Intervista a Zoover: le recensioni false? Molte sono scritte da albergatori
2 Dicembre 2009Al BTO di Firenze abbiamo incontrato Michele Aggiato, Country Manager di Zoover Italia, e ne abbiamo approfittato per rivolgergli alcune domande sulla spinosa questione delle recensioni false sui social network.
In un primo momento le nostre intenzioni erano di capire in che modo Zoover si differenzi da TripAdvisor nel tutelare le strutture alberghiere contro le dichiarazioni diffamatorie di clienti che magari non hanno mai nemmeno soggiornato negli alberghi recensiti, ma l’intervista ha preso tutta un’altra piega.
Aggiato infatti ci ha rivelato che su Zoover il problema delle false reviews riguarda sempre più spesso gli albergatori piuttosto che gli utenti: il team di Zoover ha calcolato che in media un buon 13% dei commenti scritti ogni 2 mesi, sono testimonianze spudoratamente fasulle degli albergatori, a lungo andare fortemente dannose e controproducenti per la struttura stessa.
E per quanto riguarda gli utenti scorretti? Per adesso ogni recensione viene letta e valutata e quando risultano più dubbie si richiede all’utente di dare prova concreta del suo soggiorno.
Presto però, promette Aggiato, questi casi dovrebbero andare scomparendo da soli grazie al nuovo social network in cantiere MyZoover, (già attivo in Olanda ma presto anche in Italia) che attraverso un meccanismo di votazione reciproca delle recensioni, responsabilizzerà i viaggiatori e li spingerà a scrivere commenti migliori e sempre più attendibili.
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Commento da borghe — 3 Dicembre 2009, alle ore 14:50
E’ il problema delle recensioni false al contrario.. non sono più i viaggiatori a lasciare falsi commenti ma gli stessi albergatori, per alzare il proprio ranking o abbassare quello della concorrenza…
Mi sono appena laureato in Economia e Gestione delle Reti presso l’ università Cà Foscari di Venezia con una tesi sul Travel 2.0 e ho scoperto come intervengono i diversi portali.. per esempio, TravelPost dovrebbe contattare singolarmente ogni utente dopo una recensione mentre Boo registra gli indirizzi IP.. Zoover e Trivago invece richiedono una prova dell’ avvenuto soggiorno nel caso in cui la recensione appaia sospetta… secondo voi quel è il metodo migliore?
Commento da marghe — 3 Dicembre 2009, alle ore 14:59
Ciao Borghe, benvenuto su Booking Blog…
hai sollevato un quesito molto interessante. Personalmente credo che contattare ogni utente uno per uno sia veramente impensabile quando iniziano ad esserci certe quantità di commenti (es. TripAdvisor), e comunque è un’iniziativa senza dubbio molto apprezzabile per garantire la serietà del mezzo.
Forse un mix ben ponderato dei vari strumenti permetterebbe un monitoraggio più preciso… ma dubito che si raggiungerà mai la perfezione!
Commento da zerozerosette — 3 Dicembre 2009, alle ore 16:31
Ciao Borghe, benvenuto anche da parte mia
molto interessante il tuo intervento.
Non se se un metodo chiuso e di controllo possa contribuire, se mi metto al posto di un utente che ci dona il suo tempo lasciando una valutazione – valido per l’albergo se sincero, sia positivo o negativo – e poi se ti vengono con sospetti dal portale io come utente mi sentirei un po molesto; poi penso che i commenti falsi si notino ( il commento falso generalmente è contrastante con i commenti veri )e certo ci vuole una maturità nell’ingeniera sociale per saper distinguerli, ma prima o poi penso che anche l’utente finale la svilupperà e non baderà a commenti palesemente inseriti dalla concorrenza o peggio dalla stessa struttura.
Poi magari ci vorrebbe un atteggiamento delle reception al check out
di sentire più al clienti in quanto alla valutazione del soggiorno per
tentare di correggere eventuali disservizi subito, tentando di fidelizzare il cliente piuttosto che lasciarlo andare via con la rabbia e la voglia di vendetta virtuale.
saluti da Cremona
Commento da borghe — 3 Dicembre 2009, alle ore 16:43
Ciao Marghe!
Grazie per l’ accoglienza!
Dubito anch’io che si raggiunga la perfezione ma un miglioramento è possibile… forse anche i deterrenti di TripAdvisor (bollino sull’ home page dell’ hotel) hanno avuto un certo ruolo… forse ance un cambio di mentalità che ha spinto molti operatori su piani più etici ha contribuito a migliorare la situazione.. ci sono talmente tanti fattori!
Commento da borghe — 3 Dicembre 2009, alle ore 17:12
Ciao zerozerosette…
scusa se non ti ho ringraziato subito per l’ accoglienza ma devo aver avuto qualche problema di asincronia con la pubblicazione dei post..
Cmq non credo che i viaggiatori amino dire in faccia quello che pensano, credo che per loro sia più facile scrivere su TripAdvisor.. O meglio, possono anche dire le cose anche quando si trovano nella struttura ma non sarebbero del tutto reali e veritiere.. Attraverso i siti di recensioni si sentono “coperti e protetti” diciamo dallo schermo e meno esposti…
Commento da zerozerosette — 3 Dicembre 2009, alle ore 18:13
ciao Borghe,
Io credo che questa “mania” di non essere diretti per evitare di confrontarsi,è molto negativa ed appartiene solo
alle nuove generazioni superinformaticodipendenti.
Un semplice confronto può solo portare a risolvere un problema tramutando una esperienza negativa in positiva o pensando nel peggior scenario, confermando il disservizio e la nostra esperienza negativa.
Purtroppo il mondo scorre verso quel tipo di comunicazione, anche se abbiamo il nostro interlocutore a 5 cm preferiamo “proteggerci” dal niente dietro uno schermo…manca coraggio?
saluti
Commento da AllaDolceVita — 3 Dicembre 2009, alle ore 18:27
Buonasera a tutte e tutti,
è un po’ che mancavo sul blog, ma se si parla di Tipadvisor-Expedia è sempre un piacere commentare…
Caro Borghe , benvenuto nel blog e benvenuto nella discussione sui portali di recensioni…o meglio, definiamoli per ciò che sono: portali “specchietto per le allodole”, per pilotare le prenotazioni.
Vista la tua preparazione universitaria, e augurandomi un po’ di oggettività , oggi cosa molto rara , visto i tanti interessi in gioco da più parti, che si presentano come soggetti disinteressati, ma che invece, “ruspano nel torbido” come e quanto Expedia, tramite Tripadvisor, ti invito a focalizzare l’attenzione su alcuni punti che di seguito cito , invitandoti ad esprimere la tua opinione.
Visto che hai approfondito il travel 2.0, che è una pantomima di ciò che dovrebbe essere il vero web 2.0, generato LIBERAMENTE dagli utenti nella piena responsabilità di ciò che affermano, Tripadvisor ( e qualsiasi altro portale ) che non esegue quei controlli pedissequi sui contenuti pubblicati, millanta di offrire contenuti veritieri senza averne i diritti, allo scopo di pilotare slealmente il ricchissimo mercato delle prenotazioni turistiche via internet!
Tripadvisor pubblica sulla pagina diffamatoria, illegale ( e lo fa vigliaccamente ) “Recensioni di cui ti puoi fidare”, pur consentendo l’anonimato di chi scrive, pur NON garantendo e certificando che lo/la scrivente abbia veramente soggiornato, e che il relato sia effettivamente confacente all’accaduto ( cosa difficile da fare, ma ancora più pericolosa se chi scrive può rimanere in anonimato!).
Le recensioni, oltre a poter essere false, è impossibile definirle, ipso facto , imparziali.
L’imparzialità è data da un filmato su un avvenimento o da una registrazione completa su una conversazione…tutto il resto rimane una relazione, una cronaca, un riassunto, una sintesi che, per natura stessa, sono filtrate dal soggetto relante.
Se poi il soggetto in questione ha un sentimento di rivalsa, di vendetta, di giustizialismo o di porre in essere tutti quegli atti di concorrenza sleale e fraudolenta , protetti dallo scudo dell’anonimato…poco importa se la fonte sia un viaggiatore poco onesto, un concorrente sleale o un cyber vandalo prezzolato per creare danni ( hacker pilotati ), l’effetto finale sarà sempre lo stesso, danni enormi per la struttura bersaglio posta abusivamente al centro del fuoco da Expedia –Tripadvisor o da tutti quegli altri portalucoli che listano abusivamente le strutture senza chiedere il permesso ai titolari.
E questa è la casistica di chi è diffamato…poi c’è quella degli autoreferenziali che falsano il mercato pubblicandosi recensioni false e positive…insomma un vero teatrino degno di un cartone animato proiettato al cinema di paperopoli!!!
Ad Expadia-Tripadvisor, così come a tutti gli altri portali che sono recensiti e pubblicati anche su questo blog, non interessa assolutamente e minimamente pubblicare una fonte informativa VERA e CERTIFICATA ( come dovrebbe fare un editore serio ed onesto ), quanto invece sono interessati a creare una illusione di verità che ha l’unico scopo strumentale, di pilotare e veicolare le prenotazioni su quelle strutture o quei grandi gruppi che pagano le migliori percentuali sul valore della prenotazione andata a buon fine.
Un socio occulto dei gestori e proprietari di strutture turistiche, che pretende una parte dei guadagni che nella maggior parte dei casi sono sudati e meritati tramite lavoro onesto ed amorevole in contrapposizione a questa politica bieca e ed ignobile del ricatto mascherato con la pubblicazione di informazione non controllata e verificata.
Se un soggetto vuole fregiarsi di pubblicare notizie REALI, che aiutino l’utente a scegliere LIBERAMENTE la struttura per le proprie vacanza, DEVE e RIPETO DEVE certificare la fonte ed il contenuto di ciò che pubblica.
Tutti coloro che non fanno ciò, non possono essere credibili e devono essere colpiti per evitare che continuino a fare danni e a limitare la libera e leale concorrenza.
Per Marghe: ritenendo impensabile un controllo su tutte le recensioni proposte dagli scriventi, allora inizi a pensare che tutto ciò che non è controllato è equiparato ad una falsità ….quanto del contenuto di Tripadvisor è stato controllato? Lei lo sa? Siccome Tripadvisor ed Expedia non rispondono, perché si vuole continuare a dare credibilità a questo sito ?
Per 007: …senti mi dici dove hai comprato la sfera di cristallo per distinguere i commenti falsi da quelli veri?! 🙂
Caro Borghe , hai citato l’etica….secondo me nel dizionario di Expedia-Tripadvisor questo termine non ha definizione …compresi tutti i portali che stanno tentando di scimmiottare questo modello di attività senza porre in essere comportamenti chiari e trasparenti per pubblicare informazioni vere e certificate.
PS il Sig. Aggiato ancora non ci ha fatto sapere in cosa Zoover si differenzia da Expedia-Tripadvisor…ma è sempre il benvenuto a farci conoscere la sua opinione ufficiale.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da zerozerosette — 3 Dicembre 2009, alle ore 19:22
Alla Dolce Vita,
in linea di massima concordo con quello che hai scritto, per i commenti tarocchi a volte sono molto palesi…poi se non sono palesi vuol dire che concordano con la linea generale di tutti i commenti che riceve la struttura
forse si potrebbe verficare l’identita con il metodo di ebay che a grosso modo funziona, telegramma, sms, non deterrà tutti i falsi autori ma magari una parte
saludos
Commento da Michele Aggiato — 3 Dicembre 2009, alle ore 23:16
Ringrazio Marghe e il Team di BookingBlog per l’intervista e per la pubblicazione. E’ un piacere leggere che esista un approccio differenziato all’argomento.
Commento da borghe — 4 Dicembre 2009, alle ore 12:54
Io credo che commenti fasulli esistano ed esisteranno sempre.. è da capire se il loro numero è talmente “importante” da stravolgere il sentire comune nei confronto di una struttura… bisogna cioè vedere la quota delle recensioni fasulle sul totale…
Ma TripAdvisor non potrebbe assegnare ad ogni hotel iscritto (cioè tutti) un codice settimanale da consegnare ai clienti al momento del check out per lasciare una recensione? Questo codice potrebbe appunto durare pochi giorni/una settimana… Le recensioni sarebbero confermate dal codice e TripAdvisor avrebbe un filo diretto con tutti gli albergatori… dico un’ assurdità?
Commento da riccardofracassi — 4 Dicembre 2009, alle ore 13:34
@ borghe
In merito a questa tua frase “commenti fasulli esistono ed esisteranno sempre” non puoi che trovarmi d’accordo.
Ci sono poi dei modi in cui PAGANDO ottieni delle bellissime recensioni su riviste specializzate sotto forma di redazionali – per esempio conde nast, travel +leisure, etc
Per anni puoi esibire il loro articolo come trofeo!!
