L’Hotel e i momenti che contano: 2 grandi lezioni di mobile marketing da Google e Facebook
10 Giugno 2015Prima di tutto, vorrei che guardaste attentamente questi due video.
Il primo è stato condiviso da Google la scorsa settimana, il secondo è stato pubblicato da Facebook giusto un paio di giorni fa.
Buffo vero? Parlano esattamente della stessa cosa, anche se da due punti di vista diversi.
Ogni momento converge in Rete attraverso il Mobile
Perché Google e Facebook parlano rispettivamente di “micro-moments” e di “moments that matter” nello stesso identico istante e con una stessa identica modalità?
Tutti sanno che i due colossi di Mountain View e Menlo Park preferirebbero farsi la festa a vicenda piuttosto che collaborare, ma entrambi hanno colto nei rispettivi ambiti uno stesso, importante messaggio che sta arrivando dal web proprio ora, e che riflette con cristallina chiarezza la realtà odierna. Un messaggio che deve arrivare soprattutto ai brand che utilizzano il Web per vendere e farsi conoscere.
Google ci dice che ogni momento nella vita di una persona si traduce quasi instantemente in una ricerca sul web attraverso lo smartphone.
Facebook invece ci mostra che ogni momento nella vita dell’individuo merita di essere raccontato e celebrato attraverso i social network, sempre attraverso lo smartphone.
Tutti e due parlano di momenti e di Mobile da due punti di vista diversi: l’uno da motore di ricerca, l’altro da social network. Ma la questione è sempre la stessa: ogni momento converge in Rete attraverso il Mobile.
Lo smartphone, e di conseguenza la Rete, sono diventati amici preziosi, risorse importanti per le piccole e le grandi cose della vita, quasi fossero un prolungamento naturale della nostra mano e della nostra mente.
1 – Il mobile ci ha dato una chance che non possiamo sprecare
Assodato quello che sta accadendo a livello universale, sia Facebook che Google invitano i brand ad affrettarsi nell’afferrare questo messaggio. Se non comprendete a fondo questo cambiamento epocale e non adattate il vostro marketing ad esso, non ci sarà futuro per voi.
I loro messaggi ai brand e a chi si occupa di marketing sono simili:
- FACEBOOK: “La gente ha sempre vissuto momenti importanti nella propria vita. Ma i marketer non hanno mai avuto la possibilità di far parte di questi – fino all’arrivo del Mobile. Il Mobile ci ha dato l’opportunità di capitalizzare su questi momenti, così importanti, personali e unici. I brand possono utilizzarli per la pianificazione strategica, creativa e promozionale.”
- GOOGLE: “Il Mobile ha cambiato per sempre il modo in cui viviamo e ha cambiato per sempre quello che ci aspettiamo da un brand. Ha frantumato il viaggio del consumatore in centinaia di micro-momenti in tempo reale guidati da un intento specifico. Ognuno di questi è un’opportunità importante per i brand di dare forma alle nostre decisioni e alle nostre preferenze.”
In pratica entrambi ci dicono che il Mobile ha cambiato la vita degli utenti e di chi fa marketing. Da una parte ci ha reso accessibile la Rete in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo sul pianeta.
Dall’altra, ogni brand e quindi ogni hotel, può e deve incentrare i suoi sforzi di marketing e di dialogo con i potenziali clienti su questo rinnovato raggio d’azione.
Quando non c’era il digitale difficilmente un brand avrebbe potuto entrare in contatto con noi in maniera pervasiva se non in rari casi (sul giornale, in TV, al supermercato). Ora invece, attraverso la Rete e il Mobile, il brand può rivolgersi a noi in qualsiasi momento.
Quello che ha dato il Mobile ai brand è una straordinaria possibilità di interazione. Ma bisogna stare attenti a non sprecarla.
Per “capitalizzare sui momenti” e non risultare fastidiosi o inopportuni, gli hotel devono imparare a conoscere i potenziali clienti, ascoltarli e comunicare con loro al momento giusto col giusto messaggio. Altrimenti saranno bannati per sempre dalla loro bacheca Facebook e dal loro cuore.
“Quando capisci che cosa è importante per la gente, puoi diventare per loro una cosa importante,” dice Facebook e Google aggiunge che “anche i momenti più ordinari rivelano straordinari insegnamenti.”
Facebook e Google ci stanno dicendo che mai come adesso abbiamo un punto di vista privilegiato per conoscere, capire e raggiungere l’utente.
Il Web e il Mobile sono come una grande piazza di paese e l’hotel ha una finestra aperta proprio su quella piazza. Tutti passano sotto la vostra finestra, conversano tra sé e sé o con gli altri, raccontano la loro storia e ascoltano quella degli altri. Prima affacciatevi, guardate e ascoltate. Poi scendete in piazza e prendete parte alla conversazione.
Solo una volta che vi sarete allineati sulla stessa lunghezza d’onda del viaggiatore e avrete dimostrato che parlate a lui, che lo conoscete e che potete rispondere ai suoi bisogni, potrete entrare a far parte dei suoi momenti. Cesserete di essere solo un hotel e diventerete qualcosa di personale, intimamente connesso alla vita e ai ricordi di quella persona.
2 – Siate personali, precisi e attivi in maniera continuativa sul mobile e sul web
Google conclude il suo video dicendo: “In questo singolo istante la gente in tutto il mondo sta cercando di trarre il massimo da ogni singolo momento della sua vita, e tu sei lì?”
Secondo la ricerca di Google il 90% degli utenti che ha uno smartphone ne fa uso per avvicinarsi al proprio obiettivo a lungo termine o per portare avanti un processo in più step mentre va in giro.
Sapete che significa nel campo del turismo? Significa che ormai nessuno più si siede davanti a un computer per ore per programmare le vacanze, ma che 9 persone su 10 pianificano il viaggio nei momenti liberi, magari lungo un processo che dura mesi, mentre aspettano in banca, in coda alla cassa, mentre attendono un amico in un pub o al cinema. Cercano suggerimenti, leggono forum, recensioni, guardano foto e raccolgono idee.
Dunque per scendere in piazza è fondamentale prendere parte alla vita di Paese: fuor di metafora questo significa essere presenti e attivi su tutti quei canali dove si incontrano i vostri potenziali clienti e dove potrebbero venirvi a cerare.
In primis Google, le Mappe, il sito web. Ma poi anche sulle OTA, su TripAdvisor, sui metasearch. E infine su Facebook, Instagram e YouTube.
Ma sempre tenendo bene a mente che cosa avete sentito e visto in piazza: siate “personali, precisi e attivi in maniera continuativa sul mobile e sul web” dice Facebook. Personali e precisi significa capaci di leggere e rispondere alle necessità reali del cliente.
Non siete un naufrago su un’isola deserta che lancia un messaggio d’aiuto qualsiasi in una bottiglia qualsiasi con su scritto: “Io sono qui, venitemi a cercare”.
Siete piuttosto voi in cerca del vostro cliente sperso nella noia e nella routine di tutti i giorni. A lui dovete dire – su Google o Facebook: “So dove sei, ho captato il tuo segnale GPS e so che in questo momento come ogni mattina stai andando a lavoro. Non preoccuparti, vengo io a prenderti e ti porto sano e salvo in un posto che non scorderai più.”
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