni della destinazione. Basta però cambiarne il titolo in “Preparati per l’Avventura” per infondere un senso di scoperta e stupore negli utenti, dando loro un assaggio dell’esperienza che verrà.
Pubblicare foto con persone
Se c’è un errore ricorrente nel marketing di molti hotel, è la presentazione di un hotel che sembra appena passato da una sparizione di massa. Hall vuote, ristoranti vuoti, piscine vuote, bar vuoti, spazi comuni privi del pur minimo afflato di vita. Aggiungere persone almeno in parte delle foto aiuta a raccontare storie estemporanee, vere e genuine, illustrando l’esperienza dall’unico punto di vista che conta, quello dell’ospite.
Lasciare ai clienti raccontare la loro storia
I contenuti generati dagli utenti (“User Generated Content” o UGC), sia scritti sia visual, possono essere la migliore risorsa di storytelling in assoluto. Dalle recensioni che lasciano i clienti ai video postati sui social media, l’UGC risuona negli utenti come poche altre cose.
Non bisogna cercarle, ma certo non è necessario neanche aver paura delle recensioni negative: possono anzi diventare un’incredibile storia che il tuo target vuole sentir raccontare. Come l’esempio di questo ski resort nello Utah, che ne ha addirittura stampata una sulla propria brochure.
Dare un volto umano all’hotel
I potenziali ospiti vogliono vedere con chi avranno a che fare durante il loro soggiorno, perciò raccontare lo staff aiuta a fornire una dimensione più umana al proprio hotel. L’Hotel Navona Colors di Roma, per esempio, ha inserito sul proprio sito ufficiale degli inserti con i consigli dello staff e la loro foto per creare una connessione istantanea fra il potenziale ospite e chi lavora in struttura.
Creare storie ovunque, non solo nel copy del sito ufficiale
È fondamentale prendersi del tempo per leggere le descrizioni delle foto, sia sul sito web sia sulle OTA, e farsi alcune domande. Raccontano una storia? O semplicemente descrivono a parole ciò che gli occhi di un utente hanno già registrato? Invece di presentare la vasca idromassaggio con, appunto, “Vasca Idromassaggio”, perché non provare un testo più coinvolgente come “Immergiti fra bolle profumate”?
Lo storytelling non è solo un vezzo creativo, ma una strategia di vendita vera e propria. Emoziona gli utenti che visitano il sito e più facilmente diventeranno clienti. Provare per credere!
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