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La Cina accorcia sempre di più le distanze dall’Europa. Non stiamo parlando di uno spostamento di continenti, ovviamente, ma di scelte di consumo e di viaggio.

Avevamo già parlato di un lieve rallentamento del mercato cinese, ma i numeri sono comunque notevoli.

Stando ai dati del rapporto China-Europe Tourism Big Data per il 2018 pubblicato dalla China Tourism Academy, l’Europa è la seconda destinazione scelta dai viaggiatori cinesi, dopo l’Asia. La tendenza viene confermata anche da un recente report rilasciato da Ctrip International, riportato da Jing Travel.

I numeri non mentono: lo scorso anno l’11% dei turisti cinesi ha visitato il Vecchio Continente, lasciando solo il 4% alle Americhe. E’ vero che l’Asia rimane in testa, ma deve il primato anche all’incremento dei voli a corto raggio, ideali per le vacanze più brevi.

Le destinazioni più prenotate

Ctrip osserva inoltre che gli itinerari personalizzati e i tour in Europa sono aumentati del 147% su base annua, con un costo medio che raggiunge 373 dollari a persona al giorno.

Ma quali Paesi preferiscono i viaggiatori cinesi nel nostro continente? Sicuramente le destinazioni tradizionali – tra cui le grandi capitali europee – si confermano le più amate, anche dalle nuove generazioni. Tra gli stati europei più frequentati figurano Russia, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna.

Altri paesi fanno capolino nella top ten delle destinazioni più amate dai cinesi, in virtù anche di politiche di visti più favorevoli al turismo. Basti pensare alla Finlandia – con una crescita annua di prenotazioni dalla Cina del 77% – e all’Olanda (+ 92%).  Secondo Jing Travel, anche alcuni paesi non europei, come Albania e Bosnia-Erzegovina, hanno beneficiato dell’implementazione di soggiorni senza visto per i turisti cinesi nell’ultimo anno.

Politiche più favorevoli ai visti extraeuropei, maggiori voli diretti e l’atteggiamento ospitale dei paesi visitati sarebbero le ragioni principali del cresciuto interesse della Cina nei nostri confronti.

I benefici per il mercato luxury

È storia nota – e si conferma costantemente – la tendenza dei viaggiatori cinesi a scelte di consumo di alto livello, a tariffe notevoli.

Lo attesta chiaramente Ctrip nel suo rapporto “2018 Europe Travel Report”: quasi l’80% degli ospiti che si sono affidati alla piattaforma ha scelto hotel a 4 o 5 stelle per viaggiare in Europa. Dunque, se avete una struttura di questa categoria, rimboccatevi le maniche e preparatevi ad accogliere gli ospiti asiatici con grandi sorrisi.

Un turismo di questo tipo, alla ricerca di standard di servizio e qualità elevati, non può che avvantaggiare tutto il comparto dei consumi di lusso dello stato ospitante, ben oltre l’hospitality. L’aumento dei flussi dalla Cina verso Francia e Regno Unito hanno, infatti, portato interessanti indotti ai brand di lusso – come Burberry –  e ai loro rivenditori sul territorio nazionale.

Da parte loro, i grandi rivenditori e le catene di prodotti luxury in Europa hanno messo in atto strategie che favorissero l’afflusso dei turisti cinesi nei loro punti vendita. La Rinascente in Italia e Galeries Lafayette a Parigi sono stati tra i primi ad accettare le opzioni di pagamento mobile tanto amate dai cinesi, come Alipay e WeChat Pay.

I trend per il 2019

È vero che le ultime tendenze sottolineano un rallentamento dello shopping turistico cinese, a favore di un investimento maggiore in esperienze da local, ma il dato è relativo in un mercato dai consumi così alti come la Cina.

Fare previsioni è sempre rischioso, ma secondo i dati in possesso dell’European Travel Commission, le prenotazioni di turisti cinesi in destinazioni europee sono aumentate nei tre quattro mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. Dunque il potenziale per un fortunato anno per il turismo cinese in Europa c’è tutto, a vantaggio sia del settore hospitality che dei rivenditori di prodotti luxury.

Un’opportunità di incremento fatturato si apre agli albergatori italiani: a voi coglierla e predisporre i servizi più apprezzati dai viaggiatori cinesi.