Commento da palingenius — 4 Dicembre 2009, alle ore 16:16
Inoltre c’e’ un ulteriore problema: la strumentalizzazione sia degli utenti che degli albergatori da parte di chi tira le fila dietro le quinte: http://www.casaleggio.it/organizzazione/gli-influencer.php
Commento da aldo — 5 Dicembre 2009, alle ore 11:18
Se Zoover ha la certezza che un albergatore si è scritto una recensione da solo basterebbe evidenziarlo sul portale con una dicitura tipo “questa recensione è falsa ed è stata scritta dallo stesso albergatore”, figura di merda e pubblicità negativa assicurata, in aggiunta l’hotel andrebbe per questo penalizzato. Per quelle scritte dai clienti sarebbe sufficiente che un albergatore potesse replicare ben evidente sul portale che si tratta di una recensione falsa (cosa non possibile su Tripadvor, per esempio) e fino a quando il cliente non dimostra al portale di aver veramente soggiornato in quell’hotel la recensione negativa andrebbe tolta o perlomeno evidenziata come sospetta e non dovrebbe provocare alcun effetto sulla classifica. Il problema è che questi portali difficilmente accettano d’inserire elementi che possano inficiarne la credibilità, se navighi in un portale pieno di recensioni segnalate come di albergatori, sub judice, contestate, ti viene da pensare che è una buffonata e passi oltre. Mi dispiace invece che nel nuovo portale di Fedealberghi manchi del tutto la possibilità per gli ospiti di pubblicare commenti, è stata persa un’ottima occasione.
Commento da borghe — 5 Dicembre 2009, alle ore 12:47
Almento TripAdvisor lascia agli albergatori la possibilità di replicare alle recensioni.. in questo modo possono contestare commenti falsi o che contengono falsità.. io stesso mi sono trovato nella situazione di essere “costretto” a replicare a una recensione di una persona che a quanto pare aveva soggiornato davvero da me ma riportava dati del tutto errati (prezzi piscina per esempio..). Ad ogni modo bisognerebbe sempre replicare ad ogni recensione positiva o negativa che sia, e comprendere i propri punti di forza e di debolezza… Tripasvisor ha aggiuntoi da poco questa funzionalità che secondo me è fondamentale per aumentare il livello di credibilità del sistema e di fiducia dell’ albergatore nei confronti di Tripadvisor stesso..
Commento da aldo — 5 Dicembre 2009, alle ore 15:18
Sì, puoi replicare ma rispettando le loro linee editoriali. E poi affermano che non sono responsabili di quello che viene pubblicato, mi pare una contraddizione. Se voglio replicare che la recensione è falsa e quella che l’ha scritta è un farabutto dovrei poterlo fare, assumendomene la responsabilità, se qualcuno me lo impedisce allora questo qualcuno dovrebbe rispondere anche delle diffamazioni che tramite lui sono pubblicate sul mio conto.
Commento da AllaDolceVita — 5 Dicembre 2009, alle ore 23:40
Salve a tutte e tutti.
Per 007: ma non è che la tua è una licenza di ….uccidere la verità?!? : -)
Mi sorge questo dubbio perché tu scrivi: “i commenti tarocchi a volte sono molto palesi…poi se non sono palesi vuol dire che concordano con la linea generale di tutti i commenti che riceve la struttura”
….toc-toc…buongiorno!!!!! Ma di che cosa stiamo parlando?!?!
Quello che tu definisci tarocco io lo identifico come un FALSO!
Chi avrebbe interesse, se non un ingordo di protagonismo mediatico, a pubblicarsi recensioni positive se ha già la VETRINA ( sul circo ) di Expedia-Tripadvisor, piena e traboccante di recensioni sfavillanti e paradisiache?!….eh?!
Chi scrive il falso, lo fa per cambiare una immagine proiettata da ciò che è già pubblicato.
Si pubblica per diffamare chi ha successo e si pubblica per far scalare e minimizzare le recensioni negative!
E tutto ciò Expedia-Tripadvisor lo consente tramite l’anonimato degli scriventi e NON attuando controlli e verifiche serie. TUTTO QUI!
Per Il Sig. Aggiato amministratore di Zoover: lei ringrazi i redattori e continui a non rispondere in che cosa si differenzia il suo portale da Expedia-Tripadvisor….ma se continuasse in tal silenzio, non vorrei che iniziasse ad ingenerare fondati dubbi sulla natura del servizio che offre.
Comunque ci si trova sempre qui e se volesse esprimersi è il benvenuto!
Per Borghe: anche lei è giunto al nodo….quanto di ciò che Expedia-Tripadvisor pubblica non corrisponde al vero!? Perché oramai è palese: pubblicano tutto, sia recensioni autentiche che falsi.
Un altro problema che potrebbe presentarsi al suo pettine potrebbe essere anche il concetto di imparzialità che Expedia-Tripadvisor ha sbandierato per anni…che ne pensa?
L’ipotesi che propone per controllare e confermare ciò che si va a pubblicare è sicuramente degna di nota e fra tutte quelle lette, sicuramente la più adatta a raggiungere lo scopo, ma ….purtroppo ….Expedia-Tripadvisor non la accetterà mai , perché significherebbe:
1) iniziare a lavorare onestamente ( cosa che a guardare la condotta di questi 6 anni, si sono visti bene dal fare, anche solo non rispondendo alle lecite domande poste e non concedendo la possibilità di conoscere chi scrive calunnie, offese, falsità e diffamazioni ).
2) perdere una quota di mercato enorme e non poter sfruttare l’arma della diffamazione per screditare la concorrenza e orientare le prenotazioni verso le strutture ed i gruppi che pagano di più!
…non le sembrano ragioni concrete?! Senza citarne altre che avrò il piacere di condividere in futuro…
Se si volesse veramente offrire un sistema AFFIDABILE, STIMABILE, ed EQUO, sarebbe sufficiente rendere trasparente la procedura ed allora si avrebbe la certezza che lo scrivente abbia soggiornato presso la struttura, sarebbe riconoscibile e non anonimo e si offrirebbe il vero primo strumento INDIPENDENTE di informazione…ma siamo anni luce da ciò!
Una recensione di per sé non potrà MAI essere imparziale, fatto per il quale chiunque si approcci a questo mercato deve letteralmente scordarsi di utilizzare questo concetto!
Per Paligenius: L’influenzatore , in questo caso, è Expedia via Tripadvisor, tramite un’azione “professionale”svolta da una squadra coordinata di apparenti soggetti e giornalisti indipendenti, che hanno prodotto notizie idilliache su questo nuovo “dono divino” di Tripadvisor , a tutti i viaggiatori del pianeta.
Storia mestamente , per loro, finita nel ridicolo e nella vergogna, visto che circa un anno fa, è scoppiata la bomba ( cioè è emersa la verità su Expedia-Tripadvisor ),
Per Aldo: hai centrato il punto! Se Tripadvisor-Expedia iniziasse a lavorare seriamente, punendo i “furbetti”, e pubblicando solo ciò che è verificato, tutto il modello, così come è impostato, crollerebbe come un castello di carte costruito sulla sabbia, avvicinata dall’onda della verità.
Sono d’accordo con te che Federalberghi, ad oggi, sembra aver perso questa splendida occasione di mostrare come le cose si debbano fare.
Mi auguro che possano riprendere in considerazione questa opportunità ed applicarla in trasparenza e libera concorrenza, portando un buon esempio e guadagnando in credibilità…elemento pregevole che valorizzerebbe in maniera inequiparata il sito che, offrirebbe informazioni vere e certificate sulle strutture turistiche.
Per Borghe ( sono in liena con il Sig. Aldo): la falsa possibilità di poter rispondere a recensioni , false, non vere, diffamatorie, oltraggiose e provocatorie è l’elemento base su cui ruota la logica del pettegolezzo incontrollato, garantito da Expedia.Tripadvisor.
…e poi a quanto scrive…avrebbe potuto smontare quella recensione spcificando, al fantomatico “team di Tripadvisor”, che quella persona non conosceva nemmeno la struttura che pretendeva di commentare …vale a dire che la sua recensione era falsa…ma evidentemente questa “ipotetica” costrizione a rispondere è un buon esempio di come Tripadvisor-Expedia è “buona “ con i gestori…
…vabbè…
Rispondere ad una recensione deve avere come limite “solamente” l’educazione, il buon senso ed il rispetto verso le regole di buona convivenza e condivisione dello spazio DEMOCRATICO…limiti che Expedia-Tripadvisor si è vista bene dal “rafforzare” con obblighi che impediscono la LIBERA ESPRESSIONE…è una dittatura mediatica sic et sempliciter.
Provi a scrivere sotto un commento falso, diffamatorio, imparziale :” tutto quello che è scritto non corrisponde a verità. Per le calunnie e offese pubblicate , agiremo nella appropriata sede legale.”
…secondo lei lo pubblicheranno?
Ma anche senza essere così perentori: “ ciò che è qui pubblicato non corrisponde alla verità. Saremo lieti di ospitarla per la sua prossima vacanza a patto che sia in grado di relare oggettivamente gli accadimenti ed i particolari di cui ha ampiamente scritto in questa sua recensione.
Le specifico che….e via a descrivere e discorrere sul come, quando e perché”
Chi scrive recensioni può scrivere tutto, mentre noi gestori delle strutture abbiamo il bavaglio!
Che ne pensa, Sig. Borghe?
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 6 Dicembre 2009, alle ore 01:33
il problema è insito nella difficoltà/dispendiosità del controllo,
il miglior controllo sarebbe una controprova del soggiorno, ad esempio una fattura, ma immaginate voi tripadvisor che ci chiede la fattura del soggiorno e noi che la mandiamo via scanner per il nostro soggiorno, la perdita di tempo a far tutto questo rende impossibile la situazione;
adesso:
1) gli indirizzi ip si possono taroccare, e comunque gli albergatori hanno amici sparsi in tutto il mondo.
2)zoover e trivago richiedono una prova del soggiorno e l’albergatore se vuole farsi la recensione falsa si puo anche fare da se la prova del soggiorno,
3) travel post mi contatta singolarmente e ovviamente se io sono amico dell’albergatore fingo di esserci stato,
insomma se uno vuole FREGARE i sistemi li FREGA.
il punto è che nelle community non puoi mettere il BAVAGLIO, quindi per quanto l’albergatore, il competitor o chi si voglia possa immettere contenuti FALSI, o per meglio dire VEROSIMILI ma non REALI, ci sarà sempre un utente VERO che scriverà VERITA’ e tale verità passa in maniera incensurabile.
Inoltre i social network travel 2.0 hanno il loro potere nel numero, nella massa, quindi la verità esce sempre fuori e le strutture trovano naturalmente il loro posto nelle liste di gradimento.
Aggiungo che per quando si possano creare filtri ci sarà sempre l’albergatore che FREGA ma per quanto FREGA se la sua struttura non è meritevole VIENE FUORI.
S.
Commento da sfarinel — 6 Dicembre 2009, alle ore 13:47
x Stefano,
credo che tu abbia portato l’attenzione sulla vera questione delle recensioni false.
I sistemi di raccolta di recensioni sono TUTTI fregabili, incluso quelli delle OTA (come ho scritto in precedenti post c’è più di un albergatore che si autoprenota sui portali e ci paga pure la commissione pur di poter lasciare una recensione positiva)
Peraltro il problema si manifesta in diversi settori e non solo quello turistico (dai libri, ai software, all’elettronica di consumo,ecc).
Come dici tu però, la verità viene fuori ed eventuali recensioni false non possono certo imbavagliare quelle vere ed autentiche lasciate da utenti veri che hanno realmente soggiornato e condividono la loro personale esperienza con il resto della community.
x AllaDolceVita
I tuoi ragionamenti sono densi di spunti interessanti e meritevoli di discussione ma non condivido questa tua crociata anti Tipadvisor & Co ecc. soprattutto nei modi. Dai di arrogante a TA ma anche te non scherzi mica.
Mi piacerebbe se venisse affrontato il problema delle recensioni sui social network in senso ampio e non solo riferito a Trip Advisor e soprattutto (almeno per una volta) senza tirare in ballo Expedia (propretaria di TA solo da 2004) con le sue presunte manipolazioni occulte da grande fratello atte a stravolgere il mercato e a penalizzare i poveri albergatori onesti (ma quando dichiari con assoluta certezza queste cose che prove hai??).
Concentriamoci per una volta solo sulle recensioni online (indistintamente su Social network e OTA)
In pratica, cosa suggerisci di fare per rendere ASSOLUTAMENTE VERE TUTTE le recensioni che vengono pubblicate? Quale sistema dovrebbero adottare i social network turistici (non solo TA ma le altre centianaia di siti sparsi in tutto il mondo) per certificare in modo assolutamente inconfutabile:
1) Che a lasciare la recensione non è un albergatore o una persona incaricata da essa
2) Che chi lascia la recensione abbia effettivamente soggiornato in hotel
3) Che, in fase di registrazione la persona abbia fornito le sue VERE generalità
Ritieni possa esserci un sistema sicuro ed infallibile al 100%?
Ritieni che la prova di soggiorno possa in qualche modo impedire agli albergatori disonesti di lasciarsi recensioni false?
Pensi davvero che sarebbe possibile richiedere a tutti la conferma del soggiorno (autentica)?
E credi che sarebbe difficile produrre una conferma prenotazione contraffatta o qualsiasi altra prova di soggiorno da esibire in forma digitale?
Per quanto riguarda il problema della tutela da parte dell’albergatore da recensioni false e diffamatorie pubblicate su un Social Network,cosa suggeriresti di fare?
Per quello che mi risulta i casi sono davvero pochissimi ma ovviamente non ho certo la casistica completa ma solo un quadro che mi sono fatto sentendo le esperienze di centinaia di albergatori.
In alcuni di questi casi è bastato segnalarlo argomentando bene i fatti per far rimuovere la recensione.
Non sempre è così facile ma se l’hotel lavora bene e riceve con regolarità recensioni autentiche l’impatto della recensione falsa sarà piuttosto basso (la media praticamente non cambia) e limitato nel tempo (appena arrivano nuove recensioni, quella falsa sarà sempre meno visibile).
