In Business Listing su TripAdvisor: le prime impressioni
19 Gennaio 2010Secondo quanto riportato da un comunicato ufficiale di TripAdvisor, la Business Listing, lanciata sul mercato da poche settimene, sembra aver già registrato una forte adesione da parte di molti albergatori.
Come detto in due precedenti post (TripAdvisor si propone come nuovo canale di prenotazioni dirette, TripAdvisor: la Business Listing è già attiva) la Business Listing di TripAdvisor permette agli hotel di inserire i contatti diretti (numero di telefono, indirizzo e-mail e link al sito ufficiale) all’interno del proprio profilo professionale su TA.
A detta del social network, sarebbero già in molti gli albergatori che hanno acquistato i privilegi della Business Listing, approfittando anche dell’offerta di lancio con prezzo scontato del 50%.
Servendoci degli strumenti di Web Analytics, abbiamo subito messo sotto controllo i link in entrata provenienti da TripAdvisor che puntano ai siti dei nostri clienti che hanno attivato il servizio e, nonostante sia trascorso poco tempo, abbiamo potuto già apprezzare alcuni risultati interessanti.
Di seguito riportiamo alcuni dati relativi al traffico ed alle entrate provenienti dal link diretto su TripAdvisor, di uno dei nostri clienti in Business Listing.
Secondo quanto verificato fin ora, si è notato che il traffico di utenti veicolato da TripAdvisor verso i siti ufficiali degli hotel non sia molto elevato dal punto di vista numerico. Ciò nonostante il tasso di conversione sembra essere molto alto rispetto al numero delle visite.
Come si può notare dall’immagine, l’hotel in esame ha ottenuto, grazie al link su TA, due conversioni che hanno generato entrate pari a € 780. In pratica, con due sole conversioni, questo hotel è riuscito a recuperare l’investimento iniziale. Precisando che l’hotel in questione godeva già di un’ottima reputazione su TripAdvisor, si può affermare, in questo caso, che l’iscrizione al servizio sia stata una buona idea.
Per quanto sia ancora molto presto per tirare le somme, si può già notare che i primi risultati, perlomeno per gli hotel con un buon posizionamento su TA , sembrano essere più che incoraggianti.
Visto che molti di voi hanno affermato di aver attivato il servizio, saremmo felici di sentire le vostre prime impressioni ed i risultati finora ottenuti.
Se non l’avete ancora fatto, usate gli strumenti di Web Analytics per monitorare il vostro investimento e teneteci aggiornati.
Se non sapete come fare a tracciare con esattezza il ROI delle vostre campagne non esitate a contattarci!
Commento da Filippo Faggioli — 20 Gennaio 2010, alle ore 08:51
Interessante questa cosa; aspetto anche io notizie ed analisi da chi le puo’ fornire in merito a questa iniziativa.Saluti
Commento da silviavolani — 20 Gennaio 2010, alle ore 18:19
Sarà quindi senz’altro da tenere ben presente questa opportunità nella programmazione adversiting. Resta comunque fermo il punto che sarà conveniente per le strutture già attualmente ben posizionate.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 21 Gennaio 2010, alle ore 10:52
per tutti quelli che hanno pagato il link a tripadvisor, me compreso, INC-ZZ-TEVI!
allora, facciamo una piccola analisi della grande sola(che comunque conviene):
gli elementi dell’inserzione sono nel box e rispettivamente portano a:
FOTO DELL’HOTEL: porta su un sito intermediario, guarda caso expedia
VISUALIZZA LA MAPPA: porta su un sito intermediario, guarda caso hotels.com, cioè expedia.
SERVIZI: lastminute
i link PRINCIPALI, in GRASSETTO, in evidenza, e tra l’altro con il nome link corretto ed evidente, col cavolo che hanno scritto in QUELLA LISTA IN GRASSETTO SOPRA A TUTTI I LINK “SITO UFFICIALE”
il link PAGATO è messo piccolino, senza grassetto in forma http://www.sitopincopallo.it
MOBILITIAMOCI TUTTI E MANDIAMO UNA MAIL A STI SOLA!
resta il fatto che pagarlo conviene..ma la sola sotto ce sta tutta.
Grazie,
S.
Commento da valentina — 21 Gennaio 2010, alle ore 11:13
scusa Stefano, ma secondo te dovremo mandare la mail a trip advisor????
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 21 Gennaio 2010, alle ore 11:17
si
dobbiamo mandare tutti una mail a tripadvisor,
mo la preparo e la posto
devo rivederemi il contratto
S.
Commento da valentina — 21 Gennaio 2010, alle ore 11:23
bravo!!! poi gentilmente giramela sulla posta dell’hotel, grazie
Commento da Francesco Aniballi — 21 Gennaio 2010, alle ore 12:57
Ho aderito anche io alla business listing e devo dire che i visitatori unici da quel giorno sono quasi raddoppiati. Non ho ancora informazioni dettagliate in merito alle conversioni per visite in arrivo da tripadevosor, ma vi farò sapere appena potrò.
Come Stefano sono rimasto anche io molto “deluso” dal modo poco pulito di presentare e poi gestire la business listing. Certo è che dovevamo aspettarcelo, dato che da parte di TA non hanno mai specificato niente in merito a dimensioni, layout, collegamenti prioritari ad altri canali di distribuzione.
Aderisco anche io alla mail e la giro ad altri ragazzi albergatori qui di Roma, anche se credo poco nella possibiiltà di modifiche in corsa.
Francesco
Commento da GIANLUCA1 — 21 Gennaio 2010, alle ore 15:10
…SI FA TANTO PER FAR ARRIVARE L’UTENTE SUL PROPRIO SITO E POI PRENOTA SU EXPEDIA?
SALUTI
G
Commento da Zeno Govoni — 21 Gennaio 2010, alle ore 16:48
Ottimo Stefano, sono concorde. Attendiamo la tua email così da girarla tutti insieme.
Commento da sfarinel — 21 Gennaio 2010, alle ore 17:02
Ciao Stefano,
è vero, tutti i link più evidenti portano l’utente verso intermediari (a volte expedia/hotels.com, a volte booking.com o lastiminutes) mentre invece quello al sito ufficiale non è molto visibile e sicuramente non associato alla call-to-action più corretta (SITO UFFICIALE appunto)
Sicuramente questo placement sa davvero un po’ di sola!
Albergatori, fate sentire la vs. voce adesso che pagate siete clienti e come tale dovreste essere considerati e trattati!
Stefano, condividi con tutti la tua email di lamentela, gli altri apprezzeranno.
Sergio
Commento da Filippo Faggioli — 21 Gennaio 2010, alle ore 19:15
Grazie a tutti per i PREZIOSI contributi chiarificatori
Commento da Riccardo Cocco — 22 Gennaio 2010, alle ore 20:25
@Tutti:
Scrivevo qualche tempo fa sul tema:
http://www.bookingblog.com/forum/topic/tripadvisor-si-propone-come-nuovo-canale-di-prenotazioni-dirette
16.
Riccardo Cocco
Membro
Duccio, personalmente non cadrò mai nella rete di TA e non pagherò mai il “pizzo” (si hai letto bene) a questi. Avete ben letto gli scaglioni di costi che propongono in funzione del numero di camere?
A mio avviso si tratta di un vero e proprio approccio al limite del “mafioso”. Io, TA, ti faccio recensire (siete certi che tutte le recensioni vengano pubblicate?) e “potrei” guidare il tipo di recensioni pubbicate in funzione del tuo pagare o meno il “pizzo” che ti chiedo, praticamente se mi paghi ti proteggo. Non sto dicendo che avvenga in questo modo, ma questo è facilmente attuabile.
Dall’altra parte, TA, OTA dove ci portano?
Bene, abbiamo visto che le OTA investono molto in web-M, abbiamo anche visto che la presenza sul canale OTA aumenta le redemption sul canale diretto.
Abbiamo visto che TA ci chiede un minimo di 600$ per un semplice link sul nostro sito e per la nostra mail.
Per chi non ne fosse informato: http://businesses.expediainc.com/phoenix.zhtml?c=190013&p=leisure_travel_market
TripAdvisor è Expedia……
Anyhow….
Dove possiamo vincere?
Cosa cerca oggi il navigatore del web2.0?
Cerca sensazioni, cerca interattività, cerca di anticipare le sue emozioni.
Ecco dove li possiamo anticipare tutti!
Se si riuscisse a creare una nuova generazione di siti, dove non vi sia più una semplice e sterile immagine dalla nostra hall o una bella fotografia della prima colazione. Dove non vi sia più la staticità di un virtual tour?
Sono certo di aver innescato una miriade di ipotesi e di idee per vincere….e VINCEREMO!!!!
Ops, scusate, mi son fatto prendere la mano.
Mi piacerebbe avere riscontri su quanto detto.
Buon lavoro e buon revenue management a tutti!
Riccardo Cocco
E ci sono pure quelli che hanno pagato???
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Duccio Innocenti — 22 Gennaio 2010, alle ore 21:14
@Riccardo
sicuramente è un pò una forzatura il costo del link su TA ma a mio modesto parere il rapporto costo/beneficio è altissimo per le strutture nelle prime possizioni di location ambite.
il visitatore troverebbe comunque l’Hotel in questione digitando il brand name su Google ma nella Rete ha un grande valore l’agevolare chi ci cerca ed in quel caso ci troverà con 1 solo click…
PS: non sono un venditore di quel servizio 🙂
Commento da Hotel Management Blog — 23 Gennaio 2010, alle ore 01:01
Saluto tutti visto che questo è il mio primo post in questo Blog.
Per prima cosa i complimenti a tutta la redazione per il lavoro che state facendo con questo blog. Formidabile e fonte di tanti spunti, utili per tutti gli addetti del settore.
Mi occupo di Revenue Management e di web marketing da tempo e come credo tutti ho cercato di capire la mossa di TA. Beh la spiegazione più logica è quella di fare cassa. Tanto è prassi andare su TA per vedere che dice la gente e poi fare copia incolla su google per andare a vedere il sito ufficiale dell’Hotel.
Chi ha acquistato il link, beh non ha fatto un brutto affare in termini economici nel senso che il ritorno come dice giustamente Duccio Innocenti sarà congruo con l’investimento fatto. Però a dir la verità a parte la comodità di cliccare sul link invece che cercare il sito su google e i click che arriveranno tracciati dal loro sito, non credo che ciò aumenterà moltissimo le vendite dell’hotel.
Il motivo è che la gente è abituata a cercare con google l’hotel che sta valutando su TA.
Altro motivo è che finchè saranno solo alcuni gli hotel che hanno acquistato il link pochi se ne accorgeranno (anche perchè come dice giustamente Tiribocchi il link non è in evidenza), si continuerà quindi con il solito metodo. Considerate anche l’introduzione degli acceleratori da parte di IE8 che facilitano ulteriormente il copia incolla grazie alla funzione “cerca con” delle parole che si selezionano.
Rispondo a Riccardo,
hai assolutamente ragione, aggiungo che basta poco per battere le OLTA in quanto a interattività e staticità. Li gli hotel vengono catalogati in modo assolutamente sterile, vengono appiattiti dalle descrizioni che loro stessi inseriscono e formattano strutture profondamente diverse all’interno di una paginetta uguale per tutti. Anche la galleria fotografica lascia a desiderare.
