Prenotazioni senza carta di credito a garanzia… possibile?!
16 Settembre 2010“Egregio partner alberghiero, un recente sondaggio fra gli utenti HRS conferma che l’obbligo di indicare i dati della carta di credito per le prenotazioni standard è una delle principali cause di abbandono durante il processo di prenotazione.
I clienti HRS confidano nella prassi, consolidata da anni, di poter effettuare prenotazioni senza carta di credito in tutto il mondo.Pertanto, le tariffe standard senza richiesta dei dati della carta di credito e senza condizioni di prenotazione speciali sono la migliore ricetta per il successo!“.
Questa la comunicazione che si sono visti recapitare a fine agosto gli albergatori di tutta Italia da parte del portale turistico HRS e che ha suscitato numerosissime polemiche anche sul nostro gruppo Facebook Crazy Hotel.
Le reazioni sono state dalle più svariate, anche se in linea di massima tutte negative: da chi si è dichiarato scandalizzato (“magari siamo su scherzi a parte”), a chi ha proposto di protestare in gruppo, a chi ha espresso la rabbia per non poter difendersi da clienti sempre più spesso indisciplinati ed irrispettosi (“ci credo che i clienti preferirebbero non dare la carta di credito, pensate che babele sarebbe, clienti che non arrivano, modifiche continue, clienti che andrebbero via senza pagare..”).
È chiaro che, per quanto sia vero che il cliente si senta molto più sicuro a prenotare senza necessariamente dover rilasciare i dati della propria carta, lo stesso non vale per l’hotel, per cui i dati della carta di credito spesso sono l’unico strumento di protezione contro no show, cancellazioni tardive, danni ricevuti e così via.
Personalmente la comunicazione mi ha lasciato molto scettico:
- “I clienti HRS confidano nella prassi, consolidata da anni, di poter effettuare prenotazioni senza carta di credito in tutto il mondo.” Questa dichiarazione mi sembra quantomeno fuorviante: da sempre, in Italia e all’estero, in qualsiasi portale turistico è richiesta la carta di credito a garanzia del soggiorno, se non addirittura il pagamento immediato (vedi Expedia).
Nessuno dei nostri clienti ha mai permesso la prenotazione senza la carta di credito a garanzia sui portali: eppure cercando informazioni su Internet, dal sito di recensioni Ciao.it è emerso che, almeno in passato, in effetti esisteva una modalità di prenotazione senza l’obbligo di rilasciare i dati della carta, in verità presente solo per certi hotel e comunque assai rara.
- “L’obbligo di indicare i dati della carta di credito per le prenotazioni standard è una delle principali cause di abbandono durante il processo di prenotazione”. Questo dato è senz’altro veritiero, ma resta il fatto che la mancanza di garanzie e la conseguente inutilità della cancellation policy ricadrebbe negativamente solo sull’hotel.
È ovvio che senza l’obbligo di rilasciare i dati della carta di credito, per il portale la crescita delle prenotazioni potrebbe diventare apprezzabile, a tal punto che anche una certa percentuale di no show o cancellation policy non rispettate, con conseguente perdita delle commissioni, non costituirebbe un danno rilevante.
Per non parlare dell’enorme vantaggio che il portale guadagnerebbe rispetto ai competitor e agli hotel affiliati stessi, che sicuramente sul proprio sito non permetterebbero la prenotazione senza i dati della carta a garanzia.
Ci auguriamo che non si verifichi ciò che ha predetto un albergatore su Facebook forse un po’ troppo rassegnato di fronte alle politiche delle OTA: “L’assurdo è che molti aderiranno e chi non lo fa sarà l’ottuso della situazione…”.
Avete ricevuto anche voi questa comunicazione? Che cosa ne pensate?
Commento da ROCMVV — 16 Settembre 2010, alle ore 10:19
non vedo il problema, prenotazioni senza garanzia: cancellate entro le 18.00 del giorno di arrivo,dopo ke 18.00, se arriva, si attaca al prezzo del banco della reception
Commento da Marcello Coppola — 16 Settembre 2010, alle ore 10:48
Credo che se continuiamo ad avere paura di rimanere fuori dal mercato online, le OTA prenderanno il sopravvento.
Credo che sia importante che neanche un albergo aderisca alla richiesta di HRS, altrimenti si darebbe vita ad un circolo vizioso.
Credo che sia sempre più chiaro che bisogna investire sul proprio sito ufficiale al fine di veicolare sempre più prenotazioni online. Solo così si può ridurre il “potere” che detengono Booking.com, Expedia, HRS & C.
Commento da GIANLUCA1 — 16 Settembre 2010, alle ore 12:07
Buongiorno a tutti,
la carta di credito delle prenotazioni HRS, specie per alcuni clienti africani o dell’est Europa, sono aria fritta …..sono quasi sempre non coperte e quindi quando il cliente non arriva non puoi fare il no-show.
A differenza di altri portali quali Booking e Venere, la carta di credito, facendo la preautorizzazione come chiede lo stesso Booking.com, sono sempre coperte.
Cmq non vedo il problema e sono concorde con ROCMVV.