Aspetto con ansia le tue risposte che sono certo non mancheranno (certamente taglienti ma sempre apprezzate).
Sergio
Commento da Duccio Innocenti — 6 Dicembre 2009, alle ore 15:47
il web 2.0 è la vera unica garanzia di trasparenza per la brand reputation.
se lavori bene 1001 utenti parleranno bene di te su TA e su svariate fonti come blog, forum, CGM, social network, foto e video sharing… insomma faranno passaparola senza nemmeno accorgersene e tantomeno l’Hotel potrà avere una situazione chiara di ciò che il mondo dice di esso.
Con questi nuovi software che analizzano proprio tali aspetti ci stiamo avvicinando ma siamo ben lontani ancora.
L’unica vera possibilità è di offrire un servizio ed un ospitalità sopra le attese per innescare il meccanismo di cui sopra (ovviamente anche la variabile prezzo contribuisce molto a creare attesa):
cosa possibile per molti Hotel ma non per tutti.
Chi invece si ostina a prendersela con TA & Co. secondo me sta mungendo la vacca sollevandola (consentitemi la battuta) perchè anche se riuscisse a farsi cancellare dai loro indici, non riusciranno mai a farsi cancellare dal web 2.0.
Sarebbe molto interessante fare una statistica di quanti albergatori sono pro e quanti contro TA per poi incorciare questo dato in termini di rating e posizionamento e mi sento di dire che ne vedremmo delle belle; i peggio reputati vorrebbero abolire il web 2.0, internet, le connessioni veloci ecc. per non far parlare di loro ed i più riconosciuti sarebbero ben lieti di essere visibili “all around the web 2.0”.
Commento da Michele Aggiato — 7 Dicembre 2009, alle ore 12:37
Grazie Duccio e Sergio per i vostri commenti: non avrei potuto essere più chiaro ed esauriente.
@aldo: perché dovremmo penalizzare un albergatore o chi per lui pubblica recensioni? Dal momento che lo fa non rispettando le regole del web 2.0, si penalizza da solo.
Come ho detto nell’intervista, credo molto nella community e quindi in my-zoover, dove la credibilità del contenuti sarà anche determinata dall’autorevolezza di chi scrive.
Commento da web copywriter — 7 Dicembre 2009, alle ore 13:36
Complimenti per la discussione che è scaturita dal post!
Se mi è concesso vorrei dire la mia su Tripadvisor&Co. Premesso che sono di parte, in quanto sono sia un fedele utente di Tripadvisor e della community che un inserzionista soddisfatto del traffico che acquisto su Tripadvisor, ritengo che questa tipologia di travel social network abbia davvero rivoluzionato (e migliorato!) tutto il settore del travel.
Parlando dal punto di vista di un agente di viaggio, capovolgere lo schema del flusso informativo (da unidirezionale e opaco a plurale e trasparente) ha finalmente dato ai viaggiatori l’importanza che meritano.
Da questo non si può prescindere, anche in presenza di recesioni false: le recensioni false non possono minare questa “conquista”, ovvero non possiamo buttare via il bambino con l’acqua sporca.
Come mi riportano molte agenzie viaggi tradizionali, i clienti ora entrano in agenzie con le stampe delle reviews di TA. Spesso sono più informati degli agenti di viaggio stessi e sanno che cosa vogliono. In altre parole siamo in presenza di un’evoluzione senza precedenti, a cui tutta la filiera dovrà adeguarsi.
Per quanto concerne il tema delle recensioni false, si tratta di un problema reale che può costituire un’ingiustizia ed un danno economico concreto per un albergatore.
Tuttavia, avere la certezza che i clienti abbiano soggiornato effettivamente non solo è impossibile, ma esula dai fini di Tripadvisor, poichè il sito non vuole essere un ente che certifica la bontà degli hotel in maniera oggettiva, ma è “solo” una community che facilita la recensione degli hotel da parte degli utenti.
Per quanto concerne la parzialità delle reviews, mi pare del tutto ovvio che non si possa in alcun modo parlare di oggettività: per definizione sono e devono essere parziali, soggettive, personali. E’ del tutto ovvio che un businessman ha esigenze diverse e un indice di valutazione diverso rispetto, per esempio, a quelli di una coppia di ventenni. Le reviews saranno diverse ma entrambi legittime. Non solo: utenti che provengono da nazioni diverse hanno indici di valutazione diversi, pertanto un albergo che ha molta clientela estera potrebbe avere valutazioni diverse rispetto ad un hotel equivalente con clientela italiana.
Per quanto riguarda le recensioni false scritte dagli albergatori, qui si tratta di un problema atavico: cercare di manipolare il sistema è quasi normale in un mercato altamente competitivo come il travel. Del resto, non ci si affida ad agenzie SEO che cercano di manipolare il ranking dei siti su Google? Oppure non si cerca di regalare soggiorni a giornalisti per ricevere visibilità sulle testate in cui scrivono? Mi sembra pertanto “umano” (anche se poco etico e MOOOLTO rischioso) che gli albergatori si autorecensiscano, così come che incentivino i loro clienti a scrivere recensioni in cambio di notti extra o regalie varie.
Questo però non mina la qualità di TA in modo drastico come molti vogliono fare apparire: scrivere recensioni false è un rischio, sia di essere scoperti sia di scrivere cose non corrispondenti al vero, con la conseguenza di ottenere recensioni di smentita piene di livore.
Altro elemento di discussione secondo me è il ranking di TA: vedo molti albergatori ossessionati dal ranking della loro città, quando invece penso che le pagine di ranking siano quelle che influiscono meno nelle decisioni degli utenti. Secondo me la stragrande maggioranza dei viaggiatori cerca informazioni sulle strutture che hanno trovato su altre fonti, non su TA. Almeno questa è la mia valutazione, e mi piacerebbe leggere le vostre.
Per quanto riguarda infine la manipolazione del ranking operata da TA-Expedia, di cui peraltro non ne sono così sicuro, anche qui non mi sembra il caso di gridare allo scandalo: Kelkoo, Booking.com, Expedia, Venere et similia ordinano tutti i loro risultati per pertinenza, che altro non significa che un ordinamento per percentuale di commissione dal più alto al più basso. In altre parole l’ordinamento di default è quello con la marginalità più alta, così come il negozio sotto casa tende a vendere prodotti dove guadagna di più rispetto a quelli dove guadagna di meno.
Perchè non dovrebbe farlo anche TA? Questo inficia sul suo valore?
Grazie a tutti
Francesco
Commento da Giglio Bianco — 7 Dicembre 2009, alle ore 23:46
Gentili signori ora ve ne dico un’altra. E se a diffamarti è TRIPADVISOR?
Dunque noi abbiamo una piccola struttura e lo ammetto, stupidamente, abbiamo sempre contato solo sulla pubblicità gratuita di Tripadvisor (e ce ne siamo sempre agevolati per circa 4 anni siamo sempre stati dalla 1 alla 3 posizione). il 3 novembre il nostro B&B è stato TRASLOCATO senza avviso alla 18 posizione! Abbiamo pensato che si trattasse di un errore e cerchiamo di contattare Tripadvisor ma nulla… dopo centinaia (GIURO CENTINAIA) di mail a Tripadvisor a Expedia a venere e via così, finalmente ci risponde un gentilissimo giornalista (mi pare di Expedia) che ci chiede di tradurre tutte le nostre rimostranze e che lui avrebbe trovato il modo di contattare chi di dovere. Il giorno stesso c arriva una mail da un tal ERIC che ci comunica che siamo sospettati di FRODE, in poche parole ci sospettano di scrivere recensioni a nostro favore!A parte che la cosa mi sembra alquanto cretina, visto che siamo sempre nelle primissime posizioni e che ci accusano non di avere scritto recensioni false per arrivare alle prime posizioni, ma così a caso a quanto pare nel mese di settembre e/o ottobre (si vede che a noi le ferie fanno male!!!). Ci mobilitiamo subito e scriviamo a tutti ma proprio a tutti i nostri clienti dell’ultimo anno e questi a loro volta con tanto di nome, cognome, numero di telefono replicano a TRipadvisor che è assurdo tale comportamento.
Fantastico, ecco che arriva una mail di ERIC (Tripadvisor) che ci dice che in effetti hanno visto che siamo onesti e che non hanno intenzione di agire contro di noi ma che…. CI TERRANNO D’OCCHIO!!! A parte questa forma di terrore… diciamo va be… Orami è passato un mese, abbiamo ricevuto altre 15 recensioni, abbiamo se non la più alta una delle più alte medie (99 recensioni di cui 92 eccellenti e 7 molto buono) ma stiamo li… al 18 posto!
A conclusione di ciò dico primo come si permettono di fare accuse del genere, non ci sono prove (adducono la questione del IP… bravi, complimenti i mii ospiti usano il computer del B&B e talvolta dell’ufficio)
Seconda cosa da circa 3 settimane non si degnano di rispondere (è veramente assurdo!!)
Terza cosa adducono ad un range di qualificazione dato liberamente dai turisti … ma se non ti attieni tu freghi i turisti!
In poche parole noi abbiamo perso la visibilità!!! Totalmente!!!
Siamo stati anche alla BTO (ma per favore!!!!) lo avrei strozzato il sig, Tripadvisor!
Che dobbiamo fare? A chi chiedere?
BOOOOO
Commento da Duccio Innocenti — 8 Dicembre 2009, alle ore 11:45
@Giglio Bianco
sicurmante è spiacevole quanto accaduto ma dobbiamo pensare che loro non hanno nessun motivo di farti un danno in termini di visibilità/posizionamento.
Il controllo dell’IP è uno dei sistemi che hanno per difendersi dalle recensioni false (metodo non infallibile) e consiglio di fare molta attenzione a questo aspetto che può provocare danni enormi, come come nel tuo caso, dove loro hanno dedotto tramite i loro sistemi automatici che tanti e troppi commenti arrivavano dallo stesso IP (quello del tuo hotel) e quindi non potevano essere contenuti spontanei cioè affidabili.
Senza dubbio te sei in buona fede ma tantissimi simpatici albergatori hanno un brutto vizio… e loro si devono pur difendere nell’interesse della qualità del loro servizio spesso messo in discussione.
Commento da aldo — 8 Dicembre 2009, alle ore 11:57
Sto cercando di scrivere la mia da due giorni ma senza riuscirvi, spero che stavolta vada meglio. Scusate ma mi pare davvero troppo comodo che i portali che decidono di fare business con le recensioni degli hotel lo possano fare come cavolo gli pare senza dover rendere conto a nessuno dei loro errori e inefficienze perché così vuole il web2, sta a vedere che in questo mondo l’unico servizio che si può criticare fino alla diffamazione è quello dell’ospitalità, gli altri si possono fare anche con i piedi e bisogna stare muti. Tripadvisor non mette semplicemente a disposizione un mezzo che usano altri, ha delle linee editoriali da rispettare, fa contenuto, classifiche, determina successo od insuccesso di certe imprese a danno di altre. Il post di Giglio Bianco è illuminante, potrete anche pensare machisenefrega si arrangerà ma non è così, è una vergogna. E’ così indecente chiedere che sia organizzato in modo da impedire abusi ? E’ così indecenti chiedere che impedisca la pubblicazione di contenuti anonimi ? possibile che non posso sapere nome e cognome della persona che scrive falsamente su un sito visitato da milioni di persone che ha trovato degli scarafaggi in stanza, trattandosi di calunnia, ossia di un reato ? mica è il Far West, le regole che valgono nella vita reale per tutti i cittadini dovrebbero valere anche nel web, a maggior ragione quando parliamo di multinazionali che hanno mezzi finanziari pazzeschi e che sfruttano certe dinamiche per fare soldi a palate. Secondo voi, se mettessi in piedi un portale dove utenti anonimi pubblicassero recensioni rigorosamente sulle prestazioni professionali di notai, avvocati, dottori, etc etc e replicassi alle rimostranze degli interessati che possono replicare sul sito ma solo seguendo le linee editoriali che impongo io, dopo quanti decimi di secondi arrivano polizia postale, finanza e carabinieri a chiudermi tutto ?
Commento da aldo — 8 Dicembre 2009, alle ore 11:59
scusate ripetizioni varie ma ho scritto di getto, nella parte finale dopo rigorosamente manca “anonime”
Commento da aldo — 8 Dicembre 2009, alle ore 12:22
@aldo: perché dovremmo penalizzare un albergatore o chi per lui pubblica recensioni?
per non premiare i furbi, per garantire l’autenticità del vostro servizio e soprattutto la vostra professionalità : raccogliere falsità e trasformarle in verità assolute da mostrare al mondo non mi pare il massimo della vita.
Commento da Anto4444 — 8 Dicembre 2009, alle ore 12:45
Se posso aggiungere un piccolo (forse) nuovo argomento è quello delle liste hotel su TA che spesso sono piene di residence e B&B.
Giglio bianco suppongo che si stia lamentando della sua nuova posizione ma immagino che sia pubblicato sulla lista degli hotel della sua zona pur essendo un BB.. quindi anche questo è scorretto da parte di TA e di chi ci sta dietro.
Dovrebbero controllare meglio le loro liste e poi ovviamente tutti i commenti che (come apprendo dal dibattito sopra) possono essere in un senso e nell’altro distorcenti.
