Social Media Marketing: gli Hotel e la Filosofia della Condivisione
19 Luglio 2013Dalla scorsa settimana Instagram ha reso disponibile agli utenti una nuova funzionalità, che permettere di includere foto e video sul proprio sito o blog.
Chi ha un canale ufficiale per l’hotel, potrà così rendere fruibile sul proprio sito ufficiale e sul proprio blog non solo il suo materiale multimediale da Instagram ma, quando possibile, anche l’immenso database di UGC prodotti ogni giorno dalla community sull’hotel e sulla destinazione, abbracciando sempre più stretta la Filosofia della Condivisione.
È tutta questione di Condivisione
Che Instagram arrivasse finalmente ad includere la funzione “embed” c’era da aspettarselo. Dopo aver sfidato Vine rilasciando una nuova funzionalità per pubblicare micro-video di 15 secondi vs 6 secondi, da personalizzare a piacimento con gli stessi filtri disponibili per le foto, all’applicazione mancava solo il tasto per la condivisione onsite.
(passa il mouse sull’immagine per ingrandirla)
In realtà, il sistema per “embeddare” le foto di Instagram ha ancora delle lacune, ma sicuramente la feature nel tempo verrà migliorata e resa più fruibile.
In fondo però non è questo che è importante. Il tasto “embed” di Instagram non è di per sé né rivoluzionario né innovativo. Già esistevano widget gratuiti online per condividere su siti e blog la propria galleria di foto.
Ciò che è importante è che il tasto “embed” è un nuovo, importante segnale da parte di Insatagram di avere abbracciato la Filosofia della Condivisione che i suoi utenti esigono.
Secondo un servizio del sito di news newsy, “Instagram ha affermato che la embed feature era da tempo una delle più richieste in assoluto.” Come dichiara un giornalista di TNW: “Ho chiesto a un amico perché facesse video con Vine invece che con Instagram, dal momento che avrebbe avuto 9 secondi in più di registrazione. Quello mi ha risposto che con Instagram non avrebbe potuto includere il video da nessuna parte.”
Questa affermazione – oltra al successo senza precedenti per questo tipo di applicazioni – non è che una chiara manifestazione di quello che oggi rappresenta per gli utenti la “Condivisione”, la “Shareability”.
Nel complesso universo dei Social Media online, siti, blog, pagine Facebook, account Twitter, Instagram, Foursquare, Google +, Pinterest e TripAdvisor, non sono entità individuali, disconnesse. Sono piuttosto ingranaggi di uno stesso meccanismo, pezzi di uno stesso puzzle che costituiscono l’alter-ego dell’utente online, che sempre più dimostra l’urgenza di condividere, di raccontarsi, di comunicarsi attraverso ognuno di essi.
Ogni immagine, ogni testo, ogni pezzo di contenuto, deve essere ricondiviso con un solo gesto, su più canali, perché raggiunga anche le parti più recondite del Web.
L’Hotel deve condividere e rendersi condivisibile
Se vediamo la Rete in quest’ottica, è fondamentale che l’hotel non si sottragga alla Filosofia della Condivisione.
Restando fuori o ai margini dei social media, tenendovi alla larga dalla partecipazione e dal dialogo online, non farete che sbandare controcorrente. Che voi lo vogliate o no, di fatto il vostro hotel fa già parte della Rete e dei contenuti condivisi, perché fa già parte dell’esperienza dei vostri clienti, anche senza il vostro permesso.
Tanto vale dunque incentivare la condivisione e prendervi parte attivamente.
Vi siete mai chiesti che cosa state facendo per abbracciare la Filosofia della Condivisione?
- Siete presenti sui principali social network?
- Avete una strategia e un piano editoriale per i vostri canali sociali?
- Avete uno staff o una persona dedicata a queste attività?
- Vi impegnate per fare engagement e per aprire davvero un dialogo con chi vi segue?
- Create contenuti multimediali adatti ad essere ricondivisi?
- In quale misura li rendete visibili e condivisibili?
- Comunicate in modo efficace la vostra presenza sui social?
- Avete integrato i bottoni sociali sul vostro sito ufficiale?
- Avete collegato i vostri social network tra loro?
- Siete in grado di diffondere i vostri contenuti su tutti i canali contemporaneamente?
L’hotel deve essere pronto a condividere quanto a rendersi condivisibile. Il vostro brand ne trarrà visibilità e notorietà e voi vi mostrerete agli ospiti in grado di capire e supportare il loro desiderio di partecipazione sociale.
Commento da Antonio Greci — 24 Luglio 2013, alle ore 12:19
L’anno scorso,quando accennai ad un direttore di albergo di fare rete, mi rise in viso. Poi un suo cliente che mi conosceva, ripeto non io, gli spiegò il concetto di rete. Ora, con piacere rincontro sul Vs. blog:
“Nel complesso universo dei Social Media online, siti, blog, pagine Facebook, account Twitter, Instagram, Foursquare, Google +, Pinterest e TripAdvisor, non sono entità individuali, disconnesse. Sono piuttosto ingranaggi di uno stesso meccanismo, pezzi di uno stesso puzzle che costituiscono l’alter-ego dell’utente online, che sempre più dimostra l’urgenza di condividere, di raccontarsi, di comunicarsi attraverso ognuno di essi.”
Il vero perno su cui tutto ruota è la CONDIVISIONE. Fate attenzione: un cliente arriva, mangia, si confronta con il contesto, torna, dorme, fa colazione, riparte. Sono sei fasi, tipiche. Sono sei momenti durante i quali è in grado di promuovere più elementi di un medesimo insieme. Egli è potenzialmente in grado di condividere più messaggi con il mercato a noi più sconosciuto. La forza di chi opera in rete è, appunto, il non conoscere un mercato che per lui non c’è e che per questo è da conoscere. Ora immaginate 15 secondi di video su uno dei tanti elementi che possono farvi vendere ciò che ancora non sapete cosa vendere e a chi vendere. 15 secondi sono tanti, se consideriamo che di essi il potenziale cliente ne focalizzerà solo un terzo. Tutto si basa sulla velocità e sull’economia psicologica. Per decidersi ad acquistare sono sufficienti 3 secondi.
Per concludere confrontate tutto il”pistolotto” sopra scritto e questa semplice immagine: “Guardami e poi decidi”. La differenza nell’efficacia del messaggio è lampante. Bravi! Buon articolo su cui confrontarsi.
Commento da marghe — 24 Luglio 2013, alle ore 14:26
Ciao Antonio grazie come sempre per il contributo!
Quello che dici è fondamentale: il cliente condivide una quantità di materiale con potenziali clienti che non ci immaginiamo nemmeno e questo è un fatto tenere presente e, se possibile, da sfruttare.
Commento da Antonio Greci — 25 Luglio 2013, alle ore 04:30
Ciao marghe.
La dimostrazione delle possibilità di “sfruttamento” della condivisione è, per esempio, nelle potenzialità della figura del guest relation manager o di chiunque altro sia in grado promuovere e gestire “i tempi” del cliente. La gestione dei tempi del cliente è un tema che ho approfondito con Daniele Trevisani (Medialab Research Communication)tempo addietro e che oggi risulta quanto mai attuale. Chi è all’altezza di programmare i tempi del cliente, come servizio, diviene il nucleo delle fasi della sua permanenza. La condivisione in rete di tale servizio, anche parziale, è già una grande vendita a livello esponenziale delle offerte dell’albergo. Provare per credere. Buon lavoro e buone ferie a tutti.