Saluti
Commento da Marcello Coppola — 16 Settembre 2010, alle ore 14:54
Riporto il commento che ho lasciato anche su Facebook:
Credo che il problema sia diverso. Non pensate solo ai viaggiatori individuali. Pensate alle agenzie di viaggio che magari bloccano 5 o 6 camere senza darvi nessuna garanzia. Poi vedono dove prendono la migliore offerta e cancellano all’ultimo minuto.
O peggio: pensate all’albergo vicino al vostro in una data dove ci sono eventi. Vi blocca le camere, prende le prenotazioni e tanti saluti all’ultimo giorno.
Secondo me bisogna pensarci molto, ma molto bene.
Insisto: i soldi che diamo di commissioni ai portali, investiamoli in marketing 😉
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 16 Settembre 2010, alle ore 17:16
“bisogna lasciare il cliente il più libero possibile nel prenotare”
ma piallonder no (è un neologismo)!
allora: la prenotazione di un servizio ad alta distribuzione/visibilità/variaiblità, come è una camera di hotel deve avere delle garanzie che permettono di avere stabile un certo cliente che acquista ad una certa tariffa.
Se così non fosse è la fine.
La cancellation policy è fondamentale nel revenue.
per me è follia, anche se HRS si rivolge prettamente al mercato tedesco dove sono “tutti precisi” non me la sento di rischiare, rischiare poi per avere quale vantaggio?
S.
Commento da Duccio Innocenti — 16 Settembre 2010, alle ore 20:32
secondo me è ridicola un’ipotesi del genere perchè il portale venderebbe sicuramente di più incassando maggiori commissioni a danno delle OLTA competitor ma… tutti i no-show (in sicuro aumento) sarebbero a carico della struttura…
senza pensare all’hotel di fronte che oltre a scriverci recensioni negative potrebbe chiuderci tutte le date con prenotazioni fittizie…
HRS, non scherziamo…
Commento da ROCMVV — 17 Settembre 2010, alle ore 07:46
prenotazioni fittizie???le date critiche (fiere, eventi concerti ecc ecc)vengono chiuse per questo tipo di portale senza garanzia, o prenoti tramite portale con cc a garanzia o alza la cornetta il mio albergo ti aspetta…con cc a garanzia.
ottimo questo di marcello:”Insisto: i soldi che diamo di commissioni ai portali, investiamoli in marketing”
Commento da piccologabri — 17 Settembre 2010, alle ore 09:26
Io parlo da piccolo, quindi non faccio molto testo, ma giusto giusto ieri avevo una prenotazione senza carta a garanzia, ma solo con cellulare e time limite e guarda caso non solo non è venuto ma nemmeno ha risposto al cellulare quando l’ho chiamato per 4 volte, ne al messaggio, fortuna che la camera l’ho ridata.
La cosa impressionante è che le olta pensano solo ed esclusivamente per se stessi, e noi siamo utili solo come polli da spennare.
Io ho da poco iniziato un processo del tipo:
“i soldi che diamo di commissioni ai portali, investiamoli in marketing”
e il risultato è oltre le aspettative.
Tempo fa lessi fra i commenti, il turismo senza noi non può esistere, senza olta si, concordo.
Saluti a tutti e grazie allo staff di simple booking.
Gabriele
Commento da Nzini — 17 Settembre 2010, alle ore 13:52
Personalmente credo che non richiedere la carta di credito a garanzia sia uno degli strumenti a nostra disposizione per “inseguire” la famosa disintermediazione. E’ ovvio che i rischi di no show aumentano ma io non ho tutti i giorni questa condizione, ci sono periodi in cui le camere libere sono tante ed il rischio di no show non rappresenta un gran pericolo. Quindi a mio avviso anche questa “tecnica” è uno dei tanti strumenti utili per fare revenue che deve essere gestita con attenzione ed analisi per tirarne fuori le potenzialità ed evitare i danni.
Saluti a tutti
Lorenzo
Commento da Nzini — 17 Settembre 2010, alle ore 14:01
Scusate, dimenticavo di aggiungere che questa possibilità è utile se è praticabile sul proprio Booking Engine
Saluti
Commento da davide@valpreda.to.it — 17 Settembre 2010, alle ore 14:03
Personalmente non prenoto dove non è richiesta la carta di credito. Io, cliente, non ho nessuna garanzia se non lascio la carta. Con la carta si. Sempre personalmente sono obbligato a ‘utilizzare’ le OTA perchè i siti degli hotel sono obsoleti, mal fatti e non ti permettono di prenotare (salvo rare, rarissime eccezioni che confermano la regola).
Se su un sito per prenotare devo scrivere una mail (e aspettare la risposta …) o telefonare faccio prima a navigare le pagine gialle …
E, putroppo, ho già avuto modo di dire a Marcello su FB che investire in marketing per questo settore è tabù. Per loro il marketing è quello anni ’80/’90 con punte di ‘eccellenza’ quando realizzano i mitici virtual tour per svariate migliaia di € …. che non partono, richiedono plugin, sono anche brutti …. senza considerare che il navigatore non ha ore a disposizione per leggere un info essenziale …
Commento da malecce — 17 Settembre 2010, alle ore 14:04
è ovvio che con la possibilità di pagare con carta di credito dal mio punta di vista si aumenta la possibilità di crescita delle prenotazioni, noi del gruppo Dimhotel di Ischia non abbiamo questa possibilità online che attiveremo con il nuovo portale dall’inizio del nuovo anno ed andiamo avanti benissimo anche senza la carta di credito che diventa uno strumento “indispensabile” solo nel momento in cui il tuo cliente non è solo italiano.
