I 4 quesiti da porsi per imparare a gestire al meglio le recensioni negative
12 Maggio 2010Sempre più spesso si manifesta per l’albergatore la necessità di rispondere alle recensioni negative pubblicate dai clienti sui siti di reviews come TripAdvisor: chiunque gestisca un hotel oggi si rende conto che è necessario intervenire tempestivamente per costruire una buona brand reputation della struttura.
Sebbene vi sia questa consapevolezza però, molti albergatori decidono deliberatamente di non rispondere, amplificando il danno derivante dalla cattiva recensione. Questo soprattutto per mancanza di tempo, per difficoltà nell’esprimersi, ma soprattutto per i dubbi sul possibile intervento.
“Che cosa devo rispondere? Che atteggiamento dovrei assumere? Devo essere io a scrivere o posso farlo fare ad un collaboratore?” Queste sono solo alcune delle domande che si affacciano alla mente dell’albergatore nel momento stesso in cui è necessario agire a fronte di un brutto commento on-line.
Già più volte vi abbiamo dato indicazioni e consigli sull’argomento, ma oggi vogliamo condividere con voi i validi spunti di Daniel Edward Craig, consulente alberghiero con una carriera alle spalle che ha toccato molti ruoli all’interno di strutture ricettive, dal front desk alla direzione.
Di seguito 4 punti su cui riflettere, corredati da esempi di risposte proattive ed efficaci:
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Devo rispondere a tutte le recensioni?
Rispondete a tutte le possibili lamentele che possano emergere dalle recensioni, anche soltanto per scusarvi e prendere atto del problema. Se non lo farete, l’utente penserà: “Evidentemente quello che è scritto è tutto vero”, oppure “All’hotel non interessa”.
Qualche volta rispondete anche alle recensioni positive, per dimostrare il vostro apprezzamento, ma non a tutte: gli utenti visitano TripAdvisor per leggere le opinioni degli altri, non una serie di gongolanti auto-elogi da parte di albergatori.
E non siate troppo pomposi nelle vostre risposte, ma mantenete un tono pacato e colloquiale:Es. Risposta sconsigliata: “E’ con estrema gioia che prendo atto delle sue preziose osservazioni riguardo ai nostri amati dipendenti, che sono profondamente orgogliosi di offrire un servizio eccellente ai nostri apprezzati clienti”.
Es. Risposta consigliata: “Grazie per le sue belle parole, che ho condiviso con tutto il nostro staff. Siamo davvero contenti di sapere quanto le è piaciuto il suo soggiorno qui e speriamo di averla di nuovo al più presto nostro ospite”.
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Chi dovrebbe rispondere?
Data l’influenza delle recensioni sul processo decisionale degli utenti, è bene che queste siano gestite da chi ha un ruolo preminente nell’albergo, come il responsabile marketing o il direttore, che dovrà comunque sempre metterne al corrente tutto lo staff e condividere con esso problemi e strategie per risolverli.
Può andare bene anche un manager con un buon uso della parola o un assistente, ma è consigliabile che la risposta sia preventivamente concertata. In alcuni casi sarebbe meglio evitare che sia il proprietario a rispondere, perché può accadere che chi è troppo coinvolto si dimostri assai poco diplomatico. -
Quando rispondere?
Prima risponderete meglio sarà. Più una lamentela rimarrà senza risposta in prima pagina, più rischierete di provocare una pessima impressione sui vostri potenziali clienti. Ma prima di intervenire, informatevi sul problema o l’accaduto oggetto della lamentela, fate una bozza della risposta, dormiteci sopra, assicuratevi che sia in corretto italiano o inglese e soprattutto evitate qualsiasi polemica o offesa (rischiando per altro che la recensione non venga neanche pubblicata).
Per rispondere sempre prima possibile, utilizzate tutti i tool a vostra disposizione, come il TripAdvisor Alert, per ricevere notifica di ogni nuova recensione.Es. Risposta sconsigliata:“Avrei preferito che ci facesse presente il problema quando era ancora in hotel…”
Es. Risposta consigliata: “Speriamo sinceramente che le faccia piacere sapere che in seguito al suo feedback, abbiamo deciso di apportare questi cambiamenti presso il nostro hotel per offrirvi un servizio sempre migliore…”.
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Che cosa dovrei dire?
Una risposta troppo sommaria rischia di rendere ancora peggiore la vostra posizione: se la vostra risposta sarà efficace, concreta e completa, gli utenti potranno capire che all’hotel interessa davvero l’opinione dei suoi clienti. Ringraziate l’autore, scusatevi per l’accaduto e spiegate come avete intenzione di intervenire se non lo avete già fatto. Una raccomandazione: rispondete in modo diverso ad ogni recensione e non con una formula standard. Sarebbe una dimostrazione di disinteresse e superficialità.
Es Risposta sconsigliata: “Lasciamo perdere i giri di parole, come lei ha fatto nella sua affermazione: L’hotel peggiore che abbia mai incontrato. Sì quella mattina non abbiamo proprio operato al meglio, ma alcuni clienti si erano già lamentati e due dei nostri dipendenti avevano chiamato che non sarebbero venuti perché malati…”
Es. Risposta consigliata: “Chiaramente quella mattina non abbiamo offerto il servizio con la stessa qualità che offriamo di solito, e per questo mi scuso. Le assicuro che ho avuto modo di rileggere con attenzione il suo commento insieme al responsabile del nostro ristorante…”.
Es. Risposta sconsigliata: “Come si permette di insultare il mio splendido hotel? Non sono assolutamente d’accordo con la sua opinione”.
Es. Risposta consigliata: “Grazie per le sue critiche, siamo sicuri che si riveleranno consigli costruttivi per migliorare il nostro servizio sempre di più”.
Commento da AllaDolceVita — 15 Maggio 2010, alle ore 18:10
Salve,
ma è possibile rivolgere qualche domanda al GURU Sig. Creig:
1) … ma se la recensione è falsa nei contenuti e diffamante, e non si è mai accettato alcun contratto con Tripadvisor?
2) …e per le recensioni autogenerate da chi “ se la sona, e se la canta” suggerirebbe di auto-auto rispondersi con falsi ringraziamenti, “ogni-tanto”, per dare maggiore credibilità?
3) …e se la risposta non rientra nelle “linee editoriali” di Expedia-Tripadvisor ? …cosa certa se uno volesse rispondere : questo sito è un teatrino e che le diffamazioni pubblicate verranno portate in tribunale…
4) …ma lo strumento che molto “generosamente” suggerisce di utilizzare : “il TripAdvisor Alert “ sa, se è in grado di rilevare il grado di diffamazione, o reale cronaca di ciò che sia accaduto?
