Hotel SEO: 10 mosse per combattere Penguin 2.0 senza perdere posizioni sui motori di ricerca
6 Giugno 2013
Giusto qualche giorno fa, Matt Cutts ha annunciato il rilascio dell’ultimo “nato” in casa Google, ovvero Penguin 2.0, l’aggiornamento algoritmico che dovrebbe punire link a pagamento, scambio di link e quant’altro possa essere annusato da Google come black-hat webspam.
L’antidoto per l’hotel? Semplicemente guadagnarsi tanti sani link naturali.
Panda e Penguin: ricapitoliamo
Nel marzo 2011 annunciavamo il rilascio di Google Panda, il primo vero algoritmo anti-spam che fece tremare i SEO di tutto il mondo. Panda colpì il 12% dei risultati di ricerca, soprattutto le cosiddette Content Farm e i contenuti di bassa qualità pensati solo per l’ottimizzazione SEO.
Poi fu la volta di Penguin, nell’aprile del 2012, con cui si andarono a stringere le maglie dell’anti-spam sulle bad practices di link building, in particolare scambio di link ed eccesso di ottimizzazione.
Per quanto ci riguarda, i siti ufficiali degli hotel nostri clienti non hanno mai subito penalizzazioni, però c’è da dire che abbiamo sempre optato per soluzioni SEO diverse da quelle penalizzate.
Il mondo travel, così complesso e competitivo, è di fatto tutt’altro che estraneo a Penguin: in un articolo del Tagliablog, si riporta una lista dei “top loser”, quindi i siti che sono stati maggiormente colpiti dal Penguin 2.0, tra cui compaiono anche due famosi siti di travel online, ovvero i portali cheapoair.com e concerthotels.com.
È chiaro che Google sta spingendo verso una valorizzazione dei contenuti di alta qualità da una parte, e degli “earned links”, cioè i link guadagnanti in modo naturale, dall’altra. Su questo quindi vale la pena puntare e fondare le vostre future strategie di posizionamento sui motori di ricerca.
10 Strategie per ottenere Link Naturali
Ma come si fa a ottenere link naturali, quindi far parlare di voi clienti, utenti e media? Noi vi suggeriamo dieci strategie da portare avanti, magari con l’aiuto del vostro Partner Web, per distinguervi e far fioccare i link al vostro sito in modo assolutamente legale e naturale:
- Curate la reputazione: se brillate di ottima reputazione, saprete anche quant’è facile che si parli di voi su forum, blog di settore, blog personali, siti di viaggio e così via. Senza contare i tanti link che verranno condivisi sui social che, se non contribuiranno al vostro posizionamento, di sicuro vi porteranno nuove visite qualificate. Chissà che, se saprete guadagnarvi un posto in prima fila su TripAdvisor, non si fermino da voi persino giornalisti di famose testate di viaggio anche se non invitati, che potrebbero di ritorno a casa, parlare di voi sul loro sito ufficiale. Questo ad esempio è accaduto a diversi dei nostri clienti, come il Villa Oriana Relais, che è finito sul Telgraph, il Palazzo Murat su Conde Nast Traveller e il Monsignor della Casa sul Tgcom24.
- Tenete un blog o una sezione eventi costantemente aggiornata: la freschezza e la rilevanza dei contenuti è un fattore fondamentale per posizionarsi bene sui motori e per essere rintracciati dagli utenti con parole chiave longtail. Perché il vostro non resti un sito statico, stabilite con il vostro staff o con il vostro partner web un piano editoriale per creare una sezione sempre aggiornata. Possono essere eventi, novità, consigli di viaggio, di matrimonio, di cucina, e se avete dei dubbi sulla tematica da trattare, pensate sempre di rivolgervi ai vostri ospiti. Nessuno li conosce meglio di voi, sapete che cosa cercano, di cosa hanno bisogno e a quali contenuti potrebbero essere interessati. Se terrete bene a mente questo, sarete in grado di diventare una fonte di informazioni utili, divertenti, interessanti, che potranno essere ricondivise e linkate da altri.
- Organizzate eventi: una mostra negli spazi del vostro hotel, un evento gratuito rivolto agli abitanti locali, cene o aperitivi a tema nel vostro ristorante, saranno un ottimo modo per attirare l’attenzione di nicchie di mercato e soprattutto dei media, che senz’altro riporteranno la notizia sui loro organi ufficiali, ovviamente linkando al vostro sito. Ovvio che in questo caso, è importante predisporre un piano di promozione e comunicazione rivolte al pubblico e ai giornalisti locali. L’Hotel Abitart di Roma, ad esempio, organizza nel suo ristorante Estrobar eventi a tema e feste che periodicamente finiscono su qualche testata.
