Le OTA tagliano fees e sovrattasse su voli e hotel per acquistare clienti e competitività
3 Giugno 2009Quando gli utenti vogliono prenotare un volo on-line, di solito analizzano e confrontano sulle OTA le tariffe disponibili per il periodo scelto, poi però spesso (si calcola un 31%) prenotano sui portali ufficiali delle compagnie aeree, soprattutto per evitare le “fees” (dai 7 ai 12 dollari a tratta) che sarebbero obbligati a pagare se prenotassero invece direttamente dagli intermediari.
In passato solo Priceline e Hotwire (appartenente al gruppo Expedia Inc.) avevano annullato le fees sui biglietti aerei in modo permanente, mentre la maggior parte delle maggiori OTA le avevano sempre mantenute.
Oggi con l’attuale recessione economica, il bisogno di aumentare quanto più possibile la competitività e la necessità di riconquistare quella fetta di utenti perduta a causa delle “booking fees”, ha spinto molte OTA a cambiare politica.
Proprio in questi ultimi mesi infatti, sia Orbitz, che Travelocity ed Expedia hanno lanciato promozioni con le quali eliminavano le “fees” sui voli aerei.
Secondo quanto dichiarato dalle stesse OTA, queste iniziative hanno dato effettivamente i loro frutti, spingendo sempre più utenti a prenotare voli aerei direttamente sui portali, cosicché Expedia ha deciso di rendere permanente l’eliminazione di queste “fees”.
Togliere le sovrattasse significherà per l’agenzia perdere un’importante fonte di revenue, ma la speranza è che se il volume di prenotazioni aumenta, la perdita di queste entrate sarà in parte bilanciata dalle maggiori commissioni pagate dalle compagnie aeree per vendere attraverso il portale.
Anche le fees sulla cancellazione e il cambio prenotazioni alberghiere annullate da Expedia
Quello che capita sulle OTA per gli aerei, succede anche per ciò che riguarda gli alberghi: la gente compara i prezzi delle strutture sui portali e poi va a prenotare direttamente sul sito ufficiale dell’hotel, questo anche per evitare il pericolo di dover pagare quelle “fees” dovute alle OTA in caso di cancellazione o di cambiamento del soggiorno.
Expedia ha annunciato per questo che eliminerà anche le tasse per la cancellazione o il cambiamento dei soggiorni in albergo, del noleggio auto, delle le crociere e di gran parte dei voli.
I termini di cancellazione di Expedia infatti sono davvero molto alti: 25$ per cancellare o cambiare un soggiorno in hotel, 50$ per le crociere e 25$ per il noleggio macchina se questo fa parte di un pacchetto. Questi poi devono essere sommati ai costi dovuti rispettivamente all’albergo e alle compagnie di crociera e di noleggio auto.
E’ prevedibile che in futuro altri portali seguiranno l’esempio di Expedia, magari eliminando anche le “fees” sul cambio o l’annullamento dei voli aerei, come ha già annunciato Priceline, per tornare a competere con più forza in tutti i settori turistici. Vedremo se gli utenti saranno in questo modo maggiormente invogliati a prenotare sui portali piuttosto che sui siti ufficiali.
Fonte: The Wall Street Journal
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