5) …ma se la recensione è infarcita di bugie e offese , lei consiglia di rispondere porgendo l’altra guancia , o rispondendo a tono…sempre nel caso che Tripadvisor consenta la LIBERA espressione?
6) …ma per creare recensioni false positive , lei cosa consiglia: un nome di donna alternato a qualche nome maschile? …sono più efficaci le recensioni dei singoli o scritte da padri o madri di famiglia?
7) …per rendere credibile la recensione ed ingannare il sistema farlocco di controllo di Tripadvisor, a quali nodi di server-proxy consiglia di accedere per creare identità virtuali?
Rispondere alle lamentele è sempre utile, ma non avallare un sistema di per sé ILLEGITTIMO ed INAFFIDABILE come Tripadvisor è un segno di QUALITA’!
Per il solito teoremino che il mercato è fatto di conversazioni, e che le bugie hanno le gambe corte, proprio il rifulgere su Tripadvisor “metterà la vera pulce nell’orecchio” al viaggiatore desideroso di INFORMAZIONI VERE e non altre pubblicità INGANNEVOLI…
…cosa che ridimensionerà tutte le fonti che sbandierano ai 4 venti di offrire Verità a poi non fanno alcunché per ottenerla, come sta facendo Expedia con Tripadvisor!
Caro Sig. Creig cosa ha da dire su questo articolo? : http://www.timesonline.co.uk/tol/travel/news/article6583450.ece
…incredibile che i suoi consigli siano stati anticipati in maniera così “produttiva” proprio da chi ha ammesso di falsificare le recensioni!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da mrtona — 16 Maggio 2010, alle ore 21:30
Interessante. La mia struttura per adesso non ha problemi con le recensioni di Tripadvisor (93%), ma abbiamo qualche feedback negativo sulla pagina dei commenti di Booking.com alla quale ci piacerebbe poter rispondere..peccato che pare non sia possibile!
Commento da marghe — 17 Maggio 2010, alle ore 08:16
Caro Alladolcevita,
Anche se, come abbiamo appurato, c’è la possibilità di avere tra i propri commenti recensioni false, scritte da clienti o dagli stessi albergatori, siamo altrettanto sicuri che ci siano su TripAdvisor diverse recensioni vere, ma purtroppo negative. Dunque è opportuno che l’albergatore o chi per lui, sia pronto a rispondere.
Questo non mi sembra abbia niente a che vedere con il problema delle recensioni false….
Commento da Duccio Innocenti — 17 Maggio 2010, alle ore 13:03
@AllaDolceVita
incuriosito da tanta determinazione sono andato a vedere le tue recensioni su TA e se non ho sbagliato struttura vedo che hai 2 recensioni negli ultimi 6 anni che più o meno danno la stessa valutazione.
Mi spieghi perchè sei cosi convinto che siano false? e soprattutto per quale motivo nessuno mai ha scritto il contrario?
Grazie e se ho sbagliato struttura non considerare questo mio post
Commento da AllaDolceVita — 17 Maggio 2010, alle ore 13:20
Salve Margherita,
grazie per il suo riscontro.
Il problema delle recensioni false ha due facce: quella della diffamazione come recensione negativa e quella della concorrenza sleale quando positiva.
Tripadvisor, con i suoi meccanismi, sta proprio svuotando del valore le recensioni, perché rende indistinguibili quelle genuine e reali.
Rispondere alle recensioni ha un senso, quando il sistema ha un meccanismo anti-manipolazione, che dovrebbe impedire diffamazioni e concorrenza sleale, ma quando questo è volutamente pianificato , quello che si chiede è solamente la possibilità di USCIRE da questo ENORME TEATRINO di TRIPADVISOR.
Io le propongo questa chiave interpretativa che basa le considerazioni e le conclusioni si ciò che è oggi Tripadvisor, e del fatto di come ha cannibalizzato senza regole e senza etica un mercato che invece avrebbe necessità di diventare più trasparente, se veramente si volesse premiare i migliori e non i più furbi.
Cordialità
Alla Dolce vita
Commento da AllaDolceVita — 17 Maggio 2010, alle ore 13:31
Caro Sig. Duccio,
grazie per la sua segnalazione.
Per brevità ( in questo caso specifico, si fa “per dire” ) le ripropongo ciò che avevo scritto al Sig. Cocco in un’altra discussione sempre qui su bookingblog.
Se rimanessero dubbi, sono qui. 🙂
Cordialità
Alla Dolce Vita
30 Marzo 2010
Per il Sig. Cocco:
concordo che l’esperienza coadiuva il processo di ottimizzazione, ma quando si incontrano i furbi, che ad ogni costo, vogliono vantaggi non concordati, lo scontro è inevitabile.
Le faccio un esempio, a caso: lei riceve una richiesta di prenotazione per quattro ospiti, per una suite doppia tramite uno dei portali fagocitati da Expedia.
Risponde confermando la disponibilità.
Passa qualche giorno e la stessa persona richiede la disponibilità per 6 ospiti.
Lei risponde offrendo una suite quadrupla ed una doppia.
Ancora non riceve alcuna conferma per ciò che ha offerto.
Trascorrono altri giorni e giunge una nuova richiesta, dalla solita persona, per un totale di 8 persone.
Lei risponde, che sono disponibili due Suite quadruple.
A questo punto, finalmente, la persona decide di accettare e come da termini e condizioni specificate, per confermare la prenotazione, richiede il bonifico per l’importo della prima notte a garanzia della prenotazione.
Attende molti giorni prima di emettere il voucher non riscontrando l’avvenuto bonifico.
Ricontatta la persona facendolo presente, e nello stupore della stessa, si constata che c’è stato un disguido bancario e che il denaro è scomparso ( partito, ma mai arrivato al suo conto ).
In questa occasione , la persona le dice che si aggiungerà un nono ospite, cosa di cui lei prende atto, facendo notare che c’è la possibilità di aggiungere un letto in una delle suites più grandi, pagando il prezzo che è ben visibile sulla pagina del portale dove è pubblicizzata la struttura che sta gestendo.
Con l’accordo di capire dove fosse finito il denaro, prima di mandre un ulteriore bonifico, anche per venire in contro alla persona, conferma la disponibilità e la prenotazione per 9 ospiti.
….dopo una ricerca, finalmente la persona che ha prenotato viene a sapere che il denaro bonificato per l’importo concordato ( l’ammontare della prima notte per 2 suites quadruple ), era stato “congelato” dalla banca perché c’era un errore nel codice iban ( …che simpatiche , ‘ste banche, eh !?), senza che l’avessero tempestivamente avvisata.
Risolto il problema, lei riceve il denaro concordato per due suites quadruple, anche se il voucher lo ha emesso per 9 ospiti.
