PhoCusWright Report: come i siti non transazionali influenzano le prenotazioni
8 Aprile 2011I siti di viaggio non transazionali costituiscono una sorta di meta obbligata per tutti i viaggiatori che ricercano online informazioni per pianificare viaggi. Stiamo parlando di tutti quei portali che, appunto, non consentono transazioni dirette ma fanno da aggregatori o comparatori fra i prezzi proposti dai siti di booking: TripAdvisor, Trivago, Kajak e tutti quei portali che gli utenti consultano per leggere recensioni, valutare disponibilità di strutture e accedere ai siti di prenotazione online dopo aver consultato le tariffe proposte.
Ecco, pare che le visite a questo genere di portali convertano molto di più rispetto alle visite dirette ai siti di prenotazione.
A dichiararlo è la seconda edizione del PhoCusWright’s Online Traffic and Conversion Report.
Lo studio si propone di misurare e monitorare il flusso, sempre più complesso, di traffico web e prenotazioni online nel settore travel. Si tratta di uno studio critico che analizza il comportamento dei consumatori nelle prenotazioni: il traffico (visitatori unici al mese) e la conversione (la percentuale di visitatori unici mensili che completano una transazione).
Utilizzando questi parametri di base, la relazione analizza le principali categorie di siti: i siti di transazione e di non transazione. I singoli servizi, come volo, hotel e noleggio auto, sono monitorate per esplorare le dinamiche che intercorrono tra i siti ufficiali di hotel e compagnie, i siti non transazionali e le OTA.
Secondo lo studio i viaggiatori che visitano siti di recensione e comparazione prezzi tendono a prenotare con maggiore frequenza rispetto agli altri utenti. Lo studio mette ad esempio in evidenza la variazione nel numero di prenotazioni di biglietti aerei online tra gli utenti che si rivolgono direttamente al sito della compagnia aerea e quelli che prima visitano portali non transazionali. Questi ultimi, secondo PhoCusWright, hanno un tasso di conversione del 16%, rispetto al 10% degli utenti che visitano il sito della compagnia.
Nel settore alberghiero la differenza nei tassi di conversione appare meno pronunciata. I siti ufficiali degli hotel continuano a convertire più dei portali che non effettuano transazioni, ma sempre meno delle OTA. Gli albergatori sono molto attratti dalla visibilità offerta dai siti non transazionali,
Avevamo già affrontato la questione della crescita dei siti non trasnsazionali analizzando i dati della prima edizione dello stesso studio che PhoCusWright ha condotto nel 2009 e in due anni la crescita è stata ancora più evidente. Da una parte ci sono infatti gli albergatori, attratti dalla forte visibilità ottenuta dai siti non transazionali, e dall’altra gli utenti per cui è sempre più importante leggere recensioni, confrontarsi e leggere le opinioni degli altri viaggiatori sulle strutture in cui soggiornare.
Prima di prenotare gli utenti tendono sempre più ad informarsi e a cercare notizie, dunque da un certo punto di vista potremo aspettarci una crescita sempre maggiore di visite per i siti non transazionali. I viaggiatori generano infatti milioni di click ogni giorno, confrontano i prezzi, leggono opinioni e recensioni, guardano i video e le foto, consultano itinerari e mappe per pianificare vacanze o viaggi business fin nei minimi dettagli.
Aggiungiamo che gli utenti diventano ogni giorno più esigenti sia per quanto riguarda l’offerta dei siti turistici che la credibilità delle recensioni, e in uno scenario di travel 2.0 che cambia e si evolve con grande rapidità, è normale prevedere che chi offre maggiore interazione e completezza di informazioni avrà sempre più successo e tassi di conversione sempre più alti.
Fonte: PhoCusWright