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Il nuovo paradigma della Guest Loyalty: la personalizzazione è la chiave della fedeltà

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Nel mondo dell’hotellerie, la parola “fedeltà” ha sempre avuto un ruolo strategico. Ma oggi nel 2025, non basta un programma a punti per conquistare il cuore di un ospite.

Secondo un recente studio pubblicato da eHotelier [3], nel 2025 la fedeltà non si misura in premi, ma si costruisce attraverso esperienze personalizzate.

Per anni, i programmi fedeltà si sono basati su un modello transazionale: più soggiorni, più punti, più vantaggi. Una logica solida, che continuerà a esistere ancora a lungo, ma che da sola non basta più a soddisfare le aspettative dei viaggiatori più esigenti. Oggi, accanto ai sistemi a punti, si stanno affermando strategie basate sulla personalizzazione [4], pensate per far sentire gli ospiti riconosciuti, ascoltati, valorizzati. In una parola: unici.

In un mercato dove l’offerta ricettiva è sempre più ampia e spesso simile nelle proposte, il legame che si riesce a costruire con l’ospite diventa un elemento di differenziazione. Il viaggiatore del 2025 cerca attenzione, riconoscimento e un’accoglienza che parli davvero a lui.

Per voi albergatori – ma anche per noi operatori del settore – si apre una sfida stimolante, che può essere trasformata in una grande opportunità. Il nuovo paradigma richiede un cambio di prospettiva: non si tratta più solo di premiare la frequenza, ma di coltivare relazioni autentiche e continue [5]. Investire in un rapporto di fiducia con l’ospite diventa perciò non solo un valore aggiunto, ma una scelta strategica.

In questo articolo condividiamo alcuni spunti pratici per ripensare il concetto di fedeltà in chiave relazionale. È un approccio che può portare risultati concreti: maggiore fidelizzazione, più prenotazioni dirette e una reputazione più forte nel tempo. La buona notizia è che non servono stravolgimenti: gli strumenti di cui avete bisogno sono già a vostra disposizione.

 

Come conquistare la fiducia del vostro ospite

 

Lo studio propone alcune buone pratiche che possono fare la differenza e che ognuno di voi può adottare nella propria struttura, adattandola al proprio stile di ospitalità.

 

Come misurare la guest loyalty

 

La fedeltà nel 2025 non si valuta più solo con il numero di iscritti a un programma, ma attraverso indicatori più qualitativi, che raccontano il legame tra ospite e struttura

 

Il ruolo della tecnologia

 

La personalizzazione su larga scala richiede strumenti adeguati. Un Customer Data Platform (CDP), integrato con sito, gestionale e crs, permette di raccogliere e utilizzare i dati in modo strategico.

Un esempio di CDP è il sistema di Marketing Automation di Zucchetti Hospitality [6], che consente di profilare automaticamente i clienti in base a età, genere, frequenza di soggiorno e preferenze. Attraverso l’assegnazione di tag ai contatti, è possibile segmentare la clientela e proporre esperienze sempre più su misura.

Tuttavia, è importante ricordare che la tecnologia è solo un mezzo, non il fine. I dati raccolti devono essere interpretati con intelligenza [7] e inseriti in un quadro più ampio. E chi, se non voi, che conoscete le dinamiche quotidiane del vostro hotel, i suoi punti di forza e interagite direttamente con gli ospiti, è in grado di farlo al meglio? La vera differenza non sta nei numeri, ma nell’empatia, nella cultura dell’accoglienza e nella coerenza del servizio—proprio quegli elementi che trasformano un soggiorno in un’esperienza unica e memorabile.