SEO hotel: come guadagnare posizioni con l’aggiornamento Google Penguin
13 Aprile 2012Ogni volta che big G annuncia un nuovo aggiornamento del suo algoritmo, si sa, il mondo rimane col fiato sospeso.
Durante l’intervento “Dear Google & Bing: Help Me Rank Better!“ al recente SXSW a Austin, Matt Cutts, software engineer che guida il team webspam di Google, ha comunicato che, già a partire dalle prossime settimane, sono in arrivo penalizzazioni per chi eccede nell’utilizzo di parole chiave e nello scambio di link ai fini dell’ottimizzazione del sito.
I vertici di Mountain View hanno tenuto a precisare che il perfezionamento dell’algoritmo andrà a impattare appena l’1,6% dei siti esistenti, poiché si è solo cercato di affinare il meccanismo di valorizzazione dei contenuti originali già introdotto da Google Panda (vedi Google Panda: quanto interessa l’hotel la nuova modifica dell’algoritmo?) e non ci saranno sostanziali cambi di direzione.
Google afferma che l’aggiornamento, rinominato Google Penguin, ha come obiettivo abbassare la page rank dei siti iperottimizzati in modo da premiare chi, producendo contenuti di spessore e ottime pagine web, contribuisce a migliorare la rilevanza dei risultati delle ricerche da parte degli utenti.
Niente panico, dunque.
Un SEO agli esordi rischia, spesso, di dedicarsi con eccessiva intensità all’ottimizzazione onsite, come se fosse l’unica spinta possibile per scalare la vetta delle SERP, magari perdendo di vista la qualità dei contenuti.
Un SEO esperto dovrebbe invece sapere che, per quanto le azioni che possono garantire a un sito un ottimo posizionamento sono molte e diversificate, non si può prescindere dalla creazione di contenuti capaci di valorizzare l’esperienza dell’utente che sceglie di leggere i contenuti del nostro sito.
E’ dunque il momento di smetterla con la “overoptimizazion” e focalizzarsi decisamente sulla produzione di contenuti interessanti. Si tratta di aggiungere valore, non keyword, ma come accorgersi se il nostro sito è eccessivamente ottimizzato?
- Rileggete i testi del vostro sito: vi assicuro che non c’è tempo speso meglio in questo momento. Se mentre li leggete avvertite una sensazione meccanica, se la consistenza delle keyword va a scapito della scorrevolezza del testo, se ci sono troppe ripetizioni, quel testo, probabilmente, è iperottimizzato. Keyword density, coerenza delle Url e descrizioni degli ALT devono migliorare la user experience, non appesantirla.
- Stop alla caccia forsennata di link: il nuovo aggiornamento intende penalizzare gli scambi arbitrari. Ricordatevi che non avete bisogno di tanti link, quanto di link di qualità e quelli si ottengono solo se una voce autorevole mostra di apprezzare e sceglie di condividere i vostri contenuti.
Non esistono siti sui quali non si possano creare contenuti interessanti, originali, capaci di attrarre lettori e, soprattutto, link qualificati. Soprattutto, l’incapacità di crearne non deve essere la scusa per continuare a giocare con i title tags cercando di imbrogliare i motori di ricerca e portare più traffico.
Per non rischiare una de-indicizzazione del vostro sito sarà dunque sufficiente proseguire con le buone pratiche che vi abbiamo consigliato (vedi SEO etica: perché il futuro sarà dominato da una SEO intelligente) e impegnarsi nella produzione di contenuti di qualità, seguendo alcuni semplici suggerimenti:
- Create un calendario dei contenuti da inserire. In questo modo potrete agganciarvi agli eventi in programma nel vostro territorio e quindi alle offerte che senza dubbio avete già preparato ad hoc (diteci che è così!).
- Create dei contenuti che siano davvero rilevanti per i vostri lettori, in quel momento. Perchè proprio l’aderenza al momento è il primo passo per sollevarsi dall’abisso del ‘e di cosa dovrei mai scrivere?’ La tempestività aumenta la probabilità d’interazione.
- Affidatevi a degli specialisti: creare contenuti di qualità richiede esperienza, conoscenza specifica del settore e un’accurata attività di documentazione, perciò assicuratevi di rivolgervi ad un’agenzia web davvero specializzata, previa valutazione del loro portfolio.
- Create dei contenuti social: per renderli adatti ad essere condivisi devono risultare incisivi e fruibili anche in pillole. Soprattutto, chiedetevi se voi in prima persona vorreste condividere quel contenuto.
- Sappiate aspettare. I buoni contenuti viaggiano sulle proprie gambe, non sulle vostre. Una diffusione che aumenta gradualmente nel tempo è la miglior garanzia di qualità per il motore di ricerca.
- Abbiate fiducia nella capacità del vostro stesso brand di produrre contenuti di qualità: fate un giro in rete e raccogliete le storie che si raccontano su di voi, su Tripadvisor, sui blog, nelle community dei travel forum: mettete in evidenza gli apprezzamenti più ricorrenti e fateli viaggiare attraverso i testi che costruirete loro attorno. Raccontate di come avete risolto un problema che la clientela aveva segnalato o l’unicità di un particolare servizio che solo il vostro hotel dispone, perché anche e soprattutto questa è qualità.
Investire in contenuti, piuttosto che in link strategy è un’attività destinata a durare nel tempo e che, se ben fatta, vi metterà al riparo dai continui aggiornamenti dell’algoritmo.
L’intervento di Matt Cutts può essere ascoltato sul sito del SXSW.
Pingback da SEO hotel: come guadagnare posizioni con l’ultimo aggiornamento di Google Panda » Kleis Communication Technologies — 13 Aprile 2012, alle ore 14:33
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