Infatti potremmo aprire una discussione molto interessante sull’contestuale appiattimento (oltre che dell’immagine) anche delle tariffe degli hotel.
Per conto mio è normale che un cliente vada a vedersi il sito ufficiale visto la pochezza dei siti delle OLTA (nessuna esclusa!!!)
Quindi Riccardo sono con te ma in effetti non dovrebbe essere difficile!
Commento da GIANLUCA1 — 23 Gennaio 2010, alle ore 13:34
@Hotelmanagmentblog.
Bravo.
Non conosco il tuo nome ma sono d’accordo quando parli di standardizzazione dei testi e delle foto dei vari network.
Ormai, e devo dire per fortuna, i clienti non sono + sprovveduti e non si fermano alla pagina di expedia piuttosto che Booking, vanno avanti con le ricerche ed arrivano al sito dell’albergo che poi è quello che tutti gli albergatori vogliono (zero commissioni!!!).
L’obiettivo è quello di far convergere i potenziali clienti sul proprio sito e se i network ci devono essere (perchè ci devono essere) li dobbiamo usare per tale fine.
Saluti
Gianluca Balzano
Commento da Riccardo Cocco — 23 Gennaio 2010, alle ore 19:53
@Duccio:
Non trovi che sarebbe meglio investire in SEO invece che regalare i soldi a TA? Sicuramente le grandi Compagnie Alberghiere non hanno bisogno di questi mezzucci per farsi trovare….
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Duccio Innocenti — 23 Gennaio 2010, alle ore 21:06
@Riccardo
più che nel solo SEO investirei in web marketing perchè il concetto di idicizzazione oggi è un pò superato…. ahimè…
ciò che può fare un buon servizio di web marketing oggi è amplificare gli effetti e la visibilità di chi offre un servizio di qualità riconosciuto dai clienti.
chi invece lavora male non ha speranza di risolvere la sua situazione investendo in visibilità.
tu cosa ne pensi?
Commento da Riccardo Cocco — 23 Gennaio 2010, alle ore 23:32
@Duccio:
per prima cosa mi cautelerei dalle OTA vietando di utilizzare il mio hotel name per campagne pubblicitarie, nei motori i ricerca digitando “PINCO PALLO HOTEL” non dovrà mai apparire booking.com o similari….
e questo è un primo passo.
Personalmente io credo nel: “fare caciara” come si dice a Roma, quindi utilizzerei uffici stampa e casse di risonanza per far conoscere al mondo che ci sono.
Sinceramente non mi dedicherei totalmente ed esclusivamente ad internet.
Serviio, servizio ed ancora servizio questa a mio avviso è l’unica ricetta valida.
Buon lvoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Anto4444 — 24 Gennaio 2010, alle ore 13:55
@Hotel Management Blog
Ottimo spunto quello a riguardo dell’appiattimento delle tariffe alberghiere a causa del modo standardizzato con cui vengono presentati i vari contenuti degli hotel.
Riferendomi a booking.com guardando un po le città maggiori sotto il profilo turistico ormai c’è da dire che tutti gli hotel hanno una votazione molto alta!! ma come mai mi chiedo io? possibile che l’asticella degli hotel italiani sia tipo da un minimo di 7 in su?
Allora che cavolo si lamenta il nostro ministro brambilla? dice che la qualità degli hotel è bassa! ma se si vanno a vedere le recensioni sui portali questo non appare proprio anzi.. più di cosi è difficile!!
Non è che questi benedetti portali stiano barando sulle recensioni??????? Lo fanno gli albergatori ogni tanto no?? beh allora perchè non dovrebbero farlo anche loro??
LORO SANTI E NOI DIAVOLI?
PS complimenti per il tuo Blog!
Commento da AllaDolceVita — 24 Gennaio 2010, alle ore 18:34
Salve a tutte e tutti!
…hahahahahahahhahahaha quanto mi viene da ridere a leggere che gli alfieri di Expedia-tripadvisor stanno finalmente realizzando che nessuno regala niente!
Ancora echeggiano le parole: “ma è pubblicità gratuita”!!! …hahahaha!
Mi allineo in toto al Sig. Cocco.
Expedia, tramite il portale totalmente illegale di Tripadvisor, con la scusa artatamente congeniata e costruita di vendere la verità ( che non è in grado di garantire ) pilota prenotazioni e relativi flussi.
Già me la vedo disegnata una bella vignetta,Expedia-Tripadvisor dixit: “…pagate e vi sarà pubblicato tutto ciò che volete!…anche perchè al massimo non pubblichiamo ciò che FORSE non è vero, perchè l’unico controllo che facciamo dell’IP, non potrà mai identificare una recensione autentica da una non originale, una vera da una falsa, una diffamante da una denunciante il vero”!
Per Sig. Duccio: per fortuna che ha aggiunto il Post Scriptum, altrimenti…:-)
Per il Sig. Anto444: ma allora le sorge anche a lei il dubbio che questo è un grosso teatrino per abbindolare gli albergatori e gestori di strutture extra-alberghiere, solo per pilotare il mercato delle
prenotazioni e guadagnare alla faccia della libera concorrenza!?
Un solo spunto per chiunque continui ad accettare Expedia-Tripadvisor, giustificando i suoi “lati oscuri”:
secondo voi perchè non si comporta come Ebay che equipara le due parti che creano il vero valore del sito: acquirenti e venditori?
Ebey identifica in maniera UNIVOCA e PRECISA tutti coloro che interagiscono attivamente sul sito…
Altra domanda per chi continua a non rispondere ai miei quesiti e ripete a “disco rotto” che le recensioni sono il futuro dell’internet turistico: perchè non voler dare un valore reale a queste, eliminando la anonimità?
NB: Alla Dolce Vita VIVE e PROSPERA sul passaparole e le recensioni vere!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da ivanl — 25 Gennaio 2010, alle ore 14:18
Salve, la nostra struttura ha ricevuto dal 04/01:
21 visite provenienti dalla pagina di TA con un 67% di visite nuove, una frequenza di rimbalzo del 24%, visitando 3,71 pagine del sito e restando per quasi 3 minuti…
per me i 300,00 euro/anno vanno piu’ che bene
Commento da Anto4444 — 25 Gennaio 2010, alle ore 16:34
Alla dolce vita:
Effettivamente ho parzialmente cambiato la mia idea sui siti che danno le recensioni dei clienti. Per quale ragione mi chiderà, allora:
1) Le recensioni stanno diventando esageratamente importanti. E questo non va bene. Poi è impossibile accontentare tutti. E stanno diventando uno strumento di ricatto verso gli hotel.
2) E’ troppo facile inserire recensioni false
3) Mancano i controlli alle recensioni (quelli che ci sono evidentemente non bastano
4) Date le ragioni sopra, la lealtà della recensione deve essere salvaguardata.
5) Gli albergatori ancora una volta sono l’ultima ruota del carro, subiscono e basta.
6) Gli hotel che non desiderano essere listati devono avere il diritto di essere delistati
7) Gli hotel che ritengono di essere stati diffamati ingiustamente devono avere il diritto di far valere i propri diritti. Le recensioni devono essere filtrate, non possiamo permettere di pubblicare tutto. Anche questo blog mi ha “filtrato” spesso e volentieri in passato. Lo si deve fare anche con gli hotel. Un hotel e il servizio che eroga possono essere considerati non all’altezza delle aspettative, questo si. Ma non possono essere considerati, sporchi, puzzolenti, ladri, angusti e via dicendo per dire solo carinerie.
8) Anche siti come Booking.com e Expedia.com non presentano un meccanismo trasparente, in reltà nessuno sa se loro pubblicano tutte le recensioni oppure no.
9)…
10)…
Ce ne sono altri di motivi, in ogni caso mi sono spostato dalla sua parte. Ci va equilibrio nelle cose..
Non esagero dicendo che siano una associazione a deliquere ma dico che loro non SONO SANTI. Probabilmente ci stanno marciando e guadagnando sopra che è un piacere.
Cmq Ivanl:
i suoi risultati sono davvero modesti.. non se la prenda ma 21 visite pagando 300 (che poi saranno 600) e niente non pagando nulla, preferisco la seconda. Se metti un link da questo blog riceveresti più visite di sicuro!!
🙂
Cmq non saranno quei 300 euro a cambiare le sorti ne da una parte ne dall’altre del suo business!!!
Commento da MAXPIERGENTILI — 25 Gennaio 2010, alle ore 17:59
Ciao A tutti, come è giusto che sia favorevoli e contrari!!!
Io questa volta non ho voluto fare il pioniere, e ancora onestamente resto dell’idea che probabilmente questo link diretto da TA possa portare benefici, ma limitati.
Io aspetto ancora e per il momento lascio che TA mi pubblicizzi gratuitamente.
Commento da ivanl — 25 Gennaio 2010, alle ore 23:05
@ Anto: Nooo..non me la prendo affatto per le tue considerazioni (se pur rimanendo un po’ “cosi” sul che prefferisci “niente pagando nulla”).
Come ben dici, non sono quei 300 E che cambieranno le sorti, e allora…Perche’ non farlo?
Commento da Riccardo Cocco — 26 Gennaio 2010, alle ore 16:42
@ivanl:
Dal 4 gennaio ha ricevuto:
“21 visite provenienti dalla pagina di TA con un 67% di visite nuove, una frequenza di rimbalzo del 24%, visitando 3,71 pagine del sito e restando per quasi 3 minuti”.
Quante prenotazioni?
Mi spiace ma non condivido il suo ottimismo su TA, la prego di leggere (laddove interessasse) i miei precedenti interventi relativamente al mio punto di vista.
@TUTTI:
Ho verificato alcuni aspetti di Trip Advisor.
Giorno e ora di verifica: 26 gennaio ore 16:15
Destinazione: ROMA
Hotel in lista: 1.307
Hotel recensiti: 1.087
Hotel non recensiti: 220
Filtrando per popolarità appaiono per primi gli Hotel ancora non recensiti.
Un ottimo spunto di riflessione l’ho trovato andando a verificare alcune posizioni:
1) Hotel #1 in graduatoria: 116 recensioni, 7 camere (è un Hotel???)
2) Hotel #4 in graduatoria: 19 recensioni (…caspita, con 19 recensioni hanno un’occupazione molto importante!)
3) Hotel #7 in graduatoria: 570 recensioni (beh! rispetto a quello in 4 posizione almeno ha un’occupazione più interessante…..è un 3 stelle a mio avviso totalmente sottostimato)
4) Hotel #1.087 in graduatoria: 17 recensioni (2 stelle, 26 camere, basic, ma che differenza ha con quello in 4 posizione?)
5) Hotel #1.086 in graduatoria: 3 recensioni (MAH!!)
Signori, ancor di più vedo il nostro amico Trip Advisor come una slot machine, il vincitore, non è chi ci mette dentro i soldi, ma chi lo gestisce……..
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da cinzia — 26 Gennaio 2010, alle ore 20:00
Ciao a tutti, è la prima volta che intervengo sul blog. Ho fatto anch’io il business listing su TA, ma non c’è verso di avere la fattura. Mi sembra di capiere che l’unico documento rilasciato da TA a fronte del pagamento sia la e-mail di conferma . Notizie in merito ?
Commento da ivanl — 26 Gennaio 2010, alle ore 21:16
@Cocco…Senz’altro me interessano i precedenti interventi, e la mia ottica non e’ “ottimistica”, inquanto non e’ che mi aspetto chi sa cosa di questo link (certamente non mi aspetto il mio server intassato di clicks provenienti da TA) Il punto e’ uno..
