Social Network, terra di conquista per i viaggiatori business
20 Febbraio 2009Da tempo siamo abituati a pensare ai social media e in generale a tutti gli strumenti del web 2.0 come regno indiscusso ed esclusivo dei più giovani: forse all’inizio era così, ma oggi non lo è più.
Secondo recenti statistiche, solo nel settembre 2008 erano più di 8 milioni gli Italiani frequentatori di Myspace, Facebook e LinkedIn, ormai considerati una vetrina irrinunciabile per conoscere e farsi conoscere, per scambiare opinioni e consigli, sia nella vita personale che in quella professionale.
Si è calcolato che solo Facebook, con i suoi 175 milioni di utenti, potrebbe essere considerato il sesto Paese più popolato al mondo.
Certamente anche per chi opera nel settore turistico sarà utile gettare un occhio su questi bacini di utenza in continua crescita ed evoluzione: non si deve infatti dimenticare che in molti casi il primo incontro che un soggetto ha con una struttura alberghiera avviene in un social network o in un sito di recensioni (vedi articolo di Booking Blog “3 semplici interventi per ottimizzare le strategie di vendita dell’hotel nel web 2.0”).
E non si tratta solo di ragazzi: attualmente infatti, anche gli adulti appartenenti alla fascia di età 35-49 anni si stanno adeguando a queste tendenze e, soprattutto nell’ambito turistico, stanno diventando utenti fissi sia di siti UGC (come TripAdvisor), che partecipanti attivi di Social Network del settore, anche se in misura inferiore.
Siti UGC vs. Social Network
Una ricerca di EyeforTravel ha rivelato che per quanto riguarda l’accesso ai siti UGC (user generated content), l’età non è un ostacolo: ad esempio i siti di recensioni sono utilizzati dallo stesso numero di utenti giovani e meno giovani.
Invece nel caso dei siti di social network, come Facebook e Myspace, c’è una forte discrepanza di età tra gli utenti: mentre nella fascia di età 18-34 anni ben il 70% in un mese usa regolarmente i Social Network, in quella 18-34 anni “solo” il 35 % ne fa uso e infine nella fascia 50-64 anni si scende a un 12% di frequentatori della rete.
I siti UGC piacciono agli over 35: sono considerati user-friendly
Dunque perché gli over 35 preferiscono leggere le recensioni degli utenti piuttosto che partecipare ai Social Network? Prima di tutto, i siti UGC dedicati al turismo, come TripAdvisor, sono semplici da usare e molto accessibili: le funzioni di ricerca sono chiare e danno velocemente accesso a una vasta gamma di contenuti rilevanti, cosa che invece non accade nei Social Network.
Inoltre, i siti UGC dedicati al turismo raramente richiedono agli utenti di registrarsi o lasciare informazioni di carattere personale. Leggere materiale UGC è un’azione più passiva e meno invadente a livello personale rispetto alla partecipazione attiva ai Social Network.
Infine, rispetto ai Social Network, i benefici dei siti UGC sono ovvi e immediati. Gli over 35, nel momento stesso in cui leggono recensioni di alberghi online, percepiscono subito la possibilità di risparmiare soldi, evitare di prendere decisioni sbagliate e ottenere consigli adatti alla loro fascia demografica. I benefici che si possono trarre dall’uso dei Social Network invece, non sono così chiari. Gli over 35 tendono ad avere più soldi da spendere, dunque per loro è logico leggere le recensioni e le opinioni dei consumatori prima di fare grosse spese, come nel caso dei viaggi.
I viaggiatori business: un segmento importante che fa anche uso di SN
Contrariamente a quanto avviene sui siti UGC o comunque per la maggior parte degli utenti, c’è un’interessante fetta di over 35 che è perfettamente capace di sfruttare il fenomeno dei Social Network: stiamo parlando dei viaggiatori business. Questi utenti tendono infatti a connettersi spesso e usano in larga misura palmari e portatili. Inoltre, passano la maggior parte del tempo online e accettano più facilmente consigli imparziali dagli altri viaggiatori business con le stesse esigenze.
In questo caso però, almeno per il momento, l’utilizzo diffuso riguarda i Social Network professionali, come LinkedIn, Xing, Viadeo e solo in parte i più generici Facebook, MySpace etc, solitamente appannaggio dei più giovani.
Il viaggiatore business, attraverso questi Social Network può aumentare la propria efficienza, ottenere l’accesso a informazioni specifiche per certe necessità, come i ristoranti adatti alle cene di lavoro, e essere sempre aggiornato sui ritardi o le condizioni meteorologiche avverse.
I Social Network si uniscono per soddisfare i viaggiatori business
Un esempio di come alcuni Social Network abbiano saputo leggere e sfruttare questa nuova esigenza sono TripIt e LinkedIn, il primo è una piattaforma web 2.0 per la pianificazione dei viaggi e il secondo è un network professionale in grado di mettere in contatto professionisti di diversi settori. Recentemente TripIt e LinkedIn hanno dato vita ad una soluzione combinata per andare incontro alle esigenze di una grossa fetta condivisa di utenti adulti e professionisti con la necessità di viaggiare.