Perciò in fondo dipende dal numero di richieste che si ricevono, una parte cambierà idea certamente ma lo farebbe cmq anche se pagasse o desse come garanzia la carta di credito.
Commento da Nzini — 17 Settembre 2010, alle ore 14:43
I clienti non vengono garantiti di aver effettuato una prenotazione dalla carta di credito inserita ma dalla conferma di prenotazione ricevuta dal vostro Booking online. Se la piattaforma di prenotazione online del vostro sito permette di settare delle policy anche senza carta di credito il gioco è fatto ed il cliente si ritrova la conferma senza neanche tirare fuori la carta di credito.
Commento da Marcello Coppola — 17 Settembre 2010, alle ore 14:50
Condivido con Davide che oggi fare “marketing” è tabù, ma è proprio quello il fondamento della mia provocazione. Condivido anche e soprattutto che non prenoterei dove non richiedono garanzie perché, giustamente, a loro volta non ne danno.
Noto che alcuni sono smaniosi di gettarsi nel mondo delle prenotazioni non garantite, ma almeno fatelo dal vostro sito ufficiale senza arricchire sempre le Agenzie Online.
A mio parere il gioco non vale la candela! Vedi overbooking, riprotezioni, brand reputation & C.
A parte che, abbiamo dimenticato di menzionare gli scherzi telefonici! Mi divertirei a cercare gli hotel che non chiedono garanzie e telefonare per bloccare una decina di camere 😉
Ciò che è successo a “piccologabri”, senza garanzia e con numero di telefono, credo sia successo a tutti almeno una volta nella vita. Ed in questo caso era una sola…!
Magari per attirare più prenotazioni piuttosto che prostituirsi sempre più ad agenzie ed OLTA “basterebbe” aumentare la professionalità, la chiarezza e la tecnologia.
Commento da MASSIMILIANO PIERGENTILI — 17 Settembre 2010, alle ore 14:56
Mi sembra una provocazione, è vero poi come detto in precedenza che la carta di credito su Hrs è un optional in quanto non controllata.
Credo che questa sia null’altro che una trovata pubblicitaria per far parlare del loro portalem, e indubbiamente ci sono riusciti.
La carta di credito è fondamentale per gli albergatori, soltanto in bassa occupazione se ne può prescindere.
La cancellation policy è anche per me un aspetto fondamentale.
Comunque brava hrs.com un modo originale per far parlare di se.
Commento da Bookingsi — 17 Settembre 2010, alle ore 15:06
Il Booking on Line è il mezzo più idoneo per ricevere prenotazioni alberghiere. Possiamo citare alcuni portali di prenotazioni on line http://www.jesolobeach.com http://www.caorlevenice.com e http://www.bibionebeach.com che hanno rafforzato le garanzie per le prenotazioni inserendo , controcorrente , una garanzia con caparre tramite Bonifici bancario. In effetti non bisogna aderire alla nuova idea di prenotazioni alberghiere senza garanzie. sarebbe un suicidio per i piani marketing delle strutture ricettive.
Commento da davide@valpreda.to.it — 17 Settembre 2010, alle ore 15:09
un buon motivo per non usare HRS. Sono infiniti i sistemi ben più performanti. Io la garanzia in termini professionali (dell’hotel verso il cliente e del cliente verso l’hotel) solo con la carta a garanzia.
Dopodichè con occupazione al 10% ovviamente sono tutti capaci a parlare. Vorrei vedere il risultato su strutture che non richiedono garanzie sotto data in occasione di fiere, eventi, … ecc
Commento da Nzini — 17 Settembre 2010, alle ore 15:31
Nessuno a parlato di applicare questa politica in occasioni di forte domanda (Fiere, Eventi etc), sarebbe un suicidio ma nei periodi in cui la domanda è bassa perchè no. Non su HRS, è ovvio, che comporterebbe uno squilibrio nella distribuzione online, ma sul proprio sito si e non capisco perchè un cliente con la prenotazione in mano non dovrebbe sentirsi garantito con o senza carta di credito che da quanto ne so io è una garanzia per l’ hotel mica per il cliente. Il punto è un’ altro riuscire ad identificare per tempo i periodi con domanda forte e quelli in cui invece è debole e non parlo di fiere ed eventi ma di pressione di domanda non riconducibile a fenomeni facilmente individuabili…. ma questo è un’ altro argomento.
Commento da GabUd — 17 Settembre 2010, alle ore 16:57
Si..mi ricordo prima che la Romania entrasse in Europa quante prenotazioni da HRS aveva il mio collega che non usava la c.c. a garanzia…ne riceveva passa 20 al giorno..solo per avere il visto turistico..ovviamente neanche un arrivo…
continuo imperterrito ad insistere: colleghi albergatori, tutti, fate attenzione..qua, un passetto alla volta, ci stanno mangiando le attività. Fate uno sforzo..cercate di guardare avanti…le OTA sono un bel servizio tutto sommato, ma hanno capito che noi albergatori siamo dei polli.