I 300 euro sono troppi da spendere per provare a darle una mano a chi mi vede su TA?
Perche ci piaccia o no, tutti si fanno un giretto su TA
Credo anche che e’ uno svaglio vedere TA come pubblicita’
Commento da Riccardo Cocco — 27 Gennaio 2010, alle ore 09:53
@ivanl:
Grazie per il commento!
Mi permetto di precisare un punto di vista che a mio avviso dovrebbe essere preso in considerazione.
Ebbene, i 300 Euro investiti su TA sono a tutti gli effetti un investimento di promozione della struttura, ogni tipo di investimento dovrebbe generare un ritorno e in alcuni casi si spera che vi sia anche del guadagno. Il ROI di questo specifico investimento su TA non può, a mio avviso, essere calcolato sulla base di click, ma su reali prenotazioni generate.
No credo che nessuno dello staff della struttura dove opera sia d’accordo nell’essere pagato attraverso click generati.
Dall’altra parte abbiamo visto nei diversi commenti che prima che i suoi visitatori di TA riescano ad arrivare al suo sito diretto, siano stati dirottati in modo più o meno forzato presso altri siti (OTA).
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da ivanl — 27 Gennaio 2010, alle ore 10:48
Ma, il fatto e’ che io non faccio promozione inquanto comprando il link io non cambio il mio status (ne di visibilita’ ne di punteggio), io rimango impallato dove sto’, solo che “cerco di avvicinarmi” il cliente (un cliente che già mi conosceva per altre vie)
Quando uno apre una pagina di TA ci sono 20 000 links che ti mandano da altre parti, non credo ci siamo dissanguati al aggiungere il nostro link (che poi, dimensioni, costi ecc, lo si sapeva da prima)
Sui ritorni, credo che si devano calcolare piu’ per le visite, inquanto le prenotazioni generate sarebbero un po’ troppo complicate da calcolare (come una campagna pubb. in tv, piutosto che un cartellone per strada o una col adwords di google)
Commento da Fasterzone — 27 Gennaio 2010, alle ore 15:01
@ivanl
“21 visite provenienti dalla pagina di TA con un 67% di visite nuove, una frequenza di rimbalzo del 24%, visitando 3,71 pagine del sito e restando per quasi 3 minuti…”
Grazie del prezioso contributo, ho un paio di quesiti:
Sono in linea i dati di queste visite rispetto ai valori medi del sito?
Volevo chiedere inoltre il ranking della tua struttura nella località rispetto al totale su TA.
Grazie!
Commento da webby — 27 Gennaio 2010, alle ore 15:47
io ho una media di 10 pagine/visita contro la media di 6.5
tempo medio 7 minuti contro la media dei 3.5
traffico qualificato == più prenotazioni? vi dirò a fine stagione 🙂
Commento da Riccardo Cocco — 27 Gennaio 2010, alle ore 17:20
@ivanl:
Mi è sparito il precedente post…. 🙁
comunque ripropongo i concetti espressi.
1) Non fa promozione, non cambia il suo status, rimane “impallato” dove già si trova, non capisco il motivo della spesa allora. Desidera avvicinarsi ad un cliente che già la conosce, ma se già la conosce, ha i suoi riferimenti e saprà certamente come ritrovarla, non crede?
2) I costi: certamente se lei ha pagato (sempre di investimento stiamo parlando) 300 Euro, la struttura ha meno di 10 camere. Il discorso dovrebbe essere affrontato per la media, che a mio avviso potrebbe attestarsi tra le 51 e le 250 unità abitative. A questo punto i costi cominciano ad essere più importanti, così come importante dovrà essere il rientro di questi ultimi.
3) Quando si spendono i soldi si deve sempre considerare che si tratta di un investimento e quindi si deve considerare il tempo in cui questi investimenti rientrano in azienda. Sicuramente sarà più complesso calcolare quante prenotazioni vengono generate e consumate tramite questo canale ma lei non può misurare l’investimento di soldi con il ritorno di contatti e fermarsi li. Lei dovrà calcolare quanti contatti le occorrono per generare il minimo di prenotazioni effettuate e consumate per coprire l’investimento iniziale.
Esempio:
Se per storico lei riceve 10.000 visite l’anno sul suo sito e queste si traducono in 100 prenotazioni effettuate e consumate, la sua booking ratio delle visite è pari al 1.0%.
Ammettiamo che la sua AHR annua sia pari ad Euro 50.00 e che lei abbia investito i famosi 300 Euro. Ebbene per rientrare (ancora NON guadagnare, sull’investimento, ma solo “rientrare” dei soldi investiti) dovrà ricevere dal link 6 prenotazioni (tutte da una notte per semplificare i conti). Quindi il link su TA dovrà generare almeno 600 contatti che con una redemption del 1.0% si traducono in 6 prenotazioni. Da qui si evince (laddove i dati fossero veritieri) che le sue 21 visite non hanno generato alcuna prenotazione e che mediamente lei dovrà ricevere circa 50 visite/mese nell’anno per raggiungere il suo target e coprire l’investimento.
4) per sua opportuna conoscenza, le campagne pubblicitarie in TV e cartellonistiche vengono stabilite in base al tipo di redemption che l’azienda si prefigge e di conseguenza i costi variano a seconda del tipo di audience sia convertibile in acquirenti.
Esempio:
televendita di un materasso.
Se la televendita viene messa in onda nel prime time, il target delle redemption che l’azienda si aspetta sarà sicuramente superiore a quello che che si prefigge in caso di messa in onda nel pomeriggio. Durante il prime time vi è un’audience sicuramente importante e la ratio tra audience e possibile acquirente tendenzialmente si dirige su alti livelli di conversione 70%/80%, conseguenza i costi di messa in onda nel prime time sono molto elevati. Al contrario se la stessa televendita viene messa in onda in fascia pomeridiana, la ratio audience/possibile acquirente diminuisce drammaticamente in quanto l’audience pomeridiana, oltre ad essere inferiore è formata da ragazzi pertanto il rapporto audience / possibile acquirente si attesterà al 20%/30%.
Stessa cosa dicasi per le campagne cartellonistiche, una cosa è posizionare un cartellone in un luogo ad altissima densità di transito, un’altra è posizionarlo in luoghi con minore o poca densità.
Spero di aver chiarito alcuni aspetti della discussione.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Riccardo Cocco — 27 Gennaio 2010, alle ore 17:21
@ivanl:
Mi è sparito il precedente post…. 🙁
comunque ripropongo i concetti espressi.
1) Non fa promozione, non cambia il suo status, rimane “impallato” dove già si trova, non capisco il motivo della spesa allora. Desidera avvicinarsi ad un cliente che già la conosce, ma se già la conosce, ha i suoi riferimenti e saprà certamente come ritrovarla, non crede?
2) I costi: certamente se lei ha pagato (sempre di investimento stiamo parlando) 300 Euro, la struttura ha meno di 10 camere. Il discorso dovrebbe essere affrontato per la media, che a mio avviso potrebbe attestarsi tra le 51 e le 250 unità abitative. A questo punto i costi cominciano ad essere più importanti, così come importante dovrà essere il rientro di questi ultimi.
3) Quando si spendono i soldi si deve sempre considerare che si tratta di un investimento e quindi si deve considerare il tempo in cui questi investimenti rientrano in azienda. Sicuramente sarà più complesso calcolare quante prenotazioni vengono generate e consumate tramite questo canale ma lei non può misurare l’investimento di soldi con il ritorno di contatti e fermarsi li. Lei dovrà calcolare quanti contatti le occorrono per generare il minimo di prenotazioni effettuate e consumate per coprire l’investimento iniziale.
Esempio:
Se per storico lei riceve 10.000 visite l’anno sul suo sito e queste si traducono in 100 prenotazioni effettuate e consumate, la sua booking ratio delle visite è pari al 1.0%.
Ammettiamo che la sua AHR annua sia pari ad Euro 50.00 e che lei abbia investito i famosi 300 Euro. Ebbene per rientrare (ancora NON guadagnare, sull’investimento, ma solo “rientrare” dei soldi investiti) dovrà ricevere dal link 6 prenotazioni (tutte da una notte per semplificare i conti). Quindi il link su TA dovrà generare almeno 600 contatti che con una redemption del 1.0% si traducono in 6 prenotazioni. Da qui si evince (laddove i dati fossero veritieri) che le sue 21 visite non hanno generato alcuna prenotazione e che mediamente lei dovrà ricevere circa 50 visite/mese nell’anno per raggiungere il suo target e coprire l’investimento.
4) per sua opportuna conoscenza, le campagne pubblicitarie in TV e cartellonistiche vengono stabilite in base al tipo di redemption che l’azienda si prefigge e di conseguenza i costi variano a seconda del tipo di audience sia convertibile in acquirenti.
Esempio:
televendita di un materasso.
Se la televendita viene messa in onda nel prime time, il target delle redemption che l’azienda si aspetta sarà sicuramente superiore a quello che che si prefigge in caso di messa in onda nel pomeriggio. Durante il prime time vi è un’audience sicuramente importante e la ratio tra audience e possibile acquirente tendenzialmente si dirige su alti livelli di conversione 70%/80%, conseguenza i costi di messa in onda nel prime time sono molto elevati. Al contrario se la stessa televendita viene messa in onda in fascia pomeridiana, la ratio audience/possibile acquirente diminuisce drammaticamente in quanto l’audience pomeridiana, oltre ad essere inferiore è formata da ragazzi pertanto il rapporto audience / possibile acquirente si attesterà al 20%/30%.
Stessa cosa dicasi per le campagne cartellonistiche, una cosa è posizionare un cartellone in un luogo ad altissima densità di transito, un’altra è posizionarlo in luoghi con minore o poca densità.
Spero di aver chiarito alcuni aspetti della discussione.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da ivanl — 27 Gennaio 2010, alle ore 22:20
Cocco…ed e’ giustamente per tutto cio che hai scritto sopra che non ritengo quel link sia una trovata pubblicitaria o pubblicita’ in se stessa(come non ritengo nemmeno tripadvisor lo sia..)
Fin’ora quelli che mi hanno cliccato provvengono di recensioni positive, come se leggendo la recensione “X” poi andassero a cercare qualche maggiore info sul sito, e sempre secondo me ed empaticamente credo che se io fosse il cliente, se trovo il link del sito (che cmq gia’ avrei avuto) ci andrei cmq
p.s. le visite italiane non le ho contate…sono 17 pero’ credo fossero tutte di amici e parenti, perche entravano e scappavano dopo 1 min
Commento da Riccardo Cocco — 27 Gennaio 2010, alle ore 23:36
@ivanl:
il concetto è che se soldi escono (che tu lo voglia chiamare investimento o meno) questi devono rientrare.
Se non rientrano in qualche modo, li hai buttati.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da ivanl — 28 Gennaio 2010, alle ore 11:28
assolutissimamente d’accordo
Commento da Marco Piccolo — 29 Gennaio 2010, alle ore 21:15
Tutti penso siano d’accordo sul fatto che TA spesso non si comporta bene con noi albergatori, ma se ci fermiamo un attimo a riflettere, i pro sono sicuramente maggiori dei contro.
