Recensioni verificate: TripAdvisor adotta la garanzia American Express
18 Ottobre 2013Per aumentare la credibilità delle sue recensioni, TripAdvisor sigla un nuovo accordo con Amex: da oggi i sui utenti potranno collegare al proprio profilo il numero dell’American Express.
Ogni recensione scritta da chi acquista e prenota con la carta, sarà così accompagnata da un’icona “Amex Card Member Review”, che garantirà l’esistenza effettiva dell’autore.
Un accordo che sembra fare bene a tutti
Per gli utenti di TripAdvisor e possessori di Amex che aderiscono all’iniziativa sono previsti diversi incentivi: potranno verificare quando un’opinione viene scritta da un altro possessore della carta e approfittare di una serie di sconti e offerte immediatamente fruibili se acquistati con la carta direttamente da TripAdvisor. In più questi utenti avranno accesso a un esclusivo American Express Spend Graph, una mappatura di dati aggregati e anonimi relativi a quanto e dove i membri pagano con la loro carta, in modo da visualizzare trend e hotspot in ambito ristoranti, travel e divertimenti per ogni destinazione.
Questo il marchio visibile a coloro che si loggeranno come utenti Amex:
Per quanto riguarda Amex, si tratta di un nuovo modo per fidelizzare i suoi affiliati e incentivare l’uso dell’American Express, oltre a dare forte visibilità al marchio. In realtà non è la prima volta che Amex stringe “accordi 2.0” di questo tipo: di recente ha stipulato un accordo con Twitter che permette ai suoi affiliati di acquistare utilizzando hashtag su certi circuiti, come Amazon, Xbox e SONY. Di seguito un’offerta riservata ai clienti su TripAdvisor:
TripAdvisor: solo questione di valore aggiunto?
Per TripAdvisor, dice Severine Philardeau, vice-presidente del settore partnership, “l’obiettivo non è autenticare le recensioni, ma piuttosto aggiungere valore al contenuto del sito sottolineando le opinioni di reviewer esperti. TripAdvisor offre così tanti contenuti che è importante poter unire il giudizio della gente con approfondimenti personalizzati e rilevanti.”
Ma che ci sia un ritorno dal punto di vista della credibilità del brand non c’è dubbio. Il quotidiano canadese The Globe and Mail riporta un’interessante dichiarazione di Michael Luca, professore all’Harvard Business School che si è specializzato proprio in recensioni fraudolenti online: “Offrire recensioni autenticate è ormai un fattore cruciale nei mercati online. Essere capaci di verificare anche solo una piccola porzione delle recensioni darà un’enorme credibilità ai contenuti.”
E qui non si tratta proprio di noccioline, dal momento che i possessori di Amex nel mondo sono 90 milioni e che, secondo le statistiche, questi viaggiano 3 volte in più rispetto al resto dell’intera popolazione, come riferisce la rappresentate di Amex Leslie Berland. Per adesso gli utenti che potranno accedere sono solo gli Americani, gli Australiani e gli Inglesi, ma non si esclude che presto l’iniziativa sia estesa agli altri Paesi.
A noi sembra che questo sia proprio un altro tassello che si allinea perfettamente con la scelta del Gufo di integrare prima i badge in base al numero di recensioni, e poi il collegamento con i profili Facebook. Un modo per dire che le recensioni rimarranno anonime… ma un po’ meno di prima.
Commento da Riccardo Cocco — 21 Ottobre 2013, alle ore 15:01
Buon pomeriggio a tutti!
Leggo con estremo interesse e apprezzamento questo articolo che reputo a dir poco “EPOCALE”.
– Risolverà i nostri problemi?
– Permetterà l’eliminazione delle recensioni false?
No, credo proprio di no, ma quello di cui sono abbastanza certo è che aiuterà a migliorare la trasparenza, non solo del Gufetto, ma soprattutto la trasparenza e la maggior veridicità delle recensioni.
Diciamo che è un piccolo passo per il Gufetto ed un grande passo verso la trasparenza?
(non credo di essere stato io a coniare questa frase, ma fa chic e non impegna…. 😉 ).
Sicuramente non limiterà le recensioni negative (dove per la maggior parte delle volte sono esasperazioni di una realtà reale), ma permetterà una valutazione meno nascosta da un semplice nick name non riconducibile ad un essere vivente umano.