Commento da riccardofracassi — 8 Dicembre 2009, alle ore 15:16
@giglio bianco
Mi dispiace per quello che ti è successo, ma se i tuoi commenti sono buoni, non ti devi preoccupare del numero di ranking che ti attribuisce TA
Ad ogni modo, nella policy di TA è esplicitamente indicato che i clienti devono lasciare il loro commento una volta arrivati a casa – sollecitarli per scriverli dal pc dell’hotel non sarebbe consentito. Tuttavia questa pratica è assai diffusa, specialmente nelle srutture più piccole, e pertanto ci sarebbero molto altri hotel e B&b che dovrebbero essere declassati se questo principio valesse per tutti. Se ti senti danneggiato dall’applicazione di questa regola, pretendi che sia applicata per tutti.
Commento da aldo — 8 Dicembre 2009, alle ore 18:41
Il Giglio Bianco è 18a nella categoria B&B di Firenze. Anto44 ha ragione tenendo però presente che ci sono anche molti hotel che sono inseriti nella categoria B&B, sarebbe interessante capire a chi si può attribuire la responsabilità di questa confusione. La butto lì, a Tripadvisor o è anche questa è lesa maestà ? vorrei precisare che nessuno qui è contrario al web 2 o alle recensioni degli ospiti, anzi, è il contrario, però credo sia sensato pretendere serietà e professionalità da parte di tutti. Se permettete il concetto “cosa volete che sia una recensione falsa” non esiste al mondo, parliamo del lavoro delle persone, o devo pensare che se apro un blog scrivendo delle falsità riguardo la vostra professionalità state buoni perchè tanto è il web2 e prima o poi qualcuno scriverà scriverà delle belle cose compensando ? se permettete ne dubito. Un’altra domanda : potrebbe uscire un giornale in edicola pieno di recensioni in forma anonima su ristoranti e hotel senza che qualcuno ne sia responsabile per il contenuto ? E la risposta, che è scontata, vi sembra così assurda ? Ecco, forse si potrebbe cominciare da qui.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 9 Dicembre 2009, alle ore 12:06
@gigliobianco
1) non fare usare il pc del tuo bb o dell’ufficio per le recensioni “A conclusione di ciò dico primo come si permettono di fare accuse del genere, non ci sono prove (adducono la questione del IP… bravi, complimenti i mii ospiti usano il computer del B&B e talvolta dell’ufficio)” tripadvisor giustamente ti tana l’ip, dillo ai tuoi clienti di non farlo da li.
2) a tutti gli scriventi al blog, azione di marketing, gliela mettiamo una recensioni al giglio bianco, a 5 palle! io parto!
S.
Commento da riccardofracassi — 9 Dicembre 2009, alle ore 15:52
@ Stefano
2) …a proposito di recensioni false!!!
Commento da Duccio Innocenti — 9 Dicembre 2009, alle ore 19:00
@Stefano
2) …w le recensioni spontanee … 🙂
Commento da aldo — 9 Dicembre 2009, alle ore 19:28
e se poi grazie al loro filtro micidiale ci beccano tutti e lo sbattono al 30° posto ? 🙂
Commento da AllaDolceVita — 10 Dicembre 2009, alle ore 01:11
Buonasera a tutte e tutti,
è un piacere constatare che inzia ad esserci CONSAPEVOLEZZA….alla faccia di chi agisce per intorbidire le acque e soprattutto, alla faccia dei gestori di Expedia-Tripadvisor!
Tanto per sfatare il mito della “crociata” esclusiva nei confronti di Expedia-Tripadvisor…
Mi rivolgo prima al Sig. Aggiato amministratore di Zoover: caro Lei, io non ho alcunché nei confronti della sua persona. Io le ho posto delle comande ben precise, alle quali Lei non ha risposto e si è sbrigato a troncare ulteriori contatti nonostante abbia pubblicato, senza chiedere permessi e liberatorie, gli estremi della struttura che gestisco.
Una domanda che raggruppa tutte quelle che le ho posto ( se non le ricordasse, sarà mia cura riepilogarle in uno dei prossimi interventi ) è questa: in che cosa si differenzia strutturalmente e funzionalmente Zoover da Expedia-Tripadvisor?
Così a prima vista sembrerebbe, e mi corregga se sbagliassi, che Zoover offre la possibilità, a chiunque, di rilasciare recensioni su strutture listate anche e soprattutto all’insaputa dei titolari e dei gestori, “regalando”, al contempo, la possibilità di prenotare QUALSIASI struttura turistica nella stessa area di interesse del potenziale turista, tramite motori di prenotazioni con i quali ha siglato accordi di spartizione della provvigione scaturente dalla prenotazione andata a buon fine…
Visto che il dialogo è aperto, e questa è una ipotesi meritevole di analisi, la invito a condividere la sua opinione.
Chiaramente tutto ciò che si analizza e di cui si chiede contezza vale per tutti quei portali e siti che si spacciano per web 2.0 al solo scopo di entrare nel grande affare delle prenotazioni turistiche!
Caro illustrissimo e pregiatissimo Dott. Tiribocchi, nonostante lei sia un professionista del settore turistico, mi fa specie che scriva di “difficoltà/dispendiosità” nel trovare una soluzione a questo problema REALE e TANGIBILE, quando Expedia, per mezzo di Tripadvisor, sta macinando UTILI, e sottolineo UTILI PULITI per MILIARDI di DOLLARI l’anno!!!!
…tra l’altro, mi auguro che sia chiara la differenza fra Utile inteso come differenza di ricavi-costi che poi “dovrebbero” essere tassati per configurare quello che si chiama utile netto…
Ma lei cosa sta facendo?! L’alfiere dell’intrallazzo a tutti i costi?!?! Starà mica intendendo che se un sistema è fallibile, allora tanto vale non porre limiti, non fare controlli, non penalizzare i furbi e non valorizzare i meritevoli?!?!
…perché, per una volta le chiedo di essere un po’ più oggettivo e realista…secondo lei Expedia-Tripadvisor sta ponendo in essere ciò che ho sopra scritto?!
A mala pena sta controllando gli indirizzi IP che abbiamo constatato tutti essere un elemento non affidabile!
Non le sorge il lecito dubbio che tutta questa grandissima e segretissima tecnologia messa a punto con algoritmi esadimensionali, per scovare le recensioni fasulle, non sia altro che il controllo dell’indirizzo IP?!?
Riesce a toccare con mano la pochezza tecnologica in primis, di conseguenza quella morale ( illudere la stessa comunità che gli ha DONATO fiducia ) e per finire quella sociale ed aziendale ( considerando il mercato un territorio di conquista dove sbaragliare la concorrenza con meccanismi biechi, vigliacchi e vili ) ?
Se fosse un ammiratore di Machiavelli, come io lo sono, potrebbe essere tentato dallo sbandierare che “il fine giustifica i mezzi”…ma non banalizziamo questo alto concetto di strategia militare che ha l’obiettivo di primeggiare su avversari di pari bravura e valenza…quando invece ad applicarlo è il forte con i tantissimi piccoli e deboli , allora stiamo trattando di vigliacchi.
Ed il vigliacco è colui che colpisce e fugge, è colui che si nasconde e non si fa trovare e non rispetta alcuna regola…lei ha l’indirizzo e la sede legale di Tripadvisor in Italia?!
Per finire, caro Dott. Tiribocchi: il problema che lei continua a vedere di fronte al suo campo visivo … mi permetta, un po’ limitato in questo frangente… è di non considerare le recensioni PARZIALI, FALSE, NON VERITIERE prodotte da anonimi che hanno l’unico scopo di colpire!
E da queste, cosa dovrebbe venire “FUORI”, secondo la sua visione basata sulla teoria dei grandi numeri?!
…una reazione CERTA: la pubblicazione di recensioni false generate facilmente anche dagli albergatori e gestori per riproteggersi contro tutto ciò!
Che ne pensa…forse un sistema che sia più trasparente, potrebbe giovare a tutti?!
…e non scordi una cosa…dietro ai numeri ci sono le persone!
Vengo a Lei caro Sig. Farinelli…mi appresto a risponderle solo se si eviterà di censurare e limitare i contenuti dei miei interventi, dei quali non ho mai nascosto la paternità e la responsabilità a differenza di questi “social network” , come vuole chiamarli Lei.
Mi addita di essere arrogante, perché?
Sono oltre 4 anni che chiedo spiegazioni e pongo domande alle quali nessuno di Expedia-Tripadvisor ha mai voluto rispondere, a fronte del fatto che stanno continuando a diffamare la struttura che gestisco con falsità pubblicate senza aver espletato alcun controllo e soprattutto senza aver richiesto ed ottenuto il permesso a pubblicare i dati della struttura.
Mi sembra cha il suo concetto di arroganza possa essere più adatto ad Expedia-Tripadvisor…o anche qui , secondo lei, è “leggermente lacunoso”, ma un cotal grande rappresentante del 2.0 merita di poter chiudere occhi, orecchie, naso, bocca e quant’altro consenta di esprimere “altro”!?
Tra l’altro, ricordo che le 12 domande che ho riportato in vari interventi su questo blog, erano diventate oggetto della sua attenzione e che si fece carico , come ambasciatore , di porle ai suo canali preferenziali a Expedia-Tripadvisor…ha mai ricevuto risposta?
…no perché se mai avessero deciso di confrontarsi…la famosa CONSAPEVOLEZZA di cui riferivo nell’incipit della presente , sarebbe ancora più forte e diffusa.
Parliamo di recensioni VERE…un bel valore….un aiuto a chi deve scegliere la struttura dove trascorrere le vacanze…una bella pubblicità per chi lavora bene… uno stimolo a migliorare per chi lavora approssimativamente e senza amore…di questo dovremmo poter discorrere e non della competizione fra contenuti falsi e veri generati dal 2.0
…come se si trattasse di una competizione ad armi pari….
E’ questo il vero fulcro del problema…concedere le stesse opportunità di generare e pubblicare falsità come se fossero verità!
Caro Farinelli: le regole dovrebbero servir ad incentivare queste ultime a discapito delle falsità.
Allora perché non si agisce in modo da ELIMINARE L’ANONIMITA’ degli/delle scriventi?
Allora perché non si consente la raccolta delle recensioni SOLAMENTE a coloro che hanno portato a buon fine una prenotazione tramite un portale accreditato?
UNA VERITA’ inconfutabile: le recensioni non se l’è inventate Expedia-Tripadvisor!!!!
Esistono da tempo immemore e sono state offerte da portali seri ed agenzie in-linea che lavoravano con il criterio della tracciabilità della prenotazione e certificando, che ciò che pubblicavano, era relativo a prenotazioni andate a buon fine!
Non mi imbastisca che ci sono gli albergatori che si pagano la commissione pur di lasciarsi una recensione falsa…sarebbero sempre INFINITAMENTE MINORI di quello che sta accadendo adesso tramite Expedia-Tripadvisor.
Invito Lei come ho fatto con il Dott Tiribocchi ad ampliare “l’angolo visivo” e prendere in considerazione tutte le casistiche di falso pubblicate su Expedia-Tripadvisor…non solo quelle degli albergatori gestori che manipolano la loro immagine scaturente da ciò che è pubblicato su Tripadvisor-Expedia.
Sembra quasi, per Lei, che tutto il mondo giri attorno ad Expedia-Tripadvisor…ma mi spiace smentirla non è così, altrimenti io avrei dovuto chiudere i battenti da quando hanno pubblicato le falsità sulla mia struttura e non hanno pubblicato, invece giudizi veri e positivi.
Invece di porre domande su cosa si potrebbe fare per rendere migliore Tripadvisor-Expedia ( missione impossibile vista la struttura e la strategia cristallizzata e disonesta ), Le suggerirei, vista la sua professionalità e competenza nel settore turistico, di citare quelle realtà più piccole , ma oneste, che lavorano facendo tutti i controlli che si necessita, eliminando l’anonimato e consentendo le recensioni solo a chi ha effettuato una prenotazione tramite loro stessi.
…provi a concentrarsi su questa ultima frase …è proprio l’ingordigia di Expedia-Tripadvisor a non voler lavorare in tal senso, ad aver creato questo mostro ingannatore e manipolatore della verità e limitante la libera concorrenza.
Lei mi chiede le prove delle mie affermazioni…la invito rileggere con calma tutto ciò che ho scritto sul blog che gestisce, e se avesse ancora dubbi per cortesia contatti la COMITAS, FEDERALBERGHI , TURISMO& CONSIGLI e faccia una rapida ricerca su google inserendo come parole chiave: tripadvisor fake, tripadvisor illegal, Expedia illegal, expedia fake e con un po’ di fantasia potrà trovare tanto di quel materiale che le fugherà parecchi dubbi!
Per quanto riguarda la sua esperienza di “limitatissimi casi” , se ritenesse opportuno condividerne i numeri , magari ci aiuterebbe a pensar che il problema è più piccolo di ciò che sembra…certo non come un neo su un elefante africano!
Lei Sfarinelli scrive: “In alcuni di questi casi è bastato segnalarlo argomentando bene i fatti per far rimuovere la recensione.
Non sempre è così facile ma se l’hotel lavora bene e riceve con regolarità recensioni autentiche l’impatto della recensione falsa sarà piuttosto basso (la media praticamente non cambia) e limitato nel tempo (appena arrivano nuove recensioni, quella falsa sarà sempre meno visibile).”
Io sto tentando di ottenere risposte ed azioni da oltre 4 anni…ce l’ha lei la bacchettina magica!?
Continua a dare per scontato che un hotel o altra struttura turistica VOGLIA essere presente su Tripadvisor-Expedia…ma si sbaglia!
