Hotel Content Marketing: quali contenuti conquistano il viaggiatore?
7 Febbraio 2014Saper entrare nel cuore e nella mente del viaggiatore resta la chiave del successo di chi si occupa di turismo online. È il processo che conduce dall’idea di un viaggio alla prenotazione reale a dettare le regole del web marketing turistico.
E chi meglio di Expedia può svelarci gli step che portano l’utente alla meta? Attraverso l’ultimo studio condotto dal portale in collaborazione con comScore ci avviciniamo all’universo interiore del viaggiatore e raccogliamo informazioni utili anche per le nostre strategie di content marketing, oggi sempre più necessarie.
Il rapporto, dal titolo “Travel Content Journey”, riunisce un sondaggio condotto su oltre 1000 utenti americani tra il 16 e il 21 agosto scorsi e un’analisi di comScore realizzata monitorando i comportamenti di viaggiatori per 12 settimane precedenti all’acquisto.
Con questi dati è stato possibile capire in modo più puntuale le modalità di consumo dei contenuti precedenti e successivi all’acquisto. Che cosa vogliono e che cosa cercano gli utenti prima e dopo aver prenotato? Che strumenti utilizzano? Su quali siti si fermano?
Molti i trend confermati e alcune le sorprese da tenere sott’occhio.
Fame di contenuti in ascesa
“La cosa che mi ha sorpreso di più – ha dichiarato Matthew Reichek di Expedia – è stata la crescita dei minuti online dedicati al travel. Una crescita del 93% negli ultimi tre anni. Quando pensi al travel online, pensi a consumatori già maturi… ma poi hai questa enorme esplosione di tempo speso online verticalmente sul settore travel. Questo mi sta dicendo che: a) i consumatori sono sempre più affamati di informazioni e b) ci sono sempre più mezzi per accedere a questi contenuti. E questo offre opportunità e sfide.”
Che cosa significa? Che gli utenti sono costantemente connessi e alla ricerca di informazioni utili. Un fatto che ci fa ricordare l’importanza di programmare la produzione e la distribuzione continuativa di contenuti utili agli ospiti, per fidelizzarli e diffondere il brand.
Facebook on the rise
Un dato che raramente emerge negli studi di settore è quello che riguarda il rapporto tra le ricerche travel e Facebook. A quanto pare, i contenuti diffusi dai brand travel sul social network sono riusciti a raggiungere il 26% degli intervistati, in maniera omogenea per tutto il corso del processo di prenotazione. Segno che Facebook risulta davvero un ottimo strumento per creare brand awareness ed engagement nel settore viaggi.
Tra i contenuti più cercati spopolano le immagini
Se scendiamo nel dettaglio di ciò che viene più cercato dagli utenti, le informazioni relative all’hotel o alla struttura dove si soggiorna sono in prima linea, seguite come sempre dal meteo.
Ma la new entry di maggior rilevanza nella top ten sono senz’altro le immagini. Un trend questo, sicuramente legato alla recente esplosione di applicazioni e social network che hanno amplificato la diffusione e l’impatto delle foto, come Instagram e Pinterest.
Se analizziamo lo schema di seguito, vediamo che la ricerca di informazioni sull’hotel va ben oltre la fase di acquisto, come d’altro canto la stessa cosa vale anche per le foto della destinazione, le informazioni sul clima e sulle attività.
Stessa cosa vale per il “durante”: mentre l’ospite è in viaggio continua a cercare. Cosa fare, dove mangiare, cosa vedere, sono tutte informazioni che l’hotel dovrebbe essere in grado di poter fornire al suo cliente per generare fiducia e coinvolgimento:
Dopo il viaggio: le foto superano le recensioni
Lo studio si conclude con l’analisi delle azioni più diffuse una volta tornati dal viaggio. Stupisce che solo il 43% degli intervistati abbia affermato di svolgere un’attività social, ma ancora di più sorprende il fatto che il numero di persone disposte a lasciare una recensione sia superato di gran lunga da chi sceglie di condividere foto su un social network o un applicazione sociale.
L’hotel produttore di contenuti utili
In ultima analisi Expedia conferma la necessità impellente per l’hotel di diventare un vero e proprio punto di riferimento per il suo cliente, fornendo le informazioni e i contenuti che più sono richiesti:
- Un sito ufficiale ricco di informazioni sull’hotel e sui suoi servizi, dove ogni aspetto viene curato in modo dettagliato (fate in modo che il cliente rimanga ancorato al sito e non che vada a cercare informazioni su di voi su Booking.com o un altro portale!)
- Produzione continuativa di contenuti rilevanti su attrazioni, cose da fare e ristoranti, da diffondere sul sito, sui canali sociali e le e-mail
- Newsletter che accompagnino l’utente fino al check-in con informazioni utili al suo viaggio
- Un archivio crescente di fotografie di alta qualità che possano coinvolgere l’utente ed essere ricondivise in vari ambiti
Questo è il futuro prossimo che si prospetta per l’hotel: produzione di contenuti rilevanti, di materiale multimediale appetibile e una presenza online che accompagni l’utente dall’inizio alla fine del viaggio e oltre.
Potete scaricare lo studio completo sul sito di Expedia.
Pingback da Anonimo — 20 Aprile 2014, alle ore 22:05
[…] non si fa che parlare di content marketing: ogni hotel dovrebbe avere una strategia di creazione e condivisione dei contenuti. Ma la domanda […]