Siamo talmente bavosi di ricevere prenotazioni, talmente paurosi da non avere il coraggio di dir di no a tutti i loro capricci, talmente ignoranti da non riuscire/volere a fare disintermediazione, che le OTA fra un po’ vorranno anche imporre un loro impiegato a dirigere i nostri hotels.
HRS è L’UNICO portale a cui sono iscritto..state certi che se sta cosa delle carte di credito va avanti è la volta buona che non avrò più nemmeno quello…e Vi garantisco che non per questo mi manca e/o mi mancherà il lavoro.
come dissi a Sua volta, e fatelo entrare tutti nelle vostre teste, NOI siamo il turismo, assieme ada ltre realtà ovvio, NON LE OTA!
Gabriele
Commento da crt — 17 Settembre 2010, alle ore 19:07
Buongiorno a tutti . Premetto che avendo anche appartamenti per i quali alla prenotazione chiedo l’acconto , ho notato che per gli stranieri dare i dati della carta di credito e’ molto piu’ naturale che per gli italiani sempre un po’ piu’ restii , generalmente si preferisce fare ancora un bonifico magari in internet ma i dati preferiamo tenerceli stretti . Resto dell’idea che chi ha veramente intenzione di prenotare interagisce senza problemi , gli altri recedono perche’ al punto ” caccia i soldi ” ti dicono ” ci penso” per cui sarebbe una potenziale camera bidonata .Quindi Alla fine non so se veramente sia una perdita , certi contatti ( ..non ancora clienti ! ) e’ meglio perderli che trovarli . Comunque concordo anche con chi sopra ha sostenuto che dare i dati della carta di credito o versare un acconto e’ una garanzia anche per il cliente di trovare la camera concordata , sinceramente fra un dubbioso che non sa se pagare o no ed un acconto pronto da ricevere mi sembra inutile dire chi scarto .Personalmente lavoro ANCHE con booking.com , ma dovessi avere problemi del loro servizio , perche’ e’ di servizio che si parla , potrei farne tranquillamente a meno come la maggior parte , mentre le ota di noi ,che siamo i loro clienti , sicuramente necessitano . Buon lavoro a tutti .
Commento da Michele71 — 17 Settembre 2010, alle ore 19:49
La proposta di Hrs e’ ridicola, in un mondo dove ormai tutti hanno almeno una carta di credito (specialmente fuori dall’Italia), ma non scherziamo! Inoltre le carta di credito a garanzia per le prenotazioni Hrs sono spesso fasulle. Per me non aumenterebbe le prenotazioni.
Commento da Flavia — 23 Settembre 2010, alle ore 17:00
copio ciò che ho scritto in Fb:
“noi abbiamo chiuso la tariffa HRS e lasciato solamente la tariffa fiera con carta di credito”
Commento da GabUd — 24 Settembre 2010, alle ore 09:15
Ho provveduto a recedere il contratto anche con HRS..al di là del discorso delle c.c. a garanzia.
Ora non ho più neanche un portale…vi terrò aggiornati se volete per informarVi circa supposti cali di lavoro..ma sono sicuro che non ve ne saranno.
ciao a tutti!
Gabriele
Commento da GIANLUCA1 — 24 Settembre 2010, alle ore 10:34
@GABUD
COMPLIMENTI PER AVER AVUTO IL CORAGGIO DI CHIUDERE TUTTI I PORTALI….
3 DOMANDE:
– QUANTE CAMERE HAI?
– HAI UN SITO CHE TI LAVORA BENE?
– hai moli clienti fidelizzati?
SAI DA UN Pò DI TEMPO SI DICE CHE IL WEB SARà IL FUTURO…IO CREDO SIA IL PRESENTE.
saluti.
Commento da GabUd — 24 Settembre 2010, alle ore 21:49
ciao Gianluca 🙂
l’hotel ha 21 camere..quattro anni fa lo abbiamo aperto dalla ristrutturazione di una vecchia trattoria…siamo partiti da zero..quindi, se avessi voluto, avrei avuto una buona mano dai portali..
Il sito lavor bene, ha un buon booking engine,,, ma le soddisfazioni arrivano dal sudore e non da internet..arrivano dalla quotidiana attenzione a ogni cosa, alle relazioni che siamo stati capaci di instaurare in questi anni, dalla qualità degli investimenti fatti e da una miriade di altre cose…
E sono sicuro che parecchi di voi fanno ciò..
L’aver eliminato anche l’ultimo portale è stato un sacrificio ma ben pensato…avevamo 85 di valutazione..migliore in città…ma ho voluto dare, nel mio piccolo, il mio segnale.
Pensate che neanche un ora dopo l’invio della mail di disdetta mi avevano già chiamato per sapere perchè…questo spero vi faccia capire quanto noi alberghi siamo ESSENZIALI per le OTA..non possiamo dire altrettanto di loro per noi.