Per strutture come quella in cui lavoro (un 5 stelle da 10 camere) la convenienza c’è senz’altro, infatti ho subito sottoscritto il business listing senza pensarci 2 volte godendo del 50% di sconto; posso dire che è un dato di fatto che le visite dal link ci sono e sono visite che “convertono”.
Il problema è per chi deve sostenere un costo elevato e non ha un posizionamento ideale, insomma, come dice Riccardo Cocco, bisogna vedere il ROI dell’operazione.
Buon Revenue a tutti
Marco Piccolo
Commento da SuperPanno — 30 Gennaio 2010, alle ore 11:54
Salve a tutti,
io sono un pò arrabbiato con tutti coloro i quali hanno aderito a Trip A. in quanto tutti noi mi pare abbiamo ormai chiaro il concetto che per i vari portali conti solo il cliente finale (Che è quello che paga) mentre le varie strutture sono solo carne da macello da strizzare finchè ce nè e poi avanti un altro…
Siamo tutti critici contro questi sistemi e relative procedure (commissioni, recensioni, ranking ecc ecc) e poi appena ci propongono di sborsare soldi siamo tutti li pronti con la bava alla bocca perchè tanto 300 euro in piu’ in meno che differenza fa….?
Dal mio punto di vista non sono solo 300 euro, ma andrebbero sommati a tutte le altre migliaia di euro che sborsiamo all’anno fra commissioni e costi di affiliazione e allora vedrete che non direte piu’ “300 euro in piu’ o in meno che mi cambia!”
Il concetto è cercare di conservare un pò piu’ di potere nelle nostre mani invece di chinare la testa a tutti i vari portali internet…
Un consiglio? NON ADERITE A TRIP ADVISOR E VEDRETE CHE SARANNO LORO AD ABBASSARE LA TESTA E AD ASCOLTARCI SE GLI DICIAMO CHE NON CI PIACE COME VENGONO GESTITE LE RECENSIONI E TUTTO IL RESTO!!!
Saluti a tutti
Commento da ivanl — 30 Gennaio 2010, alle ore 14:20
mah…io non c’elo’ cosi con TA
Commento da SuperPanno — 30 Gennaio 2010, alle ore 14:35
Neanche io cè l’ho così tanto con TA ma con un sistema che tutela solo (forse) il cliente e tratta come fazzoleti usa e getta gli hotel.
Commento da ivanl — 30 Gennaio 2010, alle ore 14:44
e vabbe’…il cetriolo gira gira…
Commento da palingenius — 30 Gennaio 2010, alle ore 18:37
Veramente tutela chi manovra il tutto e che ha interesse a farlo ed in TA si sa chi e’.
Commento da palingenius — 30 Gennaio 2010, alle ore 18:37
Veramente tutela chi manovra il tutto e che ha interesse a farlo ed in TA si sa chi e’.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 31 Gennaio 2010, alle ore 11:24
@marco piccolo
” posso dire che è un dato di fatto che le visite dal link ci sono e sono visite che “convertono”.
Ciao Marco, puoi dire che gli utenti smart che trovano una call to action nascosta sotto un piccoli link non sono gli stessi che avrebbero fatto copia e incolla su google per trovare il tuo sito ufficiale?
solo che con l business listing lo trovi bello scritto nelle statistiche, il che è più gratificante.
Meditate, e io forse entro il 2011 trovo il tempo di tirare giu una lettera sufficientemente intelligente da inviare a tripadvisor per discutere delle modalità promozionali e il servizio effettivamente erogato della business listing.
S.
Commento da GIANLUCA1 — 31 Gennaio 2010, alle ore 14:22
@SUPERPANNO
il ns. albergo non ha aderito perchè non lo ritiene strumento interessante…..per quanto riguarda il discorso però delle somme che si devono fare tra costi di affiliazione, commissioni etc…
ti chiedo: avresti avuto le stesse camere senza le prenotazioni dei network?
Vuoi mettere la pubblicità che ti fanno a livello mondiale?
Saluti
Gianluca
Commento da Marco Piccolo — 31 Gennaio 2010, alle ore 16:51
@dott_stefano_tiribocchi
Ciao Stefano, tu hai ragione, ma secondo me la scelta come diceva Riccardo Cocco è molto soggettiva. Io con un hotel che è al 4° posto in Puglia su TA e primo nella mia città, con una spesa di 200 Eurini, vuoi che non li riprendo nell’arco di un anno con uno o due pernottamenti da parte di un utente smart ma pigro? E poi il link proveniente da TA mi fa tanta link popularity…
Gli utenti internet sono tanti e di tanti generi. Expedia sostiene che il 70% dei visitatori trova e sceglie l’hotel sul loro sito e poi prenota direttamente; loro i soldi (se questo dato è vero) li fanno su quel 30% di utenti poco smart o semplicemente pigri. Tu hai una spiegazione differente del perchè quelle persone prenotano tramite OTA e spesso anche prepagando il soggiorno anche in caso di parity rate? Secondo me la risposta è una sola: il mondo è pieno di persone diverse le une dalle altre, e noi albergatori, se vogliamo riempire l’hotel, soprattutto se in location un pò sfigate, abbiamo bisogno di un pò di tutti, TO, OTA, TA, ecc… Quando avremo una occupazione del 90% (qualche fortunello magari fa già di più)allora potremo magari cominciare a segare un pò di intermediari.
E’ tutto molto soggettivo…
Da parte mia, nonostante tutto ma proprio tutto… io al gufo voglio bene…
Ciao
Marco Piccolo
Commento da ivanl — 31 Gennaio 2010, alle ore 16:56
@Dott.Stefano come ho scritto sopra, il business listing non e’ una pubblicita’, e’ una “scorciatoia” minima per avevre piu’ info su di te nella tua pagina (vista che e’ gia’ bella piena di links che deviano ad altri siti ai clienti che non sappiamo come, ci sono caduti li)
Quando fai la lettera ricorda di farla in cc a zoover, realtravel, ulises e a tanto altri che hanno un servizio simile
Commento da AllaDolceVita — 31 Gennaio 2010, alle ore 19:34
Per Anto444: plaudo al suo ravvedimento e spirito critico. 🙂
La struttura intima di Triapdvisor è marcia e che siano una associazione congeniata per massimizzare il profitto ai danni della libera concorrenza è uno stato di fatto: addirittura l’Ufficio Stampa di Tripadvisor, la Competence Comunication di Milano, ha pubblicato recensioni false ( come ho descritto con prove inconfutabili anche su questo blog).
Per Ivanl: pagare per una visibilità confusionaria ( per volontà commerciale del burattinaio ) , pensando di acquistare visibilità univoca è proprio il caso di Tripadvisor…basta contare il numero di collegamenti “esterni” e fuorvianti dal collegamento del sito ufficiale della struttura, sulla pagina che vi viene proposta.
Una vera pubblicità è quella che offre IN ESCLUSIVA l’immagine della vostra struttura…altrimenti che pagate a fare, quando c’è il “pericolo” che con un click sulla stessa pagina, si possa arrivare ad altre strutture a voi concorrenti?
Per SuoperPanno: concordo in pieno con lei!
Basta tirare giù le brache di fronte a questi che sono e devono rimanere dei venditori che coadiuvano l’attività PRINCIPALE di ricezione turistica!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 31 Gennaio 2010, alle ore 23:43
@ivanl,
infatti hai ragione, alla fine è una scorciatoia, solo che nel momento di acquisto la propongono differentemente, è li che voglio fare leva, è quello il lato bufala della questione.
S.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 31 Gennaio 2010, alle ore 23:46
“Tu hai una spiegazione differente del perchè quelle persone prenotano tramite OTA e spesso anche prepagando il soggiorno anche in caso di parity rate?”
Si, spesso i clienti sono CLIENTI delle OTA e non delle strutture, le ota danno servizi aggiunti, quali assistenza multilingue, garanzie di ricopertura, maggiore affidabilità e sicurezza in termini di invio dati sensibili, hanno brand solidi, chi riacquista gia conosce la procedura di prenotazione.
S.
Commento da Riccardo Cocco — 1 Febbraio 2010, alle ore 13:19
Business Listing SI – Business Listing NO
Per prima cosa occorre definire il target clienti “business listing” a cui TA fa riferimento.
1) Non fa riferimento alle Compagnie internazionali, se guardate bene ogni catena internazionale ha il link sul sito corporate tra gli altri…
2) Hotel indipendenti: ECCOLO!!!
Questo è il target!
Il link, che si pone su di un sito terzo non è una scorciatoia, è pubblicità, è investimento, e per questo deve essere pianificato e deve generare un rientro, altrimenti è un flop.
@Stefano:
Servizi aggiuntivi delle OTA: concordo sul fatto che il cliente è un cliente OTA e non diretto. E’ un cliente OTA perchè l’OTA in questione se lo va a capare con campagne marketing (sia tradizionale che web). Su questo non possiamo e non dobbiamo far nulla.
Le OTA ci servono e ci serviranno sempre. Il problema è sempre più semplice (per certi versi). Dobbiamo essere in grado di bilanciare il business mix per non divenire dipendenti dalle OTA.
@Marco Piccolo, anche se la tua struttura raggiunge il 90% in occupazione non potrai mai fare a meno delle OTA (e se hai raggiunto il 90% di occupazione solo con le OTA, mi preoccuperei…..).
Devi sempre avere un bilanciamento tra business mix e source of business mix.
Laddove tu divenissi dipendente di uno specifico segmento con una specifica provenienza, e questo subisse dei tracolli (e ne abbiamo visti negli ultimi anni…) saresti costretto a svenderti pur di poter garantire il revenue di sopravvivenza.
Ti faccio un esempio: nel 2001 molti alberghi di Roma (specialmente gli storici in Via Veneto) basavano il proprio business mix sul leisure con source USA. Prova ad immaginare cosa è accaduto dal 12 settembre in poi….
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!!
Riccardo Cocco
Commento da ivanl — 1 Febbraio 2010, alle ore 14:27
@stefano, infatti hai ragione, alla fine è una scorciatoia, solo che nel momento di acquisto la propongono differentemente, è li che voglio fare leva, è quello il lato bufala della questione.
S.
—Vabbe’, al momento di acquisto sapevamo cosa e come sarebbe offerto (misure ed esempio ci sono ancora sul primo mess. di questo post)
Commento da MAXPIERGENTILI — 2 Febbraio 2010, alle ore 15:39
Ciao a tutti.
il link su Ta è chiaramente una scorciatoia, fare un copia e cerca non ti fa perdere molto tempo per cui ripeto che secondo me questo link diretto non modificherà più di tanto quello che succedeva in passato. Sarà più facile vedere le statistiche ma niente di più.
Per quanto riguarda la bufala… xchè bufala?! loro hanno fatto un prodotto, l’hanno messo sul mercato e se riescono a venderlo bravi loro!! ..non obbligano mica nessuno ad acquistare il link diretto.
L’adesione è una scelta non capisco questo accanimento.
Massimiliano Piergentili
Commento da Riccardo Cocco — 2 Febbraio 2010, alle ore 15:47
@MAXPIERGENTILI:
Condivido pienamente il concetto di libertà di adesione.
Ma sono sempre scettico (per non dire ostile) nei confronti di Trip Advisor.
Quando riusciranno a garantire imparzialità e veridicità controllabile delle recensioni allora sarò disposto a vedere l’opportunità del sistema. Fino a quel giorno (arriverà mai?) visto che TA non è e non garantisce imparzialità e che a maggior ragione è di proprietà e controllato da Expedia (non che ci sia nulla di male ma non garantisce imparzialità e trasparenza), continuerò a boicottarlo con tutte le mie forze!