- Collaborate con altre realtà del vostro territorio: sempre per risvegliare l’interesse dei media e della comunità, perché non fare rete con le altre realtà del territorio, per promuoverlo e per promuoversi? Potete ad esempio offrire nuovi servizi o prodotti messi a disposizione da aziende della vostra zona: se ad esempio avete una struttura in campagna, perché non dare una chance ai prodotti per colazione a km 0 dell’area, che oggi vanno molto di moda. Se siete in città, create delle convenzioni con associazioni locali che organizzano tour e itinerari fuori del comune. In questo modo potrete differenziarvi e attirare l’attenzione di testate e curiosi.
- Distinguetevi con servizi unici e introvabili: se c’è una cosa che attira link come il miele attira le api sono le curiosità, le particolarità, i servizi unici e introvabili. Ricordate i Kimpton Hotels e la trovata del tappetino yoga col suo bel video virale? Pensate a quanti siti di viaggio, blog di settore e clienti divertiti avranno riportato la notizia aggiungendo almeno un link al sito della catena. Ci sono molti esempi di hotel che per destare interesse nel pubblico e nei media hanno puntato sull’offerta di servizi innovativi che hanno fruttato loro moltissima notorietà.
- Offerte Virali: sulla scia del punto precedente, anche le Offerte più sorprendenti possono diventare virali e far parlare di voi. Nell’articolo sull’Ospitalità delle esperienze che abbiamo scritto qualche tempo fa, abbiamo citato tanti esempi di offerte speciali pensate per far sognare gli ospiti ma anche per far parlare di sé… basta pensare al “Basketball bucket list” del Ritz-Carlton di Charlotte, un pacchetto da soli 10.000 dollari. (vedi anche Idee Virali: Pacchetto Divorzio a soli 2.500 €)
- Diventate una case history: vi sarà capitato senz’altro che la vostra Agenzia Web vi abbia proposto idee apparentemente pazzesche, fuori dall’ordinario e magari anche dai risultati non del tutto prevedibili. In certi casi “fare da cavia” per strategie di marketing innovative o per nuovi prodotti sul mercato può rivelarsi un’arma vincente. Potreste infatti diventare una vera e propria case history, che se ben pubblicizzata, farà a lungo parlare sul web gli esperti del settore sperimentate. Pensate ad esempio all’Hotel Sir Christopher Wren Hotel di Windsor in Inghilterra, di cui abbiamo parlato nel nostro articolo “Hotel Case History: come risollevare un hotel in fallimento con le recensioni.”
- Sostenete cause benefiche: quando si dice unire l’utile al dilettevole… avete mai pensato di organizzare eventi, raccolte fondi o concorsi pensati esclusivamente per sostenere onlus o noprofit benefiche? Come sanno bene gli Statunitensi, qualsiasi grande brand, per acquistare credibilità, prima o poi deve impegnarsi nel “charity”. Questo non solo sarà una buona azione, ma gioverà alla vostra immagine e attirerà l’attenzione su di voi, distinguendovi magari dalla concorrenza. Un esempio? Un amico mi ha segnalato che il B&b AllaMeria di Tirli, tra Castiglione della Pescaia e Punta Ala, ha deciso per tutto settembre, di mettere a disposizione una scelta di camere gratuite per tutte le persone affette da Fibrosi Cistica. Un gesto concreto e molto bello, che senz’altro ha fatto bene anche al brand della struttura.
- Lanciate un Concorso: poche cose sono virali quanto i concorsi dove in palio ci sono soggiorni in hotel. Escogitate un concorso originale, che crei engagement tra gli utenti e che dia il via a un bel buzz sui maggiori social e sui media ufficiali. Ricordate il concorso Instagram di Nh Hotels?
- Osate: ricordate l’audace strategia di marketing dell’Hans Brinker Budget Hotel di Amsterdam, l’hotel più infame e simpatico di tutti i tempi? Noi abbiamo scritto di questa struttura nel febbraio 2010, eppure ancora oggi fa scuola e riscuote articoli e link su testate e siti di viaggio in qualsiasi lingua.
Commento da francescomargherita — 10 Giugno 2013, alle ore 08:50
Tutti questi suggerimenti validissimi servono a fare SEO “senza fare SEO”, e mi ricordano una lezione del caro Seogarden, quando dice: la migliore tecnica SEO in assoluto è in taluni casi spegnere il computer e alzare il telefono, o meglio ancora uscire dalla stanza o dall’agenzia in cui si lavora e incontrare fisicamente potenziali interlocutori sul piano degli obiettivi del progetto. Tutto sommato essere visibili vuol dire farsi vedere, no? 😉
Commento da marghe — 10 Giugno 2013, alle ore 09:45
Ciao Francesco… è proprio vero quello che dici! Intanto, lavorare per il posizionamento del sito, spesso e volentieri non significa ricorrere a strategie “tecniche” ma lavorare sodo sui contenuti di qualità. E anche per quanto concerne il faccia a faccia sono d’accordo con te, molto spesso una bella chiacchierata sugli obiettivi col cliente può essere davvero rivelatrice!