Per il Sig. Innocenti
Lei scrive: “il web 2.0 è la vera unica garanzia di trasparenza per la brand reputation.”
….quando il 2.0 è libero e non manipolato…concorda?!
Le propongo una considerazione generica: quando il “moderatore” agisce sia silentemente, che evidentemente per, “ordinare” ed filtrare ciò che pubblica, senza volere, e senza essere in grado di verificare e controllare ciò che sta pubblicando, ma SPACCIANDOLO, abusivamente, per vero ed imparziale per vincere e conquistare la fiducia del mercato , allora commette una truffa allo scopo di generare extra-profitto che altrimenti non sarebbe stato in grado di generare competendo lealmente nel mercato.
Mi scriva in che cosa questa ipotesi non incontra la fattispecie analizzata!
Vuole veramente conoscere quanti albergatori e gestori di strutture turistiche sono avversi “alla mucca” di cui parlava?!?!…per cortesia esplori i canali già suggeriti al suo collega Sig. Farinelli e potrà avere una dimensione GLOBALE di ciò che sta avvenendo.
Per il Sig. Web Copywriter…lo sa che mi ha veramente tentato dal risponderle passo-passo, ma poi…ho constatato il lavoro che svolge, e mi sono reso conto che, l’unica cosa opaca sono le idee sulla trasparenza di Expedia-Tripadvisor…hahaha…si tedia, eh! Mica se la sarà presa?! : -)
Per Giglio Bianco. Mi spiace la vostra situazione ma questo è da interpretarsi come un segno di enorme debolezza degli amministratori gestori di Expedia-Tripadvisor!
Stanno entrando nel panico e non sanno più come arginare il mostro che hanno creato e come nei migliori film di guerra, disperati dal non poter distinguere il “nemico” stanno sparando all’impazzata a tutto ciò che si muove…
Si stanno autofagocitando perché incapaci di cambiare stare al passo con ciò che viene realmente richiesto dal mercato: la verità!
…e pensare che io glielo scrivo da fine 2004…poveri c*********!
Per il Sig. Aldo: ricordo qualche confronto non concorde in passato, ma con apprezzamento noto la sua presa di posizione e l’analisi lucida che ha fatto di alcuni aspetti e, chiaramente, concordo con Lei.
Prendo spunto per ribadire che la vera indecenza è continuare ad avallare sistemi nati bucati e artatamente congeniati per ingannare e limitare la libera concorrenza.
Concordo in pieno con l’appunto fatto al Sig. Aggiato di Zoover e mi allineo, sottolineando che la sanzione è una conseguenza in danno del trasgressore, che serve da esempio e rafforza il principio di rispetto degli altri e delle regole che sostengono il sistema.
Non agendo si avalla il comportamento del furbo e si diventa complici dell’illecito.
Per finire vorrei far notare che gli errori di inserimento delle varie strutture nelle categoria distintive avvengono per due ragioni:
1) perché Expedia-Tripadvisor ha listato abusivamente tutte le strutture senza venire a conoscenza della natura delle stesse
2) e la volontà di non fare chiarezza e mettere in ordine il contenuto ( abusivo) dell’archivio, consente una più facile gestione del “pilotaggio” del traffico delle prenotazioni ( per esempio cerco un B&B o un residance e mi trovo le offerte di hotels e/o viceversa …e non ci vuole uno scienziato per capirlo è sufficiente guardare qualsiasi pagina di Tripadvisor dove sono listate le ALTERNATIVE prenotabili con la distanza in metri da quella che si sta analizzando su ciò che si spaccia come “ Recensioni di cui ti puoi fidare”!!!…).
Mi congedo ringraziando tutte/i coloro che hanno letto e leggeranno su qusto blog tutti i punti di vista espressi, conscio e speranzoso che la consapevolezza ed il rispetto per chi lavora onestamente , faccia distinguere chi merita da chi si vuole approfittare.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da SuperPanno — 10 Dicembre 2009, alle ore 14:34
Salve a tutti,
Sono daccordo con molte cose espresse da molti di voi ma la cosa che a mio avviso deve cambiare piu’ di tutto per cercare di limitare il fenomeno delle fasle recensione è l’atteggiamento dei portali stessi nei confronti degli alberghi piuttosto che nei confronti del cliente…
Parlo da albergatore che ha una media su Booking di 8,4 quindi non male, ma nonostante questo mi sento sempre in balia dei clienti (non tutti carini ed in buona fede) nonostante l’impegno da parte nostra. Il punto è che quando qualcuno scrive delle corbellerie oppure esprime un opinione partendo da presupposti assolutamente sbagliate, Booking risponde che in nome della trasparenza i commenti saranno comunque lasciati… Questa non è trasparenza!
Nella mia esperienza di possessore di B&B prima e di alberghi 2 e 3 stelle dopo ne ho lette di tutti i colori: B&B criticati perchè non avevano una reception attiva 24 ore e alberghi 2 stelle criticati perchè non avevano servizi da 4 stelle. Alberghi con medie dell’8,5 criticati per rapporto qualità /prezzo non buoni da parte di clienti che avevano soggiornato in doppia a 58 euro a notte ecc ecc ecc ecc potrei andare avanti ore…
La verità è che i clienti scrivono spesso e volentieri con molta leggerezza e superficialità non essendo particolarmente rilevante per la loro vita quello che scrivono… peccato che per noi invece conta davvero tanto!
Il problema delle false recensioni ci sarà sempre fin tanto che i portali non daranno la possibilità agli albergatori di replicare e fin quando in nome di una fantomatica trasparenza non verranno filtrati i commenti palesemente errati e ingiustamente maligni…
Io rifletterei su questo piuttosto che su un albergatore che cerca di difendere giustamente il suo lavoro…
Se poi un Hotel ha tutti 4 bè allora è tutta un’altra storia!
Saluti
Commento da Anto4444 — 10 Dicembre 2009, alle ore 14:49
Aldo la responsabilità per conto mio è sempre di TA, sarà lui che dovrà controllare che le liste di hotel siano fatte solo di hotel come quelle di B&B siano solo di B&B..
Commento da aldo — 10 Dicembre 2009, alle ore 19:21
A me piace molto Booking.com come portale ma la decisione di non permettere la risposta alle strutture è inconcepibile, la risposta servirebbe a rendere ancor più comprensibile la critica inquadrandola nel giusto contesto. Può capitare che un cliente non legga le istruzioni in camera e scriva come commento che non ci sono canali stranieri alla tv quando magari ce ne sono 500 a disposizione, basterebbe poter controbattere con due righe con la verità e si eviterebbe che un potenziale cliente legga quella recensione e non prenoti proprio per quel motivo.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 10 Dicembre 2009, alle ore 22:06
@SuperPanno
per la segnalazione delle reviews sospette/ingiuste booking.com ha un reparto dedicato presso la casella reviews@booking.com
i portali non contemplano il botta e risposta, lo fanno poichè gli costa molto come gestione del monitoraggio delle risposte, per questo hanno deciso di lasciare X TUTTI solo il commento dell’ospite.
S.
Commento da Giglio Bianco — 11 Dicembre 2009, alle ore 10:06
vi ringraziamo per la solidarietà MA NON VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE NESSUNA RECENSIONE!!!
SAREBBE UN CONTROSENSO A QUANTO STIAMO DENUNCIANDO!!!!!
Pertanto ci dissociamo a qualunque tipo di recensione che vediamo sul nostro TA di ospiti che non sono stati presso la nostra struttura.
Inoltre vorremmo precisare che noi siamo INSERITI NELLA CATEGORIA B&B come tali siamo. Ci farebbe invece piacere poter costituire un movimento che abbia la possibilità di poter comunicare con TA.
GRAZIE ANCORA PER LA SOLIDARIETA’
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 11 Dicembre 2009, alle ore 10:37
errata corrige su provocazione lanciata:
a tutti quelli del blog, andiamo a dormire al giglio bianco (magari ci fanno pure lo sconto ;)) e DOPO aver soggiornato, andiamo a scrivere una review VERA su tripadvisor.
S.
Commento da Giglio Bianco — 11 Dicembre 2009, alle ore 10:42
Gentilissimi vi chiediamo di NON SCRIVERE RECENSIONI PER NOI!
Vi prego potrebbero costarci moltissimo ed inoltre contro i nostri principi!
Grazie
Commento da SuperPanno — 12 Dicembre 2009, alle ore 12:23
@ dott stefano tir,
Ti ringrazio per la segnalazione, ma il fatto è che conoscevo già benissimo il servizio dedicato di Booking, ed il mio risentimanto nasce proprio da questo…. Booking ti risponde che un cliente ha la libertà di scrivere quello che vuole ed un commento non verrà rimosso (in nome della trasparenza) a meno che non contenga insulti o parolacce…
Non conta se un cliente dice che non c’era la Tv via cavo anche se c’era e che scriva che il rapporto qualità prezzo era pessimo anche se ha pagato 58 euro in doppia con colazione inclusa!
Per me questa non è trasaprenza, è UNA VERGOGNA!!!!!!!
Ciao e grazie
Commento da aldo — 12 Dicembre 2009, alle ore 19:23
Quello che scrive il dott Tiribocchi è probabilmente vero e dovrebbe far riflettere, non lo fanno perché gli costerebbe molto tempo e denaro. Tirate voi il giudizio.
Commento da Nightsoul38 — 14 Dicembre 2009, alle ore 20:18
Basta, basta, basta, non se ne può più di essere schiavi del mercato generato da internet con questa guerra dei prezzi assurda e devastante e ora si deve anche essere liquidati, azzerati con i commenti lapidari scritti dai clienti che, indipendentemente dalla veridicità degli autori, li pongono come un deus ex machina, una sorta di Medusa davanti alla quale nessuna azione è utile, per due semplici motivi:
1)il giudizio è sempre scritto in forma di sentenza, sia per lo spazio che le modalità dei blog, ed è sempre senza contradditorio. Quindi prevale sempre più il DANNO rispetto al vantaggio per la struttura ricettiva, perché se il giudizio è positivo ci sarà sempre il sospetto che sia frutto di persone in qualche modo addolcite e/o legate all’hotel, mentre quelli negativi vengono presi per oro colato. Non mi si dica che sono tendenzioso perché è questa la mentalità prevalente di chi usa o si approccia a simili strumenti mediatici per avere giudizi di sorta nel cercare un albergo dove soggiornare, un solo commento negativo può distruggere 100 commenti positivi grazie all’instaurarsi del dubbio mentre, per paradosso, se 10 o 100 clienti decidessero di coalizzarsi per affossare un albergo tramite recensioni neagtive troverebbero davanti a loro un’autostrada informatica pronta ed efficiente.
2) Non si può dar peso all’aria, lo puoi fare se scrivi un romanzo o una novella, ma esistono tipologie di clienti sempre più difficili e “rognosi” (mi si passi l’espressione un pò truce) quanto numerosi pronti a metterti alla gogna con un devastante commento da internauta alla Celine anche per un sguardo dal significato “incerto” (alcuni avrebbero scritto “cattivo”) o perché la colazione inizia con un minuto di ritardo o la vettura gli viene consegnata con un qualche minuto di anticipo… vi assicuro esistono, sono reali come un mutuo o un cancro alla prostata, e noi cosa facciamo, gli diamo voce, su internet, di scrivere quello che vogliono? Il problema fondamentale è che uno strumento senza controllo (internet) ha dato un potere smisurato a chiunque nei confronti di qualunque albergo del mondo, senza monitaraggio (inesistente o con check ridicoli), senza alcun rischio reale e concreto per chi scrive la condanna a morte di un’albergo.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 15 Dicembre 2009, alle ore 10:38
@nightsoul38
Ciao Giovanni, scusami ma la tua posizione, è come quella del bambino che pesta i piedi per non accettare la REALTA’.
OGGI il turismo gira in questo modo, che ti piaccia o no, che ci piaccia o no, è l’unica cosa da fare è studiare le nuove regole del gioco.
La libera circolazione di prezzi e giudizi è una cosa meravigliosa, poichè mette a nudo le strutture nella loro realtà di servizio, e di rapporto prezzo/qualità, quando cominciai questo lavoro, mi ricordo ancora di strutture che potevano liberamente “crepare i clienti” FREGANDOLI apertamente senza che potessero fare nulla. Oggi il consumatore può dire la sua e questa è una cosa meravigliosa, aiuta a dare l’UMILTA’ all’albergatore di finalmente valutare il proprio prodotto con occhi ESTERNI.
Ti assicuro che la maggiora parte dei giudizi di tripadvisor è positiva, e che il cliente in vacanza VUOLE semplicemte avere quello per cui ha pagato, non escludendo che i rompi—-oni non muoiono mai, e quindi fa parte del gioco che ti possa capitare il cliente che vuole la luna (senza averla pagata ;)).
L’unico consiglio che posso darti è studia, leggi e documentati sulla nuova realà in corso, senza puntare i piedi perchè non può essere cambiata e il mondo sarà sempre più social e interconnesso, questa è la strada della società della libera informazione.
S.