TripIt ha sviluppato una nuova applicazione, My Travel, grazie alla quale da LinkedIn l’utente può collegarsi direttamente al proprio account TripIt e rendere visibile alla propria rete di colleghi e clienti la sua posizione e i suoi spostamenti: attraverso un ‘closeness alert’ (avviso di vicinanza) gli utenti sapranno a vicenda dove si trovano e potranno mettersi in contatto in ogni momento, persino mentre sono per strada o quando stanno per partecipare allo stesso evento. I viaggi potranno essere creati manualmente via LinkdIn o, come sempre, inviando semplicemente l’e-mail di conferma prenotazione a TripIt.com.
LinkedIn e TripIt sono solo un esempio di come i Social Network oggi non siano più universi indipendenti e fine a se stessi, dedicati a un solo settore, personale o professionale. Ultimamente queste realtà in continua espansione stanno iniziando a creare reti di collegamenti e rapporti interattivi sempre più stretti, soprattutto nel settore turistico e nello specifico in quello business.
Nei prossimi mesi non mancheranno sicuramente ulteriori novità. Nel frattempo ci impegniamo ad approfondire in uno dei nostri articoli i cambiamenti dei SN più noti e come possano diventare utili strumenti di web marketing in ambito turistico.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 24 Febbraio 2009, alle ore 17:21
Nel caso della valutazione di un prodotto, così come un processo,la figura del TERZO ESTERNO è fondamentale, perchè considerato un super partes disinteressato e così in ogni social network la parola di chi “dice la sua in merito a qualcosa che ha esperenziato personalmente e con la quala non ha collegamento economico” è molto preziosa, oltre ad avere maggiore credibilità se appartenente a una comunità di cui facciamo parte e condividiamo le regole. E’ come chiedere ad un ristoratore come cucina, “oste com’è il vino” e questo è il sito istituzionale dell’hotel, ben altro è pescare un cliente uscente e chiedergli come ha mangiato, ancor meglio farlo con CENTINAIA ANZI MIGLIAIA di clienti uscenti. Il social network genera social opinion e l’insieme delle social opinion genera credibilità di un certo fatto.
Per quanto riguarda un hotel è fondamentale tenere sempre sotto monitoraggio la propria immagine aziendale descritta da terzi e cercare di implementarla al meglio, cercare che le persone raccontino belle storie sul suo conto e le raccontino agli altri e quando un nuovo utente riprende il racconto, è importante che ne segua il filo. Se ho una bella sala colazione ogni utente aggiungerà nel suo commento un nuovo dettaglio che ne sottolinea e riconferma agli occhi degli altri il concetto di bellezza, e all’aumentare dei commenti, il concetto si solidifica e si fa vero.
Un bel progetto che stiamo cercando di portare avanti (e che ad esempio travelocity ha gia fatto utilizzando myspace) è quello di portare la propria struttura allo scoperto, inserirla su my space su facebook e trattarla come un “artefatto animato” diciamola “struttura golem”, tale struttura puà essere a questo punto costruita dall’hotel, ma una volta online è pronta a ricevere nuove costruzioni o decustruzioni, deve quindi essere di cristallo, trasparente, senza crepe, per porter accoglieri i contributi degli utenti e per mostrarsi come ufficiale nel suo essere lanciata dalla proprietà ma anche maggiormente veritierea nel suo farsi manipolare dai clienti, tutto quello che ne viene è pubblicità gratuita e credibilità.
Commento da Anto4444 — 24 Febbraio 2009, alle ore 21:52
una sorta di passaparola evoluto insomma..
interessante..
Commento da Leonardo — 26 Febbraio 2009, alle ore 16:28
devo dire in tutta franchezza che stavo pensando di mettere il mio hotel su FB, premetto non lo so usare… però ho ancora qualche dubbio, ho avuto un esempio di un hotel a Londra inserito su myspace in cui i proprietari avevano una sorta di rapporto con i “clienti” un po come fosse un blog, d’altra parte ho visto hotel italiani che hanno fatto una sorta nuovo sito ufficiale se mi passate il paragone vale a dire foto video ed un semplice link al sito quello vero dove poter fare la prenotazione… ma e qui c’è il blocco dovuto alla mia ignoranza di FB dopo che l’ho creato come dico a tutti ehi io ci sono? che poi anche li gli utenti/clienti possono inserire commenti proprio come ha scritto il dott. Tiribocchi, questo metodo non ci permette di svincolarci dai vari nostri intermediari che ne pensate?
Saluti
Commento da riccardofracassi — 26 Febbraio 2009, alle ore 18:59
Qualcuno sta riscuotendo un discreto successo con la messa online dell’hotel su FB, però sono hotel dove la componente dell’evento (aperitivo, congresso, happening) o dei servizi extra (centro benessere, escursioni) hanno un ruolo consistente. Nel vendere la camera tous court la vedo un po’ più difficile. Comunque per prima cosa dei crearti un numero considerevole di contatti…con tutto il dispendio di tempo che comporta.
Commento da filippo — 26 Febbraio 2009, alle ore 19:16
@Leonardo,
guarda che non esiste un metodo per far conoscere la tua attività ed avere successo in pochi giorni o in pochi mesi.
Nè su internet nè fuori da internet.
Pochi giorni fa ho assistito ad un convegno sul Social Network applicato al turismo, ho sentito tante belle cose, ma che all’atto pratico richiedono comunque molto lavoro in proporzione all’evoluzione del mercato. (com’è giusto che sia).
Quindi anche FaceBook, per quanto se ne faccia un gran parlare, è un valido strumento ma che richiede molto tempo prima di poterlo sfruttare per attrarre clienti, in particolare se punti ad una clientela straniera.