Poi le si presenta un gruppo eterogeneo di ospiti, che naturalmente richiede di dividere il gruppo in “maschietti” e femminucce”, ma siccome in queste occasioni chi comanda sono sempre le donne, che avendo scelto la suite più grande pur essendo in 4, obbligano l’aggiunta del 5 letto nella suite che era adatta a 4 ospiti…
Morale: lei ha fatto di tutto per venire incontro alle esigenze e per contropartita si trova una recensione dove disprezzano la sua struttura, e la fanno passare per un furbastro che ha richiesto più denaro del concordato, perché ha tariffato anche il nono ospite.
Tra l’altro non è nemmeno certo di chi abbia scritto , fra i nove ospiti, questa recensione falsa e diffamante, visto che sul portale tramite il quale avevano effettuato la prenotazione, non hanno rilasciato alcun tipo di commento, pur avendo una sezione appositamente studiata con un ventaglio di gradimento molto più accurato e su base percentuale, ma lo hanno lasciato su un portale (ABUSIVO) , che ne protegge l’anonimato….chissà perché?!
Quindi anche se lei volesse sporgere denuncia per diffamazione, è comunque obbligato a conoscere CHI ha scritto tale falsità e diffamazione su una piattaforma abusiva, della quale , ahimè, nessuno è in grado di identificare un responsabile giuridico a cui rivolgersi, per ottenere i dati a lei necessari.
Potrei farle un esempio ancora più eclatante: lei riceve una prenotazione per una giovane famigliola, con un bambino di 7 anni circa.
Saranno ospiti per 3 notti.
Le prime due notti i suoi ospiti, non si lamentano e trascorrono le loro vacanze nella piena normalità.
La mattina del terzo giorno, riceve una chiamata dalla donna delle pulizie che le rela che nella Suite in cui ha iniziato a fare le pulizie, appena entrata, ha visto tutta la struttura della tenda, completamente divelta dalla parete, con conseguente distacco dell’intonaco.
Immediatamente si attiva per andare a controllare cosa è successo.
Giunge, che questi ospiti erano appena ritornati.
La prima cosa con la quale esordiscono: “le colazioni sono assolutamente inaccettabili”.
Fa un attimo di mente locale e si chiede come mai, si protesta per la colazione dopo due notti, quindi dopo due colazioni già consumate e non si fa immediatamente cenno a cosa sia successo all’interno della loro Suites.
Il suo “caro ospite, continua la sua lamentela a macchinetta, dicendo che non c’era niente del tipico B&B , nessun dolce fatto in casa, nemmeno i “croassaint” appena sfornati, tanto adorati dalla sua mogliettina francese, e che tutto quello offerto non era altro che cibo preconfezionato.
In seconda battuta , il suo ospite si ricorda , di aver rischiato la vita perché gli è quasi crollato addosso l’asta che sostiene tutte le tende, sfiorandolo di un soffio.
Lei prontamente si avvicina alla tenda per vedere cosa sia REALMENTE accaduto e si accorge che attaccati ai supporti dell’asta della tenda ci sono ancora gli stop con dei frammenti del muro.
Vedendo il bimbo, abbastanza vivace, la prima cosa che le viene in mente è il film di Tarzan , mentre volteggia nella foresta attaccato ad una liana, ma….nel suo caso, la foresta è la Suite che gestisce, e la liana , la tenda della finestra alta tre metri!
Ora nonostante, i danni ingenti ed il comportamento scorretto del suo ospite, lei richiede i giusti danni e spiega allo stesso che le colazioni, di cui lamentava la forma, e la disponibilità, sono erogate secondo le norme igienico-sanitarie che regolano tale somministrazione, nella regione di appartenenza dove sta operando…cosa tra l’altro esplicitata in maniera inequivocabile sul suo sito e ripetuta al suo cliente nella mail di proposta e per telefono.
Alla sua richiesta , l’ospite addirittura “recita” da attore consumato, la parte dello scampato ad una sciagura, e che il tutto si sarebbe “brillantemente” risolto con uno sconto per le colazioni “inaccettabili”…tanto sarebbe dovuto rimanere un’altra notte solamente.
A tale, inaudita richiesta, si invita tale “soggetto” a pagare i danni o, liberamente, a trovare un’altra locazione dove trascorrere la sua ulteriore notte.
Dopo questo “interessante e coinvolgente” colloquio, visto che il suo ospite, alla fermezza della sua richiesta, e costatata l’assoluta convenienza della struttura scelta, e non potendo altresì dimostrare la caducità “naturale”, a seguito di effetti soprannaturali, della struttura della tenda, decide di pagare il danno e di rimanere anche l’ultima notte.
Lei, riscontrando che tutto questo è stato mal digerito, dal suo ospite, probabilmente visti i successi cinematografici, già avuti in altre locations, dove aveva ottenuto tanti Oscar ( sconti e scuse ), avvisa lo stesso che non saranno accettati ulteriori danni e che al suo check out, se riscontrerà atti di vandalismo, sarà pronto a chiamare le forze dell’ordine.
Morale della storia: lei si ritrova un recensione falsa e diffamante che racconta , anche con errori grossolani, una finzione “terrorizzante” e che tocca il cuore al contempo.
…veramente eccelso il particolare di proiettare tutto l’accaduto a notte fonda, con le minacce quasi fisiche, al cospetto del suo bambino, che nel frattempo è diventata una bimba di 8 mesi.
Peccato per quell’errore grossolano di aver chiesto lo sconto sulle colazioni per tre ospiti, come se una bimba di 8 mesi , mangiasse quello che è consono per un adulto o meglio… per un bambino scalmanato di 7 anni circa.
Anche qui pensa sia lecito agire legalmente, ma ahimè, nuovamente questa diffamazione si trova su una piattaforma abusiva e che protegge i vigliacchi dietro l’anonimato.
Dopo questa esperienza si rinfranca , perché fino ad oggi ha incontrato quasi sempre persone corrette e sicuramente oneste, che se hanno da dire qualche cosa , non te lo mandano a dire da un “fantasma” come Tripadvisor.
…mi auguro di non averla tediata con questi esempi “ a caso” :- )
Per le recensioni, sempre benvenute, ma che siano fuori dalla portata di vigliacchi che infangano per arrecare un danno, senza prendersene la responsabilità.
….e purtroppo questo è consentito da Tripadvisor.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 17 Maggio 2010, alle ore 13:46
@Duccio:
Carissimo, credo che hai azzeccato i post su TA. Il fatto che lamenta Vasco è relativo alla cassa di risonanza generata dai recensori. Mi spiego meglio, ho già avuto modo di verificare con Vasco che le recensioni proposte su TA siano false in parte nei contenuti. Cioè, i simpatici recensori, sono stati presso la sua struttura ma non hanno raccontato al 100% cosa sia realmente accaduto, o meglio, hanno girato a loro totale favore quanto accaduto non delinenado i presupposti che hanno generato delle rpese di posizione da parte di Vasco e di Loris. Partendo da questo principio, Vasco non accetta che siano presenti delle mezze verità enucleate a solo vantaggio dei recensori.
