Recensire i siti di Recensioni? TripAdvisor si difende e accusa i suoi detrattori
3 Maggio 2012Per la prima volta in assoluto, è TripAdvisor a sputare veleno sulla Kwikchex, l’azienda inglese che sembra aver fatto della lotta alle “fake reviews” e a TripAdvisor stesso la propria ragion d’essere.
Dopo le ultime provocazioni, TripAdvisor, oltre ad aver come sempre difeso il valore dei propri contenuti e il suo impegno per controllare le recensioni, si è scagliata con durezza contro la Kwikchex, affermando che l’azienda avrebbe “chiari interessi commerciali nel minare la fiducia nei confronti delle piattaforme di contenuti generati dagli utenti.”
La Kwikchex lancia un rating system per i siti di recensione
Come ricorderete, in febbraio l’ASA (l’Advertising Standard Authority inglese), su indicazione della Kwikchex, si era pronunciata contro TripAdvisor, imponendo al sito di rimuovere qualsivoglia riferimento a recensioni oneste o veritiere perché non in grado di provarlo (vedi articolo TripAdvisor: le Autorità lo condannano, gli utenti lo amano). Ma la battaglia non si è chiusa qui.
Solo qualche giorno fa, la Kwikchex ha deciso di lanciare un nuovo sistema di rating per recensire a sua volta i siti di recensioni.
Sul blog ufficiale dell’azienda è stata pubblicata una tabella dove sono riassunti i criteri in base ai quali saranno classificati i siti dove compaiono recensioni di hotel. A prima vista, più che una cosa seria sembra una sfida al sistema, una provocazione, quasi a voler mettere in guardia i siti come TripAdvisor: “Fate attenzione, anche voi potreste essere giudicati e perdere la credibilità come gli stessi hotel che voi recensite.”
Sul blog è stato scritto: “In risposta alle lamentele globali riguardo all’affidabilità delle recensioni online e alla diffusione delle recensioni fraudolenti, la Kwikchex ha creato un sistema di rating a 5 livelli e lo applicherà ai vari siti di recensioni. Stiamo contattando i proprietari dei siti di recensioni per avvisarli dei rating iniziali che daremo loro. Presto daremo maggiori dettagli”.
A questo segue la tabella in cui sono indicati i livelli di affidabilità:
Se vi state chiedendo chi, secondo la Kwikchex abbia ottenuto il miglior punteggio, pare che provvisoriamente Booking.com abbia ottenuto 5 stelle, TripAdvisor e Yelp 2 stelle e infine Google solo 1 stella.
Certo è legittimo poter dare un’opinione sulla qualità dei siti che raccolgono recensioni, ma molti si chiedono che diritto abbia di essere la Kwikchex a farlo. Come azienda che si occupa di monitoraggio e gestione di brand reputation online, la sua posizione non è certamente la migliore per dare opinioni disinteressate.
Come sostiene l’esperto di turismo Dennis Schaal: “L’idea è molto interessante, ma preferirei che venisse da un ente con un qualche sembiante di neutralità, perché la Kwikchex affronta il problema da un’ottica di parte ed è molto coinvolta nella questione.”
A seguito di questa iniziativa e dell’ennesima stoccata da parte della Kwikchex, TripAdvisor ha dunque attaccato pubblicamente la mancanza di neutralità dell’azienda, affermando: “Non ci sorprende che i criteri stabiliti favoriscano totalmente l’azienda che li ha pubblicati e i servizi correlati che l’azienda offre.”
Sul blog Tnooz, è intervenuto lo stesso fondatore di Kwikchex Chris Emmings, promettendo che presto tutti i risultati saranno presto resi pubblici e che i criteri sono per il momento ancora da verificare e correggere.
E voi che cosa ne pensate? Conflitto di interessi a parte, ritenete che un sistema di classificazione e rating dei siti di recensioni possa essere un bene per il mercato?
Commento da Zeno Govoni — 4 Maggio 2012, alle ore 18:37
Non mi sembra la soluzione dei problemi il “certificatore” dei siti di recensioni. Giusto per analizzare il caso in questione Kwikchex parte già male in quanto assegna 5 stelle a Booking.com e nei requisiti delle 5 stelle il sito di recensione deve dare la possibilità di poter contattare gli autori delle recensioni. Bene è da quasi 40/45 giorni che nel back office di Booking.com (la sezione dove possono accedere gli albergatori) che alcune recensioni non hanno nessun nominativo, non sono legate a nessun riferimento della prenotazione perché Booking.com ha dato la “possibilità” al Cliente recensore di non farsi riconoscere!!! Interessante questa politica “democratica” di Booking.com … e alla mia domanda di tutto ciò alle centraliniste di Booking.com mi hanno risposto che stanno facendo dei test!!!. Io sono assolutamente propenso alle recensioni però sarebbe giusto sapere chi le scrive e avere la possibilità di replica da parte della proprietà, perché anche se l’albergatore screditasse sempre il Cliente rispondendogli che tutto quello che ha scritto non corrisponde alla realtà, alla fine chi legge capisce benissimo che se ci sono tante review negative allora la struttura ha dei problemi.
Commento da Zeno Govoni — 4 Maggio 2012, alle ore 18:40
In sostanza non serve un “certificatore” dei siti di recensione, perché altrimenti servirebbe prima o poi il “certificatore del certificatore” una situazione paradossale, quasi all’italiana.
Se il sistema di recensione fosse veramente democratico con recensione e risposta della proprietà il sistema si “autoregolerebbe”. Questa la mia riflessione.
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[…] lamentele su Tripadvisor. Posted on May 22, 2012 by triestehostels Fonte: http://www.bookingblog.com/recensire-siti-di-recensioni-tripadvisor-si-difende/ Per la prima volta in assoluto, è TripAdvisor a sputare veleno sulla Kwikchex, l’azienda […]