Commento da Duccio Innocenti — 15 Dicembre 2009, alle ore 18:22
a tal propostito vorrei portare questa citazione di Vinton Cerf considerato uno dei “padri di Internet” che secondo me spiega bene le regole del gioco in questione:
“Internet è il più grande media mai esistito ed è senza dubbio uno dei veicoli più solidi per la difesa della libertà, poiché offre la verità a chi vuole vederla e intenderla”
citazione di Vinton Gray Cerf http://it.wikipedia.org/wiki/Vinton_Cerf)
se poi non si vuole vedere e intendere come si gioca a questo gioco… allora continuiamao a rifarcela con chi scrive le recensioni e soprattutto con chi gli da voce: i social network
Commento da SuperPanno — 16 Dicembre 2009, alle ore 15:06
Ciao,
trovo un pò sciocca la verità di quest’ultima citazione….
Se le verità va presa così com’è senza poter fare un fiato e senza poter migliorare la situazione allora bisogna anche accettare le false recensioni (positive) che altro non sono che l’altro lato della medaglia delle dichiarazioni volutamente false ed ingiustamente maligne.
I’auspicio di chi non accetta il meccanismo attuale è quello di migliorare questa realtà dando voce ad ambo le parti garantendo così uno scambio equo…se così non può essere allora la polemica delle recensioni false da parte degli albergatori stessi non andrebbe neanche tirata fuori ma accettata così come l’albergatore è costretto ad incassare la stronzagine di taluni ospiti.
Saluti
Commento da Duccio Innocenti — 16 Dicembre 2009, alle ore 21:11
@Superpanno
la brand reputation di un hotel che offre un servizio di qualità non può essere compromessa da un commento negativo vero o falso che sia perchè nel frattempo altri dieci clienti ne hanno parlato bene
viceversa un hotel che lavora male è penalizzato perche la rotazione dei commenti negativi è molto più lenta
a mio parere i commenti falsi sono un falso problema e la libertà per chiunque di scrivere il suo parere, condiviso o meno, garantisce la qualità delle informazioni.
Commento da Nightsoul38 — 19 Dicembre 2009, alle ore 20:45
Il mio è solo uno sfogo perché si è passati da un estremo all’altro, a un passato in cui potevi addirittura impanare e saltare in padella anche i clienti più riottosi e difficili a un presente e sicuramente un futuro in cui i 4/5 stelle fanno e faranno prezzi da mezza stella e dove devi stare attento a come guardi un cliente anche se lui è girato di spalle… ok, è questa la realta, sono queste le nuove regole, posso dire che fatico ad accettarle, che mi fanno un pò schifo e secondo me non sono il solo ad essere irritato da questo sistema? Il salisecendi un pò schizzofrenico dei prezzi l’ho accettato, la destrutturazione maligna tramite lame di sentenze avvelenate e non avvalorate da alcun dato di fatto no, vogliamo cominciare a dare un volto a questo magnifico consumatore che ora ha la possibilità di dire la sua verità magari dopo anni di terribili dileggi e sopprusi vituperato dal marcio sistema alberghiero italiano? Il continuo mischiare le carte dei prezzi delle varie tipologie alberghiere ha talmente conufuso l’identità delle strutture annegandole tutte nella ricerca del miglior prezzo possibile nel peggior momento possibile, con il risultato che tra un 2 stelle e un 4 stelle con prezzi fotocopia ci si dirige prevalentemente sul secondo basandosi forse su un’idea antiquata che accompagna come triste corollario l’arcobaleno di stelle che fascia la presunta qualità degli alberghi. Risultato: nei 4/5 stelle arriva di tutto, coppie di 18enni che sono ancora fermi al bignami del De Sanctis, 19 punk con dei portaspilli al posto dei capelli, 20enni figli di papà con la Porsche e il Maserati che hanno la pazienza di un serial killer quando chiedono e pretendono… mi dite queste tipologie di clienti qua e di molte altri loro affini che interesse sincero hanno a scrivere un veritiero giudizio sul rapporto qualità prezzo dell’albergo dove sono andati a soggiornare? Mi dite su quale presunta veridicità che potrebbe essere scambiata con una fede mistica bisogna aggrapparsi per credere ai giudizi dei clienti sui blog? Perché vedete, io concedo volentieri il beneficio del dubbio a vantaggio della veridicità del commento su aspetti tecnici e passibili di misurazione non soggettiva (camera oggettivamente poco pulita, bagno con scarichi ostruiti, sistema di aria condizionata non funzionanate, ecc…) e dove però dovrebbe comparire subito la replica dell’esercente, magari anche postata, dove lui mette in evidenza le contromisure prese una volta segnalato il problema dal cliente volte a ripianare danno e disagio (cambio camera con upgrade senza var. prezzo, ulteriore sconto sul prezzo della camera, soggiorno omaggio, donazione di presenti, ecc…) ma quando si arriva a certi parossismi dove si giudica anche il comportamento talvolta distaccato (leggasi: freddezza) del personale il quale funziona prevalentemente su chimiche di pelle a impatto dove se uno ti sta sulle palle tu puoi anche sorridere come Berlusconi ed essere meccanicamente cortesissimo ed efficientissimo ma ti si vedrà sempre che ti sta sulle palle (il tuo tono della voce e la fisiognomica non mentono, purtroppo) allora tanto vale cominciare ad affiancare a questi anche giudizi estetici, perché questa diventa la fiera della relatività e dell’incommensurabilità con pretesa di valore assoluto. E io dico no, anche se so che non serve a niente.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 19 Dicembre 2009, alle ore 23:21
@nightsoul,
i miei colleghi/collaboratori del desk non hanno il diritto di farsi stare sulla palle il cliente, non sono pagati per questo, sono pagati affinchè i clienti gli stiano TUTTI simpatici, nei limiti del rispetto personale.
il discorso sulla segmentazione della clientela, mi sembra riduttivo, ne ho colto il senso ma è riduttivo, oggi siamo nell’era del TURISMO DI MASSA e quindi tutti possono permettersi + o – meno tutto e a mio parere non è neanche male come cosa, aggiungo che ci sono proprietari alberghieri che utilizzano “bottom rate” molto alte per segmentare e scremare alcuni clienti “zainari” da clienti di “livello”, è solo una scelta.
S.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 22 Dicembre 2009, alle ore 13:21
@tutti,
oggi ho avuta una immagine del mercato turistico di Roma..
passeggiavo per via del viminale, piove, mi si affianca un venditore di ombrelli e mi dice “vuoi un ombrello, solo 3 euro!”al che mi meraviglio e penso, cavolo ma possibile che vende un ombrello a uno sotto la pioggia a 3 euro mentre sta piovendo??almeno 5 euro!!
poi mi guardo attorno e vedo che di venditori di ombrelli nella strada ce ne sono altri 6-7..
e così è Roma, un appello a tutti quelli che continuano ad immettere camere in un mercato che tende ad essere saturo, non aprite l’ennesimo hotel a Roma 😉
Commento da Duccio Innocenti — 22 Dicembre 2009, alle ore 20:03
@Stefano
…e se prorpio volete aprirlo… sappiate che c’è chi vende gli ombrelli con la pioggia a 3 euro… 😉
Commento da AllaDolceVita — 24 Gennaio 2010, alle ore 19:30
Per DOTT Tiribocchi: ma vai a… leggerTi un manuale di diritto privato prima di farfugliare queste pinzellacchere!
…e le assicuro che definirle tali, è una concessione solo obbligata dalla mia educazione.
Si vede che lei non ha alcuna conoscenza di diritto!
“…vi piaccia,o no,queste sono le regole…” ma che siamo tornati ai fasti dell’Impero Romano?!?
… quod principi placuit, legis habet vigorem!
…gliela traduco, che non vorrei ingenerarle ulteriori dubbi!
Ciò che piace al governante, ha valenza di legge!
Caro Tiribocchi, si informi e legga almeno la costituzione di questo paese e poi faccia una rapida scorsa dei principi garantiti a livello Europeo e dalle nazioni Unite e poi rifletta…ma tanto!
…non mi sento di chiederle di estrapolare i diritti basici per poi andare a constatare come vengano abusati e calpestati da Expedia
tramite lo strumentINO di Tripadvisor!
Per quanto concerne la sua ulteriore quisquiglia statistica che la maggior parte delle recensioni pubblicate da Tripsdvisor-Expedia siano positive, c’ha pensato che per ogni recensione negativa ne vengono prodotte almeno 4 o 5 positive fino a farla passare in seconda pagina?!
Le propongo un compitino facile, visto che è così bene informato sulla “qualità” delle recensioni su Tripadvisor: provi a calcolare una media temporale, di quanto impieghi una recensione negativa a passare in seconda pagina.
Poi nel prossimo messaggio le dirò come si interpreta questo dato…
Altra considerazione: lei è l’alfiere della demagogia dell’egualitarismo!
OK…le spiego anche questa…equiparare tutti i viaggiatori significa che offrendo un tetto, un letto ed un bagno possano essere tutti soddisfatti…
allora perchè sono state inventate le classificazioni all’interno di una stessa categoria merceologica, di servizi e di quant’altro le possa venire in mente?!
Che ci sia libera informazione ce lo auguriamo tutti e questa è la base della libera concorrenza…
proprio l’opposto di Expedia-Tripadvisor che, la verità la manipola, la mistifica e la gestisce senza alcun principio oggettivo, trasparente e uguale per tutti!
Sulla frase scolpita sulla pietra delle verità del terzo millennio ( sicuramente proveniente da un grande personaggio dell’agorà sintetica ), inviterei a citarla senza estrapolarla dal contesto in cui è stata donata, altrimenti…
si strumentalizza per supportare chi vuole ingannare professandosi latore di verità.
Sono d’accordo con Nightsoul38: caro collega piegarsi ad accettare questo sistema fraudolento getta le basi per una futura
“schiavitù commerciale” e illiberalità del mercato.
Ribadisco ed approvo il valore delle recensioni, ma solo se offerte con criteri di veridicità, liceità e trasparenza.
Solo con queste, chi lavora con poca precisione ed amore, verrà inevitabilmente portato a cambiare la sua gestione
per non vedersi tagliato fuori dal libero mercato e per chi lavora bene e con passione, diventeranno un ulteriore e RIPETO
ulteriore e non UNICO, mezzo per amplificare la propria attività.
Chi lavora con sentimento, attaccamento e passione non ha bisogno di Expedia e non ha bisogno di Tripadvisor per convincere che offre un servizio buono!
cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 25 Gennaio 2010, alle ore 09:38
@alladolcevita
“…vi piaccia,o no,queste sono le regole…” ma che siamo tornati ai fasti dell’Impero Romano?!?
… quod principi placuit, legis habet vigorem!
Queste sono le regole dettate dalla massima democrazia del popolo sovrano con uno strumento di comunicazione di massa many to many.
“equiparare tutti i viaggiatori significa che offrendo un tetto, un letto ed un bagno possano essere tutti soddisfatti…
allora perchè sono state inventate le classificazioni all’interno di una stessa categoria merceologica, di servizi e di quant’altro le possa venire in mente?!”
Le classificazioni UFFICIALI oggi contanto sempre meno, quello che conta sono i commenti, le review, l’immagine aziendale non comunicata dall’azienda ma da terzi, i clienti.
I sistemi di prenotazioni tendono ad appiattire le strutture per facilitarne la comparabilità prezzo/giudizio, sui siti ufficiali la diverisificazione e segmentazione è più facilmente applicabile.
“Che ci sia libera informazione ce lo auguriamo tutti e questa è la base della libera concorrenza…
proprio l’opposto di Expedia-Tripadvisor che, la verità la manipola, la mistifica e la gestisce senza alcun principio oggettivo, trasparente e uguale per tutti!”
i 4 hotel che gestico hanno tutti e 4 recensioni allineate alla realtà della struttura, che sia fortunato io?
“Ribadisco ed approvo il valore delle recensioni, ma solo se offerte con criteri di veridicità, liceità e trasparenza.”
Qualsiasi sistema che lavora sui grandissimi numeri si equilibra da se, non è possibile fregare su milioni di recensioni.
“Chi lavora con sentimento, attaccamento e passione non ha bisogno di Expedia e non ha bisogno di Tripadvisor per convincere che offre un servizio buono!”
questo riguarda i canali di distribuzione scelti, e sul web tripadvisor ha un bel peso.
Grazie delle osservazioni,
se mai mi iscriverò a una seconda laurea sceglierò qualcosa con qualche esame di diritto.
S.
Commento da GIANLUCA1 — 25 Gennaio 2010, alle ore 14:10
@STEFANO
vendeva l’ombrello a 3 euro?
Evidentemente stava ottimizzando la tariffa! (ha tenuto presente quanti ombrelli aveva venduto, ha considerato l’orario e i suoi dati storici)
La sua filosofia è stata quella di vendere l’ultimo ombrello a qualsiasi prezzo tenedo presente gli argomenti di cui sopra.
Bravo l’ombrellaio….almeno è quello che penso io.
Saluti.
Gianluca
Commento da Filippo Faggioli — 25 Gennaio 2010, alle ore 19:14
Scusate se mi intrometto in questo mare di conoscenza superiore, lauree e citazioni dotte di vario genere.
Dico la mia la mia sul “problema” recensioni, non sono laureato, lavoro in Albergo da 20 anni ( ne ho 40) ed ho visto quanto e’ cambiato questo mondo professionale negli ultimi tempi.
La struttura dove io lavoro ha on-line parecchie recensioni ( centinaia), sia su TA che sui vari portali di prenotazione. La stragrande maggioranza di esse sono positive ma alcune ( ed aggiungo per fortuna) sono piu’ critiche e negative. Debbo dire che nessuna di quelle negative e’ falsa oppure denigrante solo per partito preso, tutte hanno una loro giustificazione anche se qualche volta il Cliente esagera un po’, ma questo fa parte del gioco.