Come dici tu internet è il presente,,ma non esiste solo quello..io piuttosto sono molto preoccupato per il futuro della categoria..ormai siamo alle mercè di chiunque, nessuno tutela i nostri interessi, non sappiamo fare gruppo, non possiamo/sappiamo difenderci dai clienti sempre più “controllori” e sempre meno ospiti, non siamo capaci di dire di NO a ogni capriccio che ogni fine anno le OTA ci propinano in maniera mono.direzionale.. purtroppo in tutto questo parecchi hotel ci lasceranno le penne…
Se tanti di noi trovassero un po’ di coraggio sono certo che ne trarremmo vantaggio tutti..le OTA tornerebbero a capire che stiamo sulla Terra e non su Marte…che il tempo delle vacche grasse e degli albergatori stupidi e accondiscendenti è finito..in quel momento stai sicuro che sarò felicissimo di rivalutare i portali, che non considero affatto un brutto servizio,,,ma non a queste condizioni.
Ciao a tt!
Gabriele
Commento da davide@valpreda.to.it — 25 Settembre 2010, alle ore 09:21
@GabUd finalmente !!! certo come sempre una rondine non fa primavera ma meglio di nulla … il fulcro della questione è purtroppo qui: ” …nessuno tutela i nostri interessi, non sappiamo fare gruppo …”. Il nulla intorno a voi. Un stillicidio di associazioni di categoria inutili e spesso dannose per non parlare della politica …
Molto difficile trovare una via sana d’uscita. Un piccolo consiglio. Metti il link della tua struttura non è pubblicità invasiva è solo far vedere che qualcosa di diverso si può fare. Infine sfrutta nel Social la tua rete di relazioni. Credimi l’utente/cliente è molto più avanti di quello che si pensa.
Commento da GIANLUCA1 — 25 Settembre 2010, alle ore 11:02
@GABRIELE
RISPETTO QUELLO CHE PENSI MA NON MI HAI CONVINTO.
ES.: SE TU FAI UN’OCCUPAZIONE DELL’80% ATTRAVERSO I TUOI CANALI CHE NON E’ IL WEB, PERCHE’ NON LASCI CHE INTERNET TI FACCIA L’ALTRO 20%.
MA NON SONO CERTO IO CHE TI CAMBIERO’ IL MODO DI FARE LE VENDITE.
SALUTI.
GIANLUCA
Commento da Farto — 25 Settembre 2010, alle ore 16:15
Non sono daccordo con chi dice che la i dati della carta di credito data a garanzia su hrs non sono attendibili, non nel nostr piccolo 15gg prima dell’arrivo preautorizziamo, con un semplice pos, la somma dell’eventuale penale, se la carta non và…..cancelliamo la prenotazione e via.
il problema è proprio questo, a mio modesto modo di vedere,vendere on line non significa non fare investimenti giusti o non instaurare ottime relazioni, etc. …..una cosa non esclude un altra!!!
concordo in pieno con Marcello, quando dice di investire i soldi delle commissioni investiamoli marketing, perchè solo noi possiamo far cambiare la posizione dominante che hanno le OLTA!!
come???
facciamoci tutti un bell’esame di coscienza…quanti di noi hanno un sito moderno, facilmente navigabile e in più lingue???? quanti di noi hanno un booking engine???? e se si è adeguato, ha tutte le funzioni??? quanti di noi hanno un sito sviluppato per gli smartphone???
quanti di noi hanno fatto un acampagna pubblicitaria su google (ppc)???
tutto questo finirà solo quando noi concederemo sempre il minor numero di camere alle olta, perchè siamo bravi a vendercele da soli…..fino a quel momento le olta le faranno da padrona e aumenteranno sempre di più il loro potere.
io cerco quanto più possibile di “sfruttare” le olta!!!
per es.
a tutti i clienti che mi arrivano dai portali assegno un “promo cod” che gli permette di risparmiare il 5% dalla tariffa on line (BAR) quindi la prossima volta il cliente è incentivato a prenotare da mio sito perchè risparmia il 5% che è sicuramente meno della % di commissione di qualsiasi OLTA!!!!
Sfruttiamo le OLTA non ci facciamo sfruttare da loro!!!
Commento da GabUd — 25 Settembre 2010, alle ore 16:28
ciao Gianluca 🙂
…anche io rispetto chi pensa ai portali
come ad un ben di dio…ma vorrei far capire che, se lo vogliamo veramente, li possiamo avere a condizioni oneste…stai tranquillo che ne sarei contento e mi iscriverei a tutti i portali possibili.
purtroppo (per fortuna per come la vedo io)noi vogliamo lavorare onestamente..sia nei diritti che nei doveri.
Io non posso e non voglio garantire ai portali sempre e comunque la miglior tariffa perchè non sono i miei migliori clienti, non voglio garantire sempre e comunque a loro la last available room, non posso e non voglio dar loro parity rate quando in cambio non ho parity commission.
Tutte queste sono specifiche contrattuali che nessuno ha mai pattuito ma che sono da loro imposte. vi sono varie metodologie, su questo bel blog trattate, per disintermediare.. ma parecchi disintermediano andando contro le clausole contrattuali, come già spiegato in altri post.
Quindi, premesso che l’occupazione al 100% per quanto comunque l’obiettivo di tutti, non la raggiungerò – di sicuro meno dell’occupazione dell’80% non la farò in ogni caso..tutto sta nel continuare il lavoro finora svolto che già all’alba non prevedeva i portali (internet ovviamente si..ma con altri parametri).