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Marco Piccolo — 2 Febbraio 2010, alle ore 18:45
@Stefano Tiribocchi
Concordo che molti sono già clienti OTA, utilizzano i servizi aggiunti, si fidano del brand, ecc… ma ci sono anche tante persone che prenotano gli hotel anche tramite piccoli portali locali sconosciuti e senza alcun brand, credimi; sono proprio questi utenti poco smart che magari cliccano sul link giusto invece di quello di Expedia o invece di fare una ricerchina su google…
@Riccardo Cocco
Magari avessi il problema di scegliere a chi segar le gambe! (anche se ogni tanto qualcuno è fisiologico che venga fatto fuori).
Proprio perchè ritengo fondamentale essere presente su tutti i canali con un certo brand non farei a meno delle OTA e penso non si possa neanche fare a meno di TA.
P.S. Anche se presente su tutte le principali OTA con parity rate è ovvio che il grosso delle prenotazioni deve entrare come cliente diretto…
Ciao e Buon Lavoro a Tutti
Marco Piccolo
Commento da Riccardo Cocco — 2 Febbraio 2010, alle ore 23:07
@Marco Piccolo:
Ritengo che non si possa fare a meno delle OTA e condivido che fisiologicamente e ciclicamente in alcune realtà vi è un turn over più o meno forzato. Ma OTA vuol dire prenotazioni, TA cosa vuol dire? Ora si sta riciclando come dirottatore sul sito proprietario dei propri visitatori (Diogene ancora cerca il link del suo sito su TA).
Posso vivere tranquillamente senza TA, mentre senza le OTA avrei qualche perplessità……
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da GIANLUCA1 — 3 Febbraio 2010, alle ore 09:44
@RICCARDOCOCCO
OTA IMPORTANTISSIME.
TA COSA VUOL DIRE? ANCORA DI PIU’ PERCHE’ SE UN CLIENTE VIENE A GUARDARMI E POI MI CHIAMA IN ALBERGO!!!……
CIAO
Commento da Riccardo Cocco — 3 Febbraio 2010, alle ore 11:00
@GIANLUCA1:
TA sarebbe molto importante nel momento in cui quanto recensito sia verificabile e soprattutto il redattore sia identificabile.
Per esempio: ti rimando alle mie considerazioni relativamente all’effetto “Amici di Maria De Filippi”.
Il cliente che ti vede in rete e poi ti chiama direttamente lo farebbe lo stesso anche se TA non esistesse. Un importante passo da parte di TA sarebbe quello di collegare (per verifica) la recensione con un soggiorno. Io posso scrivere del tuo albergo in TA a prescindere che ci sia stato o meno, e posso scriverne bene o male, il controllo algoritmico che verifica l’IP può semplicemente essere bypassato collegandosi per esempio tramite il wi-fi dei MacDonald’s o tramite gli hot spot di TIM.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Riccardo Cocco — 3 Febbraio 2010, alle ore 21:02
@Sfarinel:
Ho visto il sondaggio in home page.
Trip Advisor viene considerato un social network?
A mio avviso è un errore. Il social network mette in contatto due o più persone che possono interagire nel caso di trip advisor non succede questo.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da GIANLUCA1 — 4 Febbraio 2010, alle ore 10:30
@COCCO
Ciao Riccardo,
ti dico subito che per alcuni giudizi di tripadvisor il cliente mette anche l’indirizzo e-mail quindi gli puoi rispondere tranquillamente.
Il cliente che ti vede su internet evidentemente ti vede anche su TA, l’importante è che poi chiami in albergo.(quindi è bene che ci sia anche TA).
I social network od i social media (in questo sono d’accordo con te che TA non sia SN) per me sono bene accetti.
Ripeto la speranza del venditore è che i potenziali clienti vedano tutto quello che vogliono e poi prenotano chiamando l’albergo.(ZERO COMMISSIONI!!)
Saluti
GIANLUCA1
Commento da marghe — 4 Febbraio 2010, alle ore 11:08
Ciao Riccardo,
la tua osservazione sui social network non è di poco conto (magari ci farò un nuovo post ;-)).
Personalmente secondo la mia documentazione, sarebbe più corretto definire TripAdvisor un Social Media, che è la categoria in cui si possono annoverare un po’ tutte le forme di social network propriamente dette (come Facebook), i microblog, i blog, i forum e così via.
Detto questo devo però ricordare che se effettivamente non si possono commentare le recensioni altrui, TripAdvisor resta comunque una “comunità”, dunque una rete in qualche modo “sociale” in cui si possono condividere dei contenuti personali. Inoltre molti si dimenticano che TripAdvisor contiene anche un grande forum a cui sono iscritti migliaia di utenti che interagiscono sugli argomenti turistici più svariati (http://www.tripadvisor.it/ForumHome).
E’ chiaro che attualmente le distinzioni si stanno sempre più assottigliando e che spesso io stessa tendo a sovrapporre le due categorie (SM e SN), come d’altronde accade sempre più spesso anche a livello internazionale (cerca su Google Tripadvisor + social network e vedrai).
Che cosa ne pensi?
Commento da sfarinel — 4 Febbraio 2010, alle ore 16:54
@Riccardo Cocco
personalmente considero TripAdvisor un social network (turistico) a tutti gli effetti.
Gli utenti possono crearsi un profilo (anche pubblico), comunicare con gli altri (messaggi diretti e via forum) e creare relazioni di amicizia.
Ha una struttura un po’ diversa dai Social Network generalistici per 2 ragioni:
2) E’ verticalizzato sul turismo e sui viaggi
1) Nasce originariamente come comunità (fatta di UGC) e successivamente si è trasformato a poco a poco in un SN
Perché non concordi con questa definizione? Quale è la tua opinione in merito?
Sergio Farinelli
Commento da Riccardo Cocco — 4 Febbraio 2010, alle ore 17:46
@Sfarinel:
Parto dallo spunto di Margherita:
Prendo le definizioni da wikipedia:
Social Network:
“Una rete sociale (in inglese social network) consiste di un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari. Le reti sociali sono spesso usate come base di studi interculturali in sociologia e in antropologia.
Sovente nel linguaggio corrente, e in particolare nell’uso del termine social network si sorvola sul fatto che una rete sociale è storicamente e diffusamente una rete fisica. Rete sociale è una comunità di lavoratori, che si incontra nei relativi circoli dopolavoristici e che costituisce una delle associazioni di promozione sociale. Una comunità di sportivi, attivi o sostenitori di eventi, che si incontra per praticare o seguire la propria squadra. Una comunità unita da problematiche strettamente lavorative e di tutela sindacale del diritto nel lavoro. Comunità sono e sono state le confraternite e in generale quelle basate sulla pratica comune di una religione, ed il ritrovo in chiese, templi, moschee, sinagoghe, ed altri luoghi di culto. Una rete sociale si può basare su di un comune approccio educativo come nello scautismo, o nel pionierismo, di visione sociale, come nelle reti segrete della carboneria e della massoneria.”
Social Media:
“Social media è un termine generico che indica tecnologie e pratiche online che gli utenti adottano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio. I social media rappresentano fondamentalmente un cambiamento nel modo in cui la gente apprende, legge e condivide informazioni e contenuti. In essi si verifica una fusione tra sociologia e tecnologia che trasforma il monologo (da uno a molti) in dialogo (da molti a molti) ed ha luogo una democratizzazione dell’informazione che trasforma le persone da fruitori di contenuti ad editori. I social media sono diventati molto popolari perché permettono alla gente di connettersi con il mondo on line per stabilire relazioni di tipo personale o lavorativo. In termini economici i social media vengono definiti anche user-generated content (UGC) o consumer-generated media (CGM).”
Cosa voglio specificare?
Ebbene, è generalista considerare questo genere di siti dei social-media ovvero dei media (mezzi di comunicazione) sociali (ovvero che interreloazionano da un minimo di due persone in su). Se considerassimo queste definizioni come un organigramma: al vertice troveremmo appunto il Social-Media che poi si estrinseca in diverse forme per i diversi contenuti, ecco che Facebook (o MySpace o Twitter) vengono classificati Social Network ovvero sotto prodotti del Social Media destinati alla creazione di network (in questo caso particolare network ludici) sia virtuali che fisici (vedi “dopo-lavoro” delle aziende di una volta); oppure troviamo il Linkedin o il Plaxo o il Namyz che sono social network lo stesso ma in questo caso professsionali.
Veniamo quindi a Trip Advisor. Lo considererei un Sharing-Experience di nicchia, sotto l’ombrello generale del Social-Media.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 17 Febbraio 2010, alle ore 11:13
Salve a tutte e tutti,
sono pienamente d’accordo con il Sig. Cocco.
Triapdvisor non è un social network ma è un mezzo di pubblicità ingannevole con un forum annesso.
Per il Sig. Marco-Piccolo: proprio perché le grandi OTA sono esose , sono vincenti i piccoli portali che offrono strutture molte volte introvabili sulle OTA, qualitativamente superiori ed a prezzi molto concorrenziali…altrimenti non avrebbero ragione di esistere, visto che il prezzo minore è la discriminante.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 17 Febbraio 2010, alle ore 14:31
@alladolcevita @riccardo
tripadvisor è un social network, solamente che non state osservando la parte social ma solo quella business.
entrate nel vs profilo utente e guardate cosa c’è:
-> nella sezione abbonamenti: Aggiornamenti della community di TripAdvisor
Comunicazioni con gli altri Membri: TripAdvisor offre opzioni per comunicare con altri utenti per condividere consigli ed esperienze di viaggio, tra cui la messaggeria privata e i network dei viaggiatori.
-> nella sezione Invita i tuoi amici a fare parte del tuo network di viaggiatori! Mostra sulla mappa dove sei stato Scegli i tuoi amici dalla tua rubrica Gmail, Yahoo, AOL, Hotmail, Outlook
Invita i tuoi amici Manderemo inviti solo agli amici che tu sceglierai.
Queste sono tutte funzioni proprie di una social community.
S.
Commento da AllaDolceVita — 18 Febbraio 2010, alle ore 18:36
Per Tiribocchi: mi consenta di farle notare che c’è differenza fra strumento ed obiettivo…
Tripadvisor ha come obiettivo ( trasparentemente emerso con la possibilità di pagare per avere maggiore visibilità!) la pubblicità di strutture turistiche offrendone la prenotabilità attraverso canali diretti ed indiretti che confluiscono nel portafogli di Expedia.
Utilizza, come strumenti, interfacce che consentono l’interscambio di contenuti “redazionali”.
…quindi ha “funzioni sociali” che servono per l’obiettivo sopra descritto…che è lo scopo di Expedia!
( la prego di notare la differenza fra obiettivo e scopo…)
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da sfarinel — 18 Febbraio 2010, alle ore 19:57
@AllaDolceVita
adesso mi sembra si stia facendo più filosofia che altro e che comunque ci sia un po’ di confusione.
Scusate, ma che cosa c’è di strano nell’avere come obiettivo quello di guadagnare dalla pubblicità?
Quale dovrebbe essere secondo voi il modello di business di un sito che offre una serie di servizi gratuiti per l’utente finale?
