Omicron, 8 milioni di italiani hanno annullato le vacanze

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Il trend di disdette delle vacanze invernali, iniziato da alcune settimane, non si ferma. Secondo l’ultima indagine in merito condotta da Demoskopica –ripresa da Il Sole 24 Ore– 8 milioni di italiani hanno definitivamente deciso di rinunciare alle loro vacanze di Natale. 

 

La variante Omicron spaventa i vacanzieri

 

La preoccupazione dettata dalla rapida crescita dei nuovi contagi, unita all’incertezza rispetto alle prossime misure adottate dal Governo, hanno posto un freno alla voglia di vacanze degli italiani. 

Dopo le ricerche condotte da Federalberghi e Assoturismo, è arrivata l’Indagine Demoskopica a certificare il ripensamento a viaggiare da parte di otto milioni di italiani. Ma potrebbe non essere finita qui: infatti, sulla base dei numeri del report –confermati anche da Fiavet- alcuni operatori prevedono fino a 11 milioni di possibili rinunce e disdette. 

Dal report emerge sia rimasta ferma la volontà di viaggiare per 18 milioni di italiani; 9 su 10 sceglieranno mete dentro i confini nazionali. In totale, sono 24 milioni le persone che hanno deciso di non spostarsi per le feste. La motivazione? Vorrebbero farlo ma “hanno ancora timore a viaggiare” a causa della pandemia. 

 

Le mete più gettonate e il declino del “fai da te”

 

Le indagini di Federalberghi e Assoturismo prima e ora Demoskopika concordano nell’incoronare le località di montagna, le città d’arte e i piccoli borghi come mete preferite da chi ha deciso di partire. 

Sul gradino più alto del podio sale la montagna, scelta nel 31% dei casi; seguono le città d’arte italiane, desiderate dal 27.1% dei vacanzieri e dalla campagna, scelta nel 14.3% dei casi. A seguire ci sono laghi (11.9%), mare (9.6%) e le terme (6.1%). L’impulso al comparto termale è stato dato anche dal bonus terme, che ha riscontrato un ottimo successo. 

Un trend interessante messo a fuoco dall’indagine di Demoskopica racconta del sempre minor interesse riservato al turismo “fai da te” a favore delle imprese ricettive. Scendendo nel dettaglio, il 29% dei viaggiatori ha deciso di voler alloggiare in albergo, mentre il 12.1% si affiderà ai servizi dei villaggi turistici. 

Considerando il settore extra-alberghiero, nel 27% dei casi gli italiani si fermeranno in un bed and breakfast, mentre nel 4.8% dei casi pernotteranno in un agriturismo. L’1.2% ha scelto invece il campeggio.  

L’offerta ricettiva tradizionalmente intesa torna in cima alle preferenze degli italiani, che hanno messo in secondo piano soluzioni “fai da te” come l’alloggio in secondo case, appartamenti affittati o prestati da parenti e amici. In un solo anno, questa tipologia di soluzione ricettiva si è contratta di circa il 14%, passando dal 40% del 2020 al 25.8% di quest’anno.