Alla ricerca dell’esperienza di viaggio – Nasce Kango, l’aggregatore di recensioni
14 Gennaio 2008Fondato da Yen Lee, ex direttore generale di Yahoo!Travel, Kango è un’applicazione che aggrega ed organizza la miriade di comunità e siti di recensioni turistici presenti nella rete.
La ricerca di viaggio on-line può essere un’attività dispersiva e spesso frustrante; quando un viaggiatore ha bisogno di un aiuto per deciderere dove andare e cosa fare, è costretto ad “andare a caccia” di informazioni attraverso decine di siti diversi. Kango si propone di risolvere il problema…
Secondo uno studio del 2006 commissionato da MSN e condotto da Harris Interactive, circa 3/4 degli adulti intervistati negli Stati Uniti dichiarano di visitare 3 o più siti web durante la pianificazione delle vacanze.
“Il fatto che tre viaggiatori su quattro ripartiscono le loro ricerche on-line attraverso più siti — con alcuni utenti che ne visitano oltre 10 — fa capire l’enorme vantaggio di un unico strumento completo e pieno di funzionalità” ha detto Jim Quilty, vice presidente della sezione “Travel and Tourism” della Harris Interactive.
Più di 20 milioni di recensioni da oltre 1.000 siti web
Come aggregatore di recensioni di viaggio, Kango ha riunito ed analizzato più di 20 milioni di recensioni da oltre 1.000 siti web. Il servizio è basato su un software che analizza il linguaggio naturale e rileva automaticamente termini specifici riferiti ai viaggi per fornire raccomandazioni affidabili e pertinenti sulla base delle esatte esigenze e preferenze dei consumatori.
Questo significa che gli utenti possono ora includere criteri soggettivi come “romantico” o “rilassante” nelle loro ricerche. Per esempio, gli utenti di Kango interessati ad un weekend romantico a Venezia avranno a disposizione risultati diversi su hotel ed attrazioni della location rispetto a quelli che cercano una vacanza per famiglie nella stessa città.
I risultati di ricerca di Kango sono ottenuti attraverso tags e coefficienti di importanza estratti dai pareri aggregati dei siti di viaggio (ad es. “sulla base di 86 pareri da 7 siti diversi, l’Hotel Holiday Inn a Venezia avrà un punteggio di pertinenza di 84% per i weekend romantici”).
Un motore di ricerca per “esperienze di viaggio”
Gli analisti dell’industria sono tutti d’accordo che il settore turismo oggi abbia bisogno di migliorare la sua esperienza di acquisto on-line. Secondo Paul Keung, analista della divisione “ricerca, e-commerce e viaggi” per CIBC World Markets:
La pianificazione di viaggi on-line è basata su una tecnologia costruita per vendere biglietti negli anni Sessanta; una tecnologia che non aiuta i consumatori a trovare qualcosa di più rispetto a prezzi e disponibilità. L’approccio basato su keyword dei motori di ricerca non è sufficiente quando i consumatori acquistano in base all’esperienza di viaggio desiderata. Kango è la naturale evoluzione per il turismo on-line perché i viaggiatori sono affamati di informazioni e raccomandazioni che siano complete, affidabili e coerenti. Quando la ricerca di viaggio si è spostato on-line, i primi aggregatori sono stati agenzie come Expedia. Poi sono nate le comunità ed i siti di recensioni, che hanno reso possibile condividere e consultare giudizi e consigli di viaggio. Kango offre una lista di hotel, attività e recensioni provenienti da tutto il Web; sarà molto più semplice decidere dove andare e cosa prenotare
Visita il sito: www.kango.com
Fonti:
Hotel Marketing
Commento da marco — 14 Gennaio 2008, alle ore 18:11
Domanda: cos’è, secondo te, che spinge un utente/viaggiatore a mettersi sulla tastiera dopo essere tornato da un viaggio per creare e pubblicare una recensione utile a qualcun’altro?
Potrebbe funzionare attivamente anche in Italia oppure, il fatto che qui ognuno si preoccupa solo del proprio orticello potrebbe bloccare l’evoluzione di questo utilizzo della rete?
Se dovessi far partire un progetto del genere (che prevede la creazione di contenuti da parte degli utenti relativamente al settore turismo), penseresti a degli incentivi per far intervenire l’utenza, oppure lasceresti che l’animo da user generated content faccia la sua parte?
Ciao, Alessio, ti saluto!
Marco
Commento da alessio — 14 Gennaio 2008, alle ore 19:23
Ciao Marco…
Qualche mese fa abbiamo cominciato a progettare un nostro portale di destinazione per Firenze, e sul problema che hai posto abbiamo discusso e fatto ricerche a lungo.