Resto comunque convinto che, nella globalità, gli alberghi italiani negli ultimi anni di riferimento non possono vantare numeri in crescendo..quindi vedi bene che sti portali si sono solo inseriti tra le strutture ed i clienti..essi non sono “procacciatori” di clienti..sono solo un servizio, che vi ribadisco essere anche interessante, di prenotazione comodo che non dovrebbe assolutamente prevedere queste condizioni esagerate.
Quando fra qualche anno vedremo come si sono impoveriti i nostri territori e la qualità delle nostre strutture (che avrebbero COMUNQUE avuto questi ospiti) se ne riparlerà.
Io sto alla finestra..però per l’interesse globale della categoria, visto che chi di dovere se ne frega, Vi invito a pensarci…forse un sacrificio oggi ci porterà dei vantaggi domani….di sicuro finchè si continuerà ad accettare tutto loro continueranno a far i comodi loro…che contrariamente alle apparenze, non convergono con gli interessi nostri.
La rondine Gabriele non fa primavera..ma magari tante rondini ci faranno vedere le violette e le margheritine anche a Dicembre 🙂
Buon weekend a tutti!
Gab
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 26 Settembre 2010, alle ore 11:07
@gabud @gianluca1
innanzitutto complimenti a gabud per aver trovato un CIRCUITO DI VISIBILITà proprietario senza intermediazioni, questo è un grosso successo.
Il discorso della DIFFERENZIAZIONE dei canali di vendita merita una trattazione, il punto è se ti abbandona il canale diretto (difficile ma non impossibile)che cosa fai?
comunque devi fare due conti, l’esserti tolto dai canali intermediati non è un vantaggio nella evasione della commissione, ma è un vantaggio nel toglierti dai mercati di riferimento del canale, quindi una maggiore liberalizzazione dei TUOI PREZZI.
A conti fatti penso che ti convenga rinunciare a un 20% sull’occupazione ma poter fare la tua politica di prezzo, cosa oggi piu difficile nella intermediazione.
S.
Commento da GabUd — 27 Settembre 2010, alle ore 17:40
Ciao Stefano.
grazie per tuo post.
Ovviamente certe scelte possono essere fatte in certe situazioni e contesti..il vantaggio di aver iniziato da 0 ed aver rinunciato dall inizio ai portali si vede ora..se un domani dovessi essere chiamato a dirigere una struttura diversa forse non lo farei…le mie idee personali ovviamente non cambiano però.
E’ vero che il canale diretto non è perpetuo..ma secondo me viene a cadere solo quando non lavori più in una certa maniera..quando cioè “ti rilassi sugli allori”..chiaro che se alzo i prezzi del 100% li perdo tt.
tutto sta nel trovare l’equilibrio giusto..nn lo si fa in due giorni..ma ne vale la pena.
Per il resto penso solo che noi albergatori dovremmo, per una volta, farci valere…l’obiettivo non è certo eliminare le OTA (ci mancherebbe) ma averle al valore giusto..perchè essi offrono un servizio ed il lavoro non ci arriva DA loro..ma tramite loro..che per me sono due cose ben diverse.
CIAO TT…buon lavoro
Gabriele
Commento da ottaviofebb — 5 Novembre 2010, alle ore 17:51
ognuno è libero di fare la sua politica…ma non credo che si possa escludere le prenotazione on line…l’unica cosa che secondo me si può fare è associarsi e trattare il prezzo della commissione…non come federalberghi che ormai è come i sindacati ..fanno soltanto i loro interessi….
io direi di associarsi più albergatori possibili e trattare il prezzo di commissione a 5%……questo è l’unico modo di farci valere…
Commento da GabUd — 5 Novembre 2010, alle ore 21:07
ESATTO.
a me i portali piacciono. purtroppo, ora che praticamente TUTTI gli hotel sono iscritti non c’e’ più il vantaggio di essere un po’ più svegli degli altri.
A più di qualcuno va bene tutto com’e’ ora..io penso invece si possa ottenere condizioni MOLTO migliori..sia in termini di % commissione sia in termini di condizioni generali.
Fateci caso: su cosa pubblicizzano la loro “grandezza” le OTA con i turisti?? con il numero degli hotel presenti…ormai le tariffe sono qusi sempre tutte uguali…
E perchè noi facciamo i comodi loro?? io penso sempre che con un numero rilevante di hotel, potremmo trattare a ns vantaggio condizioni giuste…perchè dare il 15-20% di un fetta di mercato che avremmo avuto lo stesso a loro è pura follia suicida.
Poi ovviamente c’e’ anche chi è contento cosi..contento lui.
Gab
Commento da GIANLUCA1 — 6 Novembre 2010, alle ore 19:08
@OTTAVIO FEB
….UTOPIA….
ABBIAMO CHIESTO, IN 18 ALBERGHI NAPOLETANI, DI NEGOZIARE LA COMMISSIONE DI EXPEDIA….LA RISPOSTA E’ STATA, IN PAROLE POVERE, SE VI STA BENE ALTRIMENTI…
ALLORA A CHI CONVIENE E CAPISCE CHE NE VALE LA PENA ACCETTA ALTRIMENTI …
SALUTI
Commento da GabUd — 8 Novembre 2010, alle ore 07:37
Ottavio: è utopia per colpa nostra non perchè lo sia effettivamente.
