L’Italia vista dai turisti: scompaiono le specificità e la crescita va a rilento
18 Luglio 2014Mettici il Veneto, il Trentino e la Lombardia. Aggiungi il Lazio e la Toscana e una spolverata di Campania, Sicilia, Valle d’Aosta, Sardegna e Liguria. Questa è l’Italia vista dagli occhi dei turisti: una realtà dominata dalle grandi città della cultura dove molte delle specificità regionali scompaiono.
Le ultime stime confermano sia il primato delle città culturali come meta del turismo in Italia, sia la crescita lenta della nostra destinazione. Anche a causa di servizi ed ospitalità scadenti.
L’Italia deformata: alcune regioni scompaiono dai radar dei turisti
- Emblematica è la cartina dell’Italia stilata in base alle preferenze espresse dai turisti nel 2012, come riporta un articolo della scorsa settimana pubblicato dal Corriere.it:
- Roma resta in testa alle città più visitate (scelta soprattutto da Russi, Francesi, Spagnoli e Americani)
- Il Veneto ha raggiunto il record dei turisti nel 2012 con oltre 40 milioni di presenze: Venezia, Verona e Lago di Garda in testa.
- Milano è al terzo posto delle città preferite, soprattutto per lo shopping, prediletto dai turisti degli Emirati Arabi
- Firenze e la Toscana al quarto posto (amate soprattutto da Americani e Spagnoli)
- Immancabile la Campania, la prima regione più visitata del Sud Italia con Napoli, Sorrento, Capri, la costiera amalfitana e sorrentina e, ovviamente, Pompei ed Ercolano
- Sardegna: nel 2012 contava il 30% degli arrivi complessivi, soprattutto da Germania, Francia, Inghilterra e Nord Europa.
Purtroppo lo studio non è accompagnato da un confronto con i dati dal 2013 ma è facile supporre che lo scorso anno le cose non siano molto cambiate. Al di là dei numeri, è interessante rilevare come agli occhi degli stranieri l’Italia sia sostanzialmente quella degli scenari da cartolina e dei luoghi della cultura, del cibo o della moda.
In questo quadro scompaiono tante splendide specificità dell’Italia, come l’Umbria, l’Abruzzo, le Marche, il Molise, la Basilicata e la Calabria (vedi la cartina di seguito).
Anche se c’è da dire che gli ultimi anni hanno visto emergere pure nuove tendenze:
- Cinque Terre: tra le destinazioni preferite dei “nuovi” Cinesi, ovvero quelli che viaggiano in modo indipendente e non seguono più i tour preconfezionati, ci sono anche le Cinque Terre in Liguria.
- Nozze in Puglia: sarà un caso, ma dopo un matrimonio della soap opera Beautiful organizzato in Puglia e dopo le fastose nozze di Justin Timberlake a Borgo Egnazia, è stato un boom di matrimoni vip in Puglia. Ora sono Arabi e Indiani a selezionare la destinazione per i loro matrimoni in grande.
Tra i luoghi più condivisi su Pinterest anche l’Italia
I social danno ragione a queste stime: secondo Mashable, nella top 30 dei luoghi più “pinnati” su Pinterest, troviamo:
- Taormina al nono posto
- Venezia al decimo posto
- Roma al dodicesimo posto
- Firenze al ventottesimo
Perché la decrescita? Colpa dell’ospitalità?
Inutile ripassare a memoria i desolanti dati sul Turismo in Italia e sulla sua perdita di competitività.
Dati già visti, percentuali che non si schiodano. Per avere un’idea aggiornata delle cose c’è un interessante articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera dove si racconta un’Italia piuttosto a rilento.
Un’Italia che non mette a frutto il più alto numero di siti patrimonio Unesco, se guardiamo alla quota sempre più bassa di turisti stranieri in Italia:
(passa il mouse sull’immagine per ingrandire)
L’articolo uscì alla vigilia della presentazione dello Studio di Italiadecide sul futuro del Turismo in Italia, che ha toccato tutte le note dolenti della situazione pur individuando delle vie d’uscita.
Da una parte sarà certamente colpa delle Istituzioni, che non hanno mai voluto considerare seriamente l’idea di investire sul Turismo come fonte di crescita economica.
Ci sarà di mezzo anche la scarsa cura e manutenzione dei nostri Beni Culturali (basti ricordare i continui crolli a Pompei ripresi dai TG internazionali).
Ma tra i colpevoli ci sarebbero anche gli operatori:
“Troppi bidoni ai turisti, troppi disservizi, troppa scortesia verso chi viene a trovarci. Come se tutto ci fosse dovuto in quanto «Paese più bello del mondo».”
“Le potenzialità sono enormi – scrive Stella – Ma come vengono trattati, gli ospiti? Siamo onesti: così così. Se non proprio malamente. Al punto di spingere moltissimi visitatori, spaventati dai prezzi, ad andare a dormire fuori mano.”
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