Credo quindi che quanto Vasco stia combattendo è più una sorta di principio di veridicità piuttosto che puramente la verità o meno di cosa si sia scritto in relazione alla struttura da loro condotta.
Se la memoria non mi tradisce esistono anche delle motivazioni per cui ne Vasco ne Loris hanno risposto a tali recensioni, ovvero rispondendo hanno sentore che TA in un certo modo sia “autorizzato” a vederli presenti nel loro sistema.
Da parte mia, fossi i loro, mi farei in 4 per spingere alcuni clienti che si sono trovati bene a scrivere delle recensioni sulla loro struttura (senza intervenire direttamente su TA per i citati motivi) in modo da rigenerare un posizionamento che sono certo non gli appartiene, ovvero 2 recensioni in 6 anni non possono definire il modo di conduzione di una struttura.
Buon lavoro e buone recensioni a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da Duccio Innocenti — 17 Maggio 2010, alle ore 14:33
@alladolcevita
dalla sua risposta non capisco perchè le uniche due recensioni dovrebbero essere false… abbia pazienza ma mi sfugge qualcosa
e ancor di più mi sfugge il motivo per il quale nessuno mai scriva il contrario… ma come suggerisce Riccardo basterebbe stimolare i clienti soddisfatti affinchè lascino una recensione e il problema si risoverebbe da solo
Commento da AllaDolceVita — 17 Maggio 2010, alle ore 15:26
Caro Sig. Cocco,
ciò che non accetto , è che sia possibile la pubblicazione, da parte di un portale abusivo, dei dati riguardanti la mia struttura, offerti ad anonimi recensori che, in quanto tali, sfuggono alle responsabilità che scaturiscono dalle diffamazioni ed il tutto per scopi commerciali.
Non accetto, altresì, la impossibilità di risalire a chi ha veramente scritto ciò che rela, senza avere gli strumenti giuridici per difendere il buon nome della mia struttura.
Non accetto che non possano venire pubblicate recensioni POSITIVE scritte da ospiti che hanno soggiornato con soddisfazione.
Non accetto il gioco sporco di pubblicare false recensioni positive per concorrere slealmente.
Non accetto che non abbia mai ricevuto alcuna risposta ufficiale ai leciti quesiti posti a Tripadvisor.
Non accetto la visibilità su un portale che pilota i flussi di prenotazione , pubblicando recensioni non vere, non certificabili e non generate da veri viaggiatori.
Non accetto nemmeno il pensiero di avallare questo sistema , invitando i miei cari ospiti a lasciare recensioni vere e genuine in un calderone di falsità inesplorabili.
Comunque , vista la sua posizione possibilista, nell’ascoltare anche “l’altra campana” e concedere almeno il beneficio del dubbio , la ringrazio.
Caro Sig. Duccio,
a lei sfugge più di qualcosa, ma la cosa non è nuova.
Con la sua ottusa posizione, dimostra proprio il danno che Tripadvisor sta cagionando alla struttura che gestisco.
Le sue risoluzioni dei “problemi”, coincidono con la strategia commerciale di Tripadvisor, per la quale, ritengo ormai, sappia cosa ne pensi.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Duccio Innocenti — 17 Maggio 2010, alle ore 17:01
@AllaDolceVita
invece a lei non sfugge niente… così con le sue larghe vedute resta con 2 recensioni che non lasciano adito a dubbi anche e soprattutto perchè non se ne trovano altre…
comunque grossi danni di immagine non dovrebbe averne visto che nel ranking di TA è posizionato “N°826 su 1.171 Pensioni e B&B a Roma”
In bocca al lupo per la sua crociata
Commento da AllaDolceVita — 18 Maggio 2010, alle ore 10:19
Crepi!
Solo per inciso: se fosse una crociata, di combattenti valorosi, ne potrebbe contare molti di più di quello che si immagina…le class action sono solamente la punta dell’iceberg.
…e per sua informazione: nonostante la classifica FARLOCCA di TRIPADVISOR, che lei considera la bibbia del viaggiatore, sono al completo!
…e ancora non è iniziata la campagna di informazione sull’affidabilità di ciò che si legge!
Lei abbia pazienza e vedrà cosa accadrà a livello giuridico e, a cascata, i riflessi finanziari…pazientare non significa rinunciare 🙂
Certo che come professionista del settore i suoi consigli concorrono a costruire un mercato libero, concorrenziale e che premia i migliori…
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Fabio do Mar — 18 Maggio 2010, alle ore 12:01
@AllaDolceVita
Concordo in gran parte con lei, e il suo malessere è comune a tanti altri albergatori che subiscono questo sistema, che non sarà eterno comunque.
C’è da dire che, come al solito, c’è chi sfrutta e beneficia di questo sistema distorto, proprio per la sua fragilità.
Basti pensare alle web agency che propongono tra i propri servizi proprio quella della redazione di contro-recensioni positive.
Niente di male. I grandi alberghi possono pagare un’ufficio marketing che utilizza questi espedienti, e le piccole strutture si affidano al loro web agent di fiducia che invece di fiducia non ne ha e che anzi si è arreso senza combattere, perchè magari ha studiato web marketing ma non sa fare disintermediazione,cioè semplicemnte non sa come aumentare le visite al sito dell’hotel a costi ragionevoli.
Commento da Duccio Innocenti — 18 Maggio 2010, alle ore 17:31
@AllaDolceVita
credo che la polemica ed il sarcasmo non servano quindi evito di rispondere per le rime al suo post.
Debbo però dirle che non trovo differenza tra:
un cliente indispettito che parla male di un hotel lasciando recensioni negative soggettive e dannose con l’unico obiettivo di nuocere più che di fornire un servizio oggettivo ai lettori che si stanno documentanto su quella struttura prima di prenotare
e
lei che impegna molto del suo tempo per screditare il player di settore oggi più importante e consultato al mondo che, tra l’altro, consente all’hotel di rispondere alle recensioni
probabilmente resrterò con questo interrogativo ma con la certezza che il web è veramente libero perchè consente a tutti di esprimere liberamente la propria idea, magari dietro un nickname, senza che questo possa avere ripercussioni dirette.
Ps: le assicuro che TA non ci ha mai chiesto di cancellare i suoi post
Commento da AllaDolceVita — 18 Maggio 2010, alle ore 18:57
Gentile Sig. Fabio Do Mar,
a ringrazio per il suo riscontro e prendo atto di questo aspetto che non conoscevo.
La spettacolarizzazione dell’attività porta anche a questo: assurdo dover pensare di avere “un ufficio” stampa per gestire l’immagine deformata, offerta da questi operatori di mercato poco corretti.