Questo vale per i social network turistici e non (da TA a Facebook) così come per tante altre tipologie di siti (portali informativi, testate giornalistiche, motori di ricerca, ecc.)
Sergio
Commento da Riccardo Cocco — 18 Febbraio 2010, alle ore 21:36
@Stefano:
Social Network: è uno sistema che permette lo scambio multiculturale a tema generalista. ove la community non vanta un solo scopo comunicativo.
TA è un media di nicchia e tematico. Propone ai propri lettori dei redazionali scritti da altri lettori.
@Sergio:
Social media non vuol dire Social network.
Perdonami [provocazione forte…] ma secondo te se io sul mio sito raccogliessi da parte di “Alla Dolce Vita” da “Anto444” da “crt” da “Gianluca1”, etci etci, commenti che indicano booking blog come un fornitore di servizio inutile e che si tratta solo di una piazza virtuale dove si litiga e non si raggiunge nessuno scopo e si propone all’infinito la vendita o la partecipazione ai corsi di Grasso.
Tu non ti “inalbereresti” leggermente??
Mi chiederesti come mi permetto di raccogliere cotanti apprezzamenti denigratori, non trovi?
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 20 Febbraio 2010, alle ore 22:47
Per il Sig. Sergio: più che filosofica, sarebbe una differenza etica e sul fatto che ci sia confusione, sono d’accordo.
Una differenza macroscopica fra un non meglio identificato “Social Network” ( rete sociale …sa, con il vizio di tradurre in italiano le americanate, molte volte le idee sono più chiare…) e Tripadvisor, è che nel primo l’iscrizione e l’interazione è sempre e solo volontaria da parte dei soggetti…
…mentre Tripadvisor abusivamente ed illegalmente lista le strutture turistiche, obbligando, ove il titolare o il gestore , volesse difendersi o raccontare la propria versione degli accadimenti, ad interagire.
Non vorrà negare che un un gestore non sia uno degli utenti del suo “ipotetico” Social Network Tripadvisor?!
Guadagnare dalla pubblicità è lecito, ma abusare del mercato sfruttando e mettendo in piedi un meccanismo congeniato per produrre pubblicità ingannevole, non lo è.
Questo è il mio punto di vista… ma lo è anche quello delle leggi che regolano il paese dove lei risiede, tutta l’Europa e la maggior parte dei paesi dove il sistema giuridico è stabilmente sviluppato.
Offrire servizi gratuiti per l’utente è un escamotage per donare un valore aggiunto che possa consentire di sviluppare reddito: ben vengano i servizi gratuiti e a vero valore aggiunto.
Tornando al nostro soggetto: “Tripadvisor” offrirebbe gratuitamente di “ottenere la verità prima di partire”… e lei questo me lo chiamerebbe uno slogan confacente alla realtà?
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Giglio Bianco — 12 Marzo 2010, alle ore 13:01
Mi intrometto …. circa 3 mesi fa noi abbiamo disperatamente annunciato su questo blog quanto ci accadeva su TA, che ci sembra, non perchè si trattava di una cosa personale, ma perchè è sintomo di come le cose vengano pilotate, molto importante. Probabilemnte perchè la cosa “non taccava” almeno per il momento nessuno, è stata glissata. Non uno che abbia proposto di contattare TA, di scrivere o di approfondire quanto accadeva, ora, visto che il problemino (inserzione pagata) tocca tutti volete fare fronte comune, scrivere ecc… protestare…
Vi ricordiamo che ancora oggi DOPO 4 MESI SIAMO ANCORA POSIZIONATI AL 18 POSTO (DAL PRIMO!!!) perchè ingiustamente accusati di scrivere false recensioni! Nonostante le prove, i contatti e tutto il resto SIAMO ANCORA LI!!!
Perdiamo clienti a vista d’occhio circa il 40% in meno rispetto lo scorso anno. Nella classifica B&B di Firenze c’è di tutto Residence con 16/18 Suites, Piccoli Hotel, Struttre insesitenti fino a poco fa emerse con 80/90 recensioni nell’arco di pochi mesi, (recensioni rigorosamente in Italiano, tutte identiche, il cui fantomatico cliente ha una sola recensione scritta) e così Via!
TA Pilota tutto quello che vuole, così come Venere (ci siamo ritrovati sulla pagina di TA nel link “foto dell’Hotel” indirizzati ad un sito FLORENCEWAY le cui foto in nostra rappresentanza erano…. 2 scorci di BAGNO!!!!).
TA dipende dalle leggi del massasuchet e nulla si può qui o altrove.
Ogni nazione può in pratica gestire la situazione, ci è stato confermato di un “Sign. TA” in USA. Per cui secondo me o una grande azione di forza IRREALIZZABILE tipo, tutta la regione Toscana si leva da TA, oppure cosa volete che importi ad un leader modiale come Expedia di ascoltare le nostre piccole chiacchere sul fatto che il link era in grassetto o meno?
Così come non hanno ascoltato le mie di chiacchere!
Ormai credo che sia una MAFIA dalla quale o ci si adatta o ci si adatta!
Scusate lo sfogo ma ci sentiamo del plancton e loro sono Gli SQUALI!
Commento da Riccardo Cocco — 14 Marzo 2010, alle ore 22:30
@Giglio Bianco.
Carissimo/a, se hai perso il 40% di mercato rispetto allo scorso anno non mi preoccuperei di Trip Advisor, mi preoccuperei di scorpire dove sto sbagliando!
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da AllaDolceVita — 15 Marzo 2010, alle ore 00:57
Per il Sig. Gigliobianco: pur essendo d’accordo con lei che Expedia-Tripadvisor stia sostanziando una forte limitazione del mercato libero, stia ingannando i viaggiatori millantando di “ottenere la realtà prima di partire” , stia danneggiando molti gestori a favore di altri, NON concordo sul suo sfogo come “rassegnazione”!
Lei è libero di rassegnarsi, ma per sua conoscenza: c’è una azione legale in corso ed una denuncia pendente all’antitrust, molti gestori e conduttori hanno già denunciato il sito come illegale sia alla polizia postale che al giudice di pace, che con procedure tradizionali ( contatti la COMITAS in tal proposito.)
Una cosa di cui scrive è vera: questi “ coraggiosi” gestori si sono visti bene dal comunicare una sede legale italiana ( e questo fa di Tripadvisor.it un sito abusivo ed illegale ) e a tal proposito , proporre una rogatoria internazionale, soprattutto con i costi in territorio statunitense, necessiterebbe di una massa critica non indifferente…forse prematuro, ma la comunità si sta muovendo e ciò che ora appare “intoccabile” presto diventerà oggetto di attenzione della Comunità Europea, soprattutto a seguito della sentenza contro google…
Lo sa quale è il punto di forza di Expedia-Tripadvisor? La credulità dei moltissimi internauti che si bevono la balla del “get the truth , then go” ( ottieni la verità e poi parti ), quindi la prima cosa da fare è EVITARE di continuare ad interagire con Tripadvisor, e iniziare a PUBBLICARE notizie VERE e CONCRETE sulla inaffidabilità e mancanza di trasparenza di Tripadvisor.
Sa, uno dei concetti base dell’economia elettronica, definisce i mercati come “conversazioni”!
La invito inoltre a NON perpetuare la falsa notizia che il suo 18° posto corrisponda al -40% di flusso nella sua struttura!
Se lei avesse fino ad oggi , lavorato solo con Expedia , starebbe pagando le conseguenze di avere un solo canale….ma penso che lei abbia più canali, giusto?!
E se così non fosse, non si scoraggi e contatti i tantissimi altri portali , tour operator ed agenzie e vedrà che la sua situazione migliorerà.
Se fosse vero ciò che scrive, io avrei già dovuto chiudere i battenti qualche anno fa!!!( DENUCIO TRIPADVISOR DA FINE 2004 :- )
Ed invece sono qui vispo sorridente e sempre dicendo: Tripadvisor è un sito illegale, abusivo , contro la libera concorrenza ed ingannatore proprio di coloro che pensano di fruire di una fonte di informazione indipendente , reale e credibile…POVERI VIAGGIATORI ingannati!
Cordialità
AllaDolce Vita
Commento da Giglio Bianco — 18 Marzo 2010, alle ore 00:44
Questa è la risposta per il sig. Cocco.
Io mi comporto esattamente come ho sempre fatto, anzi sempre con nuove migliorie, la nostra tattica non è cambiata, abbiamo in ogni network bellissime recensioni. Esattamente dal giorno 3 Novembre con la “declassazione”, le richieste nei nostri confronti si sono dimezzate!
Le prenotazioni che abbiamo per il mese di Aprile, Maggio, Giugno e settembre risalgono tutte a prima del 3 novembre, oppure sono frutto del passaparola che per noi è sempre stata un’ottima fonte.
Abbiamo sempre riempito tutti i mesi sopracitati a partire settembre in poi.
Se così non fosse, nessuno farebbe carte false per essere nei primi posti di TA non le pare?
Noi abbiamo un B&B di sole due stanze se dovessimo fare dei grandi investimenti in pubblicità sarebbe assurdo e controproducente.
Naturalmente abbiamo fatto piccoli investimenti su tutti i network attualmente in “voga” ma i risultati sono scarsini.
Vediamo colleghi che sono citati ovunque e quando abbiamo tentato anche noi di seguire le loro orme ed abbiamo visto i preventivi dei costi …. tanto vale non lavorare! La verità è che TA ha una importanza enorme per le piccole strutture che non possono investire molto in pubblicità.
E’ anche vero che sento dire da colleghi frasi come “… bè non va male…questo week end ho fatto il pieno” per me non andare male è riempire 27 giorni su 30!! forse abbiamo altri concetti sulla questione “pieno o vuoto”. In ogni caso la sua risposta è poco costruttiva, e molto poco comprensiva nei confronti di persone come noi che hanno dichiarato apertamente il proprio disagio…che bella collaborazione, meritevole!
Commento da Giglio Bianco — 18 Marzo 2010, alle ore 00:55
Questa è la risposta invece per il gentilissimo Alla dolce Vita.
Come ho accennato noi non possiamo appoggiarci ad agenzie o altro la percentuale richiesta è enorme per noi.
Vorrei dire però una cosa su quanto detto relativamente alle denunce su TA. Io ho provato ad interpellare COMITAS SOS ALBERGATORI ecc… a parte zero risposte tranne una telefonata, di una ragazza scocciatissima perchè, non mi ricordo più a chi o dove, avevo scritto che appunto nessuno mi aveva mai risposto.
Non ho avuto verso di spiegare o capire perchè la signorina, di una antipatia allucinante, non ascoltava voleva solo sapere a quale mail io avevo inviato la mia richiesta di aiuto… roba da matti.
In ogni caso la mia non è una rassegnazione totale è più, passatemi il termine, un incazzatura totale! Sono sicura che cambierà… però che fatica! Grazie della sua comprensione e se avesse per me dei suggerimenti tangibili su dove potremmo rivolgerci per ampliare la nostra visibilità mi scriva grazie!!!
Commento da Riccardo Cocco — 18 Marzo 2010, alle ore 18:27
@Giglio Bianco,
Gentile Signora,
credo che il mio messaggio sia stato frainteso.
Tendenzialmente se la vostra struttura ha perduto circa un 40% rispetto all’anno precedente, non credo sia imputabile al posizionamento su Trip Advisor. Ma ad altri fattori forse più sotto gli occhi di tutti.
