Impianti sciistici, stagione al via
10 Novembre 2021Riaprono gli impianti sciistici, con la Valle d’Aosta a fare da apripista. Fra vaccini e obbligo di green pass, qual è la situazione con cui dovranno confrontarsi tutti gli appassionati di sci? Facciamo il punto.
Seggiovie scoperte senza obbligo di green pass
Come riportato in un articolo del Quotidiano Nazionale, non c’è nessun obbligo di green pass per accedere alle seggiovie scoperte, mentre resta ferma l’obbligatorietà di indossare la mascherina. Nel medesimo provvedimento varato dal Governo, la capienza di ciascun impianto è fissata al 100%.
Il quadro diventa più stringente se prendiamo in esame le seggiovie chiuse, le cabinovie e le funivie. Oltre all’obbligo di green pass e della mascherina, la capienza stabilita scende all’80%.
Resta grande incertezza per i turisti vaccinati con sieri non approvati dall’Unione Europea. Proprio a questo proposito si è espresso Jean-Pierre Guichardaz, assessore regionale ai Beni culturali e al Turismo della Val d’Aosta: “Il tema sono i vaccini non riconosciuti dall’Unione Europea e dal nostro servizio sanitario: anche su questi aspetti abbiamo aperto delle interlocuzioni in commissione Turismo. Peraltro è una questione che non riguarda solo la montagna, ma anche le città d’arte. Vediamo cosa si può fare, se si può lavorare per riconoscere comunque una copertura vaccinale o, altrimenti, per potenziare il sistema dei tamponi per i turisti che vengono dall’estero”.
La situazione attuale potrebbe portare ad un aumento dei prezzi? Alla domanda ha risposto Sonia Menardi, portavoce di Ista, società che gestisce alcuni impianti sciistici nella zona di Cortina: “Se i prezzi sono aumentati è ancora difficile da dire. Ancora non sta funzionando lo stagionale. La prevendita degli skipass di base, quelli di Cortina, inizia da venerdì 12 novembre. Intanto stiamo facendo giornalieri di società, che sono aumentati dall’anno scorso di un euro”.
Valle d’Aosta, le riaperture cominciano da qui
Sabato 16 ottobre sono riaperti i primissimi impianti, nel versante italiano delle Alpi Occidentali. I primi a muoversi sono stati quelli del Breuil, nella zona del Cervino in Valle d’Aosta. Il week end di apertura ha registrato 2.000 presenze, inaugurando la stagione invernale degli impianti sciistici che vale, come riferito dal Ministro Roberto Garavaglia, 10 miliardi.
Nelle prossime settimane ed entro il 2 dicembre, tutte le stazioni italiane riapriranno progressivamente, dando un impulso positivo agli spostamenti previsti per l’autunno e per l’inverno.
Cosa succede al confine?
L’Austria ha varato un “lockdown” ad hoc per tutti i non vaccinati. Da lunedì 8 novembre, il governo austriaco ha infatti imposto il divieto di accedere ad alcuni luoghi, pubblici e privati, nell’ambito dei quali sono comprese anche le piste da sci.
Per quanto riguarda la Francia, Macron ha imposto l’obbligo della mascherina a tutti coloro che salgono nelle telecabine o fanno la fila per prendere lo ski-lift nelle stazioni sciistiche.
La Francia ha pronto un piano di riserva qualora aumentassero i contagi. Il premier Jean Castex ha già pubblicamente annunciato che sarà necessario esibire il green pass se il tasso di incidenza nazionale supererà i 200 casi per 100.000 abitanti, con tanto di obbligo di distanziamento sociale durante le file.
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