Sig. Duccio,
ma come mai le sfugge sempre un elemento che è fondamentale, per chi decide di convivere serenamente nella società, dove le regole valgono per tutti ed il rispetto altrui è basato sul concetto della libertà che è solamente limitata li, dove comprime quella degli altri ?
Lei continua a non vedere differenze fra una diffamazione in anonimato ( consentita da un operatore che si nasconde ) ed una denuncia di attività illegittima, limitante la libera concorrenza e dannosa per il mercato…tra l’altro consentita proprio da chi avalla la diffamazione!
…è un suo problema, non piccolo!
Lei pensa che stia screditando Tripadvisor: altro errore!
Sto solamente analizzando oggettivamente un meccanismo tutt’altro che trasparente e professionalmente valido…a meno che non si accettino le “regole imposte”.
Le faccio presente che tutto ciò che ho scritto su bookingblog l’ho parimenti espresso in maniera DIRETTA e SENZA NASCONDERMI a quei miserrimi contatti che è possibile reperire sul sito di Tripadvisor!
Esprimere le proprie idee è un diritto, diffamare , creando danni, è un reato!
Le ripercussione, nel secondo caso, ci sono eccome: altro suo errore non prenderle in considerazione!
Ha ragione lei , è meglio non polemizzare ed attenersi ai fatti come ho dimostrato fino ad ora.
Ultima cosa: mi spiace deluderla, ma il tempo che sto dedicando a difendere il buon nome della mia struttura e a contribuire a svelare un’altra bufala del mercato, che è Tripadvisor, è molto limitato perché sono impegnato in altre cose.
Le idee sono talmente chiare che esprimerle non mi costa fatica ma solamente il tempo necessario alla digitazione sulla tastiera.:-)
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 19 Maggio 2010, alle ore 09:24
@LaDolceVita:
Vasco, se la memoria non mi tradisce (nel qual caso ti prego di non considerare il presente post), i tuoi clienti hanno “distorto” la realtà (partendo dall’assunto che la realtà è quella che hai descritto), cosa che avviene in modo regolare laddove un cliente non abbia trovato soddisfazione al 100% delle sue aspettative.
Ti faccio un esempio: proprio stamattina un cliente ha esordito dicendo che è assurdo che il nostro servizi ohousekeeping non abbia provveduto a sistemare la sua camera ieri. Alla richiesta se avesse apposto il cartellino “do not disturb”, il cliente ha dato risposta affermativa. Per tua conoscenza la catena dove opero ha un flyer che garantisce al cliente il 100% di rimborso laddove non siano state trovate soluzioni ai suoi problemi. Si è quindi provveduto ad informare il cliente che se il cartellino è apposto, le cameriere hanno l’obbligo di non disturbare per nessun motivo. Trovandosi con le spalle al muro ha asserito che all’ora di pranzo il cartellino era stato rimosso (cosa non corrispondente a quanto comunicato dalla Governante). Vedendo che si era invischiato in un corridoio senza uscita, ha brandito il famoso flyer “minacciando” di scrivere al nostro Head Quarter. Ecco che è scattato il famoso “rimborso al pezzente”, abbiamo fatto uno sconto di 20Euro ed il cliente è andato via soddisfatto.
Tutto questo per dirti che il cliente che “rompe” (ricordiamoci sempre che sono i clienti che ci pagano lo stipendio, e nel tuo caso accrescono la tua azienda), pur di girare la frittata a suo favore si inventerebbe pure che Cristo è morto di freddo.
Meidtate gente, meditate…..
Riccardo Cocco
Commento da alescogna — 19 Maggio 2010, alle ore 17:51
@alla dolce vita e @ Duccio Innocenti
Ragazzi calmatevi!!!!
Condivido le idee de Alla Dolce Vita, Duccio, anche se la mia è una posizione più “mite”.
Ragazzi TripAdvisor è un gigante malato, prossimo al funerale, i viaggiatori hanno sempre meno interesse nel leggere le reviews. Sono albergatore, proprietario della mia struttura ricettiva, e “sento” che sempre meno gente si affida a TA per scegliere le strutture. La riprova sta anche nel “rateo” con cui arrivano le recensioni. Gli anni d’oro sono stati dal 2005 al 2008, ora se ne arriva una ogni quattro mesi è grasso che cola, e parlo di recensioni sia positive che negative.
All’inizio m’incazzavo come una bestia quando scrivevano male, adesso me ne frega poco. TA mi ha fatto delle cose che non stanno nè in cielo nè in terra; e siccome il 90% degli albergatori DEL MONDO sono neri con TA, hanno parlato a TUTTI dei mille problemi (rec false, conc sleale ecc), hanno sensibilizzato i viaggiatori.. e questa è la conseguenza.
Un’americana che è stata da noi mi ha chiesto di andare a letto con lei, e siccome ho rifiutato mi ha scritto una recensione negativa, tutta incentrata su di me e non sulla nostra struttura. Mi offende personalmente e pesantemente. Ho chiesto a TA di cancellarla, ma non c’è stato verso. Leggete per credere:
http://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g187791-d567150-r55508831-Suite_Oriani-Rome_Lazio.html#CHECK_RATES_CONT
Ho risposto inventadomi un’altra storia, perchè sapevo che la verità non sarebbe mai stata accettata e pubblicata. Anche perchè non è una storia “pulita”. Ho apposto qualche mese fa il link dal nostro sito verso TA. Tutti gli ospiti che leggono questo commento e vengono da noi, capiscono la follia della persona che ha fatto la recensione. Nessuno ha cancellato la prenotazione. Nessuno ne parla. Nessuno se ne interessa.
Avanti con le risposte!!!! Vi menano? Scrivono menzogne? Recensiscono con cattiveria e malignità? Perfetto, raccontiamo come vanno le cose, con serenità, distacco e lucidità. Anche inventandoci cose se è necessario. Come fanno i clienti della migliore specie (bambino che diventa pupetta di 3 mesi hihihih.. ne so qualcosa!!!!!!!è capitato anche a me su TA un ciccione di 20 anni che non entrava nella doccia ed è diventata un’esile e fragile creatura di 13 poverina!!!!) Se non offendiamo, se non attacchiamo, se non discreditiamo, le recensioni verranno pubblicate.
Secondo, TA mi ha scritto tempo fa sospettando della veridicità di alcune recensioni. Premetto: all’inizio qualcuna l’ho fatta apporre io (2005), non le ultime. Si sono attaccati ad una reale pubblicata un anno fa, vera. Fatta da un cliente vero. Positiva nella sua veridicità. Risultato? Sospetta recensione fraudolenta, “aggiramento dei filtri”, con penalizzazione della mia struttura: ME NE HANNO CANCELLATE BEN 5 POSITIVE (neanche una falsa….) e scaraventato dal 60o posto al 513o a Roma. Ho risposto fermamente, ma hanno fatto orecchie da mercante.
