Quanto costa non ottimizzare il sito dell’hotel
22 Luglio 2011Vi siete mai chiesti se il sito ufficiale del vostro hotel stia veramente performando al massimo delle sue capacità? Anche se avete da poco rinnovato il sito, avete mai considerato la possibilità che i risultati, magari già migliori di quelli precedenti, potrebbero avere un ulteriore margine di ottimizzazione?
Pensiamo anche soltanto come hotel con siti ben performanti solitamente raggiungano tassi di conversione del 2-6%, il che significa che il 90-95% dei visitatori abbandona il sito senza concludere alcuna transazione, dunque le possibilità di miglioramento anche in questo caso sono vastissime.
Dovremmo partire dal presupposto che qualunque sito o progetto sia per definizione migliorabile, mentre la realizzazione del sito viene spesso vista come un’attività “una-tantum”, a cui porre l’attenzione ogni due, tre, quattro anni.
Per ottimizzazione del sito, si intendono tutti quegli interventi, grafici, contenutistici e di comunicazione, anche minimi, che migliorino il rendimento del sito in termini di prenotazioni generate. Talvolta sono necessari interventi massicci e un completo rifacimento del sito, altre volte cambiare un testo, un’immagine o una call-to-action può comunque produrre effetti imprevedibili. Tutto sta nel testare continuamente nel tempo nuove soluzioni per perfezionare sempre più le prestazioni.
Marketing vs. Ottimizzazione
Molti albergatori come abbiamo detto, una volta realizzato o rinnovato il sito, si accontentano del miglioramento immediato dei risultati, piccolo o grande che sia.
Il passo successivo è investire in campagne marketing (ppc, article, seo, sem) senza preoccuparsi di capire che cosa accade ai visitatori una volta “agganciati” e fatti atterrare sul sito. Poniamo che il vostro sito abbia un tasso di conversione dell’1,5% e 10.000 visite mensili: significa che di queste solo 150 hanno prenotato, ma che cosa accade alle altre 9.850?
Troppo spesso le performance del sito dell’hotel vengono valutate in base all’aumento del traffico, e non al tasso di conversione, che può essere incrementato soprattutto grazie interventi on-site.
Quando ottimizzare il sito dell’hotel
L’ottimizzazione del sito deve essere curata nel tempo: analizzando i dati provenienti dalla Web Analytics si possono comprendere i punti di forza o di debolezza e intervenire per valorizzarli o al contrario per correggerli. Questo dovrebbe essere un processo continuo, in cui investire annualmente.
Un sito che va bene oggi infatti, non significa che non possa andare meglio e soprattutto che vada bene anche tra due o tre anni: il mercato e le esigenze e gli step del processo di prenotazione degli utenti cambiano, e con loro dovrebbe cambiare anche il nostro sito.
Come abbiamo detto, questo riguarda qualunque hotel: anche se il vostro sito vi dà ottimi risultati e tassi di conversione, ciò non significa che non sia ulteriormente migliorabile.
I guadagni che genera l’ottimizzazione del sito
Investire nell’ottimizzazione del sito per l’hotel può significare il guadagno di somme importanti che da sole giustificano ampiamente l’investimento e possono permettere alla struttura di dedicare un budget più ampio alle attività di SEO o di promozione on-line.
Per capire questo basta fare alcuni semplicissimi calcoli: se conoscere il numero delle visite mensili sul vostro sito, le conversioni mensili e il loro valore medio, potrete immediatamente calcolare quanto potreste guadagnare in termini ecnomici anche con un piccolo innalzamento del tasso di conversione.
Prendiamo un Hotel A, il cui sito abbia delle performance non troppo soddisfacenti e vediamo quali vantaggi porterà un innalzamento del tasso di conversione grazie all’ottimizzazione del sito. Il numero delle visite rimane stabile e il valore medio di ogni prenotazione è 150,00 €:
Come potete vedere, partendo da un tasso di conversione piuttosto basso (ma altrettanto comune), se nel tempo si riesce a raggiungere un tasso di conversione dell’1,50%, si possono arrivare a guadagnare 70.000,00 € in più in un anno con lo stesso numero di visitatori, di cui magari reinvestirne una parte in campagnme marketing.
Questo vale però anche per siti che già hanno buone performance on-line, come nel caso dell’Hotel B di seguito, che ha un tasso di conversione dell’1,30%, un alto numero di visite mensili e un costo medio per camera di 200,00 €, dove l’impatto dell’ottimizzazione è decisamente superiore:
Riuscire a raggiungere un tasso di conversione più alto anche di uno 0,20% in più, significa per l’hotel incassare alla fine dell’anno 72.000,00 € in più.
Allo stesso tempo, come potete vedere dalle tabelle qui sopra, disinteressarsi di questo aspetto, può voler dire perdere ogni mese cifre di non poco conto.
Aspettare o rimandare l’ottimizzazione del sito ha un costo, poiché non ottimizzare il sito significa perdere tante potenziali prenotazioni che avrebbero fruttato all’hotel somme di denaro significative.
Vi invitiamo a provare lo stesso schema con i dati del vostro hotel, per valutare attentamente quanto vi possa nuocere non investire ogni anno una percentuale del budget nell’ottimizzazione del sito dell’hotel.
Commento da tebaide — 22 Luglio 2011, alle ore 16:25
Salve a tutti,
Un ottimo articolo che condivido. Molti operatori turistici si concentrano sulla parte tecnica del posizionamento ( struttura, html, seo, sem ecc.. ) trascurando la comunicazione che rimane il pilastro portante di tutto il lavoro di visibilità.
Cordiali saluti.
Massimiliano
Commento da marghe — 25 Luglio 2011, alle ore 09:53
Ciao Tebaide, grazie!
Abbiamo notato la stessa cosa che dici tu: nella realizzazione del sito, bisogna curare non solo la parte tecnica, ma ogni sognolo aspetto, dalla grafica al copywriting. Immagina un sito bellissimo, ma molto lento, oppure con dei testi pessimi…
In più spesso i clienti vogliono investire solo e soltanto in campagne marketing, senza capire che se il sito non è al top, non porteranno i risultati sperati.