Mobile-First: il content marketing passa dal cellulare

leggi l’articolo completo...Abbiamo parlato per anni in questo blog del mobile come un trend in costante aumento, un fenomeno di tendenza che da dizionario si può definire “non prevalente né definitivo”. Per molto tempo le prenotazioni via dispositivi portatili sono state proprio questo: un’ipotesi realistica ancora non pienamente compiuta.

Eppure ora il termine trend inizia a stare stretto all’esperienza mobile di navigazione, per buonissime ragioni. Dopo tantissime parole spese in white paper, webinar, seminari e articoli di blog come il nostro, stanno finalmente arrivando i fatti: Google ha da poco annunciato lo storico sorpasso delle ricerche via mobile rispetto al desktop.

Contestualmente, il mobile-first è passato da suggerimento a metodo standard di indicizzazione, con Big G che valuta principalmente la versione mobile di un sito per saggiarne la qualità dei contenuti e posizionarla correttamente nel SERP.

Gli albergatori indipendenti devono per questo adottare un approccio davvero concentrato sui piccoli schermi per assicurarsi di non perdere terreno nelle prenotazioni rispetto ai grandi portali e ai metamotori.

 

Una breve checklist per un sito davvero Mobile-Friendly

 

L’esperienza di prenotazione media parte ormai quasi sempre da una ricerca via cellulare. Per questo un hotel deve assicurarsi di avere un sito ufficiale veloce e mobile friendly per non perdere traffico e visite organiche nella fase iniziale del percorso di conversione.

Ma cosa vuol dire in sostanza avere un sito mobile-friendly? La vostra agenzia di fiducia sicuramente vi potrà offrire un prodotto perfetto per le vostre esigenze – e magari l’ha già fatto – ma si possono comunque isolare alcune best practices per un sito ufficiale pensato per piccoli dispositivi.

  • Gli utenti non devono usare le dita per zoomare o scorrere orizzontalmente la pagina per leggere tutto il contenuto.
  • Il font è leggibile e il contenuto non si dilunga inutilmente.
  • L’uso dei popup è molto limitato, se non nullo.
  • Il numero di telefono, se premuto, fa partire una chiamata.
  • Google Maps è integrato in modo che le persone possano ricevere indicazioni in tempo reale.
  • Il logo nella barra è collegato alla home, facilitando la navigazione.
  • Il calendario per la ricerca disponibilità è accessibile ovunque.
  • I moduli di richiesta informazioni sono auto-compilati per i visitatori di ritorno.
  • La grafica è pensata per un’esperienza di navigazione verticale.
  • La home del sito carica velocemente fin dalla prima visita.

Sebbene queste siano solo alcune delle tantissime regole da rispettare per un sito davvero mobile-friendly, di sicuro si tratta di quelle su cui c’è meno spazio per l’interpretazione.

 

Le quattro fasi del customer journey da cellulare

 

Con l’avvento degli smartphone, gli utenti hanno cambiato il modo con cui trovano e processano le informazioni online. Ovviamente anche il percorso di acquisto è vittima di questa trasformazione e richiede che l’hotel faccia particolare attenzione ai quattro momenti chiave del customer journey per non perdere prenotazioni dirette.

 

1. Essere fonte d’ispirazione, specialmente per gli indecisi

 

Sebbene il 60% dei consumatori ritenga le vacanze la spesa non necessaria più consistente dell’anno, uno su tre non ha in mente una destinazione specifica quando contempla l’idea di fare un viaggio per la prima volta.

Questo significa che l’hotel deve essere presente durante la fase d’ispirazione, quando il 33% degli utenti sta ancora contemplando le proprie opzioni e aspetta di essere stupito.

Provate a effettuare ricerche basate sulle domande più comuni dei viaggiatori quando esplorano la vostra destinazione e i suoi dintorni. Controllate i risultati e cercate di vedere dove avete più possibilità di ottimizzare il sito e i suoi contenuti per recuperare preziose posizioni nel ranking. Mi raccomando: le ricerche devono essere effettuate anonimamente, ancor meglio da un VPN, per evitare posizionamenti irrealistici basati sulla cronologia e l’account di Google collegato.

Non sottovalutate questo lavoro: fra i millennial, per esempio, quasi il 50% dichiara di aver scoperto un nuovo brand mentre effettuava una ricerca da cellulare.

 

2. Offrire una pianificazione stress-free

 

Quando un viaggiatore inizia a pianificare attivamente il proprio viaggio, la prima cosa che fa è comparare le tariffe, leggere le recensioni di altri viaggiatori e spulciare le foto delle strutture per farsi un’idea della qualità dell’offerta. Non solo, l’utente medio vorrà anche assicurarsi che la destinazione sia raggiungibile con voli comodi e senza troppi cambi, oltre che ricca di attività “local” da svolgere durante il soggiorno.

Si tratta di un momento molto delicato e stressante, con il 69% dei viaggiatori che ha paura di non trovare la soluzione e il prezzo migliore per le proprie vacanze. Nonostante questo, ben l’85% dei viaggiatori è convinto che le informazioni reperite sul cellulare siano preziose per prendere la miglior decisione possibile.

Non siate perciò parchi di informazioni; è importante mantenere un sito ufficiale leggero e semplice da navigare, ma capace di offrire tutte le rassicurazioni del caso per il potenziale ospite. Una sezione sulla destinazione, compresa di trasporti pubblici e collegamenti con i maggiori aeroporti, può aiutare tanto. E per quanto concerne il prezzo, cercate di garantire davvero la tariffa più bassa online.

 

3. Indurre in tentazione

 

Le prenotazioni via mobile, almeno in Italia, per ora non superano quasi mai la soglia del 30% perché gli utenti temono di perdersi informazioni cruciali per strada, come per esempio eventuali tasse locali da pagare al check-out oppure la mancanza di servizi che ritengono fondamentali. Solo il 23% dei consumatori ritiene di poter trovare le stesse informazioni sui propri smartphone come su desktop.

Per eliminare questa frizione, basta offrire politiche di cancellazione molto generose per chi prenota da cellulare, così che premere il tasto “Book now” abbia un peso completamente diverso. È importante anche eliminare più passaggi possibili per la chiusura di una prenotazione, oltre a richiedere lo stretto indispensabile per quanto concerne i dati personali; c’è sempre tempo per concludere la registrazione nei giorni successivi, magari da desktop.

 

4. Viaggiare insieme

 

Lo smartphone è il miglior compagno di viaggio per moltissimi consumatori. Del resto, circa l’85% delle persone decide quali attività fare solo dopo l’arrivo nella destinazione, con nove viaggiatori su dieci che si aspettano sia l’hotel a fornire loro informazioni pertinenti in merito. Dall’orario dei mezzi pubblici ai tassi di cambio, l’ospite si aspetta che la struttura gli fornisca tutte le informazioni di cui ha bisogno.

Ancora meglio se queste informazioni siano facilmente reperibili dal sito ufficiale, rimanendo semplici da leggere e al contempo esaustive. Lasciatevi ispirare nei contenuti dai vostri ospiti: cosa vi chiedono più spesso? Partite nella redazione dei contenuti proprio dalle loro risposte e cercate di costruire una guida utile della destinazione che soppianti le vecchie e care mappe. I risultati vi stupiranno, visto che il 67% dei consumatori si sente più fedele a un brand di viaggio quando è capace di condividere informazioni utili durante il soggiorno.