E allora? Di cosa vogliamo parlare? Lo sanno tutti che il sistema è questo e malato, e soprattutto di EXPEDIA, che, tra l’altro, ha fatto morire anche VENERE combinandone di allucinanti sulle commissioni…. Lo sanno anche i viaggiatori… Che, ripeto, leggono con sempre meno interesse TripAdvisor.
Quello che invece mi fa incazzare ancora tantissimo, è booking.com. Mi spiace ma il portale NON STA DALLA PARTE DEGLI ALBERGATORI. Non ne vuole sapere di rimuovere una recensione falsa e non ne vuole sapere di pubblicare le risposte. Hanno una politica di cancellazione che secondo me non è nè in cielo nè in terra. Recensione falsa? E’ possibile?
Ebbene si, perchè anche chi è stato veramente può scrivere qualcosa di falso e assurdo. Non c’è solo l’albergatore di fronte che scrive falsità….
E i clienti lo sanno, avvantaggiandosene meschinamente. Uno ultimamente mi ha chiesto una notte free, altrimenti non mi avrebbe scritto nulla, ma avrebbe dato come voto 0.0. Ecco il danno gigantesco. Eccolo qua. Danno economico… Media dei tuoi voti che quasi per magia viene abbattuata di 0.5. Ranking perso. Anni di lavoro in fumo. Ti viene da abbatterti e da mandare tutto a fanculo. E a booking di questo non fotte nulla. Incredibile.
Un inglese mi ha scritto che ero “very money oriented”, dandomi come voto 5 e scrivendo che l’unica cosa positiva di tutta la ns. struttura ricettiva era la federa del cuscino. Che dite, mi ha preso in giro o è pura ironia britannica??? Boh… Perchè “very money oriented”? Perchè gli avevo chiesto al check out di pagare 22 euro di consumi del minibar? Suppongo io……
Un portoghese ha scritto che il check out alle 12.00 è ingiustificatamente anticipato. A pensare che a questo maledetto, che mi aveva creato un casino di problemi quella mattina, avevamo offerto FREE un’altra camera fino a tardi…. Ma lui voleva rimanere nella Suite… con tanto di alro cliente (sempre di booking) che iniziava ad innervosirsi per la situazione… Voto: 5.0. Chiunque lavora con un portale sa bene che ti fanno due balle gigantesche perchè è necessario essere precisi sulle le “condizioni di utilizzo della struttura”.
Ma santo Dio, dico io, se ACCETTI le condizioni (chechout @ 12.00) scritte a caratteri cubitali sul sito e sul voucher…….. perchè scrivi poi sul commento “inaccettabile il checkout così anticipato”??????????
Parli con booking, il NULLA. Orecchie da mercante. “Mi spiace ma non rientra nelle specifiche di cancellazione”. Non rientra nella loro politica.
TripAdvisor io non lo pago, nè nel bene, nè nel male. Ma booking si. E gli dò tanti e tanti soldi a fine mese. “Gentile partner”…
Per booking non sono un “gentile partner”, ma una gallina qualunque con cui fare il brodo quando necessario. Pensate che hanno chiesto collaborazione totale per la cenere islandese!!! “RESTITUITE PURE I PRE-PAGATI”……….”NON ADDEBITATE ONDE EVITARE DI AGGRAVARE LA GIA’ CRITICA SITUAZIONE DEI VIAGGIATORI”.
E vi garantisco che c’è gente che c’ha marciato…………
Bah…………….
Commento da Duccio Innocenti — 19 Maggio 2010, alle ore 18:05
@AllaDolceVita
condivido pienamente che voglia difendere il buon nome della sua struttura anche se forse dovrebbe imputare la responsabilità ai 2 autori degli unici 2 post che negli ultimi 4 anni hanno dato un informazione falsa e tendenziosa della sua struttura per motivi che non conosciamo.
Quello che mi sfugge è perchè nessuno abbia mai scritto spontanemanete il contrario in linea col buon nome della sua struttura.
grazie in anticipo per una sua spiegazione a questo mio interrogativo.
Concordo pienamente con lei che sarebbe auspicabile un meccanismo certificato per dare maggior credito ad ogni recensione ma questo oggi è impossibile anche per i portali di prenotazione dove le recensioni sono “sicuramente” di clienti che effettivamente hanno soggiornato ma che anche in questo caso potrebbero comunque scrivere tutto e il contrario di tutto; dico “sicuramente” (tra virgolette) perchè è nota la partica di alcuni albergatori che si prenotano sui portali da soli sui portali per poi postare una recensione ovviamente positiva.
Commento da Duccio Innocenti — 19 Maggio 2010, alle ore 18:44
@alescogna
meno male che hai iniziato con “Ragazzi calmatevi!!!!” 🙂
condivido pienamente con te che il sistema non sia certificato e quindi talvolta sbilanciato verso l’utente più o meno anonimo che può infamare a suo insindacabile giudizio un hotel; credo però che sia anche INcertificabile per sua natura.
proviamo se dovessero fare un processo virtuale per ogni segnalazione che un albergatore fa al mezzo che la pubblica…
poi tendiamo a considerare TA come l’origine di tutti i ma è solo la punta dell’iceberg… è un sistema che per sua natura è incontrollabile ma a parer mio la brand reputation è salvaguardata proprio dalla libertà per tutti di scrivere di tutto.
Credo che il sistema si raffini da solo, io per esempio prediligo consultare le recensioni di un portale dove almeno posso dare per scontato che chi scrive sia un vero cliente mentre con TA non ho questa certezza; anzi quando sono troppo positive mi viene il dubbio che…
Commento da alescogna — 19 Maggio 2010, alle ore 20:53
@ Duccio
E’ vero. Nel senso che le OTA almeno pubblicano commenti di clienti che hanno vissuto l’esperienza in hotel, tripadvisor… boh..
Duccio, da albergatore, ti dico, e credimi per favore (ed in questo senso dò TOTALMENTE ragione @ ALLA DOLCE VITA) che il vero problema non sta nella rececensione falsa che chiunque ti può pubblicare – ma siamo davvero convinti che è verosimile che l’albergatore di fronte scrive malissimo di noi e poi si mette “anonimo”??? io, scusatemi, ci credo poco….. – che secondo me, nel caso di recensioni negative, può riguardare forse a dir tanto diciamo l’1% (nel caso delle positive la percentuale sale ovviamente) ma nel fatto che OGNUNO SCRIVE QUELLO CHE VUOLE, COMPRESE MENZOGNE, FALSITA’, SFOGHI PERSONALI E SOPRATTUTTO TOTALI STRAVOLGIMENTI DELLA VERITA’ A CAUSA DI VISIONI IMPARZIALI.
