QuidPhoto Contest: un buon esempio di social media marketing
1 Giugno 2010Il Best Western Quid Hotel, nuovo albergo design a 4 stelle, è stato inaugurato il 12 maggio scorso a Trento. Nella hall campeggiavano quattro fotografie in formato grande: non si trattava di foto qualunque, ma delle 4 foto vincitrici del “QuidPhoto Contest”, un concorso lanciato in Rete dalla catena alberghiera come strumento di social media marketing teso a promuovere l’apertura dell’hotel.
Il concorso consisteva nell’iscriversi alla pagina Facebook o Flickr dell’albergo e postare delle foto di viaggio che, secondo la propria opinione, avessero un “non-so-quid”, ovvero un “non-so-che”, distintivo e speciale. Le 4 foto scelte dal management dell’hotel sarebbero state esposte durante l’inaugurazione dell’albergo a Trento.
Una scelta adeguata alla tipologia di hotel: un ambiente contemporaneo, di design, brillante, aveva bisogno di essere comunicato con strumenti socialmente attuali, che potessero raggiungere un’utenza giovane, abituata a partecipare sui canali digitali e che potesse favorire un certo buzz intorno all’apertura.
Mentre purtroppo il contest non ha avuto presa su Flickr, dove il gruppo è rimasto praticamente vuoto, la pagina di Facebook in un mese e mezzo ha raccolto circa 300 membri e oltre 450 foto delle più svariate tipologie, come immagini di paesaggi, persone, dettagli urbani, fiori, piante ed animali.
Certo non si tratta di grandi numeri, ma senza dubbio il QuidPhoto Contest può essere considerato esemplificativo di quelle che sono le numerose potenzialità dei social media per il settore dell’ospitalità, non in termini di conversioni o di nuovi clienti, quanto più di visibilità e coinvolgimento degli utenti.
I risultati in termini di social media marketing sono stati positivi:
- Il contest è stato pubblicizzato sia on-line che off-line e questo ha dato il via ad un buzz diffuso che ha veicolato visitatori sul sito ufficiale e destando curiosità ed interesse intorno al brand.
- L’hotel ha generato un buon livello di “engagement” (coinvolgimento) degli utenti, che oltre a postare immagini hanno anche scambiato commenti e apprezzamenti.
- Un’iniziativa di questo genere ha costi estremamente contenuti in termini di realizzazione, poiché una volta ideato il contest e diffusi i comunicati stampa, il buzz si è sviluppato in modo pressoché autonomo e l’unica cosa da fare è stata favorire ulteriormente la partecipazione e monitorare i risultati.
Personalmente credo che la campagna legata al QuidPhoto Contest, seppur di successo, avrebbe potuto essere ulteriormente “spinta” per ottenere un buzz ed una visibilità ancora maggiori:
- Il profilo Flickr evidentemente non è stato abbastanza promosso, mentre sarebbe stato possibile far conoscere il contest all’interno di specifici gruppi, ad esempio dedicati a foto di viaggio, per invogliare ad intervenire tanti fotografi sia professionisti che amatori.
- La pagina Facebook è stata utilizzata una – tantum, cioè finché non è avvenuta l’apertura dell’hotel e non si è concluso il contest, infatti non vi sono più post dal 18 maggio. La pagina avrebbe potuto essere riconvertita ed utilizzata come gruppo del Best Western di Trento a sostegno della pagina ufficiale dell’hotel, magari su cui promuovere nuovi contest ed iniziative di social media marketing. In questo modo il “capitale sociale” guadagnato non sarebbe andato perduto.
- Si sarebbe potuto aprire un profilo su Twitter e promuovere l’iniziativa alternandolo con tweets dedicati alla fotografia e all’arte, oppure alla destinazione di Trento.
- Non ho rilevato alcuna partecipazione a forum o blog di settore in cui si sarebbe potuta promuovere l’iniziativa.
