Nell’era della digitalizzazione, l’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il settore turistico, trasformando il modo in cui i viaggiatori esplorano e prenotano le loro esperienze. La sinergia tra OpenAI e Booking.com illustra questo cambiamento, proponendo un nuovo paradigma [3] nella scoperta e organizzazione dei viaggi e sottolineando il ruolo sempre più influente della tecnologia nell’interazione tra viaggiatore e piattaforme online.
Come evidenziato da Skift [4] e dalla stessa Open AI [5], la collaborazione tra i due colossi è sempre più stretta e mira a trasformare e rendere il processo di scoperta delle destinazioni e prenotazioni più intuitivo e coinvolgente, rischiando di assegnare un ruolo sempre più marginale alle piccole strutture ricettive.
Noi della redazione di BookingBlog vediamo nell’avanzamento delle IA [6] un serio pericolo verso le piccole strutture, a favore di un potenziamento del dominio delle Online Travel Agencies (OTA). Una dipendenza dalle OTA che potrebbe relegare i siti ufficiali degli alberghi in secondo piano, intensificando le sfide per gli albergatori indipendenti e ampliando le disparità nel mercato.
Nuovi modelli e strumenti delle OTA
OpenAI ha permesso a Booking.com di superare le limitazioni dei modelli di ricerca tradizionali, integrando l’apprendimento automatico con i dati proprietari per sviluppare un sistema capace di interpretare l’intento degli utenti. Tale partnership ha portato alla creazione dell’AI Trip Planner, uno strumento che suggerisce destinazioni e itinerari personalizzati.
Questa tecnologia dunque interpreta con precisione l’intento degli utenti, proponendo destinazioni e percorsi personalizzati. Uno strumento che tende a facilitare la pianificazione e arricchisce l’esperienza di ricerca dei viaggiatore, rendendola più interattiva e meno meccanica.
Per arrivare a tale processo di evoluzione, Booking.com ha creato una task force per dare vita al Trip Planner, che sfruttando le infrastrutture esistenti, migliorando il linguaggio e concentrandosi su un rapido sviluppo hanna gettato le basi di un nuovo modello ottimizzato per l’utente.
Booking.com afferma che lo svipullo e la collaborazione con OpenAI è destinata a continuare, con gli obiettivi principali di: maggiore coinvolgimento dell’utente consentire ricerche sempre più rapide diminuire il numero di contatti con l’assistenza aumentare la fiducia nelle prenotazioni con l’utilizzo dell’AI
Colin Jarvis, capo dell’ingegneria distribuita presso OpenAI, evidenzia l’importanza di affrontare con cura il settore dei viaggi, uno dei principali ambiti di ricerca su ChatGPT. Jarvis ha dichiarato “L’intelligenza artificiale non mira a sostituire le agenzie di viaggio, ma a ottimizzare l’esperienza utente”. aggiungendo che “un nuovo team è al lavoro per creare applicazioni che sfruttino l’intelligenza artificiale generativa per migliorare i servizi al consumatore. Così come Booking.com, a sua volta, ha già implementato aggiornamenti significativi come filtri di ricerca avanzati e sintesi di recensioni basate su IA”.
L’evoluzione continua dell’intelligenza artificiale sta trasformando l’esperienza di viaggio, rendendola sempre più personalizzata e autonoma grazie a piattaforme come Booking.com e OpenAI. Tuttavia, cresce la preoccupazione nel settore alberghiero [7] per l’aumento della dipendenza dalle OTA.
Per gli alberghi, il successo in questa nuova era richiederà la modernizzazione dei sistemi, investimenti in contenuti ottimizzati per l’IA e un miglioramento dell’infrastruttura tecnologica, per evitare di essere marginalizzati in un mondo dominato dall’intelligenza artificiale.