Per sua “tranquillità” desidero condividere con lei alcuni dati (per esempio sul mese di Gennaio) degli ultimi 3 anni sul mercato di Roma.
Occupazione:
2009 vs 2008 -16,6%,
2010 vs 2008 -11,2%
AHR:
2009 vs 2008 -7.3%
2010 vs 2008 -17.3%
RevPAR:
2009 vs 2008 -22,8%
2010 vs 2008 -26,6%
Secondo lei è tutto imputabile a Trip Advisor?
E’ certa di aver fatto tutto quanto il possibile per strappare ai suoi competitor quella poca domanda che si è generata?
Beh, la risposta credo che sia NO.
E non lo dico per criticare il suo operato, lo dico in quanto quotidianamente mi faccio la stessa domanda e puntualmente c’è sempre qualcosa in più che si può e si deve fare per non soccombere.
Le assicuro che una struttura di 2 camere o una struttura di 200 camere ha le stesse problematiche di cash flow in questi periodi, altri valori, ma stessi problemi. Lei crede che strutture tipo Hilton, Starwood o altri abbiano investito capitali in comunicazione? Ebbene le posso dire che hanno avuto un taglio, rispetto al 2008, di circa il 45% sui costi pubblicitari.
La mia risposta è stata ed è costruttiva, mi chiedo sempre, dove sto sbagliando? Cosa posso fare per migliorare? Come mai il mio competitor ha fatto risultati migliori dei miei? E la risposta non è mai Trip Advisor.
Basta con le lamentele, rimbocchiamoci le maniche e troveremo sempre qualcosa di nuovo da poter fare!
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Riccardo Cocco — 18 Marzo 2010, alle ore 18:31
@Giglio Bianco:
Un piccolo strapuntino alla mia precedente.
Signora,
il lead time di prenotazione, come ho già avuto modo di scrivere, è diminuito drasticamente per tutto il comparto turistico. Lei si lamenta che dallo scorso 3 novembre non ha prenotazioni per settembre, alcune strutture al momento sui libri hanno il 2% di occupazione, dovrebbero chiudere e piangersi addosso?
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 18 Marzo 2010, alle ore 19:41
@riccardo
concordo sull’accorciamento del lead time, le prenotazioni arrivano sempre più sotto data, ho provato varie volte a forzare sul lungo termine con forti earlybooking promo, ma effettivamente il riscontro è minimo.
I botti a roma sono negli ultimi 45-60giorni distaza attiva alla data.
S.
Commento da AllaDolceVita — 18 Marzo 2010, alle ore 20:23
Buonasera Sig.ra Gigliobianco,
prendo atto della sua “disavventura” nel contattare Comitas, ma poi come è andata a finire, dopo che la hanno richiamata?
Ho letto ciò che ha scritto relativamente alla sua constatazione e collegamento fra “declassamento” su Tripadvisor e mancanza di prenotazioni…vuol dire che lei lavorava solo con Expedia & co?
Se così fosse , pensi che non tutti mali vengono per nuocere: affidarsi ad un solo canale di generazione di prenotazioni è molto pericoloso e questo potrebbe essere il risultato.
…riflettano coloro che esaltano Tripadvisor, oggi sei alle stelle e domani nella polvere delle stalle!
Diversifichi la sua presenza su soggetti indipendenti e crei una giusta miscela calibrata fra reti turistiche internazionali e portali locali.
Tripadvisor non ha alcuna valenza su quei portali ed agenzie che propongono soluzioni turistiche alternative agli alberghi e che vengono listate con codici, piuttosto che con i nomi reali, quindi indistinguibili ma giudicabili dalle recensioni verificate e lasciate solamente da chi ha realmente soggiornato.
Ma a quanto si riferisce la percentuale “enorme” che le avrebbero richiesto?
Quale è la percentuale minima che riconosce per ogni prenotazione andata a buon fine ?
Sono d’accordo con il Sig. Cocco nella visione prospettata e nell’invito a lavorare bene!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 19 Marzo 2010, alle ore 10:27
@Stefano:
Se mi permetti un consiglio non “perdere” tempo con offerte e promozioni tipo “earlybird”. Troverai mille e mille operatori che ti richiederanno questo tipo di opportunità prospettando successi inverosimili.
Tutte baggianate!
Il comparto turistico ricettivo, in linea di massima, è uno dei comparti che nella globalità risente delle recessioni più tardi rispetto ad altri comparti. Mi spiego meglio. Noi veniamo da anni di salita, dove le tariffe marciavano al galoppo e la domanda era sempre in crescita. La crisi scoppiata alla fine del 2008, ha visto, in sequenza il riposizionamento e la riconfigurazione immediata di comparti finanziari, immobiliari ecc., fino ad arrivare a bussare alla nostra porta con l’aumento della disoccupazione, la difficoltà di arrivare alla “terza settimana” e via di seguito.
Il comportamento di acquisto turistico, era stato educato in modo da poter approfittare di veri affari laddove l’acquisto fosse avvenuto con notevole anticipo rispetto alla fruizione del servizio stesso. Questo ha generato quindi una corsa all’acquisto negli ultimi anni con molto anticipo, questo tipo di offerte però avevano dei paletti del tipo “non-refundable”.
L’arrivo della crisi nel comparto turistico a mio avviso si è definitivamente concretizzata nella seconda metà del 2009, quando gli altri comparti cominciavano a vedere in lontanza la fine del tunnel.
Ecco che il “vecchio” comportamento di acquisto anticipato, unito alla insensata diminuzione dei prezzi ha nuovamente educato la clientela in modo parallelamente opposto alle precedenti modalità.
Se prima correvo per prenotare per essere certo di avere una tariffa molto buona, ora attendo l’ultimo minuto. Io viaggiatore, sono consapevole della difficoltà oggettiva delle strutture alberghiere in quanto costantemente diminuiscono le tariffe, questo vuol dire che sono vuote, questo vuol dire che più sotto data prenoto, migliore sarà la tariffa.
Ecco cosa si sta generando di questi tempi. La crisi “sembrerebbe” alle nostre spalle, quindi si ricomicia ad avere fiducia e non mettere più tutti i nostri risparmi sotto al mattone. Qualcosa lo spendiamo per viaggiare.
Ora sono certo che la domanda sia sul trampolino di lancio nuovamente, spinta e stimolata dalla corsa al ribasso tariffario, quindi a breve (6/12 mesi) mi attendo un nuovo ridimensionamento del lead time di prenotazione a causa (fortunatamente) della ripresa della domanda. Cosa che non mi aspetto invece per i prossimi 5/7 anni è il ritorno alle tariffe del 2007. I danni ce li siamo cercati e li abbiamo procurati noi stessi ed ora rimbocchiamoci le maniche, torniamo a puntare sull’ospitalità che è la vera ed unica competenza distintiva dell’albergatoria italiana.
Buon lavoro e buona ripresa a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da crt — 3 Dicembre 2010, alle ore 16:13
TA e’ proprio in malafede … ! Mi e’ arrivata l’offerta della serie ” visto che non ci sei cascato al prezzo normale e nemmeno a quello scontato ti offro un periodo di prova gratuito ::::PROVATE AD ISCRIVERVI a queste fantomatiche inserzioni dove poi tra l’altro si tratta di aggiungere e.mail e address aquanto gia’ c’e’ , davvero uno sforzo , e scoprirete che un periodo e’ si gratis ma che include automaticamente l’iscrizione a pagamento per il resto , immagino da come operano , della tua vita ! Quindi non e’ un periodo di prova ma e’ un periodo gratuito il che e’ molto diverso ed ingannevole , mi sono fermato appena in tempo . Inoltre se fate la str.n.zata di dare il ”mi piace” su facebook vi ritrovate il suo logo fra le pagine dei preferiti il che sa di intrusione poiche’ non avete piu’ possibilita’ di eliminarlo in quanto il link vi rimanda ad una web page dove non esiste , come si conviene , il link ‘non mi piace piu” e quindi togliersi dalle scatole il tale riferimento . Naturalmente finora e’ la prima pagina da cui non ho possibilita’ di scollarmi . Non Dovrebbe essere molto piacevole sapere che buona parte dei tuoi clienti vorrebbe scollarsi da te , ma questi se ne fregano e trattano tutti come polli.. quarda un po’ che razza di gente loro e chi lo permette….
Commento da AllaDolceVita — 6 Dicembre 2010, alle ore 13:47
Salve Sig. Crt,
ho letto con attenzione il suo articolo e purtroppo mi sorprende poco, visto che stiamo parlando di Expedia-Tripadvisor…
Penso che faccia molto bene a tenersi lontano da questo MARCHIO di NON-QUALITA’.
Lo sta facendo addirittura Google!!!
Questa è proprio una notizia bomba: mentre prima, sulla pagina di geolocalizzazione della struttura apparivano ( ABUSIVAMENTE ), le recensioni di Tripadvisor, ad oggi….sono scomparse!
…questo è ciò che è accaduto sulle strutture che gestisco e su quelle di numerosi amici e conoscenti, lo conferma anche lei?
Il TITANIC Expedia-Tripadvisor sta iniziando la lenta ed inesorabile discesa verso l’abisso e il si salvi chi può” è giunto addirittura a google!
Mi piacerebbe proprio vederla la faccia del Sig. Frua ( responsabile in Italia di Tripadvisor…senza sede legale, numeri di telefono… poverino, perché non gli facciamo tutti una colletta?! 😉 ), Sig. Brufani ( responsabile del Ufficio stampa …che come “ambasciatore”-non responsabile, si deve prendere tutti gli oneri della comunicazione “non istituzionale”… ) e dei personaggi vicino al fondatore furbastro di Kaufer!
Cari colleghi e colleghe, fate attenzione al boomerang Expedia-Tripadvisor…
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da AllaDolceVita — 11 Dicembre 2010, alle ore 14:56
Salve e tutte e tutti,
errata corrige: : sono riapparsi i collegamenti alle recensioni di Tripadvisor su google map.
Comunque tre giorni fa ho controllato da diversi pc e su diverse strutture e non erano presenti.
Stranamente non era un problema di server off line, perché si sarebbero dovuti comunque trovare i collegamenti che ciccati portavano alla pagina di errore…
Vabbè , prosegue la caccia al tesoro di Expedia 🙂
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 13 Dicembre 2010, alle ore 09:46
@alladolcevita
ti sei perso un bel duello al whr 🙂
domanda ennesima a Frua di tripadvisor, perchè non risolvete l’anonimato?
e lui risponde:
“perchè in america c’è una legge”
e io lo incalzo, ok quale legge?
“e lui non è proprio una lagge”
e io, allora la legge non c’è!
“e lui non è come se fosse..”
QUINDI TRIPADVISOR TIENE L’ANONIMATO SOLO PERCHè GLI FA UN GRAN COMODO,
gli fa comodo avere milioni di contenuti freschi e verosimili, perchè indicizza i brand name di tutti gli hotel, sto preparando une breve trattazione organica di questo schifo, a presto!
S.
Commento da g.mincica — 13 Dicembre 2010, alle ore 18:29
Io ero presente alle 3 giornate del whr.
E’ innegabile che tripadvisor sfrutti contenuti freschi per indicizzare il suo brand, ci sfrutta ma è pur vero che noi albergatori sfruttiamo la sua grande leva.
Siamo una goccia rispetto alle maree in termini di visibilità che TA riesce a muovere.