Al momento di progettare una campagna di social media marketing, grande o medio-piccola che sia, è necessario verificare quali canali siano più adatti a promuoverla e in che modo poterla diffondere al meglio, ottimizzandone i risultati.
Non tutti i canali sono infatti adatti ad un certo obiettivo, ma è indubbio che utilizzare più canali parallelamente in maniera continuativa e sistematica, amplifichi l’effetto passaparola e di conseguenza, la diffusione dell’iniziativa e la conoscenza del brand. In questo caso Facebook si è rivelato un veicolo ideale, che forse avrebbe potuto ottenere anche risultati migliori se affiancato dalla comunicazione su altri canali.
Quello che è certo è che si tratta di una campagna abbastanza semplice da ideare e da comunicare, che potrebbe essere sostenuta e promossa anche da hotel indipendenti. Ovviamente è sempre opportuno non avventurarsi in iniziative fai-da-te che, che se mal gestite potrebbero rivelarsi fallimentari, ma al contrario lasciarsi affiancare da un buon team di professionisti che sappiano indirizzare l’hotel e progettare sempre iniziative di social media marketing strutturate nel miglior modo possibile.
Fonte: Best Western Quid Hotel
Commento da asilviaaa — 25 Novembre 2010, alle ore 14:26
Ho un dubbio.
Per una struttura che ha già un modesto numero di fan non potrebbe risultare controproducente un’iniziativa simile a questa (es. concorso fotografico)?
Potrebbe rischiare di essere percepito come un’iniziativa eccessivamente commerciale?
Da quanto mi è parso di capire gli strumenti social dovrebbero essere utilizzati per informare ed aiutare l’utente durante le varie fasi dell’esperienza di viaggio..
Commento da marghe — 25 Novembre 2010, alle ore 15:22
Cara Silvia,
mi trovi d’accordo sul fatto che l’hotel è su Facebook prima di tutto per assistere gli utenti nel viaggio, ma ricordati che se la tua strategia comprende anche regalare ai tuoi fan un momento di intrattenimento, non puoi che lanciare un’iniziativa che coinvolga le persone in prima persona.
E in fondo ogni cosa si può fare in modo commerciale o meno. In questo caso credo che il Quid Photo Contest di contenuti non avesse niente di commerciale: si chiedeva semplicemente agli utenti di postare delle belle foto, senza bisogno di comprare niente o di fare alcunché legato all’hotel. Per altro ricordati che si trattava di una pagina creata ad hoc per l’apertura di una struttura, quindi probabilmente il fine dell’iniziativa era quello di diffondere un po’ il nome del nuovo hotel.
Tutto dipende dalla strategia che scegli. Poniti queste domande: a chi ti rivolgi? Quali obiettivi vuoi realizzare tramite questo canale? Con quali strategie pensi di poter raggiungere l’obiettivo?
A seconda di come risponderai a questi quesiti ti assicuro che emergeranno risultati molto diversi sulla strategia da utilizzare, anche su FB!
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 25 Novembre 2010, alle ore 18:46
non è facile creare delle PROMO VIRALI, ci sono oggetti virali e oggetti non virali, io avrei creato qualcosa di piu ricecato, bellina ma banale, in palio cosa hanno messo? le foto pubblicate in hotel? ma…
Commento da asilviaaa — 26 Novembre 2010, alle ore 14:07
la mia idea era DAVVERO banale: una maglietta con il mio brand a chiunque posti su facebook una foto della vacanza presso la mia struttura o carichi un video su youtube. Obiettivi: fidelizzazione ed aumento della curiosità intorno al mio brand. Non so se sia virale e non so se sia un momento di intrattenimento.
L’unica via è provarci, non ci sono rischi economici (le magliette le realizziamo comunque per metterle in vendita).
Unico rischio potrebbe essere un’eventuale errata percezione da parte del mio target, ma come suggerisce anche marghe si tratterà di gestire bene la comunicazione..