Hotel Content Marketing: sulle orme rivoluzionarie della Marriott

leggi l’articolo completo...La Marriott prende il content marketing davvero sul serio e chiude il suo 2014 con una serie di progetti che esulano dal web marketing alberghiero ordinario e mirano a rafforzare il brand con contenuti assolutamente fuori dagli schemi (e dai portafogli di molti).

Le nuove frontiere del content marketing sono già svelate. C’è da chiedersi cosa può fare l’hotel indipendente.

Marriott inaugura il primo Content Marketing Studio della Storia

Mai nessuno fino ad oggi – nemmeno l’innovatore Richard Branson della Virgin – si è spinto tanto lontano nel content marketing alberghiero quanto Marriott, che quest’anno ha deciso di investire buona parte del suo budget marketing in una sfida del tutto innovativa.

Marriott a settembre ha infatti istituito un “Global Contenst Studio” ossia un dipartimento tutto dedicato al content marketing in grande.

Lo Studio, come riportano i comunicati ufficiali, è formato da team di sviluppo, produzione e distribuzione di contenuti testuali, video e visuali su TV, web, piattaforme digitali e cartacee.

Lo scopo – dice chiaramente Karin Timpone, la global marketing officer di Marriott – è di creare e fare dei contenuti originali un elemento chiave della strategia marketing globale di Marriott.”

David Beebe, in precedenza responsabile alla Disney-ABC Television Group, dice: “Siamo passati dal parlare direttamente ai consumatori alla creazione di contenuti che attraggono l’attenzione e che portano valore alla loro vita, offrendo informazione e intrattenimento al momento e nel contesto giusti.”

Vogliamo diventare il primo editore mondiale di contenuti di travel lifestyle per le generazioni future. Vogliamo creare contenuti che siano in grado di costruire comunità di persone appassionate di viaggi e che diventino il motore delle nostre vendite.”

 

Dalla TV ai social media non manca proprio niente

Il content marketing di Marriott non è pensato solo per il web, ma anche per i canali di comunicazione vecchio stampo, in particolare la TV.

La Timpone, in una intervista recente, ha svelato che i media e i contenuti non sono solo frutto di una strategia creativa, ma solo selezionati in base ad analisi di big data tese a targettizzare sempre più precisamente i possibili clienti.

  • Film: tra le produzioni più impegnative c’è uno short film chiamato “The Two Bellmen” (I due fattorini) sviluppato insieme a Substance Over Hype – un collettivo di professionisti della musica, della danza, del parkour, di sport estremi e di arti marziali. La storia – una sorta di action comedy – è quella di due scanzonati fattorini di hotel che sventano un furto di opere d’arte al JW Marriott LA Live hotel. Il film sarà ricco di azione e colpi di scena e difatti tra gli attori ci sarà persino uno dei più famosi stuntman di Spider Man.
  • Serie TV: The Navigator Live è una serie di performance live che andranno in onda su AXN TV dedicate a musicisti indie ospitati negli hotel Renaissance che mixeranno performance live a consigli su luoghi da vedere, cose da fare, locali dove mangiare.
  • Web Serie: per celebrare i 30 anni del programma Marriott Rewards, la catena ha offerto la possibilità di celebrare delle persone di valore con una grande festa a sorpresa. Una serie di brevi video che andranno in onda sui social media e sulle piattaforme degli hotel. (Ecco un esempi sul sito ufficiale)
  • Collaborazioni con professionisti del web: tra gli esperti coinvolti nella produzione di materiale c’è ad esempio Sonia Gil, nota travel vlogger, che offre da anni consigli e idee nel settore viaggi.
  • Social media: una parte del team si dedica alla creazione di contenuti sempre nuovi e di appeal sui canali sociali.
  • Brainstorming con i viaggiatori: per migliorare i suoi servizi il brand continua ad appellarsi ai clienti. Per farlo utilizza la piattaforma Travel Brilliantly, lanciata esattamente un anno fa, dove chiunque può proporre nuove idee da sottoporre al brand.
  • Storytelling: Heart of the House è il blog sul sito ufficiale dedicato a tutti i dipendenti Marriott. Ognuno di loro può raccontare una storia. È la voce di chi opera in Marriott e un modo per ricordare e ringraziare ogni membro dello staff. Una modalità molto suggestiva e personale di raccontare il dietro le quinte di una struttura.
  • Articoli e contenuti di qualità: Marriott sta pianificando la rubrica “Gone” – 60 articoli di qualità fondati sullo storytelling dei suoi brand – da pubblicare sulla piattaforma di blogging Medium. Il primo pezzo, pubblicato il 16 dicembre, riguarda la costruzione di un nuovo hotel ad Haiti: attraverso i racconti di quattro persone viene esplorata la destinazione, oggi più che mai da salvaguardare e rilanciare come meta turistica.

Di carne al fuoco ce n’è davvero molta e non ci sono dubbi sul fatto che Mariott debba aver investito somme ingenti per sviluppare una strategia così completa ed innovativa. Ma se lo ha fatto significa che è più che fiduciosa nei ritorni che questa porterà al brand in termini di visibilità, di vendite e di fidelizzazione.

Certo il paragone tra la Marriott e i brand italiani è fuori luogo, ma il caso Marriott ha di certo molto da insegnare anche alle nostre strutture indipendenti.

Non sono tanto i contenuti – difficilmente replicabili – a interessarci. Sono piuttosto la prospettiva e l’approccio con cui si sta muovendo Marriott a dover far riflettere.

Marriott sta tracciando la linea di demarcazione tra il marketing di una volta e quello del futuro: investire sui contenuti di qualità, sia video che testuali; fare storytelling; stabilire partnership che fondano diverse professionalità in maniera unica; creare forme di engagement continuativo con i potenziali clienti; sfruttare piattaforme di comunicazione vecchie e nuove in maniera originale e pervasiva.

Siamo di fronte a un cambiamento definitivo: questo è il marketing che ci aspetta e l’unico che in futuro vi darà una chance di emergere dalla massa e di disintermediare a lungo termine.