Su TA abbiamo ricevuto una recensione “stroncante” da parte di un Cliente con il quale abbiamo avuto “seri” problemi di convivibilità, TA ha pubblicato entro le 24h la nostra replica con le contro spiegazioni. Non credo che l’utente si faccia condizionare da questa unica recensione negativa ( e comunque con nostra replica allegata) in mezzo a tante altre positive o comunque reali. Grazie, saluti, prometto di non intromettermi piu’.
Commento da Anto4444 — 25 Gennaio 2010, alle ore 21:12
Filippo hai 30 commenti su TA. Ora ne hai 31!
Poco fa te ne ho fatto uno anch’io!!! però l’ho fatto negativo ho detto che:
“Hotel fatiscente, appena seduto sul letto mi sono accorto che era sfondato, appena entrato in doccia ho sentito un odre nausebondo.. al mattino la colazione era servita nei sotterranei, la luce era bassa e il rumore della macchina del caffè mi ha fatto ricordare uno di quei classici film dell’orrore!”
Te ne faccio una alla settimana cosi.. Vedrai che la tua media calerà drasticamente! Poi hai voglia a rispondere al cliente..
Filippo non nascondiamoci dietro la retorica, posso fare questo? SI POSSO, quindi è leggittimo quello che ho fatto? NO PERO’ nessuno me lo impedisce.
Cmq scherzo eh, non ho fatto veramente la recensione.. però..
Beh ci puoi arrivare da solo.. 🙂
Commento da Filippo Faggioli — 27 Gennaio 2010, alle ore 21:39
Scusa per i ritardo con il quale replico al tuo post, Anto4444, mi ero assentato un po’. Bellina la tua provocazione, magari c’ero anche cascato se non avessi già visto oggi pomeriggio su TA la situazione.
Commento da AllaDolceVita — 31 Gennaio 2010, alle ore 12:25
Per Tiribocchi: leggendola mi sembra di scorrere un libercolo di markèTTing americano :- )
Addirittura : “regole dettate dalla massima democrazia del popolo sovrano con uno strumento di comunicazione di massa many to many.” 😯
…pensavo che la sua confusione fosse limitata ad Expedia Tripadvisor, ma la situazione è più seria di quel che sembra….sempre con un tono scherzoso, non se la prenda!
Le regole, di cui si sta infarcendo la bocca, NON sono dettate dal popolo sovrano, come lei furbescamente vorrebbe far credere, ma da una società ( scorretta !!!) che ha lo scopo di lucro ( non per questo condannabile ).
Posso essere parzialmente concordante su questa affermazione: “quello che conta sono i commenti, le review, l’immagine aziendale non comunicata dall’azienda ma da terzi, i clienti.”….questo è un valore di comunicazione (ulteriore all’ufficiale ), ma quando autentico, altrimenti si spaccia per pensiero di terzi ( i clienti) ciò che può essere generato dal proprietario e gestore stesso, senza ancora andare a toccare il tasto dolente dell’anonimità delle recensioni che amplifica la PARZIALITA’ delle stesse. (…provi a rammentare gli slogan di Expedia-Triapdvisor: recensioni vere , imparziali di veri viaggiatori…hahahah!)
La sua affermazione non porta niente di nuovo sotto il sole, perché per le persone comuni, questo si chiama , passaparola e consiglio di un amico/amica.
Volerlo “industrializzare” potrebbe essere possibile , solo con regole precise e trasparenti, altrimenti si rischia il caos e la totale inaffidabilità ed il danno al mercato, come accade con Expedia-Tripadvisor.
Il rapporto prezzo/giudizi è proprio la miscela velenosa che sta limitando la libera concorrenza, per la maniera come è offerta: prezzo non è sempre sinonimo di qualità, e recensioni non sono sinonimo di verità.
Quindi di che cosa stiamo parlando? Solo di un soggetto che vuole monopolizzare il mercato delle prenotazioni a scapito della libera concorrenza: Expedia!
Rifletta su un fattore: da quando le OTA listano gli alloggi per ordine di prezzo, cosa si sta facendo? ….secondo me, appiattendo, quelle differenze qualitative che giustificano l’asimmetria dei prezzi!
Unire a questo delle recensioni falsificabili, rende il sistema aggredibile da chi ha tutto l’interesse a non competere trasparentemente.
Che lei gestisca l’ufficio prenotazioni di 4 alberghi e sia soddisfatto della immagine pubblica che ha su Tripadvisor, mi corregga se sbagliassi, potrebbe anche rientrare in una strategia di comunicazione artatamente congeniata a tavolino…non sono io solo a dire che il sistema è fallibile e “taroccabile”, lo ha affermato lei più volte.
La statistica è una scienza seria, per cortesia non la violenti con tesi assurde!
Lei scrive di milioni di recensioni…ma vuole difendere Tripadvisor nella sua totalità ( indifendibile, perché ad oggi nessuno può affermare con certezza QUANTO, di ciò che è pubblicato sia autentico, reale ed imparziale ), o farci credere che su milioni di recensioni pubblicate su una SINGOLA struttura, per la legge dei grandi numeri, potranno essere considerate come un campione REALE rappresentativo della qualità percepita?!
Le ho fatto una domanda nel precedente post: gradirei una sua risposta, visto che si cura delle prenotazioni di 4 alberghi e sembra utilizzare molto Expedia-Tripadvisor!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 31 Gennaio 2010, alle ore 16:17
@alladolcevita
in primis dividiamo i due discorsi:
1 tripadvisor, recensioni
2 tariffe e libera circolazione delle stesse via internet.
Che in italia le mafiette di quartiere ci siano sempre state la colpa mica è di tripadvisor no, che albergatori disonesti gonfino le loro strutture con commenti eccellenti?
ribadisco che è possibile SCRIVERE RECENSIONI POSIVE FALSE ma NON E’ POSSIBILE BLOCCARE LE RECENSIONI NEGATIVE VERE,
ERGO ne consegue che con i grandi numeri il sistema si equilibra,
quindi se una struttura è una m-rda rimarrà tale e glielo dico per esperienza, il grosso delle strutture si meritano il ranking che hanno.
Il sistema dei controlli aggiunge complicazioni sul sistema delle review, e sul web funzionano le meccaniche semplici e veloci, quindi non si può controllare se non con filtri automatici e lettura umana, ma nON SI PUò CHIEDERE AL RECENSORE LE PROVE DEL SOGGIORNO, perchè si rompe le p-lle a mandarle e non scrive più la recensione.
Lato cliente e lato mercato dico che oggi l’utente ha i mezzi per poter scegliere la struttura che preferisce, per zona, per prezzo e per giudizio, a me sembra una rivoluzione enorme e ampiamente democratica.
Questa è la realtà e così funziona oggi per moltissimi, non per tutti.
La domanda del precedente post qual’è?
S.
Commento da AllaDolceVita — 31 Gennaio 2010, alle ore 19:14
Per Tiribocchi:
lei continua a dare per scontato che ciò che appare su Tripadvisor sia veritiero… chiaramente continua a sbagliare!
E’ proprio la domanda che le avevo posto precedentemente la chiave di lettura ( per sua comodità gliela ripropongo, visto che non ha avuto tempo di leggerla!): “Le propongo un compitino facile, visto che è così bene informato sulla “qualità” delle recensioni su Tripadvisor: provi a calcolare una media temporale, di quanto impieghi una recensione negativa a passare in seconda pagina.
Poi nel prossimo messaggio le dirò come si interpreta questo dato… “
Ma le do qualche altro indizio: dopo ogni recensione negativa, in sequenza, quante recensioni positive appaiono?
Senta Tiribocchi, la favoletta che se una struttura è fatiscente e con un servizio scarso, ciò appaia su Tripadvisor, la racconti a qualche bimbo prima di farlo addormentare, con la speranza di risvegliarsi in un mondo ideale che tutti vorremmo!
E’ proprio con i grandi numeri che si mistifica la realtà!
Facciamo una ipotesi: se ogni recensione negativa ( autentica o falsa ) poi ne appaiono “per magia” almeno 5 o 6 positive :
A) in prima pagina su Tripadvisor compaiono solo recensioni scintillanti
B) la recensione negativa è alla seconda pagina ( quindi quasi “invisibile”) ed ha un peso statistico che va dal 20% al 18% su quello che è avvenuto nel frangente appena descritto.
C) Che questi personaggi di Expedia-Tripadvisor continuino a farfugliare che la maggior parte delle recensioni sia positivo è solo una conseguenza di questo meccanismo e NON della bontà del sistema.
Tra l’altro le ricordo che è proprio la struttura più intima di Expedia-Tripadvisor che è marcia: addirittura l’Ufficio Stampa di Tripadvisor ( Competence Comunication di Milano ) pubblica recensioni false ( se vuole le racconto nuovamente tutta la storia con tutte le prove inconfutabili!)
Con il “filmino” sul controllo delle recensioni e le dinamiche di verifica, ha solamente descritto ciò che un operatore SERIO dovrebbe fare per garantire l’informazione che pubblica…anche perché guadagna tanti di quei soldi che sarebbe il minimo reinvestirli in qualità…ma questo Expedia-Tripadvisor non lo fa !
Chiedere la prova del soggiorno, come scrive lei, rompe le scatole al potenziale recensore….si ha ragione, ma sarebbe comunque un deterrente efficacissimo per limitare fortemente le frodi!
Consentire la scelta di un alloggio per prezzo, zona e giudizio, esisteva molto prima di Tripadvisor e continua ad esistere sui portali seri.
Triribocchi, le scorciatoie prima o poi portano nel baratro ed Expedia sarà chiamata a rendere conto di questo comportamento dannoso per tutti ( proprietari e gestori di strutture turistiche, potenziali viaggiatori e naviganti della rete, amministrazioni pubbliche fiscali ).
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 31 Gennaio 2010, alle ore 23:50
Gentile Alla Dolce vita,
delle dieci strutture da me curate fino ad oggi tutte e dieci hanno avuto riscontro “veritiero” su tripadvisor, che sia un caso?
in sede personale se vuole gliele dico tutte e dieci come e perchè.
Che tripadvisor menta a tutti e sempre non lo credo.
Inoltre tripadvisor aiuta a migliorare la struttura leggendo le critiche e aiuta il cliente a confermare la sua scelta leggendo i commenti,
poi sono punti di vista, io sono pro tripadvisor,
per il mio lavoro c’entra perchè esiste, io come revenue manager faccio le tariffe, e il giudizio/immagine percepita online influisce sulle stesse, tutto qui.
S.
Commento da GIANLUCA1 — 1 Febbraio 2010, alle ore 12:51
@DOTT STEFANO
Se può esserti di conforto anche io sono pro TA e Trivago.
Soprattutto sono a favore di tutti i social network dove i clienti possono mettere i giudizi.
Ad un revenue manager, come scrivi tu, per fare le tariffe servono anche i giudizi.
Saluti.
Gianluca1
Commento da Riccardo Cocco — 1 Febbraio 2010, alle ore 21:04
@Stefano:
il lavoro del Revenue Manager è fare solo le tariffe? Oddio!!!
Stefano mi spieghi come con una struttura che, per esempio, si trova a Roma in Via Firenze, su booking.com si abbia un ranking del 8.7 (con solo 35 recensioni).
Lo stesso albergo su TA ha la bellezza di 150 recensioni, caspita! di cui 93 con punteggio 5, 46 con punteggio 4, 9 con punteggio 3 e 2 con punteggio 2.
Non ti sembra che qualcosa non funzioni? Ma vengono solo da me quelli che stanno male e che gli piace scrivere?
Se permetti un consiglio:
http://www.tafter.it/2009/09/16/tripadvisor-ma-e-tutto-vero/
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
RIccardo Cocco
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 1 Febbraio 2010, alle ore 23:29
La struttura semplicemente non vende su booking, ma vende molto diretto, sopratutto tramite guide, e i clienti diretti e delle guide lasciano commenti, semplice!
il revenue manager fa soprattutto le tariffe, studia i canali della distribuzione, la strategia di vendita, l’immagine aziendale percepita, poi dipende quanto vuole essere commerciale, quanto hotel manager, e quanto rimanere revenue manager e basta.
S.
Commento da AllaDolceVita — 2 Febbraio 2010, alle ore 02:48
Per Tiribocchi:
continua a non rispondere alla mia domanda ed invece afferma che le strutture di cui gestisce il reparto prenotazioni, sono verosimilmente riscontrate su Tipadvisor…facendo intendere la interessenza del riscontro veritiero con la positività del quadro che ne scaturisce….ma questo non le è stato chiesto…
Comunque, se una struttura turistica ha necessità di Tripadvisor per capire cosa non va nel servizio che offre, è arrivata veramente alla frutta!!!
Questo è possibile solo in alberghi condotti da ROBOT programmati ad eseguire operazioni PIANIFICATE e basta…. Hahahaha!
Tiribocchi , forse lei ha una ottima preparazione alle metodologie di massimizzazione del profitto in campo turistico, ma queste sono anni luce lontano dall’ARTE dell’ACCOGLIENZA!
In questo blog si è solamente parlato, fino ad oggi, del pessimo servizio erogato da strutture che senza Tripadvisor violentavano turisti sprovveduti ed indifesi, mentre si è taciuta la verità che chi lavora nel campo dell’accoglienza ha come UNICO OBIETTIVO il benessere dell’ospite a fronte del fatto che questo paga per ricevere un servizio!