Quindi per farla breve, quando l'”Amex Card Member” recensirà la nostra struttura, ci darà un aiuto per comprendere dove possiamo fare meglio, ovvero ci darà un importante contributo sui nostri punti di forza che potranno eventualmente “giustificare” quel quid in più sulla nostra tariffa.
Buon Amex Card Memeber a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da marghe — 22 Ottobre 2013, alle ore 09:09
Devo dire che come azione mi è interessante, anche se non è assolutamente decisiva. Comunque mette in luce il fatto che TA abbia percepito il disagio sorto intorno alle recensioni anonime. Per adesso però la cosa rimane limitata a America, Australia e UK quindi finchè la cosa non diventerà internazionale coprirà una percentuale molto limitata degli autori di recensioni.
Commento da Maurizio Caruso — 22 Ottobre 2013, alle ore 16:23
In parte d’accordo con Riccardo Cocco,considerato che la maggiorparte delle grandi OLTA sono già state sanzionate per vari motivi legati alle recensioni false o distorte (oltre ad altri meccanismi distorsivi legati alla parity rate etc.)e che continuano ad esistere sul mercato società che vendono pacchetti di recensioni false spacciandole per vere, penso che attraverso questo meccanismo della Amex Card probabilmente in parte questo fenomeno si ridurrà, ma solo ed esclusivamente perchè offre dei vantaggi considerevoli a chi lo utilizza, per cui la domanda è: quanti saranno disposti ad utilizzarlo? Inoltre l’espansione di questo fenomeno di incentivazione potrebbe anche incentivarne la falsificazione in quanto è molto probabile che le stesse agenzie che offrono pacchetti di recensioni a pagamento in futuro possano adottare benissimo un meccanismo simile per favorire l’acquisto dei loro servizi alle strutture. Infine riguardo alle nuove possibilità di rendere i propri servizi più appetibili ad utenti e proprietari/gestori di strutture inviterei i responsabili commerciali e marketing di TripAdvisor a riflettere sul fatto che continuare a disconoscere gli utenti così come i titolari delle strutture (oltre che le strutture stesse) molto presto causerà una perdita della loro reputazione che personalmente ritengo irreversibile ed irreparabile. Quante altre carte da giocare rimangono a questi colossi dell’intermediazione per essere considerati il top della trasparenza sul mercato dell’intermediazione? …….
Commento da Antonio Greci — 23 Ottobre 2013, alle ore 10:21
E’ una perfetta operazione di partnership. La ricaduta è sicuramente, anche, a favore degli utenti TA ma, fondamentalmente, è la garanzia che il cliente Amex investa ancora di più sulla propria carta di credito. Attenzione; anche se non è una nuova scoperta, credo che sia importante concepire la carta di credito, come mezzo di comunicazione. Amex: salda, garantisce, rappresenta, comunica. E’ altresì, una subliminale forma di customer relationship management di cui TA è veicolo. Il feedback è evidente. Ovviamente ne beneficia anche l’oggetto della recensione ma questo rientra nella logica del customer satisfaction di Amex. Pensate al numero di clienti di Amex e moltiplicate Amex per tutte le volte che appare grazie a loro. TA cerca rimedi ad effetto. Fate bene ad essere “dubbiosi”.
Commento da marghe — 24 Ottobre 2013, alle ore 10:07
Sì Antonio, in effetti risulta una straordinaria operazione di visibilità per Amex ma è anche segno che Amex ha già una certa “brand reputation” tra i suoi affiliati che fa comodo a TripAdvisor.
Commento da Riccardo Cocco — 23 Ottobre 2013, alle ore 19:07
Ciao Marghe,
consideriamo questa come un beta test?
Forse TA non ha solo recepito le INCA…TURE degli albergatori, ma ha letto nelle stesse recensioni che pubblica che molte sono contraddittorie e che portano ad esempio recensioni precedenti.
Mah! Sto gufetto!!
Buon lavoro e buoni contraddittori a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da marghe — 24 Ottobre 2013, alle ore 09:37
Sì Riccardo, è molto probabile che stia diventando “meno sordo” alle richieste degli albergatori… in fondo ora che c’è anche il TripAdvisor Connect direi che l’hotel è a tutti gli effetti un “inserzionista” al pari delle OTA… ma la sua forza rimane sempre l’apprezzamento da parte degli utenti quindi è giusto che cerchi di offrire maggior affidabilità.