Google Social Search: chiedilo agli amici!
4 Novembre 2009Google Social Search (GSS) è la novità lanciata da Google, in grado di compiere ricerche all’interno dei “social circles”, ovvero le reti di relazioni che possediamo e coltiviamo attraverso i social network, e che risultano essere generatrici di un’enorme quantità di contenuti di ogni tipo.
La Social Search si presenta così come un ulteriore passo verso la realizzazione di una ricerca sempre più completa. La celebre Universal Search di Google, ovvero la ricerca a 360° che associa ad i semplici link anche immagini, video, mappe e quant’altro, si va così ad arricchire anche dei contenuti UGC scaturiti dalle relazioni online.
Con la Social Search sarà possibile compiere ricerche “filtrate” sulla base dei contenuti provenienti dai contatti Twitter, FriendFeed, Picasa, Blogger e dai blog ai quali si è sottoscritto un feed RSS su Gogle Reader.
GSS è in grado di mostrare non solo i contenuti prodotti dai propri contatti sui SN, ma anche quelli creati dai contatti dei nostri contatti, creando così un secondo livello di interazione, che Matt Cutts (responsabile del team di Google) chiama “Extended Social Circle”.
Vale inoltre la pena sottolineare che tra i social network utilizzati dalla Social Search, al momento, non figura Facebook, il più famoso ed utilizzato. Tale esclusione è stata giustificata da Google con il fatto che GSS si propone di mostrare risultati di natura pubblica, mentre FB presenta spesso contenuti di carattere privato. Non è comunque da escludere che in futuro anche il colosso dei social network possa entrare nei risultati di ricerca della Google Social Search.
L’applicazione, ancora in versione Beta e disponibile in Google Labs, è attivabile accedendo con il proprio account Google alla sezione Google Experimental, ed inserendo nel profilo personale l’URL dei Social Network ai quali si è iscritti, come mostra il seguente video:
La Social Search e le implicazioni SEO
Il lancio di questa innovazione nella ricerca (seppur ancora in fase sperimentale) ha dato luogo a numerosi dibattiti, aprendo le porte ad un nuovo modo di concepire la ricerca online. L’utilizzo dei “social circles” dà infatti la possibilità di ampliare i risultati delle ricerche, rendendo le SERP sempre più personalizzate, e va di fatto ad unire due mondi, il passaparola e la ricerca organica, che fino ad oggi sono sempre risultati separati.
Nell’ottica dell’indicizzazione organica la Social Search può quindi risultare da un lato una risorsa in grado di migliorare la qualità delle SERP – se i “circoli sociali” che l’utente possiede riflettono reali affinità di interessi – dall’altro un rischio, in quanto i contatti “fittizi” che spesso popolano le nostre reti potrebbero concretamente inquinare i risultati delle ricerche, rendendole qualitativamente meno rilevanti.
Dal punto di vista SEO, il problema sarà in ogni caso quello di comprendere i meccanismi ed imparare le tecniche vincenti per posizionarsi in testa anche in questo tipo di ricerche.
Ci sono inoltre buone probabilità che questa innovazione dia un’ulteriore spinta alle pratiche di Social Media Marketing, privilegiando canali di interazione diretta con gli utenti che porterebbero, in questo modo, ripercussioni positive anche nelle SERP.
Fonti: TechCrunch, Google,
Commento da Travellina — 5 Novembre 2009, alle ore 08:39
Ritengo quest’articolo molto interessante. In effetti, pur lavorando quotidianamente con il web, continuo a mantenere una certa resistenza nei confronti dei social media, proprio a causa dei numerosi ‘contatti fittizi’. Rintengo invece che cercando di moderare il social networking sulla base di interessi reali si ottiene un vantaggio non indifferente ed una rete affidabile di contatti. Anche dal punto di vista SEO, sarebbe molto interessante approfondire l’argomento.