Google Places rimuove tutte le recensioni: cosa cambia per l’hotel?
25 Luglio 2011E’ di alcuni giorni fa la notizia che Google ha rinnovato le pagine delle attività su Places. Tra i cambiamenti il più vistoso è senza dubbio la “scomparsa” delle recensioni tratte da siti terzi. Google Places era infatti diventato una sorta di aggregatore di recensioni, mentre oggi riporta solo i commenti pubblicati dagli utenti su Google Hotpot.
Come ricorderete, a seguito delle lamentele di Yelp, qualche mese fa anche TripAdvisor aveva richiesto a Google la rimozione delle sue recensioni, forse perché dopo la nascita di Hotpot, che offre la possibilità agli utenti di rilasciare opinioni direttamente su Google, il sito di recensioni ha iniziato a guardare al colosso di Mountain View come possibile competitor.
Per evitare il pericolo di indagini da parte della Fair Trade Commission statunitense, Google ha dunque deciso di accettare le condizioni di TripAdvisor e non solo. Attualmente infatti le pagine di Google Places non accolgono più recensioni esterne eccetto quelle di Hotpot, mentre un vistoso bottone rosso campeggia sulla parte alta della pagina per incentivare gli utenti a pubblicare recensioni direttamente su Google. Gli altri siti o portali contenenti commenti sull’attività sono stati relegati in basso sotto forma di link (vedi immagini di seguito).
Dettaglio pagina dell’hotel su Google Places:
Ma che cosa comporterà questo per la visibilità degli hotel on line?
Pro: Secondo alcuni responsabili di web markeitng turistico, il fatto che Google non mostri più frammenti di recensioni ben in vista al top della pagina, può proteggere l’hotel dalla comparsa casuale di recensioni negative scelte dall’algoritmo.
D’altronde c’è da dire che se l’hotel non ha una buona reputazione, il dato emergerà comunque già con una prima occhiata alle SERP.
Contro: personalmente trovo che questo cambiamento sottragga all’hotel diversi vantaggi
- Dal momento che Google Places era in grado di aggregare le maggiori fonti di recensioni, per l’albergatore poteva rivelarsi un’utile strumento per avere a portata di mano un quadro globale della propria brand reputation on-line. Allo stesso tempo l’utente poteva velocemente farsi un’idea del livello di qualità della struttura.
- Se l’hotel non ha recensioni o votazioni su Google, ma gode di un’ottima brand reputation, perde un ottimo strumento di persuasione nei confronti dell’utente, che non potrà vederne alcuna. Al contrario, se su Google ci sono solo recensioni non ottimali, anche un’eccellente reputazione guadagnata nel tempo su TripAdvisor può slittare in secondo piano, creando un’immagine fuorviante dell’hotel.
- Molte sono state le lamentele dei SEO, che in Google Places avevano trovato un ottimo strumento per scovare le fonti di link in entrata dei competitor con posizionamento migliore. Cliccando infatti sul link a chiusura delle recensioni per ricercare ulteriori informazioni, era possibile visualizzare tutte le fonti dove si parlava dell’attività competitor, e dunque tutti i siti utili su cui fare link building per il proprio hotel.
Che cosa pensate di questi cambiamenti apportati da Google Places?