Qui è il danno Duccio!!!!! Ed è un danno gigantesco mille motivi, non solo relegati alla cancellazione o alla mancata prenotazione.
Allora, finchè sono OPINIONI (la camera era carina, il posto silenzioso O la camera non era arredata secondo il mio gusto, la pulizia non altezza di un 4 stelle ecc.) ci sta. Ci sto. Lo accetto, ovviamente moderate la recensione con la risposta dell’albergatore (che dovrebbe poter rispondere anche ai giudizi delle OTA).
Ma quando è uno sfogo per odiare l’albergatore perchè qualcosa è andato storto o l’umore è nero (rapporti intimi con il proprio partner e tempo brutto incidono tremendamente sul mood degli ospiti) solo perchè I AM THE CUSTOMER, vaffanculo, non ci sto.
Essere il cliente non ti dà alcun diritto di sfogare le tue bieche frustrazioni su qualcuno che lavora e lavora sodo per garantire che il tuo soggiorno sia di qualità.
Questa secondo me è l’etica e la moralità che alcuni viaggiatori NON CONOSCONO NEANCHE LONTANAMENTE.
Cosa fare?
OTA, FAMMI RISPONDERE, PRIMO. SECONDO: FAMMI DIRE QUAL’E’ IL PROFILO DEL CLIENTE, VISTO DAL PUNTO DI VISTA DEL CLIENTE. Visto con i miei occhi. Chi diavolo recensisce? Di chi parliamo? Di un cliente da “budget hotel” che è venuto alla mia guesthouse di lusso e che dice “prezzo troppo alto”? (“value” va giù) E’ una coppia anziana con mille difficoltà motorie che dice “troppe scale” per tre scalini all’ingresso? (“comfort” va giù) E’ un cinese di hong kong che trova il ns. trasporto “orribile”? (“location” va giù) Un inglese che trova il nostro cappuccino e cornetto osceno? (ahhh la colazione… che dramma!!!) Per quanto riguarda il cinese: grazie, è abituato a quello che non abbiamo….. NOI SIAMO A ROMA RAGAZZI!!!! E poi… è colpa dell’albergo diamine santissimo???? E’ un business customer che trova la colazione “monotona e ripetitiva” avendo pernottato una sola notte? arghhhhhhhhhh Ne vogliamo parlare?
Fammi scrivere i parametri del soggiorno riguardo quel cliente: soggiorno di una notte, o mille… prenotato un’ora prima o un anno prima. Orario del checkin. Modalità d’arrivo. Orario del checkout.
Allora io propongo questo. Tu cliente prenoti su booking e ti REGISTRI. Basta prenotazioni senza registrazione.
Dopo il soggiorno recensisci. L’albergo risponde (come su TA), e recensisce te (tipo di cliente, fascia di età, parametri del soggiorno, “propensioni”) prendendo come pivot il nick (rispettando la privacy avendo in via previa chiesto l’autorizzazione al cliente che se non accetta non prenota).
Quando prenoti in un altro albergo, questo riceve le recensioni ricevute dagli alberghi precedenti, come percentuale su valori qualitativi.
Ti inquadra, ti profila, e sicuramente è anche più in grado di rispondere alle tue esigenze!!!!
Io ho due piani alla Suite Oriani: se so dall’esperienza di altri albergatori che il cliente è non più giovanissimo, con difficoltà motorie e molto attento al confort, lo metto al primo, non lo faccio andare al secondo piano pregiudicando l’aspetto “comfort della struttura”. Togliamoci dalla testa che i clienti ti dicono le loro esigenze. Non lo fanno neanche durante il soggiorno (preferiscono tacere piuttosto che dirti che qualcosa non va, sputtanandoti poi dopo con la recensione… che meschinità!) figurati se lo fanno prima. Figurati se un anziano dice di essere anziano e anche un pò rincoglionito… Fatti giudicare dagli altri, come io sono giudicato da te.
Faccio utilità a me e a lui. In economia politica si direbbe è un “miglioramento paretiano”: tutti migliorano la propria situazione senza peggiorare quella degli altri.
Penasiamoci bene: è proprio sull’asimmetria informativa che si basa la disattesa delle aspettative, che poi è fonte di frustrazione ergo di recensione negativa.
Se io mi aspetto una cosa e ne ho un’altra, non sono felice. E scrivo male.
Bookig in realtà profila il cliente, ma è poca roba. La profilazione deve essere fatta dall’albergatore, cioè in manier parziale. Esattamente come è parziale il giudizio che il cliente emette sulla struttura.
Quando su cento prenotazioni 80 albergatori ti dicono che quel cliente è da budget, giovane, spagnolo e orientato al divertimento della night life piuttosto che all’aspetto culturale della città, fidatevi di me… Saprete meglio anche come approcciarlo………..
E lui sarà molto più attento a NON scrivere le NON verità.
Commento da alescogna — 19 Maggio 2010, alle ore 20:55
ERRATA CORRIGE
VISIONI NON IMPARZIALI volevo scrivere sopra… 9a riga
Commento da alescogna — 19 Maggio 2010, alle ore 20:58
ALTRA ERRATA CORRIGE
VISTO DAL PUNTO DI VISTA DELL’ALBERGATORE, NO CLIENTE… riga 23
Commento da alescogna — 19 Maggio 2010, alle ore 21:02
Aggiungo: se il cliente non si registra per motivi di privacy e/o speed di prenotazione, accetta la clausola per la quale NON E’ POSSIBILE LASCIARE UNA RECENSIONE
Commento da Duccio Innocenti — 19 Maggio 2010, alle ore 21:27
@alescogna
concordo con te su tutto ma io non credo che sia realizzabile una cosa del genere… credo più al fatto che una stramba recensione negativa non arrechi nessun danno se contestualizzata in un quadro positivo.
spero di sbagliarmi e di essere classificato anch’io tra i clienti… magari non tra quelli “rompi palle”
a presto,
Duccio
Commento da AllaDolceVita — 19 Maggio 2010, alle ore 21:29
Per il Sig Cocco:
distorcere la realtà è insito nel “relare”, in quanto i filtri personali di visione, lasciano acquisire ed esternare con profili differenti…e su questo poco si può fare, ed anzi è quella famosa differenza di potenziale che crea diversità e valorizza la democrazia…MA quando questi filtri sono utilizzati per la diffamazione, per Bacco, la buona fede non è più presunta e tutti i discorsi di apertura finiscono in fumo.