Noi albergatori non sappiamo fare gruppo…è un dato di fatto…se invece di 18 si fosse 300? o 3000?..secondo me ci penserebbero un po’ di più…
Io ribadisco un concetto base: i portali fanno solo intermediazione non hanno nessuna capacità di vincolare la gente nella tua città piuttosto che in un altra..quindi 10% e non di più.
Buon lavoro 🙂
Gab
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 8 Novembre 2010, alle ore 09:28
la forza della distribuzione supera quella del prodotto, gli alberghi sono tanti, i PORTALI che funzionano davvero sono pochi,
18 alberghi su una città che ne ha 125 + o – sono il 10%, quindi un numero che non spaventa expedia.
Inoltre ricordate che i portali investono parecchi soldi in pubblicità, solo per coprire il vostro brand name e essere primi sopra a tutti, facendosi concorrenza interportali, e google che vende pubblicità adwords ne gode, il turismo ha una alta competitività pubblicitaria, che noi tutti paghiamo.
S.
Commento da davide@valpreda.to.it — 8 Novembre 2010, alle ore 10:55
Investono in pubblicità massiva ovviamente non qualitativa. Il concetto di qualità manca sempre, ovunque. Anche in questo scambio di opinioni. Sempre e solo quantità. Dopodomani qui a questo convegno http://www.eventidimarketing.com farò vedere alcuni esempi ecclatanti a tal proposito (anche se rivolto alle ADV il discorso è il medesimo, attori della stessa filiera compressi da colossi …). Dove è possibile anche emergere in rete con qualità e non solo con quantità. Peccato che in rete l’hotel non c’è. Perchè avere un sito non significa essere presente in rete.
Commento da Marcello Coppola — 8 Novembre 2010, alle ore 12:11
@davide – Condivido il pensiero sulla qualità. D’altronde si parla di pagare una commissione a chi, come Booking.com, compra la parola chiave del mio brand e va a danno mio con i soldi miei 🙂
Credo però che ognuno sia libero. Io sono libero di vendere una camera a 200,00 euro ed il cliente è libero di comprarla o meno. Stessa cosa vale tra hotel e portali.
Cmq…mi avrebbe fatto veramente piacere assistere ad una tua (scusa la confidenza) lezione. La prossima volta faccelo sapere un pochino prima 🙂
Commento da davide@valpreda.to.it — 8 Novembre 2010, alle ore 12:28
@marcello per carità di Dio ! lezione ????? io non sono certamente in grado di dare/fare lezioni ! al più condiviso con coloro che lavorano delle idee ! metteremo in rete alcuni spezzoni più significativi dell’incontro. Ti avviso quando visibili sul blog. Gli esempi saranno su opportunità di vendita non colte, a Torino, in occasioni di eventi; su ‘argomenti’ di qualità che quindi o vengono giocati dall’attore finale (hotel, ADV) oppure non vengono sfruttati (al portale non interessa … per ora …). Ciao.
Commento da davide@valpreda.to.it — 8 Novembre 2010, alle ore 12:33
@marcello ops scusa condiviDo …
Commento da davide@valpreda.to.it — 8 Novembre 2010, alle ore 13:29
@marcello neppure farlo apposta … come si può evincere al peggio non c’è mai fine … http://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=156535&IDCategoria=1 ciao
Commento da Marcello Coppola — 8 Novembre 2010, alle ore 14:16
@Davide – E’ incredibile come, solo nel 2010, Expedia abbia “rubato” due pratiche che LastMinute.com già applica da anni. La prima è stata la Virtual Card, la seconda appunto il “Secret Hotel”.
Torniamo al tuo discorso di prima sulla qualità. E’ sempre più difficile trasmetterla al cliente…
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 8 Novembre 2010, alle ore 15:13
expedia si sta adattando spostando da un modello merchant a uno piu semplice e attuale a prezzo lordo, e pagamento al check out.
S.
Commento da davide@valpreda.to.it — 8 Novembre 2010, alle ore 15:19
@marcello drammaticamente vero. Beh l’Albergatore e/o l’ADV, se insita nella loro offerta di prodotti servizi, potrebbero cercare di veicolare il concetto di Qualità (in tanti dispongono di qualità). Avrebbero un enorme vantaggio rispetto ai portali generalisti che non vogliono/non possono/non sanno farlo … se solo fossero in grado di comprendere che questa potrebbe essere una vera occasione …
Commento da ross72 — 18 Novembre 2010, alle ore 17:11
Io non credo che il fatto di il non prendere carta di credito possa portare alla “disintermediazione”. Se hai poche camere o se lavori con una discreta percentuale di occupazione, accettare prenotazioni senza garanzia è davvero controproducente. Alla fine, il cliente che vuol prenotare seriamente, pretende certezze e, il fatto di aver prenotato con carta di credito a garanzia è “una certezza in più”.
La scelta di non prendere garanzia piuttosto la lascerei all’albergatore che valuterà caso per caso, a seconda dell’occupazione, del periodo, della persona, della situazione, se attuare un’eccezione o no.