Considera che solo l’1% di utenti di comunità come TripAdvisor fa parte di quegli utenti “attivi” che partecipano e creano i contenuti del sito (principalmente scrivendo le recensioni).
In Italia non credo sia tanto un problema di chiusura mentale e relativo orticello, quanto più semplicemente di
» base critica di utenti in generale
» base critica di “utenti esperti di Internet” che trovino normale partecipare, commentare, iscriversi a discussioni…che siano insomma più abituati a vedere Internet come una comunità in cui si discute e ci si aiuta nelle scambio di informazioni.
Questa ipotesi “regge” anche quando si considera che forum o blog italiani dedicati al SEO (e che quindi hanno lettori forzatamente “esperti di Internet”) hanno molti meno problemi di partecipazione rispetto a forum dedicati ad argomenti meno da geek come turismo e viaggi… (si dice “geek”, vero? non vado forte nello slang)
___
Assolutamente da non dimenticare anche che le nuove iniziative “Web 2.0″ internazionali che nascono quasi ogni settimana sono sorrette da investimenti on-line per ora impensabili nel nostro paese. Questi investimenti vengono utilizzati per creare un volume di traffico che garantisca a sua volta investimenti pubblicitari e renda consistente quell’ 1% di utenti che determinano il successo o il fallimento di queste iniziative “User Generated”.
Un traffico di 45.000 utenti nel primo mese è un volume abbastanza normale per questo tipo di iniziative. Prima di pensare di far partire un progetto del genere…ci penserei sinceramente più di 2 volte…
Saluti e grazie del contributo!
Commento da Natalia — 15 Gennaio 2008, alle ore 01:08
Che spinge a un viaggiatore a publicare su esperienze? Non è quello il senso di tutto blog, sitio web, dire, comunicare all´altri tutto ció che po fare meggiore la tua vita.
Oggi, quando hai bisogno di informazione la prima cosa che fai, é navegare su internet. en turismo é lo stesso, vai su internet o magari le fai la domanda a qualcuno che a viaggiato, aspetando di aiudarti a fare la scelta giusta.
penso che con il tempo tutti noi, avremo bisogno di comunicare sulla web, sopra tutto quelli nati in la revoluzione di Internet.
Ciao, ti saluto, Natalia
(me dispiace mio italiano, sto imparando da poco tempo)
Commento da lorenzo — 15 Gennaio 2008, alle ore 10:25
Ciao Natalia,
Tutto quello che hai detto è giustissimo, e sicuramente la prossima generazione, anche in Italia, sarà molto più attiva in rete e consapevole delle potenzialità di comunicazione di Internet…
Il problema al momento è che, mentre cerchi informazioni nel “mondo reale” pretendi in qualche modo di conoscere la persona che ti da un consiglio, su TripAdvisor e su Internet in generale tendiamo a prendere per oro colato qualsiasi recensione/suggerimento/informazione senza preoccuparci di “chi ha detto cosa e perché” (che invece, sempre nel “mondo reale”, è uno dei filtri cognitivi più importanti)…
no pedir disculpas por su italiano, o me voy a pedir disculpas por mi español 🙂
Saluti
Lorenzo
Commento da marco — 16 Gennaio 2008, alle ore 12:43
Grazie della risposta.
Peccato, però, avevo un bel progettino in saccoccia! 😛
Commento da Gudrun — 17 Gennaio 2008, alle ore 20:10
Thank you for posting the information about Kango, I enjoyed reading your blog and would like to add your blog to our travel blog search tool. Please let me how I can contact you directly.
Cheers,
Commento da alessio — 18 Gennaio 2008, alle ore 19:00
Hello Gudrun,
I just sent you an e-mail so you can contact us directly. As I wrote, I’m really pleased to know you read Booking Blog, and I hope you’ll continue to do so!
Kind regards,
Alessio
Commento da flavio — 19 Gennaio 2008, alle ore 15:54
Le recensioni e le esperienze degli altri le prenderei con le pinze. Non si tratta solo di onestá ma anche di “personalitá e gusti dell’autore”. Ho incontrato gente che “odia l’Australia” e “ama la riviera Romagnola”, tutto il contrario di ció che succede a me. E allora? Non é bello ció che é bello ma é bello ció che piace? Non mi fiderei neanche troppo dei commenti di altri su i pro e i contro di una struttura alberghiera o dei servizi turistici perché tutto é da mettere in relazione al grado di serietá ed esperienza dell’autore. Nelle recensioni si mescolano turisti, viaggiatori, ricercatori e -attenzione!_ professionisti camuffati da ingenui turisti, i quali decanteranno le qualitá del proprio business.