La storia che mi hai relato corrisponde al profilo del homo turistus scroccones” che , educato alla cultura del “complain to gain” sa che più si lameta più guadagna….che gente priva di ormoni! 🙂
Cordialmente
Alla Dolce Vita
Commento da AllaDolceVita — 19 Maggio 2010, alle ore 21:30
Per il sig. Duccio: dare la colpa ai recensori, senza avere gli strumenti per identificarli e soprattutto legarli alle responsabilità di ciò che affermano ( diffamazioni ), è diretta conseguenza della politica dell’editore ( Expedia – Tripadvisor ) e non risolve il problema.
Tre elementi contribuiscono a questo scempio:
A) Anonimato del recensore
B) Illegittimità ed abusività della piattaforma sul quale l’editore pubblica
C) il vestire di credibilità e veridicità queste notizie ( si ricorda lo slogan di Tripadvisor : “Get the Truth, then go” ? )
Con la sua domanda, alla quale mi accingo a rispondere, continua a pensare che Tripadvisor sia lo specchio del mercato…mi spiace deluderla ma così non è!
….caso mai è lo specchio deformato e a senso unico di un certo segmento del mercato…quello pilotato e straziato da politiche anti-concorrenziali!
Che non siano state pubblicate recensioni positive non deve chiederlo a me , ma a chi “consente di replicare” solamente utilizzando linee editoriali ben precise ( CENSURA ).
Io, da parte mia, non ho mai, e ripeto MAI , invitato alcuno dei miei ospiti a rilasciare una recensione sulla piattaforma –teatrino di Tripadvisor.
Opero dal 2000 e penso che possa farsela da solo un’idea di quanti ospiti siano stati accolti in quasi 10 anni di attività.
Vorrei poter allegare un documento che, forse, le farebbe sorgere qualche dubbio sulla affidabilità di ciò che lei ritiene la “bocca della verità sul turismo” ed altro non è, che una cloaca di manipolazioni, menzogne e diffamazioni….qualche volta mescolate a recensioni genuine!
Ce l’ha presente Romeby, parte di Worldby, portale comprato, cannibalizzato e svuotato da Expedia?! …
Su quel portale erano presenti 16 recensioni che statuivano l’84% di gradimento!
Lo sa che fine hanno fatto, insieme alle recensioni presenti su Venere, quelle su Laterooms e su rome30….volatilizzate !
Vuoi per ordine diretto del padrone Expedia o per accordi commerciali, la struttura che gestisco è diventata invisibile e le recensioni scomparse!…chiaramente davano una immagine opposta a quella che lei può leggere copiosamente nelle due “ricchissime” recensioni che pubblica Tripadvisor !
Allora caro Sig. Duccio, di che cosa stiamo parlando?! Di una multinazionale che pensa di fare il far west , sulla pelle di chi lavora nel mondo del turismo?!
Mi fa un po’ sorridere il fatto che per coprire Expedia-Tripadvisor, lei citi il caso di albergatori che pagano provvigioni ai portali, su prenotazioni reali, ma mai consumate, per potersi lasciare una recensione positiva…le pare cosa da equiparare al fatto di consentire a CHIUNQUE di scrivere in anonimato, qualsiasi cosa?!
…la sua bilancia è un po’ starata!
Tutti i sistemi non presentano affidabilità piena, ma converrà che eliminare l’anonimato e legare ad una prenotazione , ANDATA A BUON FINE, una recensione, consentirebbe un quadro molto più realistico di quello che è offerto ad oggi da Tripadvisor.
E poi la invito a non dimenticare quale è la vera ragione di tutto questo teatrino di Tripadvisor: i fiumi di euro che scaturiscono dalle provvigioni sulle prenotazioni andate a buon fine!
…qui la tavoletta di offrire uno strumento democratico di distinzione delle strutture migliori, se la sono bevuta i consumatori e gli operatori che però ORA stanno iniziando a svegliarsi…vedrà cosa succederà!
Cordialità
Alla dolce vita
Commento da AllaDolceVita — 19 Maggio 2010, alle ore 21:31
Per il Sig. Alescogna:
Certo che anche lei , una “bottarella” all’americana gliela poteva dare, no!?! 🙂
Chiaramente scherzo per sdrammatizzare.
Siamo giunti al paradosso: la recensione utilizzata come strumento di ricatto!
…e l’unica possibilità “concessa”, quella di replicare senza dire la verità , perché altrimenti censurata da Tripadvisor: E NON DITEMI CHE QUESTO NON E’ UN TEATRINO?!?
Per Booking non lo conosco e di sicuro , visto ciò che ho letto sia da lei, che da molti altri, non vedranno mai un mio centesimo e nemmeno la mia struttura!
Comunque speriamo che le informazioni VERE siano presto rese fruibili a tutti…il mercato è fatto di conversazioni…e dobbiamo parlarne il più possibile 🙂
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Duccio Innocenti — 19 Maggio 2010, alle ore 21:45
@AllaDolceVita
diciamo che abbiamo visioni opposte e difficiltà di comunicazione.
facciamo semplicemente un calcolo di convenienza…
se lei utilizzasse questi strumenti a suo favore ricreando le condizioni di quando c’era wolrdby ecc. non crede che potrebbe avere sempre la piena occupazione ma, generando maggior ineteresse/richiesta, ottenendo una tariffa maggiore (revpar) ?
le dico questo perchè vedo che migliore è la brand reputation (non mi riferisco solo al TA) e maggiori sono le tariffe di vendita a pari location/stelle.
Commento da AllaDolceVita — 17 Ottobre 2010, alle ore 11:39
Salve a tutte e tutti,
Allo stato attuale, da albergatore serio, mi porrei UN quesito:
vale veramente la pena continuare a dare credibilità ed avallare il sistema EXPEDIA-TRIPADISOR con la propria presenza e la INTERAZIONE , quando è oramai conclamata la facilità di manipolare il sistema con recensioni FALSE, sia POSITIVE che NEGATIVE, allo scopo di VENDERE?
Per chi si trova nelle prime posizioni della zona di interesse, oramai è nel cono d’ombra del dubbio…sarà VERO o NO?
…e comunque di tutto ciò ringraziate EXPEDIA che tramite TRIPAVISOR sta svuotando ed annullando il valore delle recensioni mescolandole in un calderone indistinguibile per CHIUNQUE!
E ciliegina sulla torta, TRIPADVISOR ( proprietà di EXPEDIA) è stato denunciato come ABUSIVO e produttore di PUBBLICITA’ INGANNEVOLE sia in Italia che in Francia (
http://www.comitas.it/rassegnaDet.asp?id=63
http://www.synhorcat.com/syn_page.php? rb=recherche&srub=&id_article=3139&var_recherche=tripadvisor&PHPSESSID=8a5dd3ada4e803371f03713d8459bd32
http://www.synhorcat.com/syn_page.php?rb=recherche&srub=&id_article=3130&var_recherche=tripadvisor&PHPSESSID=8a5dd3ada4e803371f03713d8459bd32
Riflettete…
Cordialità
Alla Dolce Vita