Assolutamente no, ai portali che non prevedono garanzie per l’albergatore … anche perchè si prendono già tante di quelle bidonate …. anche con le carte di credito a garanzia …. figuriamoci!
Commento da osamason — 25 Novembre 2010, alle ore 11:05
sono d’accordo con chi dice che la carta di credito come garanzia è destinata ad essere sempre di meno una vera garanzia (con tutte le prepagate, fittizie, non coperte) e che quindi bisogna offrire la possibilità di prenotazione senza dover lasciarne i dati per forza.
Non sarebbe meglio chiedere un piccolo anticipo (10%, 20%, 30%)?
Nessun concorrente o agenzia turistica si metterebbe a investire i soldi per fare il gioco sporco.
I clienti invece hanno tante possibilità, oggi sempre di più, per la comparazione dei prezzi, soprattutto con il nuovo sistema di comparazione di prezzi di Google che andrà solo a migliorare (che mette in evidenza anche il canale diretto dell’albergo, cioè il proprio sito internet).
Si potrebbe considerare una cancellation policy di restituzione dell’anticipo se la cancellazione avviene 24h prima dell’arrivo.
Commento da sportingpaolo — 25 Novembre 2010, alle ore 20:00
@ osamason tutto è possibile…ma poi applicarlo e guadagnarci è un altra cosa. L’ hotel nasce per ospitare ma anche guadagnare,,è quello il fine ultimo non la classificazione , non i complimenti del cliente , ma il bilancino di fine esercizio…tenendo presente questo credo che:
1) sia possibile gestire prenotazioni senza caparre e senza carte di credito a garanzia soprattutto se dirette , e/o per brevi periodi, e/o in periodi di bassa , e/o clientela “fidelizzata” e conosciuta. Io lo faccio abitualmente, a meno che di non avere un tasso di occupazione del 100% un “pacco” non è un danno ma solo un invenduta in più..vale la pena di rischiare ma non sempre ,,,esempio a Venezia durante il Festival del Cinema o Montecarlo durante Grand Prix di Formula una ci vogliono tutte le garanzie di questo mondo..
2) per quanto riguarda le OLTA è fattibile il discorso del 10% , 20% , 30% di caparre , ma alle contabilità e amministrazioni chi glielo spiega he alcune caparre sono da restituire e altre no in base alla cancel policy ? sai per chi deve fare la contabilità è certamente un di più…inoltre la caparra confirmatoria in italia legalmente serve proprio come anticipo e come promessa di soggiorno ( e di ospitalità da parte dall’ albergatore vale per entrambi). Ma il cliente lo farebbe ? due saldi di un soggiorno ? prima il 20% e poi 80% a cose fatte? due movimenti ? due commissioni banche? due volte esposizione propria carta di credito o pay pal su internet? invece di essere una comodità è un raddoppio di pratica…la vera sfida è accettare una prenotazione a mezzo OLTA senza NESSUNA garanzia !? un incremento delle prenotazioni sarebbe anche un incremento dei soggiorni? Quanti no show SOSPESI potrebbero esserci? questo è il vero succo del discorso..
Commento da go on — 6 Dicembre 2010, alle ore 22:43
Bisogna capire se può essere un’opportunità o meno per la propria struttura.
Ci sono molti filtri che possono essere applicati per le prenotazioni senza credit card. L’importante è sempre la precisione, trasparenza e chiarezza nella comunicazione di tali condizioni.
Secondo me se alle spalle vi è un buona struttura di booking department e una buona gestione degli overbooking è tutto fattibile. Ovviamente in base alle linee guida del revenue e marketing.
Commento da sportingpaolo — 7 Dicembre 2010, alle ore 18:08
Egregio GO ON
sostanzialmente diciamo la stessa cosa.
Può essere una cosa buona e proficua per la propria azienda SE funzionale alla propria strategia, certo come suggerisce Lei ci vuole un SOLIDO ed EFFICIENTE book dept e Rev. Mark. per porter gestire tutto.
Infatti i mei esempio di Grand prix di Monaco o di Festival del Cinema di Venezia non erano campati a caso,,,certo nei periodi di “morta” tutto contribuisce ad aumentare occupazione e fatturato , anche le prenotazioni senza carta o garanzie di nessuna maniera. Ma in periodi come quelli indicati un mancato arrivo senza garanzia è FORSE un mancato guadagno. Fondamentale è quindi , come giustamente indica Lei , trasparenza e chiarezza e una politica di cancel policy magari innovativa che tenga conto che non vi è garanzia ( esempio per prenotazioni sopra un TOT in CERTI periodi DEVE essere data la carta di credito o pagato un deposito, insomma se esistono le stagioni pure nel listino prezzi perchè non nella cancel policy?)
Buona serata
Commento da krista — 3 Marzo 2011, alle ore 16:54
Mi è capitato di prenotare recentemente a MOnaco di Baviera tramite HRS e sono rimasta piacevolmente stupita quando non mi hanno chiesto i dati della carta di credito se avessi effettuato il check in prima delle 18.00. Direi che tale modo di operare è sicuramente applicabile in hotel di città ma assolutamente impensabile negli hotel di vacanza dove la prenotazione supera normalmente i tre giorni di soggiorno.