Bisogna far si che anche attraverso altri social media si parli delle nostre strutture.Non veicolare solo ed esclusivamente i nostri ospiti a lasciare una recensione su TA ES e un domani dovesse fallire? ci troveremmo ad avere in meno una bella fetta di commerciale.
Gianluca Mincica
http://www.hotelsportingbaia.com
Commento da GIANLUCA1 — 14 Dicembre 2010, alle ore 12:55
@G.MINCICA
CIAO GIANLUCA, E’ STATO UN VERO PIACERE RIVEDERTI DOPO UN ANNO.
IO PURTROPPO SONO STATO AL WHR SOLO IL PRIMO GIORNO ED HO APPREZZATO QUELLO CHE HA DETTO IL GIOVANE GRASSO….ALTRE COSE MOLTO MENO.
RICORDI MENTRE ERAVAMO A TAVOLA (POSTO DOVE SI DICONO MOLTE VERITA’) IL LIVELLO DI ALCUNI COLLEGHI?
MI E’ DISPIACIUTO NON AVER SALUTATO TE E DIEGO MA NON VI HO + TROVATI.
SE VIENI ALLA BMT AVREI PIACERE CHE VENISSI A DORMIRE DA ME.
SALUTI.
GIANLUCA
Commento da g.mincica — 14 Dicembre 2010, alle ore 16:33
ciao, caspita che mi ricordo abbiamo anche commentato.
Mi è arrivato il questionario del whr 2010 ed ho scritto di dover fare per il 2011 più qualità e meno contenuti di basso profilo.
Effettuare una scrematura dei partecipanti porterebbe a chi ha già fatto corsi “base” maggiori informazioni ed interessanti.
Se dovessi venire al bmt questa volta non ti tradirò.
A presto.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 16 Dicembre 2010, alle ore 11:05
ciao mincica
io penso che i panel siano stati bilanciati, hai ragione alcuni erano poco contenuto molto sales, altri invece molto contenuto e zero sales, non voglio fare i nomi ovviamente.
S.
Commento da GIANLUCA1 — 16 Dicembre 2010, alle ore 12:13
@STEFANO
CONCORDO!!!
@MINCICA
TI ASPETTO PER LA BMT E L’INVITO E’ ESTESO PER TUTTI COLORO CHE VERRANNO PER LA BMT……POI PER LA TARIFFA CI METTIAMO D’ACCORDO.
SALUTI.
Commento da AllaDolceVita — 16 Dicembre 2010, alle ore 19:39
Salve Sig. Mincica,
per una situazione di puro abuso e diffamazione, dove si potrebbe mai constatare il vantaggio di permanere su Expedia-Tripadvisor?
…soprattutto quando l’unica funzione di listare TUTTI coloro che hanno una visibilità guadagnata onestamente in ANNI di attività, è quella di RUBARLA per vendere chi accetta il pizzo del 30% sul valore della prenotazione?
Lei sa che Expedia-Tripadvisor non risponde alle lecite e leggittime richieste di cancellazione dall’archivio abusivo?
Expedia-Tripadvisor appare pubblicamente solo con l’ufficio stampa ( soggetto giuridico terzo ) e non con una sede ufficiale…altrimenti sa che botti!
Se lei trova utile e positivo un sistema ABUSIVO, basato su recensioni IN ANONIMATO e faslificabili soprattutto quando POSITIVE, ha dei parametri di trasparenza che chi non si sente di condividere, dovrebbe almeno avere il dititto di NON partecipare a tale sistema, non pensa?
Per il Dr. Tiribocchi:
non posso che complimentarmi per questa tua volontà di chiarezza.
Certo , pare anche a me molto strano che in America sia accetato l’anonimato…soprattutto a seguito dell’11 Settembre 2001.
La cosa che mi rende perplesso è la totale indifferenza delle istituzioni a questo evidente ABUSO e posizione ILLEGALE a seguito della protezione dell’anonimato.
Mi piacerebbe partecipare al prossimo incontro di settore e magari…seguire Frua per vedere dove ha fisicamente l’ufficio
🙂 …così almeno si saprebbe dove indirizzare le migliaia di denuncie per diffamazione che sono pendenti in attesa che la giustizia faccia il suo corso …
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Mimmo — 22 Dicembre 2010, alle ore 14:35
Chiedo scusa ma mi dava ERRORE SQL invece Pubblicava! Ho lasciato il commento più in Basso
Commento da Mimmo — 22 Dicembre 2010, alle ore 14:36
Chiedo scusa ma mi dava ERRORE SQL invece Pubblicava!
Commento da Mimmo — 22 Dicembre 2010, alle ore 14:39
Salve a tutti.
Devo dire che tutte queste discussioni sono davvero interessanti e costruttive. Vorrei precisare un paio di cose: Per quale motivo Tripadvisor non scrive in Home Page : “Expedia Company”? Sarebbe più chiaro per l’utente capire che in effetti Tripadvisor non è più un sito Indipendente di commenti on line ma è soggetto alle logiche di mercato e di profitto quindi potrebbe esserci un trattamento di molto riguardo per le strutture che portano maggiori introiti al gruppo a cui fanno capo!
Un altro nato della famiglia Tripadvisor – Expedia è FLIPKEY. (Non digito il loro sito per evitare dei collegamenti dei quali comunque potrebbero beneficiare ;o) Se andate su List your property e su Pricing ecco cosa trovate scritto: “EXCLUSIVE PROMOTION ON TRIPADVISOR” Allora mi domando.Chi è su Flipkey o altri portali Expedia gode dunque di favoritismi? ;o) La domanda è OVVIAMENTE Retorica ma in nome della trasparenza dovrebbe anche questo essere scritto in Home Page di Tripadvisor: “Daremo spazio maggiore a chi paga per esserci o a chi apparirà attraverso i nostri portali e un commento positivo fatto attraverso i nostri portali avrà un peso equivalente a 10 – 20 volte (?) rispetto ai commenti tradizionali fatti attraverso il semplice log in. Oltretutto per esempio chi paga per essere su Flipkey può gestire i commenti e “Filtrarli” politica che ad avviso di molti potrebbe ormai essere in atto anche su Tripadvisor da anni. Insomma.Io non sono contro siti come Tripadvisor sono assolutamente contro al loro modo di operare totalmente oscuro che raggira i clienti ed è ai limiti della legalità. E’ al limite dell’illegalità accettare di pubblicare commenti denigratori di strutture esistenti con tanto di indirizzo, telefono e sito web fatte da utenti ANONIMI. E’ un sito che fa leva sulla credulità popolare e purtroppo oggi ha troppo potere. Servirebbe una legge (Che comunque esiste.) che vieta la “CALUNNIA” in via anonima. Chiunque voglia denunciare un fatto (visto che non ha a che fare con dei criminali ma con degli HOTEL) deve dichiarare nome, cognome e una prova dell’effettivo soggiorno presso l’hotel commentato (Ricevuta, fotografia con i proprietari o con lo staff o di loro stessi nelle camere da letto.) Bisogna combattere il proliferare di questi siti i cui contenuti sono solamente soggettivi e molto spesso inventati.
PROBLEMA RISCONTRATO PRESSO quasi tutti gli Hotel: Tutti si lamentano ma nessuno ha il coraggio di prendere posizione (Tutti temono una rappresaglia da parte di Tripadvisor). Trovo una vergognosa vigliaccheria da parte della maggior parte. Dovrebbero avere il coraggio di scrivere in Home Page: NOI NON RICONOSCIAMO TRIPADVISOR come sito di pubblica utilità in quanto appartenente ad un tour operator e non accettiamo i commenti anonimi grazie ai quali esso sopravvive. Caro Visitatore decida Lei se il commento anonimo di un sito non trasparente ha maggiore peso della soddisfazione e dei sorrisi dei nostri Clienti.”
Mi è venuta questo pensiero perchè girando per internet ho trovato un Bed and Breakfast (Giorgio’s House) che invece ha avuto il coraggio di denunciare questo da solo.Se tutti gli Hotel facessero come hanno fatto loro, certi comportamenti (Stile mafioso) terminerebbero in un batter d’occhio.
Saluti a tutti e continuerò a leggervi con interesse
Mimmo
Commento da Mimmo — 5 Gennaio 2011, alle ore 15:34
QUesto è un nuovo sito Sperimentale fatto da una Università Irlandese che sta studiando un sistema per creare recensioni vere fatte da gente che realmente è stata nell’Hotel: http://www.bedchecks.com/about/default.html
Commento da AllaDolceVita — 6 Gennaio 2011, alle ore 17:53
Caro Sig. Mimmo,
mi preme correggerla: è da fine del 2004 che denuncio pubblicamente Tripadvisor, ed il suo modus agendi ILLEGGITTIMO, identificandomi senza aver mai nascosto la mia identità.
Tutto ciò che ho scritto e che lei legge su questo blog, e su tutte le altre piattaforme internazionali ( in inglese ), nasce da diffamazioni pubblicate sulla piattaforma ABUSIVA di Tripadvisor.
Expedia sa molto bene chi sono e vigliaccamente, non ha mai accettato di venire allo scoperto e confrontarsi in tribubunale.
Ma oramai il caso Tripadvisor è denunciato da talmente tante fonti che le autorità non potranno più continuare a “temporeggiare”…in moltissimi stiamo attendendo la pronuncia dell’antitrust …sa quante querele e richieste di risarcimento danni riceveranno?!?! Hahahaha!!!!
Concordo con lei che la maggior parte di colleghi e colleghe hanno timore di ripercussioni da parte di Expedia…ma chi lavora professionalmente e con coscienza, non deve temere ed io ne sono la prova TANGIBILE: stanno diffamando “Alla Dolce Vita” dalla fine del 2004, non pubblicano recensioni VERE, GENUINE e POSITIVE ed hanno potenziato al massimo la visibilità della pagina di Tripadvisor su tutti i motori di ricerca addirittura accollandosi il pay per click con parole che distinguono la mia denominazione ufficiale…ma alla FACCIA loro sono ancora sul mercato, continuo a lavorare e consumerò la mia vendetta in sede legale!
A tutti gli operatori turistici: nel momento che EXPEDIA-TRIPADVISOR sarà legata alla proprie responsabilità di EDITORE ILLEGITTIMO e dal comportamento anti-concorrenziale, saranno coinvolti anche e soprattutto coloro, che se pur lavorando onestamente, saranno INDISTINGUIBILI da chi produce recensioni FALSE POSITIVE allo scopo di concorrere slealmente per rubare clintela alla concorrenza diffamata!
Sappiate tutte e tutti che la denuncia pendente su Tripadvisor è di ILLEGGITTIMITA’…valutate voi quanto conviene continuare a lasciare il vostro marchio su tale piattaforma…
Che il 2011 porti onestà e trasparenza a tutti.
Cordialità
PS. …non ci vuole una Università per creare una piattaforma seria ed affidabile, ma solamente un criterio di trasparenza e leggittimità… tutti sanno che l’anonimato è la base del terrorismo e in questa fattispecie, amplifica la diffamazione e consente la concorrenza sleale tramite pubblicità ingannevole…ed in questo minestrone di essenza del male, chi ci sta lucrando è Expedia!
La parola d’ordine è :
EXPEDIA FREE orgogliosamente indipendenti,
TRIPADVISOR FREE nessuna bugia per vendere
Alla Dolce Vita