OTA: per l’hotel un vero e proprio strumento di marketing
27 Maggio 2010Già alla BTO di Firenze del 17-18 novembre 2009, durante una delle prime sessioni di discussione, era stata sollevata la questione se i portali fossero destinati o meno a diventare per gli utenti, più che strumenti di prenotazione, veri e propri “motori di ricerca” specializzati nel settore travel.(Live from BTO ’09…).
In una intervista rilasciata in video a VFM Leonardo, il prof. Chris Andreson della Cornell University, basandosi sul recente studio dedicato al Billboard Effect, conferma questa tendenza, dichiarando che le OTA oggi, lungo il processo decisionale che conduce alla prenotazione di un viaggio, ricoprono soprattutto il ruolo di motore di ricerca e strumento di comparazione rivolto al settore travel.
Anderson, esemplificando un tipico “online demand funnel”, immagina che il processo decisionale si sviluppi secondo queste fasi-tipo:
- L’utente non ha ben chiaro che tipo di viaggio desidera fare e svolge delle ricerche molto generiche sui principali motori di ricerca come Google
- Tra i primi risultati di ricerca organica e a pagamento trova alcune OTA, che utilizza per raffinare le ricerche ed iniziare a comparare hotel e tariffe
- In un secondo momento, una volta annotate le strutture più interessanti, si rivolge al sito ufficiale dell’hotel
L’hotel dovrebbe iniziare a pensare ai portali come veri e propri strumenti di marketing: per incrementare l’influenza sugli utenti attraverso le OTA è necessario aumentare l’inventario e il numero delle offerte sui portali, in alcuni casi cedere una percentuale di commissioni leggermente più alta o investire sull’advertising, in modo da avere più possibilità di migliorare il “posizionamento” nella propria destinazione ed ottenere più visibilità agli occhi del viaggiatore.
Di seguito il video intervista a Chris Anderson:
Fonte: VFM Leonardo
Commento da Filippo Faggioli — 27 Maggio 2010, alle ore 18:01
A maggior ragione, la presenza dell’Hotel sul Portale, ed una BUONA presenza, e’ indispensabile alla strategia di marketing della struttura. Ciao a tutti
Commento da alfonsodilieto — 31 Maggio 2010, alle ore 22:01
L’effetto OTA per una struttura turistica è importante in 3 aspetti:
– prenotazione diretta;
– eventuale feedback positivo (e questa volta spero non “contestabile” da “La dolce vita”) per la struttura;
– come visibilità indiretta (che si riversa con ricerche sul brand dell’hotel).
Essere presenti sia come strutture che con le proprie offerte spesso è anche utile per “disintermediare”…
Commento da carcal — 13 Luglio 2010, alle ore 17:55
Mi occupo della gestione on line delle vendite e di revenue presso il Grand Hotel La Favorita di Sorrento, una struttura quattro stelle Luxury.
L’hotel è di recente apertura e grazie al continuo lavoro di marketing svolto con gli OTA ed alla differenzazione delle offerte , ponendo il cliente a diverse scelte di prenotazione in modo da crearsi una vacanza alla loro portata ,ho ottenuto in pochi mesi una visibilità alta posizionandomi nelle prime posizioni del loro ranking.
Inoltre ne ha guadagnato anche il nostro sito ottenendo ottimi risultati di visibilità ma soprattutto ottimi risultati di conversione.
Sono pienamente d’accordo , l’hotel deve pensare ai portali non solo come ad un pagamento di commissione , ma deve porsi il concetto che essi sono dei veri e propri mezzi per fare marketing a 360°.
Grazie a questa concezione sto ottenendo degli ottimi risultati.
Commento da Vero501 — 14 Luglio 2010, alle ore 08:18
Salve,
è la prima volta che scrivo, ma il discorso OTA mi interessa molto
@carcal: dal momento che vedo che avete sperimentato questo ambito, volevo sapere con quale OTA si trova meglio, il discorso che ha fatto vale per tutte (expedia, venere, booking, ecc)?
e per quanto riguarda magari portali minori, di destinazione? non ho mai pensato funzionassero, però non ho neanche mai provato…
Comunque io sono d’accordo con il discorso che fa lei, ma dove la mettiamo la disintermediazione? Secondo lei è vero che i portali generano anche più traffico sul sito?
Commento da carcal — 14 Luglio 2010, alle ore 08:56
Salve,
Una gestione attenta e curata dei rispettivi OTA porta sicuramente ad ottenere ottimi risultati.
L’immagine dell’Hotel su Booking, expedia, venere etc.. va curata ed aggiornata continuamente, non solo l’aspetto prezzo , il quale va inserito seguendo tutte le varie logiche che ben si conoscono, ma sopratutto l’aspetto descrizioni e foto.
Le foto sono fondamentali vanno aggiornate e devono rispecchiare tutte le caratteristiche della struttura.
Inoltre bisogna sempre stare a stretto contatto con i manager di zona in modo da promuovere di continuo l’Hotel.
E’ vero i portali generano visite sul tuo sito e molte sono le conversione.
La visibilità che può darti un booking , un’expedia etc. è alta e la spesso i futuri clienti dopo la ricerca passano alla consultazione del sito diretto convertendo poi la stessa.
Ci sono tanti aspetti positivi , ovviamente i portali vanno scelti e seguiti .
Se le interessa possiamo anche proseguire direttamente tramite email,
il mio indirizzo è calendacarmine@libero.it
Commento da marghe — 15 Luglio 2010, alle ore 09:58
Ciao Carcal la tua analisi è senz’altro azzeccata.
Per quanto riguarda i portali di destinazione volevo dire @vero501 che credo l’unico modo per sapere se un portale è valido è fare dei tentativi. monitorare le visite e le prenotazioni che vengono da quel canale e calcolare il ROI esatto alla fine dell’anno. Per alcuni nostri clienti dei portali specifici hanno funzionato molto bene, ma ti ripeto, dipende da caso a caso!
spero di essere stata d’aiuto!