Perché i migliori hotel vendono storie, non camere

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Vendere le camere è l’obiettivo primario di ogni hotel, il fine del business e la fonte maggiore di fatturato. Questo è poco, ma sicuro.
Ma sicuro davvero?

Ci spieghiamo meglio: se spostassimo il focus dal prodotto, al racconto che c’è dietro? I migliori hotel al mondo, quelli che godono di una fedeltà profonda, di una rilevanza culturale e di un’attrattiva innegabile, non vendono semplicemente camere. Vendono storie.
Scopriamo insieme cosa significa grazie all’articolo di Longitude.

Potrebbe sembrare controintuitivo. Dopotutto, le persone prenotano un hotel perché hanno bisogno di un posto dove dormire, giusto? Sì… ma non solo. Se fosse vero, ogni ospite sceglierebbe sempre l’opzione più economica. Eppure i boutique hotel, i brand lifestyle e le strutture indipendenti continuano a prosperare nonostante le migliaia di alternative a basso costo. Perché? Perché i grandi hotel non si limitano a offrire un posto dove soggiornare, ma costruiscono un’esperienza narrativa nella quale gli ospiti vogliono immergersi.
Lo storytelling, se consolidato e ben orchestrato, può dimostrarsi un’arma potentissima, capace di sviluppare un vantaggio competitivo importante dal punto di vista economico.

 

Emozioni al comando

 

Se pensate ai vostri soggiorni più memorabili, cosa ricordate? Dubitiamo che sia la morbidezza del letto, la metratura della camera o l’orario della colazione. Vi ricordate come vi siete sentiti, probabilmente.

Le persone non prenotano camere d’albergo, prenotano il modo in cui vogliono sentirsi. Questo è il potere della narrazione. Quando viaggiamo, non ci stiamo solo spostando da un luogo: stiamo entrando in una versione diversa di noi stessi. Un hotel intraprendente lo comprende e costruisce una narrazione in cui gli ospiti possono immergersi, modellando un’esperienza che va oltre il semplice spazio fisico.

Molti hotel si promuovono con le stesse frasi sentite mille volte come “servizio impareggiabile”, “sistemazioni di lusso”, “una casa lontano da casa”, ma nessuna di queste espressioni (stereotipate) racconta una storia.
Sono generiche, prevedibili e intercambiabili, dunque non creano alcuna connessione emotiva con gli ospiti.

Gli hotel che non raccontano una storia diventano delle commodities. E quando un prodotto diventa una commodity, una merce senza qualità distintive, gli unici terreni su cui può competere sono il prezzo, la posizione o i programmi fedeltà. Una corsa al ribasso che porta a una guerra di sconti, che svilisce il valore delle vostre camere e dell’hotel stesso.

 

Come creare storie irresistibili

 

Ci sono molti modi per scongiurare il rischio dell’anonimato, definendosi come hotel con una personalità e una storia distintive.


1 – Senso di appartenenza ad un luogo

Gli hotel che non si lasciano dimenticare facilmente non si trovano in una destinazione: la incarnano.

Un esempio è The Ozarker Lodge a Branson, Missouri. Non è solo un lodge sulla strada: è un rifugio dal design nostalgico che celebra lo stile di vita outdoor della regione. Dalle aree comuni curate ai falò pensati per favorire la socializzazione, The Ozarker non si trova solo negli Ozarks — lo racconta. Gli ospiti non soggiornano semplicemente a Branson, ne diventano parte.

Spostandosi in Italia, Hotel Le Agavi, a Positano, racconta nelle aree comuni, nelle splendide camere e nelle terrazze a strapiombo sul mare tutto il fascino del lifestyle della Costiera Amalfitana, incarnandone di fatto l’essenza.



2 – Punto di vista distintivo

Un’altra strategia di storytelling per hotel è quella di adottare un punto di vista distintivo. Se ben ci riflettete, i grandi brand – nell’ospitalità, nella moda, nei media – difendono un’idea precisa.
Il Conca Park di Sorrento non è solo un hotel design, ma abbraccia una filosofia inclusiva, sostenibile e centrata sulle persone come esseri unici. Il claim From people to people racchiude questo concetto con un’efficacia comunicativa straordinaria, coinvolgendo l’ospite in un’esperienza diversa dalle altre.


3 – Creazione di momenti memorabili

Il segreto per distinguersi passa anche dall’offrire esperienze talmente memorabili da diventare virali.
Pensate ad Amangiri, un resort di lusso nel deserto dello Utah. Oltre al soggiorno, offre l’esperienza surreale di fluttuare in una piscina circondata da formazioni rocciose straordinarie. Un momento che chiunque vorrebbe immortalare.
Qual è l’elemento che fa dire ai vostri ospiti: “Devi assolutamente provare questa cosa”? Potrebbe essere una meditazione al tramonto, un cocktail esclusivo, un’esperienza unica legata al territorio.


4 – Costruzione di una comunità

Gli hotel di successo non vedono gli ospiti come transazioni, ma come parte di una comunità.
Questo è il segreto del successo di iQ Hotels. Non è solo una catena di hotel made in Italy, ma un club i cui ospiti sono accomunati dalle stesse caratteristiche, simili aspettative di viaggio e stili di vita.

Come potete fare lo stesso, facendo sentire i vostri clienti parte di qualcosa? Potrebbe essere attraverso eventi dedicati, esperienze esclusive o semplicemente un senso di accoglienza che va oltre il soggiorno. Pensateci e trovate la chiave: ne varrà sicuramente la pena.

 

Le storie sono la vera risorsa

 

Se la vostra strategia di marketing si basa solo sulla vendita di camere, forse state ignorando importanti opportunità di crescita, dal punto di vista economico e di loyalty.

Gli ospiti oggi non cercano solo un posto dove dormire: bramano una storia da raccontare al loro rientro a casa. E gli hotel più ricettivi progettano quella storia attentamente, coinvolgendo i viaggiatori in una narrazione indimenticabile.

Se riuscite a tessere uno storytelling avvincente, capace di incantare chi vi sceglie, potrete lasciare le strategie di mero revenue in secondo piano. Se l’ospite rimane soddisfatto da un’esperienza coinvolgente, tornerà da voi, a prescindere da una tariffa magari più alta della media.

Il futuro dell’ospitalità non appartiene agli hotel con il prezzo più basso. Appartiene a quelli con la storia più potente.
Noi ne siamo convinti. E voi, quale storia raccontate ai vostri ospiti?