La “Ricerca flessibile” di Airbnb promuove i viaggi sostenibili in Europa
7 Novembre 2022Sostenibilità appare il mantra del travel nel 2022, sulla scia delle conseguenze nefaste del turismo di massa sull’ecosistema, che è tornato a respirare solo – ahimè – durante lo stop forzato della pandemia.
Ne è emersa una nuova, solida consapevolezza nei viaggiatori di tutto il mondo che, tornati a spostarsi, scelgono con maggior cura dove, come e in che misura agire per impattare il meno possibile sull’ambiente.
I più grandi player del turismo hanno dovuto – giocoforza – assecondare il trend della sostenibilità: da Booking.com e Expedia a Skyscanner. Lo stesso ha fatto Airbnb, che ha recentemente divulgato in una nota sul sito ufficiale i risultati entusiastici di questo cambio di marcia.
Gli strumenti di Ricerca Flessibile
Nathan Blecharczyk, co-fondatore di Airbnb e Chief Strategy Officer, si sofferma su una prima analisi delle performance degli strumenti di ricerca flessibili lanciati dal brand tra novembre 2021 e maggio 2022.
In particolare le feature “Categorie”, “Sono flessibile” e “Sono (ancora più) flessibile” mirano ad un nuovo modo di cercare viaggi e fornire una soluzione basata sulla tecnologia per il turismo di massa, portando gli ospiti alla scoperta di accomodation e destinazioni lontane dagli hotspot più saturi. Attualmente, circa 1 soggiorno su 20 su Airbnb viene prenotato utilizzando funzionalità di ricerca flessibili
Il nuovo rapporto “Come Airbnb supporta i viaggi sostenibili in Europa” include la prima analisi dell’impatto di questi strumenti di ricerca flessibili sulla dispersione dei viaggi. Il report rivela uno spostamento delle prenotazioni da diverse destinazioni principali a destinazioni meno popolari. Questa tendenza si conferma nonostante una sostanziale ripresa dei modelli di viaggio pre-pandemia.
Di seguito alcune informazioni e punti salienti del report, ripresi anche da Skift:
- Gli ospiti che utilizzano strumenti di ricerca flessibili prenotano meno spesso nelle 20 destinazioni più popolari su Airbnb in Europa (-17,5%) e più spesso nelle comunità meno visitate, classificate al di fuori delle prime 400 destinazioni di Airbnb (+35,5%), rispetto agli ospiti che prenotano tramite ricerca tradizionale sulla piattaforma.
- Gli ospiti che prenotano tramite lo strumento di ricerca flessibile di Airbnb, che offre un’opzione per includere una destinazione senza date precise, hanno anche maggiori probabilità di prenotare al di fuori del 10% delle date più popolari (-7,3%) e hanno maggiori probabilità di prenotare notti nei giorni feriali (+5,7 %).
La ricerca flessibile aiuta anche a reindirizzare gli ospiti a circa 8 miglia più lontano dalla location che inizialmente avevano previsto all’interno delle città, rispetto a coloro che optano per la ricerca tradizionale su Airbnb. Le analisi a livello di quartiere per le città di Amsterdam, Barcellona, Lisbona, Londra, Praga e Roma mostrano un consistente spostamento a favore delle prenotazioni nelle aree periferiche delle città, invece che nei distretti più popolari e frequentati.
“Vogliamo che Airbnb sia parte della soluzione alle sfide associate alla crescita del turismo e che supporti i trend di viaggio sostenibili”, ha affermato Nathan Blecharczyk. “Siamo incoraggiati dalle prime intuizioni sugli impatti della ricerca flessibile, che stanno promuovendo i vantaggi del turismo lontano dagli hotspot affollati. Airbnb continuerà a investire nella crescita della ricerca flessibile per supportare la crescita sostenibile dei viaggi, rendendo più facile per chiunque, ovunque, diventare un host su Airbnb”.
Soluzioni tech-driven per le sfide del turismo in Europa
La ricerca flessibile è l’ultima soluzione basata sulla tecnologia di Airbnb per fronteggiare le sfide associate alla crescita del turismo in Europa e nel mondo:
- Condivisione dei dati – Il City Portal è la piattaforma personalizzata di Airbnb per consentire ai governi di accedere a dati, informazioni e strumenti su Airbnb. Il tool è stato adottato da oltre 300 governi in tutto il mondo, di cui 174 in Europa.
- Riscossione delle tasse – Airbnb ha collaborato con i governi e le autorità fiscali per automatizzare e semplificare il pagamento delle tasse turistiche in Europa e nel mondo. Nuovi dati pubblicati oggi mostrano che le collaborazioni fiscali di Airbnb hanno visto oltre 6 miliardi di dollari di entrate fiscali turistiche raccolte a livello globale, inclusi 573 milioni di dollari (511 milioni di euro) nell’Unione Europea, al 31 agosto 2022.
- Buoni vicini – Airbnb il mese scorso ha annunciato che fornirà sensori di rumore gratuiti agli host in più di 60 Paesi che si integrano con lo strumento di messaggistica della piattaforma e avvisano istantaneamente se il rumore supera un certo livello. Un recente progetto pilota a Praga ha consentito a ospitanti e ospiti di risolvere la totalità di queste segnalazioni acustiche tra di loro, nell’arco di 20 minuti dal rilevamento.
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