…comunque una sua risposta , se si sentisse di supportarla da numeri concreti , potrebbe essere un buono spunto …
Per Gianluca1: ma possibile che di tutto ciò che è emerso su Tripadvisor, ancora continua a confondere questo con un social-network?!
Tripadvisor NON è un social network !
Tripadvisor è un portale fantasma, senza sede legale e rappresentanza fisica, proprietà di Expedia, che ha lo scopo di veicolare traffico che produce reddito dalle provvigioni su ogni prenotazione andata a buon fine.
Possibile che non ha altro da dire sul meccanismo illecito di inserimento delle strutture?
Possibile che le è passata totalmente inosservata la notizia che addirittura l’Ufficio Stampa ( La Competence Comunication di Milano ) ha pubblicato una recensione falsa sulla struttura che gestisco?
Possibile che non le fa ne caldo, ne freddo constatare la più evidente politica scorretta di vendita di strutture concorrenti tramite i link con la distanza in metri da quella presa a bersaglio dalle recensioni?
Possibile che non la faccia sobbalzare sulla seggiola il fatto che Tripadvisor avalli e protegga l’anonimato degli scriventi?
Per il Sig. Cocco: per fortuna che c’è qualcuno che come me e lei canta fuori dal coro dei soliti fan incalliti :- )
Aggiungo , per chi avesse ancora dubbi sulla liceità di questo sito trappola che è Tripadvisor questa notizia: http://www.comitas.it/denuncia_antitrust.asp
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 2 Febbraio 2010, alle ore 11:58
@Stefano:
Stefano, analizza ciò che hai scritto:
“La struttura semplicemente non vende su booking, ma vende molto diretto, sopratutto tramite guide, e i clienti diretti e delle guide lasciano commenti, semplice!”
Stai confermando che colui il quale scrive non è palesemente controllabile che sia un cliente vero e tangibile e che ancor di più si trincera dietro all’anonimato di un computer. Da qui il dubbio sorge spontaneo: “EFFETTO AMICI DI MARIA DE FILIPPI”????
Mi spiego meglio: Non è, sicuramente non il tuo caso, che amici, parenti, dipendenti, e quanto altro ancora con un IP diverso da quello dell’albergo, inseriscano commenti diciamo preparati a tavolino?
Così come accade in Amici di Maria De Filippi che gli amici dei concorrenti si coalizzano e comprano vagonate di pacchetti SMS per far andare avanti il proprio beniamino? MAH!!
Veniamo al Revenue Manager. Se il Revenue Manager si occupa solo di fare le tariffe, beh, mi spiace ma stai sminuendo la figura.
Il compito del Revenue Manager è massimizzare il RevPAR e questo non lo si massimizza “solo” facendo tariffe, a prescindere dal persorso commerciale, manageriale o altro che si desidera percorrere. Valuta insieme con la Direzione Commerciale (o con la proprietà) le strategie commerciali e di canale da adottare, definisce la proposta di strategie orientate alla massimizzazione di tutti i dipartimenti della struttura. E questa è solo una piccola parte…….dei duties di un Revenue Manager……
Fare le tariffe, non lo trovi un po’ riduttivo?
Revenue Manager non è Rate Manager……
@La Dolce Vita: EVVIVA LE VOCI FUORI DAL CORO!!!! (Non per presa di posizione ma per analisi profonda delle singole opportunità).
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 2 Febbraio 2010, alle ore 13:00
@riccardo
in amici della de filippi i commenti sono sempre positivi, in tripadvisor ripeto, i commenti NEGATIVI non si possono fermare, il sistema è diverso, è qualitativo oltre che quantitativo.
Gestendo più strutture posso fare il revenue manager – commerciale, vendo le camere per massimizzare il fatturato, studio la strategia, ma arrivare a fare l’economato non ne ho il tempo, comunque sono funzioni che sicuramente possono rientrare nella figura, hai ragione.
S.
Commento da Riccardo Cocco — 2 Febbraio 2010, alle ore 15:33
@Stefano:
Perdonami, ma il concetto è lo stesso. Laddove io non possa controllare i commenti positivi che parenti ed amici possono redigere, allo stesso modo posso generare commenti negativi verso coloro che reputo essere i miei competitors diminuendo il loro ranking. Il gioco è lo stesso, la prospettiva è diversa.
relativamente alla figura del Revenue Manager, non è richiesto di fare l’economato (gestione fornitori e magazzino), e, perdonami, non è richiesto che il Revenue Manager si occupi della vendita. Al contrario, il Revenue Manager, deve creare i presupposti, uniformandosi al mercato (market follower) o generando nuovi trend (market leader), in modo che il reparto prenotazioni (sia individuali che MICE) possano avere maggiori probabilità di conversione della domanda in prenotazioni confermate. In realtà, nel tuo caso, non mi definirei più consultente strategico che Revenue Manager.
Non mi trovi concorde nella definizione del Revenue Manager che deve massimizzare il fatturato.
Personalmente reputo che il Revenue Manager debba massimizzare il RevPAR e non il fatturato che a mio avviso è altra cosa.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 5 Febbraio 2010, alle ore 12:45
Per Sig. Cocco: ciò che scrivo ed affermo non è una posizione soggettiva, priva di prove o un impuntamento ingiustificato.
Argomento sempre i miei punti di vista con analisi concrete.
( …è da fine 2004 che denuncio il teatrino di Tripadvisor!)
Se le fosse sfuggito, il mio è stato un plauso ad un punto di vista, il suo, che cozza con l’univocità dei sostenitori di Expedia-tripadvisor, che pur di portare acqua al proprio mulino, ingollano le più nauseabonde miscele commerciali.
Per Tiribocchi: scrive ancora di contenuti “qualitativi” su Tripadvisor!!!
Ma per lei, leggere notizie false o falsate, per conoscere la valenza di un prodotto o di un servizio,che utilità le porta?
…per la domanda che le ho posto, visto che non ottengo risposta, la giro a chiunque voglia spendere 10 minuti per constatare la ridondanza della serie recensione negativa seguita da più recensioni positive…
cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 5 Febbraio 2010, alle ore 16:28
@LaDolceVita:
Dal sua commento noto con dispiacere che la mia risposta non ha sortito l’effetto desiderato.
Mi allineavo a Lei nel suo commento trovando, finalmente, un riscontro nei suoi commenti a quanto ho cercato di trasmettere attraverso i miei scritti. Ecco appunto che: “EVVIVA LE VOCI FUORI DAL CORO!!!!” è da intendersi da parte mia come: “finalmente qualcuno che la vede come me!” ed il commento fra parentesi, ovviamente non destinato a lei, è stato inserito per anticipare commenti che avrebbero potuto indicare la mia avversione “a prescindere” e non basata su fatti, su codesti media.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 8 Febbraio 2010, alle ore 10:49
Per il Sig. Cocco:
Ok chiarimento ricevuto: grazie per il suo messaggio :- )
Cordiali saluti
Alla Dolce Vita
Commento da leonardosrooms — 11 Febbraio 2010, alle ore 16:28
Salve a tutti,
Mi fà molto piacere, vedere che ci sono persone che condividano il mio pensiero. Ho sempre ritenuto scorretto e controproducente, il mettersi le recensioni da soli, e per tale motivo non ho mai fatto uso di questa pratica, pur sapendo benissimo come fare, visto che il piu atutorevole tripadvisor le prende da venere. Inoltre ci sono i proxi. Sono venti anni che faccio questo mestiere e pur avendo moltissimi clienti soddisfatti che tornano, ho pochissime recenzioni.
Penso che, chi spende un po del suo tempo per mettere una recenzione, sia spinto nella maggioranza dei casi da un risentimento nei confronti della struttura che lo ha ospitato, per qualche disservizio subito, o magari perchè vedendo in rete il sito web si è creato delle aspettative che poi non hanno trova corrispondenza nella realtà. Questa è una casistica alla quale io normalmente nel fare il mio sito tengo in considerazione, è meglio che si aspettino qualcosa in meno. Poi c’è qualche “santo” che per il bene della società (ma nel genere umano è una razza in estinzione) recensisce i posti che visita con serietà e onestà. Inoltre io credo fermamente nell’aforisma di Pessoa che dice: Il viaggiatore è il viaggio.Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma quello che siamo.
Commento da AllaDolceVita — 12 Febbraio 2010, alle ore 11:53
Per il Sig. Leonardosrooms: sono d’accordo con lei sul fatto che la recensione può essere, nella maggioranza dei casi, uno sfogo di un cliente a delle aspettative disattese o a disservizi mentre raramente, chi si è trovato bene, ha interesse a scrivere sviolinate e recensioni sfavillanti.
Le recensioni negative, quando vere, autentiche ed imparziali, hanno un valore e possono coadiuvare la gestione a migliorare, ed allertare altri potenziali ospiti a non ricadere nello stesso problema.
La questione principale rimane l’anonimità e la mancanza di un collegamento diretto ed univoco ad una prenotazione andata a buon fine.
Dietro l’anonimato si cela anche colui che avrebbe avuto ragione di lamentarsi, ma che amplifica all’inverosimile una esperienza negativa , infarcendola di bugie aggravanti e particolari negativi falsi, che rendono il commento una diffamazione.
Ora consideriamo il pensiero di un potenziale cliente insoddisfatto:” non mi hanno dato ciò che avevano promesso, ora lo scrivo a tutti ed anzi, potendo rimanere anonimo, li sputtano alla grande inventando altre situazioni peggiorative…tanto chi mi verrà mai a cercare e soprattutto a trovare!?!?”
Questo meccanismo perverso è consentito da Expedia-Tripadvisor, non tanto per perfidia ( e fa pure rima!), ma per una strategia orientata a spiazzare la rinomanza di alcune strutture per poi convogliare il traffico generato da queste, sulle strutture presenti sui portali di prenotazioni posseduti.
Ciò accade in quanto sulla stessa pagina relativa alla struttura , appaiono strutture turistiche concorrenti, listate con la distanza in metri da quella recensita, la maggior parte delle volte direttamente prenotabili dai siti facenti capo ad Expedia.( che macina fior fiori di milioni di euro in provvigioni sulla prenotazione andata a buon fine…)
Questa tecnica, io, la sto sperimentando da vari anni avendomi creato danni ingenti che verranno quantificati e richiesti non appena sarà emessa la sentenza di illegittimità ed abusività del sito Tripadvisor ( ma questa sarà solamente la punta dell’iceberg….verrà fuori mooooolto altro).
A tal proposito si ricorda la denuncia pendente fatta dalla COMITAS: http://www.comitas.it/denuncia_antitrust.asp
Una riflessione per tutti: chi ha il coraggio di affermare la verità non necessita di nascondersi dietro l’anonimato e ove si rilevassero gli estremi della diffamazione, l’editore non deve esitare un singolo attimo a rilevare gli stremi dello scrivente , presenti negli archivi che DEVONO poter consentire la rintracciabilità dello stesso…altrimenti, in mancanza, diviene il corresponsabile di una diffamazione pubblicata universalmente sulla rete….ed i danni sono ingenti!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da crt — 3 Marzo 2010, alle ore 22:22
Mi e’ capitato su BBplanet:, una famigliola classica papa’ mamma e bimbo prenotano in appartamento , soggiornano una settimana e se ne vanno sorridendo . Una settimana dopo vengo informato da BBplanet che ho avuto una recensione . Era la prima recensione essendo da poco iscritto . Mi precipito a guardare e trovo con sorpresa che ha punteggio palesemente Negativo. Controllo i dati per farne tesoro e scopro che la lamentela era sulla colazione NON servita !? Appartamenti con cucina attrezzata ed autonoma quindi in servizio ‘self catering’ scritto ben chiaro sul sito .Faccio immediatamente notare a BBplanet che come molti sapranno e’ una WTA , dopo due giorni ricevo copia carbone dell’e.mail inviata al cliente in cui si sottolinea che la colazione non fa parte del servizio e questo e’ ben chiaro sin dall’inizio della ‘trattativa ‘quindi la recensione su mia opportuna richiesta sara’ eliminata , la recensione diffamatoria al 100 % ( poiche’ l’unica ) e’ stata giustamente cancellata subito.
Perche’ e’ possibile ? Perche’ hanno i dati del loro cliente avuti nel rispetto delle leggi sulla privacy , sanno che ha prenotato e soggiornato veramente e quindi la recensione e’ frutto di una reale opinione negativa o positiva e che pero’ e’ tolta se effettivamente frutto di una scorretta interpretazione . Questa e’ serieta’.
Per quanto riguarda TA purtroppo mi tutelo cosi’ ( essendo una struttura medio piccola) dopo una settimana dalla loro partenza invio i ringraziamenti ed il link per recensire su TA quindi dal nickname o dall’origine del messaggio capisco chi sono e poi vada come vada …. ma lo confesso….lo faccio solo con clienti di cui sono sicuro …
Commento da AllaDolceVita — 15 Marzo 2010, alle ore 00:51
Per il Sig. Crt: mi allineo alla sua relazione.
Un operatore serio, lavora per fornire una informazione REALE, COERENTE ed IMPARZIALE….tutte caratteristiche che Tripadvisor non offre, visto il meccanismo assolutamente inaffidabile.
Un solo appunto: continuando a far utilizzare Tripadvisor solo agli ospiti di cui “è sicuro” fa quello che chiunque farebbe vista la mancanza di trasparenza e serietà di Tripadvisor, ma questo non fa altro che alimentare il grado di inaffidabilità del sistema…
Cordialità
Alla Dolce Vita