Marketing Turistico: come far crescere il business dall’estero in hotel
8 Ottobre 2013In un mercato turistico dove il viaggiatore italiano è sempre più colpito dalla crisi e sempre meno disposto a spendere, per molti hotel della Penisola l’unica salvezza restano i turisti stranieri.
Sono tanti gli albergatori che ci chiedono consigli per poter raggiungere nuovi mercati, come la Russia, il Sudamerica e la Cina, ma anche per aumentare la visibilità e farsi trovare da Europei e Statunitensi, da sempre tra i maggiori estimatori del Belpaese. Esistono delle best practice per gli hotel da seguire? Noi vi indichiamo l’ABC per penetrare con efficacia nei mercati esteri e guadagnarvi la vostra fetta di visibilità.
1 – La Traduzione del sito: sembra uno scherzo da ragazzi e invece…
Scegliere in quali lingue tradurre il sito ufficiale dell’hotel è uno degli aspetti più importanti e delicati della vostra strategia di promozione online. Eppure accade spesso che l’hotel consideri le lingue aggiuntive come inutili orpelli oppure, al contrario, che voglia tradurre in dieci lingue l’hotel senza valutare i reali ritorni dell’investimento.
Analizzate dunque in modo oculato in quali lingue vi convenga far tradurre il sito: da una parte sarà utile guardare lo storico delle prenotazioni e verificare con precisione le percentuali di provenienza dei vostri ospiti negli ultimi anni. Dall’altra, questa può essere l’occasione per guadagnare nuova visibilità dove prima non ne avevate.
Come scoprire dove possono nascondersi nuovi turisti interessati a voi? Un utile strumento di valutazione per identificare business qualificato a cui rivolgervi è il Global Market Finder di Google. Inserite la location del vostro hotel, le parole chiave più inerenti, e potrete identificare in quali Paesi si concentra l’interesse per la vostra destinazione.
Facciamo un esempio: mettiamo che possediate un hotel in Maremma e che stiate valutando di investire in una versione russa. In questo caso, come vedete dai risultati di seguito, ancora il traffico dalla Russia non sembra giustificare un investimento, mentre sarebbe più opportuno concentrarsi sull’ottimizzazione e la promozione in tedesco e in italiano.
A proposito di traduzioni, di recente abbiamo visto Google tornare a promuovere uno strumento chiamato Website Translator. In pratica, immettendo un codice fornito da Google all’interno delle pagine del sito, si ottiene una traduzione letterale. Noi ve lo sconsigliamo vivamente anche se gratuito. I risultati, come nel caso del Traduttore di Google, sono ancora molto scarsi.
Chiedete piuttosto alla vostra agenzia di fornirvi una traduzione fatta da un madrelingua, che non sia letterale ma che sappia trasmettere la USP dell’hotel nel modo più naturale possibile nella lingua scelta.
La traduzione, ben fatta e ben ottimizzata, può darvi un notevole vantaggio sui motori di ricerca in lingua.
2 – AdWords e le Campagne Display
Fare Campagne Adwords su Rete di Ricerca in certi Paesi stranieri può rivelarsi estremamente costoso e se la vostra brand reputation non fa scintille, potrebbe non concretizzarsi in un buon ROI. Provate allora con una campagna display ben segmentata:
- Fate campagne su singoli Paesi: solo così potrete verificare dove il vostro hotel può essere più appetibile e vi convenga investire.
- Utilizzate solo banner e annunci testuali rigorosamente nella lingua di destinazione.
- Provate posizionamenti scelti manualmente: che parlino di travel, di viaggi o addirittura dell’Italia o della vostra destinazione specifica. I click potrebbero costarvi di più e le visite potrebbero essere inferiori a quelle portate da una comune campagna display, ma saranno più qualificate.
- Evitate di mischiare i targeting: per esperienza vi confermiamo che è meglio creare campagne separate per “interessi”, “argomenti”, “contestuale” o “posizionamenti”. Mischiare questi metodi riduce notevolmente il traffico e la visibilità.
3 – Facebook Insights & Ads
Se avete una pagina ufficiale per l’hotel su Facebook e avete raccolto un buon numero di fan, analizzatene la composizione in modo da capire se ci sia margine di crescita in certi mercati. Entrate nel dashboard Insights e cliccate su People per visualizzare il Paese di provenienza e la lingua di chi vi segue. Confrontando “Your fans” con i fan “engaged” potreste scoprire di avere opportunità non sfruttate.
Per incentivare la partecipazione e agganciare nuovi utenti dai Paesi più interessanti provate con dei Facebook Ads realizzati nella lingua del Paese in questione e ovviamente targettizzati per aree geografiche specifiche.
4 – OTA
Se in Europa e in USA spopolano Booking.com e Expedia, ci sono Paesi in cui questi non sono i soli portali centrali. Per la Spagna c’è Atrapalo mentre in Cina il maggior fornitore di viaggi online è Ctrip.com. In Russia c’è Oktogo.ru e in India Yatra.com. Ma ci saranno di sicuro anche portali minori, magari specializzati nei viaggi in Italia, dove potreste valutare di fare promozione. Impariamo a sfruttare gli intermediari per ottenere maggior visibilità nei Paesi che ci interessano.
Il proverbio dice: “Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna.” Idem per voi. Se volete che nuovi clienti arrivino in hotel, aprite occhi e orecchie e imparate a muovervi verso i flussi turistici invece di aspettare passivi che qualche ospite finisca casualmente anche nella vostra struttura.